Caro Maciste,
stavo rileggendo ancora una volta il foglio di informazione del CPI e mi sono
deciso ad esprimere il mio sdegno (forse sar ormai obsoleto dopo tante contestazioni)
per i CSI.
Sono un grande (o forse ero?) loro estimatore ma non ho potuto fare a meno di
restare stupito al prospettarsi dellattuazione di quel mastodontico progetto
commerciale al ritorno dalle vacanze estive che tanto mi hanno tenuto lontano
dalla societ consumista dei mass-media. Certo che dopo aver sentito frasi
come "non fare di me un idolo lo brucer", "se divento un megafono
mi incepper" e interviste del tipo "ci che importa lanima
di chi suona", spero proprio che si inceppino.
E deprimente vedere chiunque che li acclami e li ascolti e chieda i cd in prestito per registrarsi "Forma e sostanza", la canzone che pi odio per la funzione commerciale che ha avuto. Non sopporto di vedere miei coetanei che organizzano pullman in una cittadina piccola come Campobasso per andare a vedere il gruppo pi in voga in quel momento. Spero proprio che succeda come a Basquiat, che facciano come una candela che brucia da entrambe le parti, non per scomparire definitivamente, altrimenti potrebbe essere unaltra operazione commerciale, ma che scompaiano dalla scena di massa.
Faccio un applauso a tutti coloro che pur avendo le orecchie colme del singolo
pi commerciale della storia del (ex)punk dichiarano candidamente di non capire
il significato e di rifiutare questa musica.
Una dovuta citazione per Tondelli che nel 1984 scriveva un articolo per i CCCP
e che io (forse erroneamente) vedo tanto vicino a loro: "-domanda-Europei
daccordo, ma perch lo schieramento dellEst? Non basterebbe europei
e basta?/ -risposta-Scegliamo lEst non tanto per ragioni politiche, quanto
etiche ed estetiche. Alleffimero occidentale, preferiamo il duraturo;
alla plastica, lacciaio......."
E perch non chiamarsi da ora in poi "USA"?????!!!!!!!
Pi che una domanda vuole essere quasi una considerazione o forse quasi un ordine.
E perch poi un altro sito con letichetta di distribuzione con varie foto
che forse poi vogliono dimostrare il cammino spirituale e ormai commerciale?
Avrei tante altre cose da contestare (perch ci che si ammira, non fosse altro
che per la volont di non propagandarlo, forse meglio tenerlo in s stessi)
ma forse, molto probabilmente non mi pubblicherete nemmeno questa lettera cos
lunga.
Comunque preferirei vederla pubblicata per rendere pubblico ci che penso su
questa operazione commerciale (ormai ripetere questa parola in questo contesto
un obbligo) e per far capire a molti FAN il loro conformismo e la loro ipocrisia.
Holden Caufield
A TUTTI COLORO CHE SI SONO SENTITI TRADITI O INCAZZATI.
(In particolare riferimento alle lettere comparse su "Maciste allascolto"
n9)
Siete delusi? Che cosa vi aspettavate? Che i C.S.I. continuassero a tifare rivolta
quando tutto intorno cambiato? (E non vero che non cambiato...) Quando
non avrebbe pi un senso? (E poi: cosa centrano le ideologie? Cosa centrano
i traditori?).
O forse pensate che un gruppo che si rispetti debba essere loggetto di
culto per solo pochi eletti?
Insomma: CONTA DI PI LA FORMA O LA SOSTANZA?
PARERE PERSONALE (se mi consentite):
Non credo di avere il diritto di esprimere opinioni - potrei essere tentato...
- oltre la musica e le canzoni (mi piacciono). Mi spiace per il polverone alzatosi
intorno a T.R.E. - non so quanto sia giusto-, la fama in ogni caso ben meritata.
Limportante continuare a seguire la PROPRIA linea, e solo quella...
Grazie per lattenzione.
Auguro buona fortuna al Maciste, al C.P.I., ai gruppi e ai lettori tutti.
Un saluto particolare a Romina Salvadori.
Danilo - Corbetta (MI)
Genova 21/02/98
Caro Maciste, ti ho conosciuto a Correggio per il 50 della resistenza, ti aspetto
sempre con entusiasmo, non ti ho mai scritto, ma oggi mi sento costretto a farlo.
Langolo "Il Maciste allascolto" assomiglia sempre di pi
(non per causa tua) a Next Generation (Musica. Repubblica) di Serena Dandini.
