Cognomi

ovvero l'etimologia dei principali cognomi presenti nel mio Albero Genealogico

corredata da alcune fotografie di famiglia e alcuni fili genealogici

ramo paterno 

Caporaloni

Filo genealogico Caporaloni

Piuttosto raro, originario delle Marche, presente quasi esclusivamente nella provincia di Ancona, tra l'altro in famiglie legate da comuni ascendenze . Originario soprannome, forse derivato dal termine dialettale "capuràle", che indicava l'ultimo fascio di spighe, posto in cima al cumulo di grano, a forma di croce latina; sempre con il termine "capurale" però si definiva anche la pallina centrale, perno di un crocevia di bilie, dell'omonimo gioco. Probabilmente riferito ad una persona con incarichi di fattore, quindi con un certo potere decisionale e idealmente "a capo", "al centro", di un buon numero di braccianti e lavorecci. Più diffuse invece, anche se sempre marchigiane, sono le forme "Caporalini" e "Caporaletti".

 

 

Baiocco

Nel caso di questa famiglia la ricerca genealogica ha stabilito trattarsi dell'abbreviazione del soprannome "mezzo bajocco", certamente riferito a persona di nessuna influenza o dalla corporatura esile e di breve statura. Il Baiocco, infatti, era una moneta pontificia dal valore piuttosto esiguo; figurarsi quanto poteva valerne mezzo!

 

 

Battistini

Cognome derivato dal nome proprio di persona "Battista", usato talvolta come nome comune per indicare un cameriere, in famiglie agiate, o, come aggettivo, riferito a persona ingenua, semplice.

 

 

Boldrini

Di etimologia incerta. Forse è collegato al termine "boldrone", ormai desueto, e anche questo di etimologia incerta, che indicava il vello o la pelle di pecora coperta ancora dalla lana; plausibilmente usato come soprannome o come nome di mestiere. Altri studi lo affiancherebbero, a mio parere con maggior successo, alla forma "Boldrin" diffusa nel veneto e forse derivata da nomi di origine germanica composti con "bold" o "bald" (Ubaldo, Rambaldo, Baldovino ecc.).

Emma Boldrini, Ancona 1935

Emma Boldrini, fine anni '30

 

 

Braccio

Secondo gli studi del De Felice, questo cognome deriva, in qualità di ipocoristico aferetico (ossia abbreviato eliminandone la prima parte), dal nome proprio medievale "Fortebraccio", documentato assieme alla forma abbreviata sin dal XII secolo, frequente soprattutto in Toscana e in Umbria. A comprovare tale derivazione sarebbe la frequenza con la quale il nome "Braccio" si ripete nella nobile famiglia perugina dei Fortebracci: "...il condottiero Andrea Fortebracci, morto nel 1424, era noto con il nome di Braccio da Montone...".

 

 

Burattini

Si tratta di un originario nome di mestiere generalmente attribuito a coloro che usavano il "buràtto", una sorta di setaccio adoperato anticamente per liberare la farina dalle impurità, quindi in uso tra i mugnai. Può tuttavia esistere un collegamento con la figura di Burattino, maschera del XVI secolo, tipica per i suoi movimenti poco armoniosi, o con la produzione del "buro", parte integrante del buratto.

 

 

Cerioni

Questo cognome deriva da un soprannome probabilmente attribuito a chi, facendo parte di una confraternita, era solito sorreggere i ceri durante le processioni.

 

 

Corradi

Deriva dal nome proprio Corrado di origine germanica, affermatosi in Italia nel Medioevo anche grazie al fatto che fu nobilmente portato da alcuni Imperatori (secc.X-XII). Tracce di questa nobile famiglia si rinvengono in Umbria, in Emilia-Romagna e in Liguria; il ramo a cui appartiene la bella contessa testarda che sposò uno "zotico" settempedano è proprio quello umbro. Al cuore non si comanda...

