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13.12.2004 Anche noi padri abbiamo un cuore
di Anonimo
Perchè, se le donne hanno raggiunto la parità dei diritti nell'ambiente lavorativo, politico, religioso e sociale, i padri non possono avere un pari trattamento nei casi di separazione ed affido dei minori?
Spett.le Barbiere della Sera,
dopo aver letto alcuni articoli apparsi pochi giorni fa su alcune riviste italiane, riguardanti possibili dubbi sull'esigenza dell'approvazione e dell'applicazione della nuova proposta di Legge, più nota come P.d.L. 66, sull'Affido Condiviso dei figli nelle cause di separazione giudiziale e non,
vorrei avere la possibilità di esporre la mia posizione, sia
personale che come referente del Ge.Fi.S. - Genitori di Figli
Sequestrati - Comitato Senza Scopo di Lucro, il quale da anni si
batte per il rispetto dei Diritti di entrambi i Genitori nei casi di
separazione e affido dei minori, la cui attività è visionabile
all'indirizzo internet: http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli .
Innanzi tutto occorre precisare che, allo stato attuale, l'affidamento
dei figli è concesso ad un solo genitore (in genere alla madre) nel 90%
dei casi di separazione, nonostante le innumerevoli, e sempre crescenti, richieste dei
padri ad avere almeno l'affidamento congiunto.
E' oltremodo vero che, allo stato attuale, l'Affidamento Congiunto è
previsto dalla Legislazione italiana, ma di fatto esso non è quasi mai
applicato, nonostante venga sempre più richiesto dai padri nelle cause di
separazione.
Già questo fatto di per se stesso rappresenta una presa di posizione
ingiusta nei confronti di uno dei due genitori, ma peggio ancora nei
confronti dei figli, coinvolti loro malgrado nella separazione.
Infatti non bisogna mai dimenticare che i figli sono di entrambi
i genitori ed essi vogliono bene ad entrambi, senza distinguere chi
paga regolarmente l'assegno di mantenimento o chi perde la casa.
La differenza nei loro confronti la fanno quei genitori che,
attraverso le loro affermazioni, sminuiscono il genitore non
affidatario soltanto perchè non paga regolarmente l'assegno di mantenimento o
perchè è andato a vivere dalla loro nonna, dato che non ha nemmeno i
soldi per permettersi un'altra casa in affitto, o perchè convive con
un'altra donna che gli vuole magari più bene di quella che lo ha
cacciato di casa.
QUESTE sono le affermazioni che convincono i figli a non voler più
avere a che fare con i padri, e di questi casi ne abbiamo una
notevole varietà, tutti documentati e dei quali potrete prenderne visione nel suddetto
nostro sito internet.
Per ciò che riguarda la psicologia, che ultimamente sembra essere
tanto in voga e che in effetti sta rovistando, a volte anche troppo
pesantemente, nei rapporti familiari, è univoca nel precisare
che i rapporti tra i figli ed entrambi i genitori devono essere
paritari, soprattutto per il fatto che i figli, indipendentemente dal
loro sesso, hanno bisogno di entrambe le figure genitoriali, dato che
è dalla presenza costante di entrambe che formeranno il loro carattere.
E' scientificamente provato infatti che, seppure in tenera età, i
figli apprendono da entrambe le figure genitoriali e si forgiano il
loro carattere anche con la vicinanza del padre, il quale rappresenta
per loro la sicurezza, così come la vicinanza della madre.
Allora perchè non si deve applicare l'affido Condiviso?
Quanti sono oggi i padri che curano i propri figli facendogli il
bagnetto, cambiandogli il pannolino, vestendoli, dando loro da
mangiare e curando il loro ombelico appena nati o seguendoli durante
i compiti scolastici e gli impegni sportivi?
Sono moltissimi.
Allora perchè, se le donne hanno raggiunto la parità dei diritti
nell'ambiente lavorativo, politico, religioso e sociale, i padri non
possono avere un pari trattamento nei casi di separazione ed affido
dei minori?
Tanto più che la realtà della condizione femminile in Italia, come nel
resto del mondo occidentale, è divenuta quella della
donna/lavoratrice/madre, ovvero uguale a quella dell'uomo/lavoratore/padre.
Allora dove sta la differenza?
Forse la differenza si trova nel fatto che oggi si vuole far pagare
alla figura maschile i secoli di sottomissione da parte dell'altro
sesso?
Allora dove sono finite le lotte femministe per la parità dei Diritti
tra Uomo e Donna?
Proprio per supportare ulteriormente quest'ultima considerazione vorremmo portare a conoscenza dei
lettori e delle lettrici che una famosissima femminista americana Wendy Mc Elroy
si è apertamente schierata a favore dei movimenti per la pari
genitorialità al fianco degli innumerevoli movimenti maschili che
stanno denunciando il non rispetto dei Diritti dell'Uomo, come si può
agevolmente leggere nel nostro archivio dedicato alla Stampa Internazionale.
Come è successo in passato per le Donne, le quali hanno, giustamente,
manifestato un loro disagio, nonostante tutti pensassero che andava
tutto bene per quei tempi, se ora ci sono dei Padri che si
lamentano attraverso continue manifestazioni, articoli di giornale, trasmissioni dedicate
all'argomento "Disparità di trattamento nelle cause di separazione
ed affido minori", qualche ingiustizia e disagio sociale ci sarà veramente !!
Perchè fare della filosofia spicciola, minimizzare, chiudere gli occhi e le orecchie
ed aprirle soltanto quando si hanno fatti di sangue dove la madre uccide i figli
con i sistemi più barbari, come metterli in lavatrice, strangolarli, affogarli,
accoltellarli, buttarli dal terrazzo ed altri ben archiviati
nella nostra raccolta di articoli di giornale dedicati all'argomento
"Separazioni" e liberamente consultabile nel nostro sito internet.
