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Mercoledì, 8 Settembre 2004

 
PORDENONE
Affido:
i ritardi
della ...
PORDENONE

Affido:

i ritardi

della legge

Innanzitutto occorre premettere che sono un amante degli animali i quali secondo me, come del resto tutti gli esseri viventi, meritano il giusto rispetto. In Italia però, da ormai tre anni a questa parte, stiamo assistendo a situazioni che hanno dell'inverosimile. Mi riferisco alle riforme sulla legge che regolamenta le separazioni e gli affidi dei minorenni nelle cause giudiziali, oppure ordinate dal Tribunale per i minorenni.

Infatti dai tre anni citati i nostri parlamentari, che regolarmente paghiamo con le nostre tasse, discutono sull'Affido condiviso dei figli coinvolti nelle sempre più frequenti separazioni, ma non sembrano, allo stato attuale, riuscire a cacciare il "famoso" ragno dal buco.

La stranezza è che per legiferare sui morsi dei cani e sulle conseguenze penali per chi abbandona un animale ci hanno impiegato soltanto cinque giorni, mentre per riformare una legge ormai vecchia e da seppellire, che ancora regolamenta l'Affido dei nostri figli nei casi di separazione (oggi purtroppo ancora affidati per oltre il 90\% dei casi alle madri), stanno discutendo da un triennio.

Da questo si deduce facilmente che, secondo i nostri parlamentari, i nostri figli contano meno degli animali, ovvero hanno priorità gli animali rispetto alla vita dei nostri figli.

Allora, quando saranno più grandi, ai nostri figli dovremo dire che per chi governa attualmente questo Paese loro sono meno importanti degli animali. Oppure sarà il caso che, data la crescita esponenziale dei casi di separazione e affido dei minori in Italia, i nostri strapagati parlamentari, si diano una mossa a decidere favorevolmente sull'Affido condiviso?

Non credo occorra ricordare ai nostri parlamentari che chi li vota sono degli uomini, non degli animali e che, come tali, se questa questione spinosa non verrà risolta al più presto, alle prossime elezioni dovranno chiamare a votare i "lupi".

Occorre invece ricordare che allo stato attuale dell'applicazione delle leggi sul Diritto di famiglia nelle cause di separazione, quando regna imperterrito ancora l'affido monogenitoriale, i nostri figli soffrono tantissimo e non vorremmo vederli trasformati in "lupi" entro i prossimi anni.

Tutto ciò sarebbe veramente la fine della società italiana.

Fausto Paesani - Comitato genitori di figli sequestrati

 

A proposito

di clownterapia

e disagi

Scriviamo in merito all'articolo pubblicato sul Gazzettino il 31 agosto 2004, dal titolo "La clownterapia abbatterà i disagi". Tale articolo riporta delle inesattezze che riteniamo opportuno vengano chiarite tempestivamente per una corretta informazione.

Va innanzitutto chiarito che non vi è alcun legame, né collaborazione, tra la nostra associazione "Federazione Vip Viviamo in Positivo Italia Onlus", e l'associazione "Ragazzi in Festa" sui cui soci, pertanto, non viene esercitata alcuna azione di coordinamento.

La Federazione Vip Italia Onlus raggruppa al suo interno tutte le locali Associazioni Vip presenti in oltre 30 città italiane, l'Associazione Vip Formazione e altre associazioni Onlus. Tra queste non risulta l'associazione "Ragazzi in Festa" di Spilimbergo.

La Federazione Vip Italia Onlus opera nel campo della clownterapia da oltre quattro anni su tutto il territorio nazionale e da tre anni anche con specifici progetti a sostegno delle missioni delle Suore della Provvidenza in Myanmar, in India e in Romania. Proprio nello scorso mese di luglio, un'équipe di volontari clown, dopo un accurato percorso formativo, si è recato nelle missioni di Iasi ed Adjudeni con lo scopo di portare, oltre a un sostegno materiale ed economico, anche un messaggio di gioia e speranza.

In tale occasione i volontari hanno avuto modo di avviare un percorso formativo anche per giovani animatori della parrocchie locali.

La Federazione Vip Italia Onlus è presente sul territorio regionale tramite un gruppo di volontari, soci di Vip Formazione, che presta, dall'ottobre 2003, regolare servizio in alcuni reparti dell'ospedale di Udine e nella Casa di riposo Villa San Giusto di Gorizia. Tale gruppo, che ha la sua sede logistica a Villesse (Gorizia), si costituirà come Associazione Vip Udine Onlus nella prossima primavera.

Altre attività occasionali sono svolte, in regione, in collaborazione con l'associazione Vip Venezia Onlus. Nel mese di giugno le due associazioni hanno svolto congiuntamente una giornata di servizio al Centro di riferimento oncologico di Aviano.

Risulta, pertanto, del tutto infondata l'affermazione che l'associazione RiF è l'unica associazione operante in questo campo sul territorio regionale. Per completezza d'informazione, si comunica che a Trieste opera un'altra associazione di clownterapia.

Concludiamo ricordando che Vip Italia Onlus ha organizzato in regione un corso di formazione per nuovi volontari, previsto nei giorni 12, 13 e 14 novembre 2004. Tale corso, originariamente destinato a svolgersi ad Aviano, per motivi organizzativi verrà invece spostato a Udine o Gorizia.

Per ogni ulteriore chiarimento, invitiamo i lettori a visionare i nostri siti: www.clownterapia.it, oppure www.vip-missione.org.

Invitiamo, pertanto, a pubblicare queste nostre precisazioni per una corretta informazione e per una doverosa tutela della nostra associazione da coloro che, impropriamente, utilizzano il nostro nome.

Paolo Perissini

capogruppo Fvg

Vip Formazione

Ketty Amadio

presidente Vip Venezia Onlus

I parcheggi

restano

un vero problema

Sono un pendolare, "costretto" per sei mattine su sette (ahimé, lavoro anche di sabato) a recarmi con l'autovettura a Pordenone. Purtroppo, a ogni anno che passa (io ho cominciato a fare il pendolare nel 1988), sono costretto a registrare un calo nel numero dei parcheggi gratuiti disponibili.

Sono pronto ad ammettere che, oltre al calo dei posti, c'è anche da segnalare un indubbio aumento nel numero generale delle vetture che circolano, e quindi del pendolarismo dall'hinterland verso la città.

Certo ci si potrebbe dilungare sulla cattiva abitudine di non utilizzare a dovere le opportunità offerte dall'uso dei mezzi pubblici, ma è altrettanto vero che per chi fa orari come i miei (10 - 14 e 15 - 20.30, spesso debordanti verso le 22 e oltre) non c'è scelta. Anche volendo, il rientro sarebbe eccessivamente problematico.

Che fare allora? Non ho ricette né certezze, che spettano agli amministratori pubblici. Chiedo semplicemente e umilmente ospitalità alla tribuna del Gazzettino per ricordare l'esistenza del problema, che non si può risolvere con i parcheggi a pagamento (io guadagno circa mille euro al mese, ho famiglia e non potrei permettermi di versare per undici mesi all'anno un'ulteriore "tassa"), né con il disco orario. Grazie di avermi letto.

Mario Giusti

San Vito al T.


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