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lunedì 25 ottobre 2004


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Ditelo a ''la Città''

genitori_e_figli@hotmail.com


Prodotti tipici insidiati e guerra santa agli Ogm Egregio Direttore, Il responsabile dell'organizzazione agricola più rappresentativa in Campania in una recente intervista manifesta una mistica ambientale in cui nucleare, manipolazioni genetiche ed in genere tecnologie di avanguardia sono il diavolo incarnato. In questa ottica si invoca una Agenzia per la sicurezza alimentare (un carrozzone per gli aspiranti ''esperti''?) e si dichiara guerra agli Ogm. Ma procediamo con ordine. In Campania, malgrado ben nuovi marchi di qualità (Dop, Igp, ecc.) non si è registrata una ricaduta significativa sul reddito dei coltivatori. Le nostre produzioni tipiche, infatti, salvo rare eccezioni, sono tagliate fuori dai circuiti commerciali per il gravissimo fenomeno delle sofisticazioni (massiccia la presenza di prodotti similari con etichette mendaci). Il mondo agricolo continuerà ad essere vittima sacrificale fin quando non si rafforzeranno gli staff dei Nas e dell'ispettorato per la repressione delle frodi. Occorre rendere efficacemente praticabile il controllo sui prodotti alimentari e procedere con ritmo incalzante al prelevamento dei campioni da sottoporre a verifica dei laboratori di analisi. Sono oltre un migliaio gli esercizi più rappresentativi da controllare nella nostra regione (supermercati, ipermercati, ristorazione). Di contro, l'attività sanzionatoria dei nuclei ispettivi procede a rilento per mancanza di risorse umane (solo dieci squadre per la sede di Napoli e la sede distaccata di Salerno) mentre la Regione Campania ha assunto duemila persone (per fare che cosa?). Per sfuggire al confronto con la cruda realtà, gravida di minacce per la salute del cittadino, si agita lo spettro degli OGM (organismi geneticamente modificati). L'uomo della strada si chiede perché la Regione ricorre ad un provvedimento di urgenza senza motivarlo e non avvia invece, con l'esercito dei tecnici in busta paga, le prove in campo per verificare la tecnologia e definire le condizioni di coesistenza con le altre colture? Non è forse vero che l'Unione Europea, dopo anni di dibattiti e studi approfonditi ha autorizzato (con decisione dell'8 settembre 2004) l'iscrizione al Registro Varietale Comunitario di 17 nuove varietà geneticamente modificate? E allora perché la guerra santa? Semplicemente perché i notabili regionali da sempre privilegiano una congerie di aree protette e rendite di posizione. Francesco De Vivo Salerno Marciapiedi invasi da motorini e bici Egregio direttore mi rivolgo a ''la Città'' affinché si sappia cosa accade ai poveri pedoni che vogliono farsi ''quattro passi'' su percorsi a loro destinati. Passeggiare per tutti i marciapiedi di Salerno, in modo particolare su quelli che da piazza della Concordia portano sino al quartiere Torrione, è diventata un'impresa impossibile perché quasi tutta la gente che va in bicicletta (di qualsiasi età) si è impossessata di tali passaggi pedonali, in tutti i sensi di marcia, e guai a dire a qualcuno di loro che è proibito e che si può circolare solamente a piedi su tali percorsi: ti guardano malissimo e ti mandano a quel paese perché per loro è diventato un diritto acquisito comportarsi in questo modo Ora io mi chiedo e chiedo alle autorità preposte: siccome i marciapiedi sono diventati marciacicli, marciamotocicli e via dicendo, noi pedoni dove dobbiamo camminare per non essere molestati né investiti da detti soggetti? Cosa fanno gli agenti della polizia urbana per impedire tali, palesi prepotenze e comportamenti incivili che si