 

 

Dubbini o Dubini

Le due forme rispecchiano la stessa radice, il medesimo vocabolo, "dubium" dal verbo "dubiare" "essere incerto, dubitare", inteso anche nel senso di "inattendibile", "incerto", "che non garantisce esiti positivi". La seconda forma, con una sola "b", dovrebbe essere la più arcaica, ma, essendo nella parlata anconetana una delle caratteristiche principali l'elisione delle doppie, non si può garantire che si tratti effettivamente della forma più antica. Si tratta comunque quasi sicuramente di un soprannome.

 

 

Fiorentini

Probabilmente etnico, ovvero cognome che stava ad indicare la provenienza da un luogo o una città, come Firenze, ma non solo (es. Fiorenzuola di Focara, nel pesarese, ed altre). Più difficile è la derivazione da nomi bizantini quali Florentinus e Florentius, da alcuni ipotizzata per le aree centro meridionali. Era comunque già piuttosto diffuso in epoca medievale.

 

 

Fiori

Deriva dal nome personale medievale "Fiore", maschile e femminile, attribuito ai neonati, generalmente, con motivazione benaugurante e affettuosa, già riconducibile al cognomen latino Florens. Fiori è tipico del centro-nord e della Sardegna.

 

 

Guidi

Genitivizzazione dal nome proprio Guido: "Guidi=[figli, o discendenti in generale] di Guido"; attribuita quindi a coloro che discendevano da un capofamiglia che portava questo nome.

 

 

Pergolesi

Etnico che sta ad indicare gli oriundi della cittadina di Pergola, situata nell'hinterland pesarese (provincia di Pesaro Urbino), diffuso prevalentemente nel territorio marchigiano.

 

 

Sottili

Soprannome cognominizzato, derivato dall'aggettivo "sottile" ossia esile, magro, o forse "colpito dal mal sottile". Il campo delle ipotesi è assai vasto. Nel caso della famiglia in questione il nome derivava dal soprannome dato al suo capostipite detto "il sottile". Curiosamente simile al cognome Sottiletti, presente nella genealogia Talevi, che trae però la sua origine da un differente soprannome: il capostipite era infatti detto "sott'al letto"; solo Dio sa il perché.

 

 

Spinsanti

E' ipotizzabile un collegamento con la definizione "Spina Santa" (Spina Santa, riferito alla corona di spine di Gesù sulla Croce, che si ritrova anche in Spina Christi), ma si tratta di un soprannome la cui etimologia è effettivamente sconosciuta.

 

 

ramo materno 
Patrizi
Schema genealogico Patrizi

Questo cognome trae origine dal vocabolo latino "patricium" da "patres" nel significato di "senatori", ovvero indicava anticamente coloro che sedevano nel Senato Romano e dunque appartenevano all'ordine senatorio. Verso il finire dell'età imperiale divenne un titolo onorifico a carattere strettamente personale concesso dall'imperatore, trasformandosi, più tardi, per estensione del significato, nell'aggettivo indicante l'appartenenza a famiglia di nobili origini. Per "patriziato", infatti, s'intende genericamente l'aristocrazia, ma nobiltà patriziale fu, in epoca medievale, anche quella che si produsse in alcune città con l'iscrizione dei membri del consiglio municipale in particolari registri, "libro d'oro", sulla falsa riga del patriziato dell'antica Roma. Ciò non toglie che gradualmente l'aggettivo "patrizio" si sia trasformato in nome proprio di persona, dando origine ai conseguenti patronimici. Usato largamente anche come soprannome (dopo l'XI sec., quando la ristretta quantità di nomi propri iniziò a generare confusione, il soprannome si diffuse in larghi strati), ad indicare una qualità d'animo o del comportamento della persona alla quale si riferiva.

 

 

Alderisio

Cognome diffuso prevalentemente al sud, in particolare in Campania e Basilicata, rispecchia il nome proprio longobardo "Alderisio", già presente in Italia nel sec. XII, ma certamente di origine più antica, come attesta il documento Solofrano redatto nell'agosto del 1043 e sottoscritto proprio da tale "notaio Alderisio". Secondo quanto riporta lo studio di M. De Maio "Alle radici di Solofra", Avellino, 1997: "I Longobardi nell’Italia meridionale (570-571) occuparono un territorio che giungeva fino ai monti Mai di Solofra (Ducato di Benevento)". Un ramo di questa famiglia ha origini spagnole.