Ho letto con terribile angoscia di sfoghi adolescenziali (ci sono passato anche
io come tutti voi), ma anche insulti, bestemmie o accuse di tradimento ideologico
(?) rivolte ai CSI.
Sono preoccupato non perch sono stati chiamati in causa i CSI (e con loro unintera
generazione), ma perch anche in una associazione culturale come te Maciste,
vi sono giovani lettori che ragionano solo con lideologia e ne sono accecati.
Si parla di rivoluzione con uso improprio ed errato del termine, perch la rivoluzione
oggi deve essere (in Italia) culturale, e proporre Dossetti, G. Nicolini o Fenoglio
a mio avviso, essere rivoluzionari; purtroppo come i CCCP sono stati oggetto
di grossi equivoci lo sono anche i CSI.
Ogni persona percorre un cammino personale e oggi ognuno riflette ed ci che
stato, per cui caro "punk" Lorenzo di Leverano e cari "compagni",
allepoca del produci consuma e crepa voi non ceravate, e neanche
oggi nellepoca del post 77 voi non ci siete....... Chi c c
e chi non c non c. Non voglio dirvi ci che non riesco a scrivervi
ed esiterei nel farlo...... Per non giudicare alcuno.
P.S. Pieno Appoggio della moglie Daniela
Renato - Genova
Genova 24/2/98
O Maciste,
per cominciare ti racconto un episodio risalente a qualche notte fa. Tornando
a casa, in auto, ascolto "La Terra, La Guerra, Una Questione Privata":
sar il soffio di Ginevra in campestre, saranno le chitarre sul finale di Esco,
sar non so, il fatto che decido di ascoltare in cuffia tutto il concerto
prima di addormentarmi (non male!). Mi emoziono a tal punto che penso sarebbe
giusto scrivere qualcosa x i soliti complimenti, pensiero che viene poi tosto
accantonato per evitare di apparire melenso, ovvio e soprattutto Fan (che parolaccia...).
Altro giorno, altra storia. Leggo il "Maciste allascolto", rimango
sconvolto, tanto da non riuscire a staccare gli occhi dal foglio, dalle spietate
analisi negative di alcuni sui CSI. Al di l della possibile verit, al di l
dellimpegno sociale e intellettuale, che comunque tali analisi presentano
rinato in me lo stimolo di scrivere quel qualcosa che volevo evitare. Tutto
questo perch tutto questo non ha a che fare con la musica. Rilassiamoci! La
musica non logica, calcolo, denaro. E sapete cosa vi scrivo? Che mimporta
na sega davvero di tutto, che i CSI diventino miliardari, che vadano in tour
con Jovanotti, che Canali sia iscritto al CCD o CDU, che Maroccolo divorzi e
si sposi con una manager di Mediaset. Voglio soltanto ascoltare musica e i CSI
sono per me il veicolo migliore per il viaggio. Aspetto, aspetto altri lavori,
del Consorzio o no, aspetto la data savonese del concerto. (Gi visti a Salso
e Torino, posso finalmente ora fare i pesanti, ovvi, ruffiani complimenti).
O Maciste, voglio solo ascoltare. Adesso esco, in auto, nel mio piccolo, ascolto il concerto di Alba, una sicurezza, un bunker, un sentirsi sereni a proprio agio, protetti... Il resto non conta.
Viva la musica, viva il canto, viva lenergia.
