Anno IV - numero 158 - Sabato 18 Settembre 2004

 

 

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Democrazia "di famiglia" in Italia

L'associazione Ge.Fi.S. ci scrive per porre all'attenzione di tutti un problema serio: gli errori, purtroppo non infrequenti, dei Tribunali dei Minorenni. Adesso è successo che un tribunale stava per togliere, si è saputo poi senza motivo, un bambino alla sua famiglia, ma i casi in realtà sono di vario tipo, e non sempre in cause di separazione di coniugi l'affidamento dei minori avviene nel modo migliore...

Proprio pochi giorni fa, tramite la lettura di un articolo uscito sulle pagine di uno dei principali giornali italiani, siamo venuti a conoscenza dell'ennesimo clamoroso fatto riguardante l'attività di un Tribunale per i Minorenni italiano, in questo caso quello di Venezia.

Questo Tribunale per i Minorenni, non si sa bene dietro quale misteriosa segnalazione, ha disposto il prelievo immediato di un bimbo di soli 2 anni dalla casa dove risiedeva con i suoi genitori, di origine cinese, i quali subito dopo il ritorno dello stesso da scuola, lo facevano riposare in un lettino sistemato nel negozio dove avevano la loro attività commerciale.

Vorrei far soffermare il lettore sullo stato d'animo del povero piccolo coinvolto e su quello dei due ignari genitori quando si sono visti piombare in casa gli assistenti sociali, accompagnati dalle Forze dell'Ordine, i quali hanno eseguito l'ordinanza di prelievo coatto del piccolo per destinarlo ad un Istituto di Accoglienza.

Immaginiamo soltanto il dolore e la disperazione dei coinvolti. Per fortuna la situazione si è risolta all'indomani, quanto lo stesso Procuratore del Tribunale per i Minorenni ha riconsegnato il piccolo ai suoi genitori, vittime di un clamoroso errore. Secondo la Legge Italiana, alla quale si "dovrebbero" riferire tutti i giudici di tutti i Tribunali, prima di condannare qualcuno si dovrebbe almeno permettere a quest'ultimo, anche se colto in flagranza di reato, di difendersi.

Allora le domande che ci dobbiamo porre sono le seguenti: C'era flagranza di reato o violenza conclamata, nei confronti del piccolo, che ne giustificasse il prelievo immediato con tanto di assistenti sociali e forze dell'ordine? Dietro quali misteriose segnalazioni di reati, perpetrati nei confronti del piccolo, si è attivato il Tribunale per i Minorenni?

Come mai che il Tribunale per i Minorenni può decidere di strappare, così repentinamente, un piccolo di soli due anni, dal suo nucleo familiare d'origine, senza neppure sentire se i suoi genitori hanno qualche cosa da dire?

Come mai che il Tribunale per i Minorenni, il quale agisce nel "supremo interesse dei minorenni" si può permettere di strappare, con la forza pubblica, un piccolo dalle braccia dei genitori di origine, per destinarlo ad un Istituto di accoglienza, ed il giorno dopo restituirlo agli stessi ammettendo in questo modo un clamoroso errore, senza fornire il nome di chi ha sbagliato e le sue pubbliche scuse ?

Certamente però non possiamo credere che nei confronti del piccolo coinvolto, suo malgrado, si sia agito "nel supremo interesse del Minore". Immaginiamoci le conseguenze psicologiche subite dal piccolo e allo stress dei genitori che in quelle interminabili ore hanno rischiato di non rivedere mai più il loro bambino, come del resto le migliaia di genitori e parenti dei piccoli che ogni anno vengono prelevati, dietro ordine del Tribunale per i Minorenni, dai nuclei familiari di origine per essere destinati agli Istituti di Accoglienza, oppure dati in affido ad alcune famiglie.

Casi in cui soltanto una esigua minoranza dei genitori coinvolti possono rivedere, saltuariamente, i loro bambini, ma per la maggioranza i figli diventano un lontano ricordo dei quali non hanno, ne avranno mai, più notizie, neppure se continueranno a cercarli per anni ed anni.

Il nostro appello è diretto anche ai Politici Italiani, perché sono loro che legiferano e sono tenuti, dato che sono stati eletti dagli Italiani, a fare in maniera che le Leggi Italiane, e le procedure ad esse correlate, vengano rispettate anche dai Tribunali, sia Civili che dei Minorenni, soprattutto quando riguardano i diritti delle famiglie italiane.

I nostri Politici si ricordino che chi li ha eletti sono dei cittadini italiani, i quali non hanno soltanto il Dovere di pagare le tasse, anche per mantenere il loro lauto stipendio, ma hanno anche il Diritto alla protezione del loro nucleo familiare.

Qualcuno avrà sicuramente la sfrontatezza di minimizzare sull'errore di cui abbiamo parlato poco sopra, dicendo magari che non era capitata mai una simile gaffe. Proprio per questo motivo in quest'occasione vogliamo segnalare un'allucinante storia, quella del signor Aldo.

Si può leggere questa triste storia sfogliando il sito provvisorio
http://www.web4web.it/lastoriadialdo. Con essa vogliamo far riflettere il lettore su come soffrono le persone coinvolte nelle storie di affido monogenitoriale, nei casi di separazione dei coniugi, o di affido ad Istituti di accoglienza, ordinate dal Tribunale per i Minorenni, ma soprattutto quello che soffrono i figli dopo tali decisioni drastiche.

Vogliamo portare il lettore a conoscenza di come in Italia, Stato membro dell'Unione Europea, vengono "applicate" le procedure, previste dalle Leggi Italiane, dalle Istituzioni Statali coinvolte, le quali non pagano mai i loro clamorosi errori, anzi si avvalgono del silenzio per poi continuare imperterriti nella stessa direzione.

Associazione Ge.Fi.S.

    

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