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27.03.2009 web stats Feed RSS
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Quando m'innamorai di "Bocca di rosa"

Ultimamente, anche su questo blog essenzialmente "politico", sto occupandomi poco di "politica". Parlare di "politica" - notate lo scrivo tra virgolette, per segnarne una diversità peculiare, quasi semantica - oggi mi annoia, mi intristisce. Eppure, nel mio piccolo, sono stato militante e persino dirigente politico; ho divorato libri, giornali, riviste di "politica". Per la "politica" ho litigato con amici e avversari, parenti e sconosciuti. Oggi, tuttavia, sento venire meno proprio quella sincera passione, quel fuoco d'impeto che, per tanto tempo, ha accompagnato la mia quotidianità.

Così, i miei "frequentatori" più attenti l'avranno certamente notato, gli ultimi post hanno avuto un'impronta, diciamo, più personale o se vi pare intimista. Forse, loro malgrado, ho costretto anche gli habitué di questo blog a seguirmi su questo mio sentiero mentale tutt'altro che agevole da percorre.

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Ma vengo al tema di cui voglio occuparmi in questo post. Alzi la mano chi di voi non ha mai visto un film porno o non ne ha mai scaricato uno dalla rete! Tempo fa, diciamo un paio d'anni fa, per testare il funzionamento del programma di "peer to peer" allora più in voga, decisi di scaricarne uno (beh, forse ne scaricai pure più di uno...) Si trattava di una scena di "Throat gaggers" - parole di cui vi risparmio la traduzione - che per dimensione (in termini di decine di Mb da scaricare, che avete capito?) era nelle possibilità della mia banda.

Dopo un'attesa comunque estenuante (ero in coda ad almeno una cinquantina di altri utenti) il filmino fu scaricato. Doppio clic sulla sua icona e... Si presentò subito una ragazza sulla ventina, molto carina, con un tatuaggio tribale sul bicipite e con un corpo "tutte curve" apparentemente ancora naturali. Di quella ragazza o se volete di quella "porno attrice" di cui non vi svelerò il nome - mi colpirono (lo giuro!) i suoi occhi. Due smeraldi verdi incastonati in un candido e paffuto visino d'angelo. Neanche il tempo di riflettere su tutto questo che si presentarono tre energumeni e... ci siamo capiti.

Nella "scena madre" se cosi si può dire anche per questo genere di "opere", la ragazza quasi soffocava, le vennero addirittura dei conati di vomito. Le lacrime che gli calavano dagli occhi, le sciolsero quasi completamente l'eyeliner e le deturparono tutto il viso. Fu a quel punto che decisi di fermare il video, che pure, nelle intenzioni, avrebbe dovuto regalarmi una sia pur artificiale forma di piacere.

La storia potrebbe chiudersi qua e, probabilmente, non ve l'avrei nemmeno raccontata se non fosse che, qualche giorno fa, in una delle tante community di blogger di cui faccio parte, ho trovato un post (in inglese) che parlava proprio di lei, la protagonista di quel video. Facendo un sunto del post - scritto da uno, come dicono loro, che vive nel "business" - ho scoperto che è caduta nel terribile baratro dell'eroina. C'erano pure alcune sue foto (softcore) recenti. Appariva molto smagrita, volto scavato per quanto iper truccato, seno rifatto. Solo il tribale sul braccio mi confermava che era proprio lei. La cosa più triste è stato però constatare come i suoi occhi verdi oggi apparissero spenti, svaniti.

Il post chiosava ricordando come quell'ambiente sia popolato, per la maggior parte, da ragazzine con età compresa tra 18 e 21 anni. Molte sono "uneducated", non hanno terminato gli studi. Tante entrano nel mondo della pornografia perché non hanno soldi o perché svolgono attività sottopagate (menial jobs) come lavorare per molte ore al giorno nei fast food. Nel "business" del hardcore invece è tutto diverso. Guadagnano anche 10.000$ al mese, lavorano per 5 ore al giorno e per soli 10-15 giorni al mese.

Giovani ragazze, quindi, con poca cultura, molti soldi e tanto tempo libero, senza che nessuno si curi di loro se non il loro "agente" che le sfrutta e poi le molla. Il resto, purtroppo, viene da se.

Che tristezza. Proprio come quegli occhi verdi che oggi non brillano più.


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