Marco
Vorrei dirigere idealmente questa lettera a Gianni Maroccolo anche se per la posta de Il Maciste. Non sar breve e per questo sono certo di essere cestinato: mi auguro comunque che leggiate questa mia con la stessa attenzione che dedicate a scritti pi corti. Premetto di aver ricevuto per la prima volta Il Maciste il 23 febbraio. Lo avevo gi sbirciato da Peppe, il cantante del mio gruppo (ma questo non conta molto). Visto per che largomento del momento sembra essere lo sputtanamento dei C.S.I., vorrei dire anchio la mia (a loro favore, ma interpretatela come volete). Facciamo un passo indietro, una carrellata sugli anni 80. Le radio passavano i Duran Duran, Spandau Ballet, poi gli Europe e i Bon Jovi, poi i GunsnRoses. Era un periodo orrendo e lo si sottolineato prendendo in considerazione anche altri campi che non fossero quello musicale. Vinceva la melodia idiota su tutto il fronte. Una scoreggia avrebbe venduto milioni di dischi se solo fosse stata emessa da Vasco Rossi o da un anglofono carino. Lunderground era formato da metallari, punk e dark. I primi e i secondi non passavano n in televisione n alla radio: erano per lo pi considerati dei tossicodipendenti dai quali bisognava stare alla larga, nella migliore delle ipotesi gente che emetteva troppo rumore. La musica che ascoltavano i metallari era enormemente pi tecnica di quella punk. Ma non vendeva niente (tranne gli Iron Maiden, allepoca punto di riferimento del genere insieme ai gruppi californiani). Il quarto album dei Metallica aveva venduto molto meno di un milione di copie (teniamo conto che questo un gruppo che canta in inglese: ha un mercato enorme, molto meno di un milione di copie significa che lo avevano venduto ai loro parenti). Poi accadde qualcosa, quello che io definisco lo sdoganamento dellheavy metal. Non so come fu ma il quinto album dello stesso gruppo vendette pi di dieci milioni di copie (mentre i GunsnRoses, molto pi leggeri rimanevano l a guardare con i loro "Use Your Illusions" che non vendevano il numero di copie sperato e soprattutto venivano schiacciati dai Metallica!). A parit di tecnica e di potenza (quello che cercava il metallaro-tipo influenzato dalle riviste specializzate per vari motivi)....come si spiega?
Contemporaneamente succedeva unaltra cosa: buona parte di quello che era stato il pubblico metal cominciava ad orientare i propri gusti verso altre tendenze: i Faith No More, i Red Hot Chili Peppers, il grunge, i Nirvana, i Soundgarden, i Pearl Jam, gli Alice In Chains, i Sonic Youth. Cio il crossover e il noise, meno tecnica del singolo strumentista (o almeno non tutta lattenzione fissata su quello strumentista), pi composizione senza regole (o con nuove regole?). Nonostante ci furono sdoganati anche questi. Cosa significa? Lo sdoganamento e il riconvertirsi di questo pubblico segn la fine del metal: oggi i metallari ascoltano o solo tecnica (progressive senzanima come i Dream Theater) o stantio death metal. In tutto questo cosa centrano i C.S.I.?
Facciamo un salto nella musica italiana degli anni 80. Copia lestero con melodie orribili e c un underground in cui spiccano i Litfiba (quelli veri dico), i CCCP e qualche altro nome (cercate nella collana Taccuini). Gli anni 90 cosa offrono?
Lennesimo sdoganamento. I 99 Posse, gli Almamegretta, gli Ustmam, i Prozac+ e i C.S.I. non si sono sputtanati per niente: sono vittime di qualcosa che non si pu controllare. Mentre prima si vendeva tanta melodia idiota, adesso si vende tutto. Se riesci a rendere il prodotto visibile (e non c niente di male in un cartone di un metro per un metro che raffigura la copertina dellalbum) lo vendi senza piet e mi pare anche che il mercato non appartenga tutto agli 883 e alle compilation di musica dance. La teoria del romanzo afferma che quando uno scrittore scrive un romanzo scrive pi di quello che ha scritto: il romanzo per alcuni aspetti sfugge al suo controllo, in qualche modo non pi suo. Quando una radio comincia a mandare insistentemente un pezzo, non necessariamente questo deve piacere al tipo che lavora nella radio. Il cammino : i C.S.I. sono primi in classifica - chi sono i C.S.I.? - mandiamoli per un po di tempo (recuperando ascolto) - questo solo fatto provveder a farli conoscere e, in definitiva, a sdoganarli. Sdoganarli serve ad andare avanti, a produrre altra musica. E poi se il prodotto valido non capisco perch debba avere un riconoscimento anche dal punto di vista economico: sono pi onestamente guadagnati i soldi di Max Pezzali? Non credo siano stati 5 concerti con Jovanotti a far salire "T.R.E." in classifica (mi pare un po deboluccia come tesi): il pubblico di Jovanotti rimane un pubblico diverso (con questo non voglio dire che sia migliore o peggiore di quello dei C.S.I.). E poi vedere Ferretti che balla "LOmbelico Del Mondo" sotto il palco (concerto di Salerno) ti fa capire quanto si possa essere umili. Non voler essere ricordati come una tomba neoclassica non significa necessariamente sputtanarsi senza piet. E poi i C.S.I. sono anche (soprattutto?) dei produttori, gli unici che avrebbero potuto prendere in considerazione gruppi come i Marlene Kuntz, gli Antennah, gli Ustmam. Non possiamo dimenticare questo perch senza il C.P.I. staremmo qui a farci le pippe cercando di capire quali sono i lati positivi e le idee innovative di un disco come "Mondi Sommersi". Mi sembra che il Consorzio stia creando le condizioni perch possiamo ascoltare buona musica ancora per molti anni. Facendo un passo alla volta il Consorzio propone i suoi gruppi anche rischiando: luscita della collana Taccuini per esempio - ma ne potrei fare altri due o tre - una operazione rischiosissima. La logica del mercato riceve un colpo durissimo e il Consorzio paga la qualit con dei margini di guadagno bassissimi. Al concerto dei Litfiba e di Salerno cera uno striscione che diceva: "Ma quali mondi sommersi, aprite i vostri occhi". "Compagni", come vi siete firmati sullultimo numero de Il Maciste, vi potete rendere conto della differenza? Non mi sembra che "T.R.E." sia un album molto compiacente: se il nome dei C.S.I. non avesse goduto negli ultimi anni di un passaparola cos ampio, "T.R.E." avrebbe venduto come "Ko De Mondo". E non mi sembra giusto.
