Affido condiviso: «un bene per la famiglia italiana»
Inviato da Redazione (96 letture)
ROMA. Il Senato deve decidere sulla riforma di legge e le associazioni a difesa dei genitori separati invitano alla ragionevolezza. «Legge necessaria per il bene di figli e genitori»
Dopo l’approvazione della Camera lo scorso 7 luglio della proposta di legge
sull’affido condiviso oggi l’associazione Genitori di Figli Sequestrati chiede ai senatori di fare una scelta giusta che tenda a risanare la famiglia italiana.
«Gentilissimi Senatori Italiani», scrive Fausto Paesani il portavoce del comitato senza scopi di lucro, «sono ormai più di tre anni che in Parlamento si discute l'approvazione di questa legge. Per svariati anni abbiamo assistito al più grave scempio della famiglia italiana, rappresentato dalla disgregazione della stessa nelle cause di separazione dei genitori. Abbiamo anche assistito», aggiunge Paesani, «all'aumento vertiginoso delle devianze minorili causate, principalmente, proprio dalla separazione dei genitori con relativa, ignobile ed inappropriata, pratica di affido dei figli ad un solo genitore, condotta sistematicamente ed arbitrariamente dai Giudici dei Tribunali Italiani, da ormai quasi un ventennio. Tipica condizione che ha dato origine ad interminabili lotte tra i genitori separati, condotte all'interno ed all'esterno dei Tribunali, al solo fine di mantenere i rapporti con i propri figli».
Paesani si rivolge quindi ai Senatori italiani chiedendo di dimostrare «che tenete veramente al bene delle famiglie italiane approvando la Legge sull'Affido Condiviso dei figli, da applicarsi sistematicamente, in tutte le cause di separazione dei genitori, ad esclusione di situazioni in cui vi è stata violenza conclamata e comprovata da parte di uno dei due genitori. Soltanto in questa maniera proverete agli Italiani che tenete veramente al bene delle famiglie e dei bambini».
L'affido condiviso è un provvedimento che in Italia sta vivendo ormai da 3 anni un iter travagliato, bloccato in quattro legislature, con un testo riscritto più volte, gioca al Senato la sua ultima chance per essere approvato in questa legislatura. Se venisse approvato tutti e due i genitori avranno «la libertà di frequentare i figli e l’obbligo di presenza e di partecipazione alla vita dei ragazzi».
Leggi la proposta di legge
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