Nel periodo che va
dall’XI al XVIII secolo il nostro territorio era inserito nel
Principato Vescovile di Trento.
Nel 1803 il territorio del
principato di Trento venne unito alla provincia del Tirolo e
passò sotto la sovranità dell'Impero Austriaco
degli Asburgo. Il 26 dicembre 1805, in seguito alla pace di Presburgo,
il territorio trentino passò sotto il dominio del Governo
Bavarese. Nel gennaio 1807 il governo bavarese istituì a
Vezzano una sede giudiziaria la cui competenza si estendeva
“sull’intero tronco di valle al di là
del Buco di Vela”. Si istituì il Tribunale
Mandamentale di Vezzano, con annesse le carceri, gli uffici tavolari,
catastali e l'ufficio steorale, il centro di coscrizione e tutto quello
che gravitava attorno per una amministrazione completa del tempo.
Il 28 febbraio 1810, con il
trattato di Parigi, la Baviera cedette il Trentino a Napoleone che lo
riunì al Regno Italico.
Il successivo crollo
dell'Impero Napoleonico portò all'annessione del Trentino
all'Austria nel 1814. Nel 1816 l’Imperatore
d’Austria Francesco I ordinò la ricostruzione dei
Giudizi; nel Circolo di Trento vennero istituiti 15 Distretti
Giudiziali di cui uno a Vezzano, con competenze sia giudiziarie sia
politico-amministrative.
Seguì una breve
parentesi (1850-1855) in cui le competenze politiche passarono al
Capitanato di Trento, per poi ritornare al Distretto fino al 1868,
quando i distretti politici del Trentino vennero ridotti a otto e
Vezzano rimase quale distretto giudiziale.
Nel 1920 il Trentino Alto
Adige fu annesso al Regno d'Italia e il distretto assunse il nome di
Pretura, definitivamente soppressa nel 1931.
Il Distretto di Vezzano
comprendeva il territorio tra Cadine e Cavedine; a titolo indicativo
riportiamo qui i dati del 1868 sulla sua popolazione e suddivisione in
Comuni.
Baselga (290 ab.), Cadine
(522 ab.), Calavino (con la frazione Sarca 1188 ab.), Cavedine (con le
frazioni Laguna, Brusino, Stravino e Vigo 2730 ab.), Ciago (216 ab.),
Covelo (381 ab.), Fraveggio (con la frazione Santa Massenza 477 ab.)
Lasino (con le frazioni Sarca e Madruzzo 1.455 ab.), Lon (80 ab.),
Margone (140 ab.), Padergnone (396 ab.), Ranzo (311 ab.), Sopramonte
(con la frazione S. Anna 1185 ab.) Terlago (con la frazione Monte
Terlago 1123 ab.), Vezzano (896 ab.), Vigolo (508 ab.).
Abbiamo così
voluto denominare la nostra Associazione del "Distretto di Vezzano" per
ricordare una istituzione storica che ha dato riconoscimento ufficiale
ed uno sviluppo secolare unitario alla nostra valle.
Art. 1 - Nome e sede
È
costituita con sede presso il Municipio di Vezzano – Via Roma
41 - l'Associazione denominata: "Gruppo Culturale Nereo Cesare Garbari
del Distretto di Vezzano".
Art. 2 - Finalità
L'Associazione non
ha fini
di lucro.
Scopo dell'Associazione
é quello di promuovere attività culturali,
storiche, sociali ed artistiche.
Per realizzare tale scopo,
l'Associazione può promuovere conferenze e dibattiti, dare
vita a gruppi di studio, organizzare manifestazioni artistiche,
concorsi, mostre, rappresentazioni ecc., effettuare ricerche storiche e
sondaggi, realizzare ogni altra iniziativa.
Rientrerà
altresì nei compiti dell'Associazione collaborare sul piano
operativo e scientifico con la biblioteca intercomunale, altri Enti ed
Associazioni, per la realizzazione di programmi e di singole iniziative
rientranti negli scopi del Gruppo Culturale.