Mauro - Salerno
A ruota libera, scrivere al C.P.I. facile, soprattutto quando come nel mio
caso si potuto appurare direttamente la genuinit gi presente nel Maciste.
Ho parlato al Salone della musica del 97 sia con Ferretti e di pi con Gianni
Cicchi, si instaurato subito un feeling, cosa meno facile con altre case discografiche.
Non voglio perdermi in facili eufemismi, ma la carica innovativa di gente come
C.S.I. ed Estasia lavverti soprattutto in concerto.
Signori voi state provocando un 48 era dallepoca degli Osanna, Jumbo,
Balletto di Bronzo, Battiato ecc ecc che in giro non si sentiva qualcosa di
nuovo. S perch se certe cose sono possibili in Francia, o in Germania in Italia
buio. Con questi cantautori infiniti che si specchiano a dirsi che sono bravi
e belli, e ti mettono dentro anche un vaffanculo. E poi tutta questa brava gente
che in TV ride sempre, c poco da ridere, vadano come capita a me a lavorare
sotto le presse alla Fiat di Rivolta. Il C.P.I. arriva nel momento giusto con
una rivista G.R.A.T.I.S.. fatta con pochi mezzi e tanto cuore, senza firme altisonanti
come gino castaldi, riccardo bertoncelli, alberto campo e gi di l.
Basta e se t.r.e. arrivata su allora il momento giusto di dare un giro a
tutti questi buffoni, che non conoscono nemmeno il pentagramma. nella prossima
lettera (che sara di getto come questa) vi dimostrer come a 43 anni un
padre di famiglia di 4 figli, sconvolger con pochi mezzi la musica rock italiana.
Senzaltro uno dei vostri.
Il cipputi degli articoli sono io.
Torino 24/02/98
(firma non leggibile)
Milano - Venerd 12 Dicembre - ore: 23 circa - Binario Zero - Afa in espansione
Luci a intermittenza martellano il mio campo visivo, entro, luci soffuse, ombre
in moto, pensieri isofrequenziali che rimbalzano da un muro allaltro,
techno troppo elevata in uno spazio angusto, mi disorienta, un logo familiare
veleggia sopra un palco; celando la mia curiosit aspetto un cenno, un suono.....non
vi ho visti mai.... forse importante? Ho voglia di qualcosa di diverso, forse
sono nel posto giusto, la gente entra, la musica cola densamente sul mio corpo....una
voce annuncia che giunto il momento.
Finalmente giunge anche per me il tempo di rivincite, I want to escape,....La
citt come una stanza chiusa, piena di fiori vizzi e di acqua stagnante.....(finalmente
disponibile nelle librerie).
Non mi piace espormi, escursioni temporali in spazi troppo vivacizzati.....ma
non vedo niente, voglio un contatto pi diretto, voglio omologare al meglio
questa mia esperienza, linea gotica, prima fila, seduto, mi godo un feedback
fra orecchie-cervello-occhi. Mi perdo dolcemente nei vapori della nebbia, vorrei
essere un dio che finalmente comprende, frammenti di emozioni risvegliano la
mia anima, una sensazione troppo profonda per essere compresa, non ne sono
capace, godiamo e basta.
"La tecnica non conta, io mi occupo di emozioni" diceva il signor
Jimmy Page; il fine non ha mezzo?