ripercuotono su coloro che non vogliono altro che farsi una passeggiata in piena tranquillità? Perché si permette, oltretutto, di parcheggiare biciclette, motorini e motociclette su tutti i marciapiedi della nostra città, considerato che questa pratica può causare danni a tutti e in modo particolare alle persone anziane e ai bambini? Lettera firmata Salerno Il volto umano della sanità pubblica Gentile Direttore Si parla spesso ed anche in maniera impropria e strumentale di malasanità. Si parla poche volte, invece, di quella capacità che hanno alcuni operatori sanitari di ridurre la pochezza burocratica in atto concreto, in un istinto di sostegno per coloro che soffrono. Le racconto la mia storia di coppia: sono il signor Maurizio Abate e purtroppo mia moglie ha avuto la disgrazia d'imbattersi in una di quelle malattie definite ''rare''. E' uno strano destino il nostro, che ha subito aperto il libro sull'arte di arrangiarsi. Nel calice della sofferenza c'è sempre posto per quella goccia che vuole che a soffrire e a rimetterci, anche in termini economici, siano sempre i più sfortunati. Occorreva albumina umana per non morire. Su consiglio del medico di famiglia, il dottor Riccardo Natella, mi sono rivolto in Direzione Sanitaria, all'Asl Salerno 2, dopo aver percorso innumerevoli corridoi e bussato ad altrettante porte. Le confido che avevo un'idea approssimativa della nostra Direzione Sanitaria. Ho incontrato ed esposto il mio caso e l'amarezza della mia condizione ai collaboratori del Direttore Sanitario, il dottor Vincenzo Caporale, un gruppo di persone fortemente motivato e pronto all'ascolto degli altri, formato dalla signora Maria Calce e dai dottori Giuseppe Ferrandino e Corrado Caso. Ho avuto l'opportunità con mia moglie di scoprire, in un ambiente ''nevrotizzato'' dalla voglia di fare, che la sanità è una realtà in mano ad uomini capaci ed è costruita dalla sensibilità direttiva del dottor Caporale e del Direttore Generale, il dottor Raffaele Ateniese. Ho espresso questi concetti tradotti fedelmente da un mio carissimo amico. La saluto cordialmente. Maurizio Abate Lavoro nero nei ristoranti Gentile direttore. segnalo un problema che qui a Paestum tutti conoscono ma sul quale c'è il silenzio. Quanti ristoranti ci sono nella zona di Capaccio-Paestum, quante cerimonie vengono svolte ogni anno (più di tutto matrimoni e poi comunioni, battesimi, etc.) e quanti soldi in nero girano attorno a questo affare? Sì, perché chi lavora sotto un regolare contratto in questi alberghi sono solo e unicamente i lavoratori fissi, mentre tutti i banchetti di matrimonio sono svolti da lavoratori extra, per lo più ragazzi, completamente in nero. Si tratta ogni sabato di almeno trecento ragazzi - in media - che vengono pagati poco, molto al di sotto del minimo salariale che spetterebbe ai lavoratori del settore, senza un'assicurazione contro gli infortuni e senza alcun diritto. Questa purtroppo è la realtà. La prego di omettere il mio nome, perché tra gli altri problemi connessi a questo lavoro in nero c'è la costante paura di ritorsioni: «Se così non ti va bene - si dice - non ci venire più a lavorare da noi». Lettera firmata Capaccio La ''Lectura Dantis'' sfrattata dal Comune Egregio direttore La decisione del sindaco di Cava de' Tirreni di negare l'uso dell'aula consiliare all'associazione culturale ''Lectura Dantis Metelliana'' è gravemente offensiva sia nei confronti del rev. padre Attilio Mellone Ofm, insignito della cittadinanza onoraria il 7 agosto scorso, che di quanti, anche non cavesi, seguono da decenni l'unica vera manifestazione culturale letteraria presente a Cava de' Tirreni. Che vergogna per le nostra città. Dott.ssa Paola Carleo Cava de' Tirreni
 