Art. 3 - Organi dell'Associazione
Sono organi
dell'Associazione:
1) l'Assemblea
dei Soci;
2) il Consiglio direttivo;
3) il Presidente ed il
Vice-presidente;
4) il Segretario;
5) il Collegio dei Revisori
dei conti.
Art. 4 - L'assemblea dei soci
L'Assemblea, in prima
convocazione, é validamente costituita con la presenza della
maggioranza assoluta dei Soci; in seconda convocazione con la presenza
di qualsiasi numero di soci.
Essa
é presieduta
dal Presidente che la convoca tramite invito personale contenente
l’ordine del giorno, con 5 giorni di anticipo, salvo
convocazione d’urgenza.
L’Assemblea
ordinaria delibera a maggioranza di voti dei presenti e viene convocata:
a) annualmente
per
deliberare sul programma, il bilancio preventivo e consuntivo;
b) ogni tre
anni per la
nomina del Consiglio direttivo e del Collegio dei revisori;
c) spetta pure
all’Assemblea deliberare sulla nomina di un socio onorario e
sull’eventuale allontanamento di un socio nel caso in cui lo
stesso operi in contrasto con le finalità
dell’associazione.
Su richiesta
del Consiglio
direttivo o di almeno un terzo dei Soci, può essere
convocata l'Assemblea straordinaria, per deliberare con
l’approvazione di almeno 2/3 dei presenti:
a) la modifica
dello statuto;
b) lo
scioglimento
dell'Associazione e l'eventuale nomina di un comitato per la
devoluzione del patrimonio dell'Associazione;
c) la revoca
del Consiglio
direttivo.
Qualora,
avutane richiesta
dai modi stabiliti dal comma precedente, il Presidente non provveda a
convocare l'assemblea medesima, la stessa é convocata dal
Vice Presidente.
Art. 5 - I soci
Possono essere soci
ordinari
dell'Associazione tutti coloro che condividano gli scopi
dell'Associazione e versino la quota sociale che verrà
stabilita di anno in anno dall’Assemblea stessa.
L’assemblea
può nominare quali soci onorari persone enti o istituzioni
che abbiano contribuito in maniera determinante, con la loro opera ed
il loro sostegno ideale o economico alle finalità
dell’associazione; questi sono esonerati dal versamento di
quote sociali.
L’eventuale
allontanamento di un socio, nel caso in cui lo stesso operi in
contrasto con le finalità dell’associazione, viene
deliberato dall’Assemblea ed é inappellabile.
Art. 6 - Il Consiglio direttivo
Il Consiglio direttivo
é nominato ogni triennio dall'Assemblea dei Soci ed
é composto da un minimo di sette a un massimo di quindici
componenti, scelti fra i soci.
Esso
é convocato
e presieduto dal Presidente.
Le deliberazioni vengono
assunte a maggioranza di voti dei presenti.
Spetta al Consiglio
direttivo di Presidenza:
a) nominare e revocare il
Presidente, il Vice-Presidente ed il Segretario dell'Associazione;
b) proporre annualmente
all’Assemblea il programma di attività
dell'Associazione. Detto programma sarà redatto tenendo
particolarmente conto della situazione culturale e dei maggiori
problemi che interessano lo sviluppo culturale e civile della
comunità;
c) promuovere tutte le
iniziative atte a svolgere il programma deliberato
dall’Assemblea, anche attraverso la costituzione di gruppi di
lavoro ed incarichi vari;
d) presentare annualmente
all’Assemblea il bilancio consuntivo e preventivo
dell'associazione;
e) proporre
all’Assemblea ogni altra iniziativa utile a migliorare la
vitalità dell’associazione.
Ai componenti del Consiglio
direttivo non spetta alcun emolumento per l'espletamento del mandato.
Se richiesto, compete loro il rimborso delle spese vive autorizzate dal
Consiglio e regolarmente documentate.
Art. 7 - Presidente e Vice-Presidente
Il Presidente promuove e
coordina l'attività di tutta l'Associazione, convoca e
presiede il Consiglio direttivo e l’Assemblea,
predisponendone, d’intesa col Consiglio direttivo,
l’ordine del giorno prima e l'esecuzione delle deliberazioni
poi.