Ritmi artificiali per parole colmanti, tocchi di chitarra perpetui che segnano
i cambiamenti, aperture di basso che calcano lestasi del momento.....sono
trascinato in una spirale vorticosa, un giro ellittico che non deriva, aleggio
nellaria, sono immerso nellafa.
GRAZIE PER IL VOLO, GRAZIE!!!!!
Simone - Milano
- FLASH -
I Una sedia vuota con una chitarra accanto e una giacca appoggiata
sullo schienale. La didascalia dice: "Massimo Zamboni".
II Un amplificatore con la spina attaccata: "Gianni Maroccolo".
III Primo piano dellasta di un microfono; sotto, la scritta: "Giovanni
Lindo Ferretti e Ginevra Di Marco".
...continua...
Quando testimonio frasi o atteggiamenti che riportano al concetto di "LIMMAGINE
E TUTTO", ripenso a quelle foto in cui Zamboni sorride, quasi beffardo,
guardando verso lobiettivo, con le mani appoggiate alle ginocchia e la
sua chitarra appoggiata al lato, in momentanea pausa; o a Maroccolo che gongola
vicino ai suoi amplificatori, noncurante e indifferente allobiettivo che
lo scruta molto pi a fondo di quanto non voglia far credere; e Ginevra e Giovanni,
vicini al microfono e vicini fra loro, i volti distesi, in ascolto. E alle note,
alle voci, ai passi, che paradossalmente non si possono sentire, ma si possono
guardare.
Non sembra vero ma siete proprio l dove non ci siete, e questo succede anche
quando non potete immaginarlo.
Volevo ringraziare per questo...e per altro.
Ciao.
Vivi
ALBA DI PACE
Pace, desiderio di pace,
non solo interiore.
In questa notte muta
note di dolcezza si spargono
intorno.
Amorevoli sensazioni
di fraterna comunione
mi passano la mente.
Amor per il creato,
per il mistero umano,
per lintelligenza umana,
per il cuore degli esseri viventi.
Strumenti di pace
emanano soavi suoni seducenti;
ascolto in silenzio.
Signore generoso
questo , dunque, per noi?
o meraviglia della vita,
fammi diventare amore
diffondimi nel mondo,
portami a chi pace non ha.
Scritta ascoltando il concerto di Alba dei C.S.I.
Lorenzo
Tutti coloro che hanno espresso un giudizio sui C.S.I. inviando una lettera
a "Il Maciste" hanno parlato di condanna dei totalitarismi o di accettazione
di essi, della maglietta di Jovanotti, insomma di tutto fuorch di musica. Non
trovate tutto questo incredibilmente avvincente?
P.S. Ginevra Di Marco una dea!
Ciao.
Valerio - Civitavecchia (Roma)
Il giorno di San Valentino stato pubblicato un cd singolo con un brano dedicato alla festa degli innamorati. Un progetto strano e strambo che ha visto il Consorzio Produttori Indipendenti in prima linea. In quel disco si sono ritrovati tanti musicisti italiani della nuova ondata (ondata?), persone che si conoscevano da tempo ed altre che non si erano mai incrociate. A seguire alcune riflessioni dei partecipanti a questo strano e strambo progetto. Anche San Valentino ha da questanno il suo inno.............. Tra scatole di cioccolatini a forma di cuore e mazzi di fiori, preferibilmente rose rosse. |
Manuel Agnelli - AFTERHOURS
"Essere riusciti a mettere pi o meno daccordo tre etichette, tre editori ed un numero imprecisato di musicisti un miracolo, e costituisce un precedente fondamentale per la musica italiana. Si ha forse per la prima volta limpressione che esista una scena musicale coesa, ed al tempo stesso si ha la prova che, al di l del valore artistico di questo progetto, pensare esclusivamente al proprio orticello stato e continua ad essere un limite enorme per la crescita della musica in Italia. Speriamo che qualcuno riesca a capirlo."
Giorgia Poli - SCISMA
"San Valentino la festa degli innamorati... Beati loro!"
- Alcuni giorni dopo - "Ripensandoci fantastico innamorarsi ogni giorno
delle cose.
Per me lo stato. Grazie."
Michela Manfroi - SCISMA
"Viva le differenze se, unite tra loro senza pregiudizi ed ambizioni, generano un progetto cos sincero. E stata una bella esperienza, divertente e costruttiva. Grazie a tutti."
