Dopo la pubblicazione della notizia inviataci dal Telefono Rosa di Torino, abbiamo ricevuto alcune email di risposta da parte di lettrici e lettori. Sentiamo corretto, nonché utile pubblicarle per permettere di avere una visione completa dei diversi punti di vista riguardanti questo argomento.
Email del 30/11/2004 ... tutto vorrei portarvi a conoscenza che sono un padre separato da ormai 4 anni a seguito di una separazione giudiziale
intentata dalla mia ex moglie.
Abbiamo un Figlio che ora ha 7 anni, e che ora frequenta la seconda elementare, il quale si è trovato
praticamente fin dalla nascita in un clima di separazione giudiziale.
Tengo a precisare che i rapporti tra la mia ex moglie e me sono
stati sempre conflittuale fino a quando, a seguito di una CTU psichiatrica
ordinata dal Tribunale Civile su entrambi e sul piccolo, ha accertato che nostro figlio doveva
avere contatti continuativi con entrambi i genitori, di
conseguenza, abbiamo avuto la conversione dall'affidamento monogenitoriale
alla madre all'affidamento congiunto ad entrambi.
Infatti nostro figlio sta un giorno con la madre ed un giorno con
me, ovvero dorme a casa della madre a giorni alterni.
Abbiamo l'Affidamento Congiunto da ormai 1 anno e mezzo e non vi sono più state lotte tra
di noi, nostro figlio ha un carattere molto buono, frequenta molti
amici con i quali và molto d'accordo ed ha la pagella scolastica dove
le insegnanti, ben tre, hanno scritto che "il suo comportamento e
rendimento scolastico è di esempio a tutti gli altri alunni".
Questo a testimonianza diretta per coloro che pensano che
l'affido congiunto (per ora ) o l'affido condiviso (in discussione
con il PdL 66) non sia un toccasana per i Figli.
Per ciò che mi riguarda, proprio perchè ho potuto verificare
personalmente la validità dell'affidamento congiunto, voglio
continuare a far conoscere ai Genitori italiani che questo tipo di
affidamento è il meglio per i figli e per annullare la
conflittualità tra i Genitori.
Email del 30/11/2004
Io sono invece una madre alla quale è stata negata la possibilità di crescere la propria bimba di 3 anni e mezzo, perchè una serie di circostanze (ricatti, minacce e pressioni psicologiche da parte del padre) e a causa del mio lavoro (infermiera professionale turnista notte e giorno festivi e feriali)...Il giudice e i legali hanno pensato bene di affidarla al padre, conferendo a me un ruolo marginale nella vita di mia figlia, stabilendo dei giorni (ben diversi dal sabato e la domenica a causa dei miei turni) ai quali il mio ex marito ci si è aggrappato con tutte le forze, non concedendomi NIENTE e sordo alle richieste e ai bisogni espressi (a modo suo) dalla piccola ...... che vorrebbe stare un po di piu' con la mamma!
Si, sono a favore della proposta di legge 66 per un affido congiunto: perchè l'affido esclusivo porta ad odio, a ripicche, a minacce.. porta il genitore affidatario a dettare legge, a gestire, a pianificare la vita del figlio.. porta il genitore non affidatario ad obbedire, suo malgrado, a delle regole disumane.. ma ci rendiamo conto che io potrei incorrere in sanzioni penali, addirittura detentive, se riporto mia figlia a casa sua con mezz'ora di ritardo??
Il mio sentimento di mamma lo devo esprimere sempre e solo quando vuole la legge (e mio marito!)?? Ma siamo pazzi!!
Non permettero' mai a nessuno di dirmi quando stare con mia figlia (se è lei che vuole stare con me!) tantomeno alla legge... Io sono e mi sento mamma sempre e non solo nei giorni stabiliti per legge!
E i figli? Sono costretti a vivere in questo ingranaggio oltraggioso di conflitti e ripicche finche non avranno volontà di staccarsene..
Poveri figli.. Saranno il futuro della nostra società... Ma quale società? Una società che detta legge sui sentimenti e i diritti degli individui (anche se minori!).