Antonio Polito, persona certamente moderata e cortese, deve aver avuto un diavolo per baffo. Ecco uno stralcio del suo duro attacco a Veltroni pubblicato sul Riformista di ieri. Attacco a freddo - è bene precisare - scritto quindi prima della sconfitta di Rutelli nella corsa al Campidoglio per mano di Alemanno.
"Ciò che dovrebbe preoccupare il Pd - scrive Polito - è il nervosismo del suo segretario. Già di suo Veltroni non è tipo da traversate nel deserto, non sa gestire le sconfitte. O se ne libera prima che arrivano o le nega dopo che sono arrivate. Non è ciò che serve oggi al Pd.
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Goffredo Bettini, in un articolo bello e onesto pubblicato sul nostro giornale - prosegue il direttore de il Riformista -, ha invitato il nuovo partito a imparare a tenere botta.
Il problema è: Veltroni è in grado di tenere botta? Al momento vediamo solo una gran confusione, e Dio non voglia che sia aggravata da una sconfitta a Roma.
Un leader - sferza Polito - deve rappresentare tutto il partito, non pretendere di impadronirsene".
A Veltroni, conclude l'editoriale auspicando che non si riaprano "le solite partite personali e di potere" nel Pd, "noi vogliamo bene. Ma più ancora ne vogliamo il Pd".
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