La Carta de "L'Indipendente"

(1991)

             Stralci del "manuale di stile"

 

Difesa dell'indipendenza

L'Indipendente respingerà qualsiasi pressione proveniente da persone o gruppi che cercassero di piegare l'informazione ai propri interessi.

L'Indipendente mantiene una divisione netta tra informazione e pubblicità. L’informazione non risponde e non è dettata dalle esigenze della raccolta pubblicitaria. La pubblicità è chiaramente differenziata dall'informazione. L'Indipendente si sforza di tutelare al meglio l'indipendenza dei propri giornalisti. A questo fine l'Indipendente non accetta inviti per avvenimenti o viaggi che prevedano la copertura delle spese di trasferta del giornalista da parte dell'ente organizzatore o di organizzazioni terze. L'Indipendente valuta di volta in volta, senza pregiudizi e in piena autonomia, l’ importanza dell'avvenimento e decide se inviare a proprie spese un proprio giornalista. L'unica eccezione stabile a questa regola è quella che prevede la possibile partecipazione di un giornalista dell'Indipendente ai viaggi ufficialmente organizzati dal Governo e da istituzioni dello Stato italiano e da altre autorità internazionali e per i quali non sia tecnicamente operabile un rimborso delle spese di viaggio.

L'Indipendente invita tutti i propri giornalisti ad essere estremamente vigili nei rapporti con persone e gruppi che possano proporsi come oggetto di articoli sul giornale. In particolare, l'Indipendente invita i propri giornalisti ad astenersi dal chiedere favori o dall'accettare omaggi che per la propria importanza, possano minare la loro personale indipendenza e la loro libertà di giudizio. Per il medesimo motivo è evidente che anche più inaccettabili sono tutte quelle proposte di collaborazione (cura delle relazioni esterne o di uffici stampa, ecc.) che, quale che sia il loro contenuto economico, laddove accettate configurerebbero un rapporto di sostanziale dipendenza.

L'Indipendente è fiducioso che, lungi dall'apparire come il segno di un'arroganza personale o di gruppo, un comportamento siffatto, se apertamente motivato come rispetto delle “reregole della casa”, contribuirà a consolidare la credibilità tanto del singolo giornalista quanto del giornale nel suo complesso.

L'Indipendente invita a un comportamento particolarmente severo i propri giornalisti finanziari. A essi, ad esempio, si chiede:

(i) di non usare  l’anticipo rispetto alla pubblicazione per il proprio personale profitto e i non passare ad altri che possano usarle al medesimo scopo informazioni finanziarie da essi ricevute;

(ii) di non scrivere su titoli per i quali essi tessi o stretti famigliari abbiano un significativo interesse finanziario enza mettere al corrente di questo interesse la direzione del giornale;

iii) di non operare, né direttamente né indirettamente su titoli a proposito dei quali abbiano scritto di recente o si ripromettano di scrivere nell’immediato futuro;

(iiii) di astenersi, in ogni caso, da speculazioni su titoli a brevissimo termine e, soprattutto, per somme che possano mettere a repentaglio la loro indipendenza e la loro serenità di giudizio.

 

Responsabilità professionale e tutela dei diritti personali

L'Indipendente si sforza di essere il primo a rilevare gli errori contenuti nelle proprie pagine riconoscendoli il più rapidamente possibile, in modo visibile e senza infingimenti. In nessun caso ci si nasconde dietro l'errore tipografico dato che è la redazione, cioè l'Indipendente stesso ad avere piena responsabilità della correttezza anche formale degli articoli.

I lettori dell'Indipendente hanno il diritto di scrivere al giornale per esprimere la propria opinione su articoli pubblicati dal giornale o per rilevare errori o inesattezze in essi contenuti senza che questo debba dar luogo ad una replica dell'autore degli articoli in questione. Salvo casi eccezionali, pertanto, le lettere dei lettori vengono pubblicate senza risposte redazionali. L'autore dell'articolo chiamato in qualsiasi modo in causa da una lettera di un lettore ha, in ogni caso, il diritto di essere informato prima della pubblicazione della lettera medesima.