Egli rappresenta
l'Associazione, mantiene i contatti con gli Enti e gli organismi
pubblici e privati con i quali l'Associazione ha rapporti, stipula e
firma, previa deliberazione del Consiglio direttivo, quando sia
richiesto, convenzioni ed accordi con terzi.
Coadiuvato dal Segretario,
amministra il patrimonio dell'Associazione, cura e presenta al
Consiglio direttivo e all’Assemblea i bilanci annuali.
In caso di assenza o
impedimento del Presidente, il Vice Presidente lo sostituisce in tutte
le sue funzioni.
Presidente e Vice-Presidente
sono nominati dal Consiglio direttivo e durano in carica 3 anni.
Possono essere revocati con provvedimento insindacabile dal Consiglio
direttivo, quando abbiano interessi contrastanti con quelli
dell'Associazione o non svolgano con profitto le mansioni loro
assegnate.
Art. 8 - Il Segretario
Il Segretario
dell'Associazione é nominato ogni triennio dal Consiglio
direttivo ed è scelto fra i soci.
Il Segretario redige i
verbali delle riunioni di Consiglio direttivo e
dell’Assemblea, affianca inoltre il Presidente nella
predisposizione dei bilanci ed in ogni altro atto attinente
l’amministrazione dell’Associazione. Spetta al
Segretario tenere la contabilità ed effettuare pagamenti e
riscossioni di qualsiasi natura.
Egli risponde direttamente
al Presidente e può essere revocato con provvedimento
insindacabile dal Consiglio direttivo, quando abbia interessi
contrastanti con quelli dell'Associazione o non svolga con profitto le
sue mansioni.
Art. 9 - Gruppi di lavoro
Per l'espletamento
dell'attività dell'Associazione possono essere costituiti
specifici gruppi di lavoro per ogni settore di studio, di ricerca e di
attività.
Tali gruppi, possono
assumere carattere permanente, in questo caso il Consiglio direttivo ne
determinerà l'ambito di autonomia organizzativa e
nominerà un Capo-gruppo.
Art. 10 - Il Collegio dei revisori
A controllo
dell'amministrazione dell'Associazione provvede il Collegio di Revisori
dei Conti, composto da tre componenti effettivi e due supplenti,
nominati ogni triennio dall'Assemblea dei Soci, anche fra i non soci.
Il Collegio dei Revisori dei Conti nomina nel suo seno un Presidente,
al quale spetta convocare, almeno una volta all'anno, il Collegio.
Alla seduta del Collegio
parteciperà, senza diritto di voto, il segretario. Il
Collegio dei Revisori dei Conti presenterà annualmente al
Consiglio direttivo una relazione sull'andamento gestionale
dell'Associazione.
Art. 11 - Patrimonio
Il patrimonio
dell'Associazione é costituito dalle quote sociali; dalle
elargizioni e da ogni altra entrata.
In caso di scioglimento
dell'Associazione, il suo patrimonio sarà devoluto secondo
le direttive impartite dall’assemblea, la quale, a tal fine,
può nominare uno o più liquidatori.
Art. 12 - Statuto
Ogni modifica allo
statuto
va approvata dall’assemblea straordinaria dei soci con
l’approvazione di almeno due terzi dei presenti.
Sull'interpretazione dello
Statuto decide inappellabilmente il Consiglio direttivo.
Il primo statuto
dell’Associazione è stato approvato
all’unanimità dall’assemblea dei soci
riunitasi a Vezzano il 25 gennaio 1986.
Esso è poi stato
modificato nel 1991 per titolare l’associazione alla memoria
del maestro Nereo Cesare Garbari, socio fondatore
dell’Associazione e appassionato ricercatore di archeologia e
storia locale.
Nel corso del 2004
è stato semplificato e radicalmente modificato per
aggiornarlo alle mutate esigenze dell’Assemblea, che lo ha
approvato all’unanimità in questa nuova versione
il giorno 1 dicembre 2004.