Ë un ibrido sonoro che collega diversi generi musicali in un suono coerente
e personale, mescolando strumenti veri come batteria, archi, chitarra, tromba
e voce con i campionatori e quello che oggi si chiama "electronica",
here attraversano disinvolti il drum and bass, il rock e lelettronica
rimanendo comunque strettamente legati alla forma della canzone.
Here nasce tra Pordenone e New York, usa indifferentemente litaliano e
linglese, nessuno dei due Ë pi˜ importante dellaltro, soprattutto
in questi tempi di comunicazione totale; perchÈ poi soffermarsi sulla lingua,
magari con il rischio di perdere le parole stesse ed il loro significato. Niente
regionalismi quindi, ma soltanto musica che vuole arrivare pi˜ in lý dei linguaggi.
Here Ë formato da Mauro Teho Teardo, giý nei Meathead e Matera e da Jim Filer
Coleman, membro dello storico gruppo newyorchese Cop Shoot Cop, attivo anche
come Phylr e autore di colonne sonore per diversi film indipendenti negli States.
Sia Teho che Coleman sono noti a livello internazionale per lutilizzo
pionieristico del campionatore, i dischi dei loro rispettivi gruppi sono stati
anticipatori di sonoritý totalmente contaminate.
Here hanno registrato a New York con lausilio di numerosi amici musicisti
che hanno contribuito alla stesura di alcuni brani del disco: Scott McCloud
dei Girls Against Boys, Lydia Lunch, Carolyn Honeychild Coleman, Bill Bronson
degli Swans, Martin Atkins (Ministry, PIL, Killing Joke, Pigface), Rock Savage
(Barkmarket), Jim Colarusso (Elvis Presley), David Oulmet (Motherhead Bug, Foetus).
Come dire, lala pi˜ creativa della scena musicale di NYC.
HERE - BROOKLYN BANK
Lutilizzo
del campionatore in modo creativo Ë sempre stato il tratto distintivo sia dei
Meathead che dei Cop Shoot Cop, i gruppi da cui Teho Teardo e Jim Coleman provengono;
ma mentre prima era usato per creare tensione e spesso "rumore", ora
la tecnologia viene adoperata per realizzare canzoni ricche di melodia e soluzioni
armoniche innovative. Non solo campionatori perÚ, infatti here spingono oltre
il limite imposto dalle macchine, affiancando ai campionatori luso di
strumenti veri, quali la batteria, il basso, chitarre, una sezione darchi,
i fiati, etc.
Il punto di stallo di quello che oggi chiamano drum and bass Ë lessere
forzatamente legato solo ad una esecuzione digitale e pilotata da computers,
here invece usano tutti questi strumenti come se si trattasse di strumenti tradizionali,
rendendo umano anche ciÚ che È gelidamente tecnologico. Il tutto al servizio
delle canzoni che sono comunque la base di here, canzoni ricche di spunti melodici
e ritmici. Tutti i brani del disco sono infatti un miscuglio di tecnologia filtrata
dalluomo e tutti gli interventi degli ospiti lo rendono ancora pi˜ vivo:la
tromba di Jim Colarusso o il flauto di Massimo De Mattia rendono le canzoni
armonicamente ancora pi˜ interessanti; anche la splendida voce di Carolyn Honeychild,
soprattutto in brani come il primo singolo "Apart" o "Pain",
aggiunge un tocco insolito.
"Brooklyn Bank" Ë un disco innovativo, non solo per il modo in cui
Ë stato realizzato, ma anche perchÈ È il primo album in cui vengono mescolati
cosÏ spontaneamente elementi elettronici ed elementi umani senza che luno
prevalga sullaltro; il confine tra rock ed "electronica" non
Ë mai stato cosÏ labile.
Il disco Ë stato registrato a New York, e si sente. Si sentono soprattutto le
mille influenze che convergono nella Grande Mela, tante culture diverse che
apportano ciascuna elementi che si possono trovare in "Brooklyn Bank".
here non ha nulla a che fare con le mode e i trend del momento, certi elementi
del drum and bass oggi tanto in voga sono utilizzati al servizio delle canzoni
che sono lelemento fondamentale; brani come "Hacke", "Cello",
"A Bit Of Red" usano infatti beats vicini al drum and bass ma li inseriscono
allinterno della struttura della canzone.
In generale "Brooklyn Bank" Ë un album decisamente lento (downbeat),
atmosfere quasi dambiente ci introducono attraverso strofe e ritornelli,
"Scava" e "Coatless" sono inoltre esempi di come queste
sonoritý possono essere coniugate anche al cantato in italiano. Lalbum,
nella versione italiana, Ë cantato sia in inglese che in italiano; le voci sono
di Teho e Jim, alcune volte con la partecipazione di Carolyn Honeychild, Lydia
Lunch (la notissima artista, musicista, scrittrice americana) e da Scott McCloud
che presta la sua inconfondibile voce roca in alcuni brani.