Maria e Umberto Alderisio, Ancona 1940

Maria e Umberto Alderisio, 1941

 

 

Astier

Schema genealogico Astier

Antico cognome francese, documentato a partire dal V sec. nella forma Astierius, dal VI-VII sec. Astier, che trae le sue origini dal nome proprio di origine tedesca Astario o Asterio (che significherebbe "lancia armata" o "armato di lancia"). Secondo l'opinione espressa da Jean Tosti nel suo "Dizionario dei Cognomi", si tratta di un patronimico frequente nelle regioni francesi dell'Auvergne, dell'Ardèche e Drôme. Il parere espresso da Jean Marie Desbois, invece, ipotizza un duplice significato per questo cognome, che potrebbe essere si d'origine germanica e militare, ma in alcuni casi rifletterebbe un'origine occitana, regione in cui l' "astier" sarebbe un "fabricant de piques ou de broches pour la viande, c'est-à-dire un rôtisseur". Considerato che la famiglia in questione però non proviene dall'occitania ma da Gap, capoluogo delle Hautes-Alpes, e prima ancora da Montgardin, a poche centinaia di chilometri dal confine italo-svizzero, propendo per una origine patronimica dal nome personale tedesco.

 

 

Blasi

Secondo l'opinione del De Felice deriverebbe dal "nomen latino Biagio, ripreso dall'italico "Blaisius" ma fondato anche sull'aggettivo latino "blaesus" ossia "bleso, balbuziente". Può trattarsi dunque di un patronimico o di un soprannome dato ad una persona balbuziente.

 

 

Buranelli

Vale a dire "proveniente da Burano"; per una serie di motivi sui quali non tutti gli storici concordano, (la peste a Venezia, la tirannia veneziana o il tentativo di ripopolare Ancona dopo le terribili carestie dei secc. XVI e XVII), una numerosa colonia di abitanti di Burano si trasferì ad Ancona verso la fine del '600, e coloro che ne fecero parte furono chiamati "buranelli"; inoltre "buranello" era definito il loro idioma, che ancor oggi ha lasciato importanti tracce nel vernacolo anconetano.

 

 

Castracani

Antico soprannome, documentato già in epoca medievale, probabilmente derivato da nome di mestiere o attribuito in senso lato a un combattente.

 

Elia

Schema genealogico Elia

Dal nome proprio maschile Elia, di origine ebraica; questo tipo di nome deve la sua fortuna alla diffusione del cristianesimo greco-orientale nel sud-Italia e a Venezia (che intratteneva rapporti mercantili e sociali con Ancona e predominava nel mare Adriatico, nelle antiche carte geografiche chiamato "Golfo di Venezia"). La stessa Ancona risentiva degli influssi orientali e bizantini grazie a leggi che favorivano il commercio e ad un porto strategicamente collocato.

 

 

Giaccaglia

Forma abbreviata del cognome Giacomi, dal nome proprio Giacomo, a sua volta adattamento medievale del nome ebraico Giacobbe, secondo due differenti tradizioni, quella latina e quella greco-bizantina.

Alcuni fratelli Giaccaglia, Venezia fine ottocento

Quattro dei numerosi fratelli Giaccaglia, fine '800

 

 

Manzetti

Il significato dei cognomi con radice "manz" può dare luogo a differenti interpretazioni, potendo forse collegarsi a qualche soprannome di mestiere collegato con l'allevamento e la vendita dei manzi (vitelloni), ma con maggior veridicità può derivare dal nome Manso, ossia Mansueto, in uso in epoca medievale, già legato a forme arcaiche provenzali quali Mans o Manz. L' ultima ipotesi li collegherebbe direttamente al vocabolo tardo latino "mansum", nel significato di "rimasto" riferito ad uno status di servo della gleba.

