LICEO SCIENTIFICO MAJORANA
via Carlo Avolio, 111 - ROMA  Tel 065084274 - fax 065085101
E-mail: etmajora@tin.it
http://space.tin.it/scuola/gdinicuo

Incontri
ARTE CONTEMPORANEA AL MAJORANA 6
In Aula Magna
Arte è Utopia?

Con il patrocinio:
Comune di Roma - Presidenza del consiglio
Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali
Regione Lazio - Ass. alle Politiche per la Qualità della vita
31 marzo - 8 aprile 2000


 
Venerdì 31 Marzo 2000 ore 9-16.30 
LABORATORIO PREPARATORIO PER LA "GIORNATA NAZIONALE  DELL'ARTE E DELLA CREATIVITÀ STUDENTESCA"  (PRODUZIONE DI PANNELLI PITTORICI DA COLLOCARE NELL'ISTITUTO,
CON LA COLLABORAZIONE DI (ADRIANO Dì GIACOMO).
Sabato 1 Aprile 2000 ore 11,30
 INAUGURAZIONE MOSTRA "ARTE È UTOPIA?" IN AULA MAGNA.
SARANNO PRESENTI GLI ARTISTI CHE OFFRIRANNO ALL'ANALISI DI VISITATORI E STUDENTI UNA SINTETICA PANORAMICA DI LINGUAGGI E MATERIALI DELL'ARTE CONTEMPORANEA, DALLA PITTURA, ALLA SCULTURA, ALL'INSTALLAZIONE, ALLA FOTOGRAFIA.
5Lunedì 3 Aprile 2000 ore 10,30 
INTERSEZIONE D LINGUAGGI: LETTERATURA, MUSICA, ARTE E VIDEO. INCONTRO CON GIAMPIERO VINCIGUERRA, AUTORE DEL VIDEO "TIME BUD", PREMIATO AL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO DI CAPO D'ORLANDO 1999.
COORD. ANNA COCHETTI



 
 
Presentazione

Siamo giunti alla 6^  edizione della manifestazione che, negli anni, cresce anche nell'attenzione che gli enti della scuola pongono alla creatività ed all'espressività artistico nell'istruzione superiore, confermando così quanto delineato nello scorso anno, con nuovi artisti italiani e stranieri che, in un istituto con un carattere sempre più europeo, come il nostro, vengono a documentarci aspetti del loro lavoro.
Quando, nel 1994, i docenti di questo Liceo proposero, credendo nella sua valenza culturale, l'inizio di un ciclo dl appuntamenti annuali con l'arte contemporanea, sembrò un progetto utopico, che la spinta di Michele Tortorici, allora preside del "Majorana", contribuì a realizzare, accogliendo l'idea lanciata da Adriano Dl Giacomo (nostro docente di disegno e storia dell'arte ed artista). Il sesto intervento d'arte contemporanea si colloca in un momento di transizione verso l'autonomia e conferma l'impegno del nostro Liceo verso un settore della ricerca per la cui divulgazione, in particolare tra i giovani, non sono mai sufficienti gli spazi ed i mezzi, restando tale settore dei linguaggi e dell'espressività spesso riservato a livelli di fruizione specialistica, con insufficiente diffusione capillare in un territorio vasto come Roma.
Il nostro quartiere non annovera la presenza di gallerie d'arte contemporanea pubbliche o private e sporadica è la fruizione dell'arte contemporanea nei luoghi a questa dedicati, spesso troppo distanti dal nostro territorio: anche l'ultimo grande progetto per uno spazio espositivo, che molti nostri ragazzi hanno esaminato lo scorso anno visitando la Galleria Naz. d'Arte Moderna (GNAM), insiste su un quadrante distante dal nostro (ex caserme di Via G. Reni al Flaminio) e non ci risultano "progetti del contemporaneo per la città contemporanea", come è il nostro quartiere, tanto che la presenza delle istituzioni scolastiche rimane la sola a supplire parzialmente in tale emergenza. A questo proposito si sottolinea la presenza di iniziative del nostro Ministero a cui i nostri studenti aderiscono, come la "Giornata dell'Arte e della Creatività Studentesca" e l'iniziativa del Provveditorato agli Studi di Roma "La scuola è mia e l'abbellisco io", attività che si inquadreranno anche nella "Settimana dello Studente", iniziative che ci auguriamo sempre più estese,
Crediamo che l'impegno di artisti, critici e studiosi nel nostro Istituto servirà di incentivo alla conoscenza del settore, specialmente per i giovani in formazione, che bene hanno accolto le precedenti edizioni nelle quali si sono avvicendati circa un centinaio tra artisti, critici e responsabili di Istituzioni, che si sono trovati in diretto dialogo con la comunità scolastica ed i cittadini, Anche quest'anno, seppure per una sola settimana, il nostro territorio si apre all'arte con nuove riflessioni e spunti di studio sulle tematiche, come sempre, del contemporaneo con un sottotitolo/domanda "L'Arte è Utopia?",

