I libertini
Il Don Giovanni ] in Inghilterra ]

 

Il pensiero libertino

Willam Hogarth - La carriera di un libertino

Il libertinismo è un movimento culturale e filosofico che si diffonde in Francia nella prima meta del Seicento e difende il “libero pensiero” nei confronti della realtà, senza condizionamenti ideologici, religiosi e morali.

Parigi è il centro propulsore di questo movimento culturale e in questo ambiente si accendono polemiche e dibattiti che vedono coinvolti molti filosofi ma anche scrittori e poeti.

E’ necessario distinguere tra “libertinismo erudito” e  “libertinismo dei costumi”.

Il primo riguarda una complessa elaborazione filosofica che si rifà ai filosofi materialisti e atomisti greci.

Il secondo – il libertinismo dei costumi – difende la ricerca del piacere e la naturale tendenza a soddisfare passioni e desideri  e a sfuggire il dolore. Si pone quindi in conflitto con  la morale religiosa e con le normative imposte dalla Chiesa per quanto riguarda comportamenti e scelte etiche.

Colti, aristocratici e borghesi, gli intellettuali libertini non propongono rivendicazioni politiche, ma relativismo filosofico e un ateismo colto che permetta di vivere liberamente.

In Italia ci fu una grande diffusione di scritti e associazioni libertine.

Il più celebre scrittore e filosofo libertino è Giulio Cesare Vanini che afferma la necessità di seguire solamente le leggi di natura.

A Venezia fu fondata dal Loredano l’Accademia degli Incogniti di cui facevano parte Cesare Cremonini  e Ferrante Pallavicino.

Una figura emblematica di libertino, che ha percorso tutta la cultura europea,  è il personaggio di don Giovanni.

 

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