E' anche giusto affermare che gli uomini in alcuni casi uccidono
le donne a seguito delle separazioni ed affido dei minori, ma
lo fanno perchè sono estenuati dalle lungaggini burocratiche
delle cause di separazione e soprattutto dal fatto che tanto
sono ben consapevoli che quando compariranno davanti al Giudice,
quest'ultimo nel 90% dei casi deciderà a favore della madre
e l'uomo/padre diverrà soltanto una macchina da soldi con, nella
realtà dei fatti, più nessun diritto sull'educazione dei figli.
E diverrà per giunta un "Senza Casa".
Occorre infatti far notare che tutti gli "Uomini/Mostri",
che hanno messo in atto l'omicidio nei confronti della ex coniuge,
e più raramente nei confronti dei figli, prima della
separazione erano rispettabilissimi cittadini/lavoratori/amici/padri
attaccati ai figli ed alla Famiglia.
Ovviamente ad esclusione di coloro che soffrivano già di conclamati problemi
di salute mentale e per questo erano in "osservazione" da parte
delle Istituzioni preposte.
Non è inasprendo ulteriormente le pene per i coinvolti che si
eviteranno questi fatti di sangue, e neppure aumentando la presenza
di Istituzioni che si intromettono all'interno dei nuclei familiari e delle
scuole, che si otterranno migliori risultati.
I problemi, in questo caso, vanno affrontati alla base, ristabilendo cioè le parità dei
Diritti tra i Genitori, anche se non più coniugi, per il bene dei loro
figli e, di conseguenza, della futura società, indipendentemente dalle ideologie
politiche di coloro che sono chiamati, per volontà del popolo
sovrano, a legiferare.
L'affidamento Condiviso tende a ristabilire le funzioni genitoriali
responsabilizzando entrambi i genitori, e soprattutto ridando le
figure genitoriali ai figli onde evitare che, appena raggiunta l'età
di 10-13 anni, gli stessi cadano nella depressione e nella
sfiducia verso il prossimo, che l'affidamento monogenitoriale ha
loro trasmesso.
Ricordiamoci sempre che aldilà delle belle parole, che spesso riempiono la
bocca degli "addetti ai lavori" che le pronunciano, nonchè le affermazioni che,
secondo alcuni, dovrebbero essere prese per oro colato, soltanto
perchè chi le ha pronunciate, magari, ha una Funzione Pubblica di notevole
potere, c'è il futuro dei Figli.
I Figli rappresentano il Futuro della nostra società italiana.
Distruggendo la sicurezza della Famiglia e dei Figli verrà distrutto il
futuro della società, e di questo già ne stiamo avendo le prove
tangibili.
Con la speranza di aver potuto chiarire la posizione dei Genitori
non affidatari italiani e, soprattutto, dei loro Figli porgo i miei
più distinti saluti.
Fausto Paesani Ge.Fi.S. - Genitori di Figli
Sequestrati - Comitato Senza Scopo di Lucro
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli
Perchè soltanto attraverso l'Informazione si combatte l'Ingiustizia!!
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Re: Anche noi padri abbiamo un cuore nytimes - 13.12.2004Al di là delle considerazioni opinabili riportate nella lettera, il problema dei genitori non affidatari esiste ed è stato evidenziato di recente, tra gli altri, anche da un'intervista ad Andrea Bocelli sul Corriere della Sera Magazine. E non è un caso se alla nuova proposta di legge sull’affido condiviso lavorano parlamentari sia del centrodestra sia del centrosinistra.
Ho una situazione familiare serena, ma rabbrividisco alla sola idea di immedesimarmi in un padre costretto a vedere i figli soltanto un weekend ogni due, quindici giorni d’estate e una settimana nelle vacanze natalizie. Le considerazioni della Ripani sulla rappresentanza femminile nelle istituzioni e nel lavoro non hanno nulla a che vedere con le decisioni dei giudici che sono spesso discriminatorie e che, per prassi, tendono ad affidare i bambini alle madri. A prescindere.
I tempi sono cambiati e ci sono molti padri, io tra questi, che condividono al 50% il lavoro delle madri nella cura e nella crescita dei figli. Anche io ho cambiato pannolini, preparato pappe, fatto code dal pediatra, passato notti in bianco. Il nostro lavoro, dal punto di vista degli orari, è molto penalizzante, ma proprio questi orari così sfasati rispetto a quelli del resto del mondo possono consentire a un padre-giornalista di alternarsi bene con la madre che magari svolge un lavoro con orari “normali”. Alternarsi bene seppure con molti sacrifici. E così è capitato anche a me di andare a lavorare dopo aver trascorso la mattina a fare il baby sitter o di tornare a casa alle 2 di notte ed essere già sveglio alle 7 perché mia moglie esce di casa e i pargoli vanno seguiti. E io lo faccio più che volentieri e rinuncio senza patemi a molte ore di sonno e ad impiegare diversamente il mio tempo libero. Non riesco più a fare sport, leggo libri solo prima di dormire o di prima mattina mentre i bimbi, arzilli come grilli, giocano con il lego e guardano i cartoni animati. Poche pagine al giorno, perché poi ci si veste e si esce: parco, spazio gioco, biblioteca, nonni e via dicendo. Volutamente non ho scelto di mandarli al nido o di affidarli a una tata: volevo fare il papà e l’ho fatto, anche se questo ha significato rinunciare ad alcuni incarichi professionali che mi avrebbero gratificato dal punto di vista lavorativo ma anche tenuto fuori da casa da mattina a notte inoltrata. I sacrifici, cara Laura, li facciamo anche noi. Per amore.
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