L'Indipendente riconosce e rispetta il diritto di ognuno, persona fisica o giuridica, a potere esprimere la propria posizione e il proprio parere su una vicenda che lo veda coinvolto o chiamato direttamente o indirettamente in causa.

L'Indipendente tutela il diritto alla riservatezza di coloro che forniscono informazioni utili alla scrittura di un articolo con il vincolo dell'anonimato.

Nei casi di violenza, soprattutto se a sfondo sessuale e massimamente se nei confronti di minori, I'Indipendente, nel dare le notizie, evita di privilegiare gli aspetti più crudi della vicenda e tutela la riservatezza delle vittime pubblicandone le sole iniziali e quei dati personali che non portino ad una identificazione. La medesima cautela viene impiegata nei confronti di quei minori che siano indiziati o incriminati di delitti.

Chiunque, indiziato o imputato di qualsiasi tipo di reato o di crimine ha diritto di essere riconosciuto innocente sino al momento della sua eventuale condanna. Quando la condanna sia stata emessa ma in modo non definitivo si deve dare conto della rivedibilità del giudizio con espressioni del tipo «condannato in primo grado...». Quando il giudizio si conclude con una assoluzione, del fatto si deve dare notizia con un rilievo analogo a quello riservato all'apertura del procedimento giudiziario.

L'Indipendente rispetta e, per quanto gli compete, tutela gli aspetti privati e personali della vita di ciascuno. Un rispetto ed una tutela del tutto particolari meritano le motivazioni che possono, alle volte, portare al suicidio; in questi casi, a meno che alla loro dettagliata conoscenza non sia collegabile un chiaro interesse di ordine generale, l'Indipendente si impegna al silenzio.

L'Indipendente si astiene dal pubblicare fotografie di particolare violenza o volgarità e, più in generale, immagini raccapriccianti.

 

Stile di scrittura

Regole generali

Separazione tra fatti e commenti - L'Indipendente si impegna a separare i fatti dai commenti. Questo principio deve essere rispettato tanto nello scrivere i singoli articoli quanto nel destinare questi stessi articoli alle diverse pagine. Così, se da un lato si deve tenere sempre presente, la distinzione tra notizie ed opinioni, dall'altro si deve ricordare che esiste una ed una sola pagina—quella degli editoriali e delle opinioni— per la pubblicazione dei commenti.

 Controllo delle notizie - Il lettore ha il diritto di pretendere che le notizie riportate dal giornale siano veritiere. Le notizie debbono essere controllate con il massimo dello scrupolo e della professionalità.

I fatti che non hanno potuto essere controllati con sufficiente cura o che non hanno trovato riscontro nei controlli effettuati non devono formare oggetto di notizia, nemmeno facendo ricorso all'uso di verbi al condizionale oppure a formule dubitative come “sembra che”. In questi casi si deve limitare a riferire i dati certi in base ai quali esistono persone, identificate ove possibile con nome e cognome, che pensano che si possano verificare determinati fatti.

Le persone o le istituzioni chiamate in causa in un articolo hanno il diritto di essere chiamate ad esprimere la propria posizione. Il giornalista dell'Indipendente è tenuto a contattare le persone o le istituzioni oggetto del suo articolo per dare loro la possibilità di esercitare questo loro diritto. Qualora il contatto, coscienziosamente ricercato, non sia stato possibile, si deve precisare nell'articolo che «non è stato possibile rintracciare il signor X» oppure che «l'azienda Y non ha voluto rilasciare dichiarazioni».

In caso di conflitti tra persone o istituzioni si devono ascoltare entrambe le parti in causa.

 Fonti - Il lettore ha il diritto di sapere in quale modo il giornale si è procurato le notizie. L'Indipendente, pertanto, si impegna a chiarire ai propri lettori in quale modo sono state  raccolte le notizie oggetto dei propri articoli, se tramite un proprio giornalista presente là dove si è svolto il fatto o tramite il ricorso a fonti esterne, sia orali che scritte.

L'attribuzione di una notizia ad una fonte esterna deve essere fatta iden-tificando la persona o l'istituzione che ha fornito o dalla quale è stata tratta l'informazione stessa.