Il Preside
Prof. Alberto Attenni
 

"ARTE E' UTOPIA?"

Se la "vocazione civile" a modificare la realtà data - anche stabilendo relazioni tra il territorio metropolitano, come quello che costituisce la facies della città contemporanea in cui è inserita il Liceo Majorana, e il territorio della ricerca artistica attuale, troppo spesso separato e sconosciuta al contesto stesso in cui opera ed al destinatario sociale a cui tende - è il fondamento e, per così dire, la scommessa degli "Incontri d'Arte Contemporanea al Majorana", fin dalla l^ edizione nel 1994/95, non a caso questa 6^ edizione sceglie di aggirarsi nel territorio impervio e illimitato di Utopia, nato dal sogno e dal progetto, in cui sogno e progetto si confrontano, si coniugano, si distruggono...
Territorio dell'ambiguità concettuale, semantica e narratologica ("luogo che non esiste" o "luogo del bene"?), politica e storica (il secolo che si chiude "ha suscitato le più grandi speranze che l'umanità abbia mai avuto e ha cancellato tutte le illusioni, gli ideali")....' si può - o si deve, Oggi - continuare a "pensare l'Utopia", la scandalo dell'utopia?
In un recente dialogo (pubblicato su "Reset") con Gunter Grass, il sociologo francese Pierre Bourdieu, ragionando sul presente, dice: "il potere dominante non è soltanto economico, ma anche intellettuale e dello spirito. Proprio per questo il tatto di 'aprir bocca' ha un grande valore, giacché serve a ricreare un'utopia comune; infatti, tra le abilità dei governi neo liberali, c'è anche quella di uccidere le utopie, quella di far sembrare che tutte le utopie siano ormai superate...",
E dunque "Arte è Utopia?"
Gli artisti, nella società neo liberale del mercato globale, non possono non "aprir bocca": il pensiero e il linguaggio visivo, la ricerca, le opere, gli interventi sono necessitati da un continuo "aprir bocca" e lavorare sull'utopia: oppure non sono, Alla scandalosa domanda gli artisti, italiani e stranieri, d'area non solo romana, coinvolti in questa 6^ edizione degli incontri d'arte al Majorana, hanno opposto riflessioni maturate nel vivo dell'esperienza, della ricerca, nel confronto sempre critico, talora drammatico, con le aporie del contemporaneo,
Riflessioni ed opere con le quali gli studenti sono chiamati ancora una volta a misurarsi: del resto, se il territorio dell'utopia è, sempre, il cantiere del progetto visionario che edifica la "città del sole", e su quello proietta, attraversa l'educazione, la scommessa dell' "uomo nuovo", il territorio della scuola non può non porsi come centralità, magari per "aprire bocca" sulla distanza tra realtà e utopia,,.
Come dice Hobsbawm: "Se è vero che 'nel breve termine, la storia è fatta dai vincitori, ma nel lungo termine le conquiste sul fronte della comprensione storica sono venute dagli sconfitti', la fine di questo secolo dovrebbe ispirare molta storia buona e innovatrice: ci sono al mondo più pensatori sconfitti,,, di quanti non siano i pensatori trionfanti",

Anna Cochetti
 


 

Presenze

Minou Amirsoleimani Alfredo Anzellini Luce Delhove Edith de Hody Dzieduszycka
Gilberto Di Stazio Udo Dziersk Alberto Gasparri Pino Genovese
Guglielmo Girolimini Tomoko Jindo Fabio Marchese Cosetta Mastragostino
Teresa Pollidori Virginia Ryan Mario Teleri Alberto Timossi
Mario Velocci Rita Vitali Rosati

