Innanzitutto occorre premettere
che sono un amante degli animali i quali secondo
me, come del resto tutti gli esseri viventi, meritano
il giusto rispetto. In Italia però, da ormai tre
anni a questa parte, stiamo assistendo a situazioni
che hanno dell'inverosimile. Mi riferisco alle
riforme sulla legge che regolamenta le separazioni
e gli affidi dei minorenni nelle cause giudiziali,
oppure ordinate dal Tribunale per i minorenni.
Infatti dai tre anni citati i
nostri parlamentari, che regolarmente paghiamo
con le nostre tasse, discutono sull'Affido condiviso
dei figli coinvolti nelle sempre più frequenti
separazioni, ma non sembrano, allo stato attuale,
riuscire a cacciare il "famoso" ragno dal buco.
La stranezza è che per legiferare
sui morsi dei cani e sulle conseguenze penali
per chi abbandona un animale ci hanno impiegato
soltanto cinque giorni, mentre per riformare una
legge ormai vecchia e da seppellire, che ancora
regolamenta l'Affido dei nostri figli nei casi
di separazione (oggi purtroppo ancora affidati
per oltre il 90\% dei casi alle madri), stanno
discutendo da un triennio.
Da questo si deduce facilmente
che, secondo i nostri parlamentari, i nostri figli
contano meno degli animali, ovvero hanno priorità
gli animali rispetto alla vita dei nostri figli.
Allora, quando saranno più grandi,
ai nostri figli dovremo dire che per chi governa
attualmente questo Paese loro sono meno importanti
degli animali. Oppure sarà il caso che, data la
crescita esponenziale dei casi di separazione
e affido dei minori in Italia, i nostri strapagati
parlamentari, si diano una mossa a decidere favorevolmente
sull'Affido condiviso?
Non credo occorra ricordare ai
nostri parlamentari che chi li vota sono degli
uomini, non degli animali e che, come tali, se
questa questione spinosa non verrà risolta al
più presto, alle prossime elezioni dovranno chiamare
a votare i "lupi".
Occorre invece ricordare che allo
stato attuale dell'applicazione delle leggi sul
Diritto di famiglia nelle cause di separazione,
quando regna imperterrito ancora l'affido monogenitoriale,
i nostri figli soffrono tantissimo e non vorremmo
vederli trasformati in "lupi" entro i prossimi
anni.
Tutto ciò sarebbe veramente la
fine della società italiana.
Fausto Paesani - Comitato
genitori di figli sequestrati
A proposito
di clownterapia
e disagi
Scriviamo in merito all'articolo pubblicato sul
Gazzettino il 31 agosto 2004, dal titolo "La clownterapia
abbatterà i disagi". Tale articolo riporta delle
inesattezze che riteniamo opportuno vengano chiarite
tempestivamente per una corretta informazione.
Va innanzitutto chiarito che non vi è alcun legame,
né collaborazione, tra la nostra associazione
"Federazione Vip Viviamo in Positivo Italia Onlus",
e l'associazione "Ragazzi in Festa" sui cui soci,
pertanto, non viene esercitata alcuna azione di
coordinamento.
La Federazione Vip Italia Onlus raggruppa al
suo interno tutte le locali Associazioni Vip presenti
in oltre 30 città italiane, l'Associazione Vip
Formazione e altre associazioni Onlus. Tra queste
non risulta l'associazione "Ragazzi in Festa"
di Spilimbergo.
La Federazione Vip Italia Onlus opera nel campo
della clownterapia da oltre quattro anni su tutto
il territorio nazionale e da tre anni anche con
specifici progetti a sostegno delle missioni delle
Suore della Provvidenza in Myanmar, in India e
in Romania. Proprio nello scorso mese di luglio,
un'équipe di volontari clown, dopo un accurato
percorso formativo, si è recato nelle missioni
di Iasi ed Adjudeni con lo scopo di portare, oltre
a un sostegno materiale ed economico, anche un
messaggio di gioia e speranza.
In tale occasione i volontari hanno avuto modo
di avviare un percorso formativo anche per giovani
animatori della parrocchie locali.
La Federazione Vip Italia Onlus è presente sul
territorio regionale tramite un gruppo di volontari,
soci di Vip Formazione, che presta, dall'ottobre
2003, regolare servizio in alcuni reparti dell'ospedale
di Udine e nella Casa di riposo Villa San Giusto
di Gorizia. Tale gruppo, che ha la sua sede logistica
a Villesse (Gorizia), si costituirà come Associazione
Vip Udine Onlus nella prossima primavera.
Altre attività occasionali sono svolte, in regione,
in collaborazione con l'associazione Vip Venezia
Onlus. Nel mese di giugno le due associazioni
hanno svolto congiuntamente una giornata di servizio
al Centro di riferimento oncologico di Aviano.
Risulta, pertanto, del tutto infondata l'affermazione
che l'associazione RiF è l'unica associazione
operante in questo campo sul territorio regionale.
Per completezza d'informazione, si comunica che
a Trieste opera un'altra associazione di clownterapia.
Concludiamo ricordando che Vip Italia Onlus ha
organizzato in regione un corso di formazione
per nuovi volontari, previsto nei giorni 12, 13
e 14 novembre 2004. Tale corso, originariamente
destinato a svolgersi ad Aviano, per motivi organizzativi
verrà invece spostato a Udine o Gorizia.
Per ogni ulteriore chiarimento, invitiamo i lettori
a visionare i nostri siti: www.clownterapia.it,
oppure www.vip-missione.org.
Invitiamo, pertanto, a pubblicare queste nostre
precisazioni per una corretta informazione e per
una doverosa tutela della nostra associazione
da coloro che, impropriamente, utilizzano il nostro
nome.
Paolo Perissini
capogruppo Fvg
Vip Formazione
Ketty Amadio
presidente Vip Venezia Onlus
I parcheggi
restano
un vero problema
Sono un pendolare, "costretto" per sei mattine
su sette (ahimé, lavoro anche di sabato) a recarmi
con l'autovettura a Pordenone. Purtroppo, a ogni
anno che passa (io ho cominciato a fare il pendolare
nel 1988), sono costretto a registrare un calo
nel numero dei parcheggi gratuiti disponibili.
Sono pronto ad ammettere che, oltre al calo dei
posti, c'è anche da segnalare un indubbio aumento
nel numero generale delle vetture che circolano,
e quindi del pendolarismo dall'hinterland verso
la città.
Certo ci si potrebbe dilungare sulla cattiva
abitudine di non utilizzare a dovere le opportunità
offerte dall'uso dei mezzi pubblici, ma è altrettanto
vero che per chi fa orari come i miei (10 - 14
e 15 - 20.30, spesso debordanti verso le 22 e
oltre) non c'è scelta. Anche volendo, il rientro
sarebbe eccessivamente problematico.
Che fare allora? Non ho ricette né certezze,
che spettano agli amministratori pubblici. Chiedo
semplicemente e umilmente ospitalità alla tribuna
del Gazzettino per ricordare l'esistenza del problema,
che non si può risolvere con i parcheggi a pagamento
(io guadagno circa mille euro al mese, ho famiglia
e non potrei permettermi di versare per undici
mesi all'anno un'ulteriore "tassa"), né con il
disco orario. Grazie di avermi letto.
Mario Giusti
San Vito al T.