Solo nel caso in cui la persona o l'istituzione che ha fornito l'informazione abbia vincolato il giornalista al riserbo sulla propria identità è permesso parlare di “fonti”.                       

Quando la notizia proviene da una singola persona si deve parlare di “fonte” al singolare.

Espressioni come “fonti degne di fede” devono essere evitate per almeno due motivi: perché trasmettono al lettore una informazione inutile (se il giornalista giudicasse non degne di fede quelle informazioni eviterebbe di citarle); perché trasmettono al lettore un'informazione vaga. Pur citando delle fonti e non delle persone specifiche e, dunque, tenendo fede ad un impegno di riservatezza, bisogna cercare di indicare quanto più possibile l'origine delle informazioni. Per questo si scrive, ad esempio, di “fonti governative”, “fonti sindacali”, “fonti dell'opposizione”. La espressione alla quale fare riferimento può spesso essere utilmente concordata con lo stesso informatore.                    I

La parola “fonte” deve in ogni caso essere utilizzata per indicare e coprire un informatore esclusivo. Nel caso di una conferenza stampa, ad esempio, non si deve parlare di fonte ma di dichiarazione pubblica.

A fonti esterne possono essere attribuite solo informazioni non opinioni. Le opinioni, quando vengono riportate, debbono sempre essere attribuite ad una persona specifica. Non sono ammesse espressioni del tipo “secondo ambienti bene informati” per coprire opinioni generiche o personali dell'autore dell'articolo.

L'attribuzione di una notizia ad una fonte esterna, obbligatoria quando essa non nasca dalla esperienza diretta dell'autore dell'articolo, non esime il giornale dal dovere del controllo sulla sua veridicità.

Sondaggi - La pubblicazione dei risultati di un sondaggio deve essere accompagnata da tutti gli elementi utili alla valutazione della attendibilità del sondaggio stesso. Deve, pertanto, essere precisato: chi ha commissionato e quando è stato realizzato il sondaggio; quante persone sono state interrogate e in base a quale criterio sono state prescelte; come sono state raccolte le risposte; quante persone hanno risposto tra quelle interrogate.

Intervista - Il colloquio con persone presenti o comunque collegate ai fatti che si intendono raccontare è uno degli strumenti fondamentali nella preparazione di qualsiasi tipo di articolo. Questo non significa che le dichiarazioni raccolte durante il colloquio debbano essere sempre presentate sotto forma di intervista, cioè in una sequenza di domande e di risposte.

L'intervista è un genere di articolo al quale si deve fare ricorso con forte moderazione e solo quando lo richiedano l'eccezionalità delle dichiarazioni e la personalità dell'intervistato.

Normalmente, le dichiarazioni ottenute dai giornalisti possono essere utilizzate in una delle seguenti forme:

—come semplice elemento di conoscenza e di controllo dei fatti per la elaborazione di un articolo: in questo caso non si citano né la persona intervistata né le sue parole;

—come supporto vuoi della trama narrativa vuoi della veridicità dei fatti raccontati in un articolo: in questo caso di deve fare esplicita citazione tanto delle parole (che vanno, pertanto, racchiuse tra virgolette) quando del nome dell'intervistato;

—come arricchimento nella descrizione di un personaggio e delle sue idee nel caso di un articolo destinato a presentare il ritratto di quella singola persona: anche in questo caso le dichiarazioni raccolte durante il colloquio devono essere riferite tra virgolette.

Nei casi in cui si decida di presentare le dichiarazioni sotto forma di intervista si devono tenere presenti le seguenti indicazioni:

—l'intervista deve essere preceduta da una presentazione che illustri la personalità dell'intervistato, i motivi che hanno indotto l'Indipendente ad interrogarlo, il quadro generale degli avvenimenti ai quali si riferiscono le dichiarazioni;

—sempre nella presentazione deve essere chiarita al lettore la forma nella quale è stata condotta l'intervista: se essa è stata realizzata con un incontro diretto, con una telefonata o (ma quest'ultima non può che essere un'eccezione) con domande e risposte scritte; se essa si è svolta in italiano o in una lingua straniera e, in quest'ultimo caso, se il colloquio è stato diretto o filtrato da un traduttore;