 
 
 
 
 
 



 
Minou Amirsoleimani

Nata ad Amol (IRAN), ha studiato all'Università delle Arti Ornamentali di Teheran, grafica all'Istituto di Triveni Kola-Sangan di New Delhi e si è diplomata in decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.

top 
 
 

" ... ... ... l'arte non è utopia perchè progettazione di un luogo impossibile o di qualcosa di impossibile, ma è piuttosto il rendere visibile l'impossibile"
  
 
  

(Minou Amirsoleimani)



 
Alfredo Anzellini

Nato a Civita Castellana, Viterbo, dove vive e lavora (t.0761517802)

top 

"Affinché il mutamento avvenga è però necessario una tensione utopica, una immaginazione creativa, un entusiasmo rivoluzionario che si manifesta anche nei sogni, nei desideri, nelle illusioni, ma soprattutto nelle opere d'arte ...;
... l'Arte non è l'Assoluto, ma una forma di attività che entra in rapporto dialettico con altre attività, altri interessi, altri valori ...; ...vivere la sensorialità sul puro piano immaginario, reso possibile dall'opera d'arte, produce una intensificazione vitale..."

(Alfredo Anzellini da M. Perniola, U. Eco, M. Costa)



 
Luce Delhove

Nasce a Uccle (Belgio), vive e lavora a Roma e a Milano dove è titolare della cattedra di tecniche dell'incisione presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.

top 
 
 



"L'arte non è una utopia: è una realtà quotidiana"

(Luce Delhove)



 
Edith de Hody Dzieduszycka

Nasce a Strasburgo dove compie studi classici. Nel 1968 si trasferisce in Italia, Firenze e Milano dove si diploma all'Accademia di Arti applicate. Dal 1979 vive e lavora a Roma.
 

top 
"Utopia è guardare oltre il reale
Utopia è scavalcare le frontiere del possibile, del ragionevole, dell'ormai acquisito e scontato
Utopia è cercare, rimescolare, provare gli ingredienti e materiali di sempre per inventare nuove ricette
Utopia è aprire nuove finestre su paesaggi e scenari sconosciuti
Utopia è smentire i luoghi comuni, sviare i soliti percorsi dei pigri e degli scettici
Utopia è stupire, stimolare, a volte scandalizzare
Utopia è la spinta necessaria per volare verso mete lontane e magiche 
Utopia è tingere di verde, di blu, dì rosa la vita degli uomini 
Arte è tutto questo  Utopia è arte" 

(Edith de Dzieduszyck)



 
Udo Dziersk

top 
 
 


"Il caos come ciclo storico e vitale.., un caos 'fecondato da un crash salvifico': che è poi di fatto la forza immaginifica del messaggio artistico"
 
 

(Udo Dziersk, da A Marino)



 
Gilberto Di Stazio

top 
 

"In questo mondo sempre più virtuale, dove il progresso tecnologico produce trasformazioni profonde nella società, l'arte ha la funzione di trasmettere un messaggio interiore fino a trasformarsi in meditazione sull'essere, spingendo l'uomo alla riflessione e ad una maggiore comunicazione"


 
 

(Gilberto Di Stazio)



 
Alberto Gasparri

top 

 "Arte            un significato dì valore perduto.
                     ormai tutto è Arte quindi, niente è Arte 
    è                       essere. un verbo che ha perso l'antica tenzone
                      col suo antagonista elementare, l'avere
   Utopia              : è diventato come la carta igienica, srotolata in ogni luogo e tempo.

…Se il linguaggio tornasse ad essere valore, alla domanda "Arte è Utopia?" risponderei, si, è l'Utopia più intensa e profonda che è dato vivere ad un essere umano"

(Alberto Gasparri)



 
Pino Genovese

top 
 
 
"La necessità di creare un rapporto con L'Universo, col mistero…

L'utopia: forse è quella di credere ancora in questa opportunità
Il contrasto con la nostra epoca è evidente

'fuori luogo e fuori tempo'
E' veramente un'utopia quella di pensare dì poter tornare ad azioni così primitive e lontane.