Cristina Don - CRISTINA DONA
"Ho avuto finalmente modo di festeggiare San Valentino, altrimenti non lo avrei mai fatto. Sono credente, ma non praticante. Sono credenza, ma anche com."
Paolo Benvegn- SCISMA
"Arricchimento umano, divertissement, lontananza dallisolamento... questo ed altro stato per me "Un amore lungo un giorno". Larmonia nella quale stato realizzato questo progetto mi ha accompagnato per diverso tempo. Ringrazio tutti coloro che vi hanno preso parte."
Luca Talamazzi - SANTA SANGRE
"Una dichiarazione su questa operazione San Valentino? Potremmo sostenere svariate e fantasiose interpretazioni, ma la verit che siamo incapaci di trovarci un lavoro onesto."
Max Donna - LA CRUS
"Il piacere di fare musica farla con altri."
Mauro Ermanno Giovanardi - LA CRUS
"Ero in sala prove con i Puerto Rico e Maurizio mi ha praticamente costretto a fare dei cori. Molto bello. Non cerano nemmeno le voci e le chitarre quando ho cantato. Non ero a Milano quando hanno girato il video e ho sentito il pezzo finito praticamente un mese dopo che era uscito."
Maurizio Raspante - SANTA SANGRE
"Credo che "Un amore lungo un giorno" si collochi a met strada tra "I sonetti damore" di Shakespeare ed un qualunque libro della collana Blue Moon. Lunica mia certezza che noi tutti diventeremo ricchissimi."
Massimo Bellucci - CONSORZIO PRODUTTORI INDIPENDENTI
"Credo sia il primo disco in Italia e forse anche nel mondo dove possibile trovare la presenza di cori subliminali. Per gli orecchi fini infatti possibile ascoltare voci di artisti che non figurano e allo stesso tempo possibile trovare artisti che nemmeno hanno partecipato. Che sia la nuova svolta del RocknRoll?"
Fabio Fantini - CONSORZIO PRODUTTORI INDIPENDENTI
"Ho sempre amato le grandi beffe, dal falso Modigliani
allultimo artista scoperto da David Bowie. Lo spirito che aleggiava durante
la preparazione e la realizzazione del pezzo di San Valentino era quello di
una grande beffa. Probabilmente ai danni di tutti noi, per primi."
"OK,, bravi, ma non ancora il momento di farsi dei pompini a vicenda"
(Harvey Keitel, "Pulp Fiction")
Giorgio Prette - AFTERHOURS
"Non avendolo mai festeggiato in vita mia sar sicuramente lunico San Valentino che mi ricorder. Penso sia stato una sorta di gioco di prestigio da parte di chi ha ideato e organizzato il tutto, perch riunire un tale "branco" di musicisti non cosa da persone equilibrate."
Dario Ciffo - AFTERHOURS
"La cosa che mi ha colpito maggiormente stata la totale assenza di stress, il clima rilassato che ha accompagnato le registrazioni, cos diverso da quello che si respira generalmente durante il lavoro in studio. E stato divertente."
Franci Omi - IL GRANDE OMI
"Questo ci per cui uomini macchiati pagano, ma qui
tra noi puro" (Pulp)
Un connubio tra amore e lucro... il grande omi non poteva mancare, anche se
indegnamente rappresentato dal solo Franci omi. E poi un mazzo di artisti italiani
delle nuove nidiate che saltano lo steccato e si mettono a collaborare... stato
bello, speriamo succeda ancora. E ancora.
Andrea Viti - AFTERHOURS
"Solo sporadicamente persone di gruppi diversi si riuniscono
per dare vita ad un progetto comune. Speriamo che accada ancora. Ne abbiamo
bisogno. Ho saputo di questo progetto solo il giorno prima delle registrazioni,
e mi sono precipitato.
Grazie a tutti."
Marco Parente - MARCO PARENTE
"Solo un bacio e farmi andar via chiudi gli occhi e pensi
che sia gi finita" Nonostante la dissacrante e brutale ironia di Maurizio
e Pasquale e di tutta questa operazione io credo fermamente in S. Valentino
e lo dimostrer facendomi promotore in prima persona di una pi seria considerazione
di questa festa portando la sua durata da un minimo di 1 canzone ad un massimo
di 3 dischi (con opzione di altri due da concordare naturalmente tra S. Valentino
e gli artisti)
firmato S. Valentino secondo Marco P.