—se l'intervista è stata concessa non al solo giornalista dell'Indipendente ma anche a giornalisti di altre testate (purché non siano più di tre, nel quale caso si parlerebbe di una conferenza stampa e non di una intervista), nella presentazione deve essere dato conto di tutti coloro che hanno partecipato alla discussione mentre nella esposizione del dialogo si devono riportare le domande e le risposte nel modo consueto, indipendentemente da chi abbia rivolto le singole domande;

—le domande (salvo la prima che deve essere preceduta dalla parola “Domanda” scritta per esteso) devono essere sempre precedute dalla lettera «D», mentre le risposte (salvo la prima che deve essere preceduta dalla parola «Risposta» scritta per esteso) devono essere sempre precedute dalla lettera «R»;

—le domande devono essere semplici e brevi; questo per almeno due motivi: per offrire al lettore un testo il più chiaro possibile e per non anteporre la personalità dell'intervistatore a quella dell'intervistato;

—quale che sia il rapporto di amicizia tra intervistatore ed intervistato, il dialogo deve essere riportato come se fosse avvenuto sulla base del «lei» e non del «tu».

L'intervista presuppone un rapporto di fiducia tra l'intervistato e l'intervistatore. L'intervistatore ha il diritto di considerare oggetto dell'intervista tutto ciò che viene detto durante il colloquio, ma l'intervistato -ha, a sua volta, il diritto di chiedere, precisandolo con chiarezza e in anticipo, che alcune sue dichiarazioni siano considerate riservate (in inglese “off the recordx”e interviste devono essere sempre o registrate o stenografate. L'intervistato ha il diritto di chiedere di controllare la trascrizione del dialogo ma non ha il diritto di apportarvi aggiunte o modificazioni che ne possano alterare il senso.

Nel caso di contestazioni sulla correttezza della trascrizione si fa rife-rimento alla registrazione o al testo stenografato; nel caso in cui non sia stata realizzata alcuna registrazione o alcuna trascrizione stenografica l'Indipendente riconosce il beneficio del dubbio all'intervistato o facendo prevalere la sua versione oppure decidendo di non pubblicare l'intervista stessa.

 

 Uso della firma

Regole generali - L'uso della firma è opportuno solo per gli articoli che sono frutto di un lavoro autonomo ed originale. Solo in questo modo, oltre a tutelare il diritto del lettore di potere distinguere gli articoli sulla base della loro reale provenienza, si attribuisce alla firma il suo giusto valore. È, pertanto, nell'interesse sia del lettore sia del giornalista sia del giornale che l'uso della firma sia il più controllato possibile.

In linea generale, non si devono firmare tutti quegli articoli che provengono da fonti esterne o che non hanno comportato alcun rilevante apporto di lavoro originale. Così, ad esempio, non è opportuno firmare gli articoli che costituiscono rielaborazioni di materiale d'agenzia o gli articoli che si limitano a riferire di una conferenza stampa.

Gli articoli frutto dell'elaborazione redazionale di materiale d'agenzia devono essere preceduti dalla scritti «Dalla nostra redazione su dispacci d'agenzia» e seguiti, tra parentesi, dai nomi o dalle sigle delle agenzie utilizzate. Quando, invece la rielaborazione di materiale proveniente da diverse agenzie, si pubblica, senza alterazioni, l'articolo di una singola agenzia, l'articolo in questione deve essere firmato come se si trattasse di un articolo scritto da un giornalista dell'«Indipendente»: se l'articolo in questione è soltanto siglato e non firmato è la sigla o il nome dell'agenzia a dovere essere usato come firma dell'articolo in testa ad esso: se l'articolo, invece, è firmato è il nome dell'autore dell'articolo che deve essere usato come firma, in questo caso accompagnato dalla sigla o dal nome dell'agenzia di appartenenza.

Quando l'articolo di un giornalista viene arricchito con elementi di in-formazione tratti da agenzie di stampa (ad esempio per aggiornarlo sulla base delle ultimissime notizie giunte in redazione prima della chiusura del giornale), si devono racchiudere tra parentesi quadra le interpolazioni al testo del giornalista specificandone la fonte.