Un altro aspetto di "Brooklyn Bank" riguarda lutilizzo dei bassi
e soprattutto dei sub-bassi che vengono accoppiati anche a normali batterie
"rock", dando alla sezione ritmica quel sapore di ibrido tra rock
ed elettronica, senza pregiudizi nellimpiego di strumenti normalmente
utilizzati separatamente per il rock o per lelettronica; here "sdoganano"
luso di questi per creare il loro suono inconfondibile al di lý delle
barriere stilistiche.
Rockerilla - Fernando Fanutti
Pianeta Musica - Mara Nanni
Rock Sound - AllÈn Gamberoni
Musica di Repubblica - Flavio Brighenti
Allora vediamo............ gli Here sono un gruppo statunitense, con base a New York, pi˜ precisamente nel quartierino di Brooklyn (da qui il titolo dellalbum). Un posticino tranquillo, dove quando si esce di casa alla mattina per recarsi al lavoro non si Ë certi di poter infilare la chiave nella porta alla sera. Un ambientino dove Ë pi˜ facile vedere un cadavere sul marciapiede, o avvertire il freddo di una canna di pistola alla tempia che non salutare il proprio dirimpettaio. Un quartierino che condiziona la vita dei suoi abitanti, rendendola un tantino violenta e paranoica. Con questi presupposti gli Here hanno chiamato alcuni amici, da Lydia Lunch a Jim Colarusso ed hanno registrato un disco innovativo, una sorta di matrimonio tra elettronica e sudore, tra silicio e granoturco. Le riviste americane (Spin, Rolling Stone, Bikini, Raygun, Billboard, Hot Press, Goldmine, Vibe, ecc....) hanno salutato luscita del disco con copertine, articoli fiume, recensioni entusiastiche; i network radiofonici stanno trasmettendo il singolo, "Apart", ininterrottamente da circa due mesi; i canali televisivi, tra cui la ABC, la CBS e MTV, hanno dedicato servizi e speciali sugli Here. Tutti concordano sul fatto che il rock abbia trovato la via al futuro. Un futuro costruito su molte influenze e poche certezze, tanto stress e una piccolissima convinzione di sopravvivere allo scempio attuato senza remore nei confronti del Pianeta. In Europa NME, Melody Maker, Select, Mojo, Record Collector, Musik, Mixmag, Rock et Folk, Les Inrockuptibles e Kerrang, hanno votato "Brooklyn Bank" tra i dieci dischi dellanno; al prossimo festival di Reading Ë giý confermata la partecipazione degli Here sul palco principale. Il tour americano sta registrando il tutto esaurito con ben cinque serate consecutive al Madison Square Garden di New York, non capitava dai concerti mascherati dei Kiss e dal ritorno di Barry White. Lo sbarco europeo Ë previsto per linizio del prossimo anno. Le vendite dellalbum hanno giý toccato il milione di musicassette nei soli Stati Uniti, mentre il Europa le copie vendute sono vicine alle 600.000. Nel sud est asiatico "Brooklyn Bank" Ë addirittura quotato in Borsa, mentre in Australia e Nuova Zelanda gli Here sono stati insigniti della cittadinanza onoraria che hanno prontamente rifiutato. Anche in Italia, Paese da sempre succube in campo musicale delle proposte anglofone, gli Here hanno fatto breccia negli ascolti di massa. Perfino il TGuno, con un servizio di otto minuti (cosa mai successa per una notizia non legata alla politica o al serial killer di turno), ha tributato il giusto risalto allalbum, affermando che una ridda di musicisti cosÏ importanti e famosi non si vedeva insieme da alcuni anni. Rumore, Mucchio Selvaggio, Rockerilla, Rockstar, Rock Sound, Vida, Il Diario Della Settimana, Amica, Gioia ed anche Il Corriere Della Sera hanno scritto con vigore segnalando "Brooklyn Bank" con ampi servizi. Sembra proprio che gli Here siano il gruppo di fine millennio. Non si era mai vista una alzata di scudi cosÏ compatta ed uniforme nei confronti di una band e di un album. Il misticismo sonoro degli Here ha colpito lasse portante del mercato mondiale. La mistura di electronica invischiata col drumnbass e rock malato ha scalfito la noia ed il disinteresse della gente. Il numero dei suicidi Ë drasticamente calato, con qualche preoccupazione per i rappresentanti di bare, dopo che "Brooklyn Bank" Ë stato scelto come musica di sottofondo nei centri commerciali americani. Segno eloquente di come la musica fino ad oggi ascoltata negli ipermercati invogliasse ad acquistare mercanzia non necessaria, ma portasse al desiderio di farla finita con la vita. Chiudiamo informandovi che la casa discografica degli Here, una piccola ma agguerrita label newyorchese, ha giý annunciato il rinnovo del contratto col gruppo per i prossimi dieci anni. Un debutto fulminante, che ha spiazzato tutti i media e gli operatori del settore. Non si vedeva tanto polverone dai tempi dei Beatles. Ed oggi tocca agli Here. Non cË pi˜ religione, o forse ce nË troppa.