Steve Piccolo - STEVE PICCOLO
Valentino fu un prete venerabile. Limperatore Claudio
lo fece chiamare e gli chiese: "Che cosa succede, Valentino? Perch non
ti giovi della nostra amicizia e adori i nostri dei, scacciando le tue sciocche
credenze?" [...]
Valentino fu dato in custodia a un tale. Condotto a casa di quello, disse: "O
Signore Ges Cristo, vera luce, illumina questa casa affinch ti riconoscano
come vero Dio."
Il prefetto allora disse: "Mi stupisco che tu dica che Cristo luce: ma
certo tu ridarai la vista a mia figlia che da molto tempo cieca, far qualunque
cosa tu mi chiederai."
Valentino allora si mise a pregare e rese la vista alla figlia del prefetto.
[...] Limperatore lo fece decapitare. Questo accadde verso il 280.
(dalla "Legenda Aurea" di Jacopo da Varazze)
P.S.
Un ringraziamento particolare va a Fabrizio Rioda, per aver creduto per primo
nel progetto; alla Jungle Sound Production; al Profile Studio di Milano per
la preziosissima collaborazione; a Larry Bolognesi di TMC2.
Alluscita di questa raccolta di testi intitolata "Il Libretto Rozzo Dei CCCP E CSI" sono stato colto da un momento di sconforto. Un album, ("Tabula Rasa Elettrificata"), un mini-tour di presentazione del libro "Fedeli Alla Linea Dai CCCP Ai CSI", una tourne in lungo e largo per la penisola che si sta concludendo in questi giorni, una videocassetta/documentario ("Sul 45 Parallelo"), un doppio lp dal vivo ("La Terra, La Guerra, Una Questione Privata"), registrato ad Alba il 5 ottobre 1996 e relativa videocassetta intitolata "Un Giorno Di Fuoco" e "Il Libretto Rozzo Dei CCCP E CSI" sono state le produzioni artistiche che hanno coinvolto il Consorzio Suonatori Indipendenti dal settembre dellanno scorso. Una super produttivit che mi ha fatto pensare: "Fermatevi un attimo. Prendete fiato". Ho cos cominciato a leggere con distacco lultima fatica letteraria, finch non ho trovato il mio nome tra i ringraziamenti per la discografia in appendice (sono dovuto arrivare quasi alla fine) e subito la mia opinione in merito ai C.S.I. si totalmente ribaltata.
Scherzi a parte, luscita di questo libro mi porta a fare alcune considerazioni che vorrei condividere con tutti i lettori de Il Maciste. I C.S.I. (queste rockstar) sono passati da "culto religioso" per pochi intimi (40.000 ascoltatori?) a fenomeno di massa (80.000 ascoltatori ?) con conseguente inasprimento del rapporto tra i primi ed i secondi, o forse tra i secondi ed i primi. Mi ricordo perfettamente una chiacchierata con Gianni Maroccolo ed una sua frase sibillina che mi sembr, nella mia totale ingenuit, una esagerazione: "Vedrai quante critiche invidiose arriveranno". Non riuscivo a capire, "T.R.E." si stava comportando bene (mi riferisco alle vendite), forse grazie ad una maturazione del pubblico, forse per un brano indovinatissimo, "Forma E Sostanza", forse perch per un caso fortuito una buona parte di vendite si erano concentrate in una settimana ed i C.S.I. avevano raggiunto il primo posto in classifica scavalcando i pluridecorati Oasis. Per non capivo, "T.R.E." rimaneva e rimane, per il mio modestissimo parere, un disco dei C.S.I. come i suoi predecessori, un disco che poco concedeva e concede alla commerciabilit, alla fruizione di massa, dove per massa si intende un ascoltatore medio italiano che aspetta con ansia e trepidazione lhit da discoteca, o il classico cantautore vecchio e stantio fermo sulle sue posizioni artistiche da circa tre decadi. "T.R.E." non mi sembrava e sembra cos venduto al mercato come alcuni hanno ventilato, non mi sembrava e sembra cos distante, concettualmente parlando, dagli altri album dei C.S.I. Anzi sono proprio convinto che sia "Ko De Mondo" il disco "leggero" dei C.S.I., quello pi facile da assimilare, quello pi vicino alle corde di un ascolto di massa, quindi in teoria, doveva essere quello il 33 dellesplosione di consensi (80.000 ascoltatori?), del successo da rockstar consumate che molti hanno intravisto con "T.R.E.".