  
 
(Pino Genovese)



 
Guglielmo Girolimini

top 
 
 

"In una società che pensa sola al denaro fare arte è utopia ma l’utopia fa bene alla vita, quindi…”

 



 
 

(Guglielmo Girolimini)



 
Tomoko Jindo


 

top 
 
 

"Un'opera d'arte potrebbe offrire lo stimolo e l'energia per continuare a sognare  una idea romantica e ottimistica …”

 

  
 

(Tomoko Jindo)



 
Fabio Marchese


 

top 
 
 

"Omettere verità in arte non solo non è etico, è soprattutto inutile e non appagante. Creare opere d'arte che contengano verità obbliga l'artista ad un'analisi profonda sulla cosa che sta facendo e sul modo di eseguirla

L'arte può esistere solo quando ha vita e anima propria, che sia contenitrice dì verità oggettive e soggettive non solo per il fatto dì essere  materialmente presente"
 
 

(Fabio Marchese)



 
Cosetta Mastragostino


 

top 
 
 


"Utopia o Agatopia.
 

Per cosa vale la pena dì vivere e/o morire?"
 
 
 
 

(Cosetta Mastragostino)



 
Teresa Pollidori

top 
 
 

"UTOPIA:
Progetto di riconversione della civiltà occidentale per una programmazione del ‘CONSUMO' solo sui principi del bisogno e non del profitto"
 

 
 
 

(Teresa Pollidori)



 
Virginia Ryan

top 
 
 

"Come fenomeno culturale, l'arte contemporanea illude all'Utopia (linguaggio universale - villaggio globale). Può essere un inganno pericoloso. Credo di più nella fragilità nella diversità e nella natura nevrotica e frammentaria delle cose e del mondo
 

(Virginia Ryan)



 
Mario Teleri

top 
 
 
"Arte è forma dì essere, religione, amore e conoscenza della vita, filosofia, passione.
In questa società di falsi galleristi falsi critici d'arte e falsi artisti essa è diventata utopia, sogno impossibile, stella nascosta negli spazi di un cielo sempre meno luminoso"
 
 

(Mario Teleri Biason)



 
Alberto Timossi

top 

"Evidentemente no, se sì parte dal presupposto che chi si dedica all'arte lo fa con un preciso e chiaro Intendimento, quello di soddisfare un'esigenza di espressione che nasce  ancor prima del dato culturale, dal piacere di lavorare, di impastare la materia e di ragionarci sopra.. Se si passa dal micro al macro, il contesto esterno, si può dare il caso che l'arte sì avvicini all'utopia Preferisco credere dì no... L’opera d'arte ...può giungere al livello dell'utopia, di una sorta di isola nella quale approdano i pensieri dell'artista, silenziosamente, e che si colloca su un livello diverso.., rispetto al vivere quotidiano... Accortici che lo sguardo va posto verso 'interno, messe da parte le riflessioni sulle mode, sulle correnti, sulle suggestioni tecnologiche, resta da riflettere sul ruolo dell'arte, se essa non sia utopia, e si riparte da capo."

(Alberto Timossi)



 
Mario Velocci

top 
 
 



"L’arte è specchio d'Utopia"
                          
 
                                          (Mario Velocci)



 
Rita Vitali Rosati

top 
 
 "Avevo vomitato da poco. per di più ero sola in casa; perché costringermi a parlare? Dopotutto non mi interessava fare la Fata Morgana, poteva squillare il telefono da un momento all'altro ed io così conciata, un po’ spettrale, un po’ comica come avrei potuto rispondere, cosa avrei potuto dire di più che già tutti (ma proprio tutti) sanno?
Ciao Rita, farfugliai, che palle, però!" (segue necessariamente un sospiro). (voce fuori campo) "Dai, non fare troppo la prof."
  
(Rita Vitali Rosati)



Organizzazione:  Liceo Majorana Roma
Preside:              Alberto Attenni
Coord. interno:   Adriano Di Giacomo
Diffusione Internet:  Daniele Nefasto
Curatore mostra:    Anna Cochetti
Consulenza, uff. stampa:   Ass. "LM. ArcheoContemporaneo" - Roma

Ultimo aggiornamento 05/10/02    Indietro