Chiaramente tutto quello che avete appena letto Ë frutto dellimmaginazione, ma se fosse veramente cosÏ? Se gli Here fossero un gruppo americano al 100%? Se incidessero per una etichetta americana? Se MTV USA passasse il loro video? Se il TGuno avesse trasmesso un servizio di otto minuti? Se......? Se.....? Se....? Se.....? Se....? Se.....? Se......?
E qui, in uno dei tanti luoghi dellItalia dove il mare Mediterraneo unisce in quanto separa, che due piccoli Comuni, Grattaglie e Melpignano, hanno deciso di creare un informale consorzio con lobiettivo di sostenere la realizzazione di questo disco.
Unoperazione
intelligente ed innovativa, la loro, che tiene conto della necessitý di sostenere
la produzione musicale, considerandola finalmente come occasione importante
per lo sviluppo economico del meridione.
Del progetto fanno parte anche "Radionorba" e "Il Manifesto", una radio e un quotidiano che ci aiuteranno a sostenere la promozione del disco e ai quali i Radiodervish devono molto.
A tutti diciamo grazie, soprattutto per la loro intelligenza del cuore.
La musica dei Radiodervish, dal persiano "dar wish" visitatori
di porte, nasce dallincontro di Nabil ben Salameh, palestinese e Michele
Lobaccaro, italiano.
Due vissuti, due mondi, che in realtý sono mille, che interagiscono e non hanno
paura di contaminarsi. Nabil e Michele abitano la frontiera alla ricerca
di varchi e passaggi tra oriente e occidente; esplorano la terra di nessuno,
il confine, il luogo che unifica nel momento stesso in cui separa. Raccontano
di un mondo che esiste e che basta a sÈ, di percorsi interiori intrapresi da
uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti; di sentieri
nascosti ma sempre vivi le cui tracce sono simboli e i miti di cui sono piene
le proprie culture di appartenenza. Simbolica biblica e sufi, amori terreni
e nostalgie mistiche, cantati in italiano, arabo, inglese e francese con uno
spiccato senso della melodia inserita in sonoritý che affondano le radici sia
nel rock che nella tradizione araba. La collaborazione di Nabil ben Salameh
e Michele Lobaccaro Ë iniziata con la fondazione degli Al Darawish, dei quali
erano autori, oltre che, rispettivamente, cantante e bassista. Il primo album
dei Radiodervish uscirý ad ottobre per I Dischi Del Mulo.
Queste sono alcune delle canzoni che faranno parte di "Lingua Contro Lingua".
"Due Soli"
Il
flusso di parole trae origine dallimmagine surrealista di un giorno illuminato
da due soli: unimmagine tratta dalle "Rubai Yat" di Rumi, il
mistico islamico fondatore della via dei dervisci roteanti Mevlevi.
"Che giorno Ë questo giorno che ci sono due soli?
E un giorno diverso, dal cielo Ë giunta nel mondo
La bellezza e una voce sta annunciando a tutti:
uomini che avete perduto il cuore, siate felici, oggi Ë il vostro giorno".
"Fedeli DAmore"
E sempre esistito nella storia dellumanitý un movimento composto da intellettuali, artisti, mistici, uomini, donne, angeli combattenti, persone che hanno contrastato ciÚ che oggi chiamano "pensiero unico", il totalitarismo e il fondamentalismo per poter affermare le ragioni della diversitý, il fascino del meticciamento, sempre alla ricerca dei punti di contatto, dei fiumi sotterranei da cui attingono le differenti civiltý. Nei poeti dei "Fedeli DAmore" e nellautore del "Cantico Dei Cantici" vi sono diretti riferimenti di questa canzone damore.
"Belzeb˜"
Ecco un angelo combattente esiliato oltre i confini pi˜ remoti delluniverso, langelo pi˜ vicino alla condizione umana; un punto di riferimento per noi che dialoghiamo con la sua incredibile e nostalgica vicenda. "Per noi che siamo i suoi nipotini".
"Ti Protegge"
Il canto di un combattente disposto a sacrificare la propria carne. Musica e testo composti nel sangue, carne ed esplosivo sacro. Sentire la violenza e il dolore intorno a sÈ mentre dentro cresce il desiderio di esplodere in un abbraccio cosmico. Il suicidio come estremo atto damore.
"Hennah"
Ai visi coperti delle donne algerine, alla loro infinita sofferenza e al loro essere lunica speranza per una vera via duscita dal terrore.
"Taci, Il Nemico Ti Ascolta"
Nella pi˜ normale e pi˜ piatta quotidianitý, a tratti, la consapevolezza di luci di vita anteriore. Siamo piante con le radici al cielo.
RADIODERVISH "E se le parole delle lingue pi˜ diverse avessero
tra loro un legame segreto?". (Elias Canetti, "La Tortura Delle Mosche") |