Dopo il disco arrivato il libro di Alberto Campo e quel mini tour di presentazione che ha visto protagonisti il critico musicale, Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni. Un mini tour allapparenza del tutto tranquillo, se non fosse che i vari organizzatori locali hanno forse sottovalutato le persone che ascoltavano i CCCP e che oggi ascoltano i CSI. Persone che non si fermano al puro e semplice sentire, ma vogliono approfondire, capire e magari, per comprendere meglio quello che hanno ascoltato, vanno pure ad un incontro dove un giornalista, un cantante ed un chitarrista parlano delle loro esperienze di vita. Strano, vero? Si sono cos verificati gli episodi raccontati da Alberto Campo nel numero scorso de "Il Maciste" e sono arrivati i primi approcci dubbiosi al "fenomeno" C.S.I.. Il tour quindi partito tra lentusiasmo generale, dove per entusiasmo generale mi riferisco a quello del pubblico accorso numeroso alle varie date sparse per lo Stivale. Le polemiche per si alimentavano e Giovanni Lindo Ferretti, il profeta, come indicato in alcuni articoli, decideva di chiudersi in un silenzio stampa di memoria sportiva. In contemporanea col tour i C.S.I. davano alle stampe un album dal vivo che era ed la fedele trasposizione su disco e compact disc del concerto tenuto ad Alba in onore e a memoria di Beppe Fenoglio. Apriti cielo!!!! Le accuse di sfruttare il momento sono piovute come macigni. Peccato che nessuno si sia ricordato che una mossa come questa la pi sbagliata in termini economici che un artista possa fare. Il tour storicamente il momento migliore per alzare le vendite dellalbum presentato dal vivo, di conseguenza pubblicare un nuovo disco durante una tourne produce leffetto di bloccare le vendite del vecchio album. Bravi, ottima scelta!!!!! Considerando inoltre che il disco avrebbe avuto una vita molto breve, da febbraio a maggio (inizio e fine del tour) si comprende ancora meno il perch di tanto astio nei confronti dei C.S.I. e della loro iperproduzione.
Oltre a queste uscite discografiche sono arrivate anche due videocassette, prodotti che non sono di certo il cuore del music business, mi riferisco ovviamente alle VHS musicali, non a quelle cinematografiche. Se un film di successo pu vendere in Italia un milione di copie, un video musicale raggiunge a fatica le 3.000 copie, con buona pace di tutti gli astiosi. Quindi un libro con i testi e scritti inediti di Ferretti e Zamboni, un libro dalla copertina rosso fuoco come neanche le Ferrari possono essere. Una raccolta che letta con attenzione non aiuta di certo il sonno, non si digerisce con estrema facilit. A chiusura le lettere pubblicate su "Il Maciste" che gridavano il loro sdegno nei confronti dei C.S.I., con tale accanimento che leggendole mi sono sentito per un attimo trasportato in unaltra dimensione, in un altro spazio-temporale. E ovvio ed inammissibile che tutti gli esseri viventi abbiano le stesse idee e convinzioni, il mondo bello perch vario si dice da secoli, per ho il timore che in questo mondo regni linvidia (quella vera) e la cattiveria (quella dolorosa). I C.S.I. non mi sembrano proprio, in tutta onest, quella macchina da soldi che alcuni ci vogliono far credere, le loro scelte artistiche cozzano il pi delle volte con un minimo di raziocinio mercantile. Questo ingolfamento di produzioni penso sia dettato dal fatto che i C.S.I. non si pongono il problema di cosa sia giusto o meno fare in rapporto al business, in maniera da trarne il maggior profitto col minimo sforzo. Essere arrivati ad ottantamila ascoltatori non significa aver invaso il mercato discografico, ma soltanto un gradito e gradevole risultato, vuol dire che altri ascoltatori si sono avvicinati al Consorzio Suonatori Indipendenti. Ascoltatori "rubati" alla techno di bassa lega, al pop di infima qualit, al rock putrefatto di cariatidi incartapecorite. Acquistate "Il Libretto Rozzo Dei CCCP E CSI" e tenetelo sul vostro comodino per ogni evenienza, il profeta Ferretti potrebbe venirvi in aiuto..........
Andrea Tinti
Questo sproloquio stato scritto ascoltando (perdonatemi) nessun album dei C.S.I., bens il primo lp dei Killing Joke datato 1980. Energia allo stato solido. Bye Bye.