Qui i casi sono due. O noi sovvertiamo l'orario del pranzo e ci mettiamo a tavola non più tardi delle 11, oppure le varie tv, pubbliche e private, spostano i loro telegiornali delle 13 e delle 13,30 a dopo le 15,00.
La concomitanza delle due cose è diventata insostenibile. Scendiamo nella realtà di un qualunque giorno della nostra vita. E' l'ora canonica del pasto: mi trovo lì, assiso a tavola, davanti un bicchiere di vino o di birra... e mi accingo a ricevere in premio un piatto di penne al sugo d'arrosto. Di fronte a me il televisore. Lo accendo col telecomando. Ed quindi inizia il bailamme.
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Non faccio in tempo ad arpionare la prima penna dal piatto, che sono informato come ignobilmente abbiano sparato ad magistrato nella zona di Milano. Resto con la forchetta a mezz'aria... ma, mentre considero amaramente tra me e me... Ancora un altro agguato... ma dove andremo a parare... ecc. ecc. Che subito lo speaker mezzobusto incalza... e mi racconta di un aereo precipitato a largo delle Baleari... nel quale i morti non sono ancora stati accertati, ma devono essere tanti.
E naturalmente mangiare con voracità ed allegria di fronte a tanti defunti... uno non se la sente proprio. Tuttavia lo stomaco ha le sue esigenze. Talché, infilzo, quasi con rabbia, un mucchietto di penne... le introduco in bocca e quasi mi strozzo... giacché vedo le immagini dell'ultimo bombardamento israeliano sulle postazioni di Hamas a Gaza... dove i morti sono solo 14... ma uno, mentalmente, li somma a quelli precedenti... e il sugo dell'arrosto assume un lieve sapore amarognolo.
Lascio le penne, ormai infreddolite, a metà... e passo al secondo. Ma anche il Tiggì fa la stessa cosa. Passa al secondo pure lui. Al secondo omicidio della giornata... nel napoletano hanno effettuato un ulteriore regolamento di conti... Anche la carne comincia a sembrarti stoppacciosa. Il tele-giornalista, che di questi regolamenti di conti, tiene il conto preciso, ti fa poi sapere che con questo gli omicidi della zona, a partire dal 1° gennaio, sono saliti a 98.
A questo punto ti sembra di mangiare in un cimitero. E ti ritrovi così depresso che le notizie a seguire: 4 rapine in altrettante banche di Roma, nel giro di un'ora... una serie di tamponamenti a catena sull'Auto-Sole e l'ennesima per quanto leggera scossa di terremoto in Abruzzo ti appaiono quasi belle ed allegre.
Tutto quanto sopra esposto viene naturalmente replicato all'ora di cena. Quando in tivù sono a disposizione le immagini dettagliate ed i servizi delle catastrofi avvenute nel pomeriggio... per cui a fronte del prosciutto e delle zucchine lesse... si susseguiranno visioni di corpi insanguinati, automobili crivellate di colpi di mitra ed altre piacevolezze del genere. E quando anche uno possedesse nervi di acciaio e stomaco di bronzo, e al termine del notiziario decidesse comunque e finalmente di proseguire il pasto, ecco ahimé, scattare la pubblicità. Di fronte al tuo piatto si susseguiranno ora immagini di cessi sudici, dove lo sporco ed i batteri possono essere debellati solo da un certo liquido, oppure un'incredibile serie di auto-adesivi femminili: quello tampone, quello aderente ai "fianchi" e quello per la lady che toglie persino l'odore (odore?!) di pipì...
Sarà pur vero che a tavola non si invecchia. Però di questo passo, al cospetto del tiggì, passa anche la voglia di campare.
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