Quando nell'elaborazione del proprio articolo un giornalista usufruisce dell'aiuto di un altro giornalista dell'Indipendente si può seguire una delle seguenti strade:

—nel caso in cui l'apporto sia del tutto marginale, l'articolo viene firmato dal primo giomalista senza alcuna menzione del contributo del secondo;

—nel caso in cui l'apporto, per quanto chiaramente secondario rispetto al lavoro principale, meriti di essere segnalato, non foss'altro, ad esempio, perché proveniente da una località o da un paese diverso, l'articolo si firma con il nome del primo giornalista ma il contributo del secondo viene inserito nel corpo dell'articolo stesso tra parentesi quadra con una chiara menzione del secondo giornalista nonché del luogo dal quale proviene questa informazione aggiuntiva;

—nel caso in cui l'apporto, per quanto ancora soltanto di supporto rispetto al lavoro principale, si sia esteso oltre la raccolta di qualche dettaglio per informare di sé una buona parte dell'articolo, al piede dell'articolo tesso si preciserà, tra parentesi «con la collaborazione di... da...»;

—nel caso, infine, in cui l'intero lavoro sia stato composto a quattro nani, l'articolo deve essere firmato con i nomi di entrambi gli autori in ordine alfabetico.

 Lettere al direttore - L'Indipendente prende in considerazione per la pubblicazione soltanto quelle lettere che siano accompagnate dalla firma da un valido elemento di identificazione del mittente (indirizzo, numero di telefono). Prima della pubblicazione tali elementi di identificazione devono essere verificati. Non vengono pubblicate le lettere accompagnate da elementi di identificazione falsi o inattendibili.

Salvo eccezioni, le lettere non devono superare le 25 righe dattiloscritte. Quando se ne presenti la necessità, le lettere possono essere riscritte o condensate in redazione. Nell'adattare le lettere alla pubblicazione si devono eliminare, se presenti, tutte le frasi inutilmente elogiative della direzione o del giornale. Le lettere sono per definizione indirizzate al direttore del giornale per cui ogni intestazione alla direzione (del tipo «Egregio signor Direttore») e superflua. Qualora le lettere siano, tuttavia, indirizzate ad un singolo giornalista diverso dal direttore esse, sempre evitando ogni forma di intestazione, devono essere riscritte così da potere essere lette come se fossero state indirizzate al direttore. Nel caso in cui le lettere contengano riferimenti ad articoli del giornale, nell'adattarle alla pubblicazione si deve porre attenzione affinché siano inseriti tutti gli elementi utili per l'individuazione degli articoli citati (autore, data e pagina della pubblicazione).

Le lettere devono, di regola, essere firmate solo con il nome (per esteso), il cognome e la città del mittente. L'eventuale qualifica professionale viene precisata solo quando essa contribuisca ad avvalorare la testimonianza espressa nella lettera stessa.

Salvo casi eccezionali, le lettere devono essere pubblicate senza risposta. Il giornalista eventualmente chiamato in causa ha, in ogni caso, il diritto di essere informato del contenuto della lettera che lo riguarda prima della sua pubblicazione.

 Fotografie - «L'Indipendente» non pubblica fotografie di particolare e gratuita violenza e volgarità.

Per quanto possibile ci si deve astenere dal pubblicare foto di archivio ad illustrazione di avvenimenti di attualità; quando il ricorso all'archivio si 0impone si deve darne conto nella didascalia.

Le didascalie non debbono spiegare ciò che risulta già ovvio dalla fotografia ma, senza inutili voli di fantasia, debbono, laddove possibile, aggiungere elementi di informazione. Così, ad esempio, non si deve scrivere: “Gianni Bugno alza le mani tagliando il traguardo” ma “Gianni Bugno conquista il suo primo titolo mondiale”.

Ogni fotografia deve sempre essere accompagnata dal nome dell'autore o della fonte/agenzia di provenienza.

Prima di riprodurre fotografie o illustrazioni in genere tratte da pubblicazioni si devono ottenere le necessarie autorizzazioni.

 Grafici e tabelle - I grafici e le tabelle devono sempre essere accompagnati dall'indicazione della fonte che ha fornito o dalla quale sono stati ricavati i dati.