 

Mariotti-Pesaresi

Mariotti è generalmente diffuso al centro-nord, e deriva dal nomen e cognomen latino Marius, nella sua forma diminutiva, diffusa in epoca medievale, di Mariotto. Questo doveva essere, nel caso della famiglia da me studiata, il progenitore più antico, probabilmente vissuto prima del XVI secolo, e i cui discendenti si trasferirono, verso la metà del XVI secolo ad Ancona dalla zona di Pesaro. Lungamente soprannominati Pesaresi, etnico che per alcuni rami si è trasformato da soprannome in cognome già a metà del settecento restando invariato nei discendenti fino ai nostri giorni, altri rami hanno assunto tra il settecento e l'ottocento, ulteriori soprannomi, a loro volta cognominizzatisi e presenti anche oggi. I principali sono i rami Mariotti-Pesaresi-Tommassoni o Tommasoni, i Mariotti-Pesaresi-Alessandrini e i Mariotti-Pesaresi-Gaetano o Gaetani. Altri soprannomi della numerosissima famiglia Mariotti sono Mancini, Santucci e Paccapelo. Nel ramo che a seguito di alcuni matrimoni è giunto ai miei antenati si è mantenuto il cognome originario di Mariotti, pur essendo indicati, in alcuni documenti, con il solo soprannome di Pesaresi. Da questa famiglia discendono, in tempi diversi, più rami dell'albero genealogico dei miei figli: uno si ricollega alla famiglia di mia madre ( ed è quello dei Mariotti), uno alla famiglia di mio padre (Mariotti-Mancini), uno alla famiglia di mio marito da parte di madre (Mariotti-Pesaresi).

 

Pancaldi

Forma composta ( da "pane" e "caldo") del cognome Pane, che nasce da un originario soprannome; tale soprannome poteva indicare la professione (fornaio) o una particolarità del carattere ("buono come il pane"); Pancaldi è tipico delle zone emiliane, secondo il De Felice, specifico del modenese e bolognese secondo altre opinioni.

 

 

Panizza

Anche questo cognome può essere ricondotto alla spiegazione di "Pancaldi", ossia soprannome legato al mestiere di fornaio o ad un aspetto del carattere, ma sembrerebbe tipico di Parma e delle zone limitrofe, per quanto mediamente diffuso in tutto il nord Italia.

 

 

Pelosi

Si tratta della cognominizzazione di un soprannome, "peloso" o "il peloso", dal chiaro significato, diffuso un po' in tutta Italia, frequente già nell'undicesimo secolo.

 

 

Sestilli

Schema genealogico Sestilli

Patronimico di "Sesto" o "Sestilio", nome d'origine latina (da "sextus"="sesto")usato per indicare il sesto figlio nato, o il bambino nato all'ora sesta del giorno (mezzogiorno) o nel sesto mese dell'anno romano, Sestile appunto, corrispondente all'attuale Agosto. Potrebbe però riflettere anche il toponimo "Sesto", nome dato a località sorte al sesto miglio dalla città principale (es. Sesto San Giovanni), il qualità di etnico ("provenienti da Sesto").

Teresa Sestilli, seconda metà dell'800

 

 

Zofili

Il mio parere sul significato di questo cognome è piuttosto fantascientifico e da me basato non su cognizioni linguistiche o storiche (come si dovrebbe), ma solo su ipotesi morfologiche. Per questo non posso darne una definizione certa e scientifica, ma è mia opinione che tale cognome, pur avvicinandosi nella forma al termine "zoofilo" ovvero "amante degli animali", possa rispecchiare l'unione delle parole "Zo", abbreviazione del nome Giovanni, e "filii", genitivo di "filius", dal latino "figlio", dunque con il significato di un patronimico "figli di Giovanni".

 

Elenco Generale di tutti i Cognomi

“Note Bibliografiche „

Bibliografia e note

La mia opinione sulla genealogia
Pagina personale introduttiva

© 2003 Giovanna Maria Caporaloni