Il dramma dei figli tolti ai genitori
 
Gentile direttore fin dai banchi di scuola materna viene insegnato agli italiani il principio dell'uguaglianza tra gli uomini e che la Legge è uguale per tutti. Man mano che si cresce e si aumenta il bagaglio di esperienze si nota però che tali principi si discostano sempre più dalla realtà dei fatti. Tale separazione diviene ancora più marcata quando un genitore italiano, a seguito di problematiche personali e del proprio nucleo familiare, si confronta con le Istituzioni Statali. E' proprio in questo caso che, stranezza inverosimile, alcune Istituzioni della Pubblica Amministrazione, composte da operatori del Sociale, pubblici ministeri e giudici, regolarmente pagati con denaro pubblico e che dovrebbero tutelare i diritti del genitore in difficoltà ed aiutarlo, lo affossano completamente e quando questo, denuncia alla Procura della Repubblica i suoi sospetti, anche corredandoli con documenti tangibili, le sue denunce vengono archiviate o trattate con estrema leggerezza. Ad una prima letta delle suddette affermazioni le stesse potrebbero apparire farneticanti ed inverosimili, e così effettivamente sarebbero da considerare se non fossero corredate da testimonianze dirette dei coinvolti. Al fine di non far cadere in questa tentazione il lettore della presente, vi portiamo a conoscenza che proprio alcuni giorni fa un genitore coraggioso, che noi chiameremo Francesco, al fine di proteggere la sua privacy e quella dei suoi familiari, si è rivolto a noi del Ge.Fi.S. - Genitori di Figli Sequestrati - Comitato Senza Scopo di Lucro, per rendere pubblica la sua storia. Una storia che narra le dure prove alle quali un genitore onesto deve sottoporsi quando, per problemi familiari particolari, si trova a chiedere aiuto a certe Istituzioni statali, gestite da certi operatori. Quando poi il Genitore sospetta strani comportamenti da parte di alcuni operatori, i quali invece di aiutarlo, come dovrebbero, gli aumentano le difficoltà, e decide di rivolgersi alla Procura della Repubblica, come farebbe qualsiasi cittadino italiano onesto, ecco che le difficoltà gli aumentano ulteriormente ed i risultati divengono ancora più incerti. Tutti i particolari di questa terribile, quanto sconcertante, vicenda si possono apprendere direttamente all'indirizzo internet : xoomer.virgilio.it/geni_e_figli/Testimonianze/Francesco_Documenti/010 _Ottobre_2004/1_Il_caso_di_Francesco.htm. La domanda che ci sorge spontanea è la seguente: come mai le denunce fatte dai genitori coinvolti in vicende di separazione ed affido dei minorenni, simili a quella di Francesco, fatte alla Procura della Repubblica e nei confronti di assistenti sociali, operatori di Istituti di accoglienza o Istituzioni che in un qualche modo hanno a che vedere con gli affidi dei minorenni, finiscono sempre archiviate (nel ''migliore'' dei casi), oppure con il rischio che il genitore denunciante venga ritenuto una sorta di pazzo visionario? A chi fa comodo una simile situazione ?Per coloro che non fossero perfettamente convinti dell'esistenza di questa ''strana coincidenza'' abbiamo la possibilità di citare ancora altri casi del genere, con tanto di documentazioni comprovanti che il sistema utilizzato da alcuni sostituti procuratori di alcune Procure della Repubblica su queste materie è perfettamente lo stesso. Attraverso la testimonianza di Francesco, una testimonianza ammirevole fornita da un genitore onesto e coraggioso, al quale sono stati tolti i figli dietro ''interessamento'' del Tribunale per i Minorenni, vorremmo sollecitare gli appositi Organi della Magistratura a far luce sul caso in questione e su tutti gli altri casi simili dei quali siamo a conoscenza e sui quali abbiamo tanto di documentazioni allegate. Ciò al fine di poter veramente affermare che in Italia ''La Legge è uguale per Tutti!''. Fausto Paesani Ge.Fi.S. - Genitori di Figli Sequestrati - Comitato senza scopo di lucro