SBIF

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·    Simone Cerioni ... detto Sbif, nasce a Fabriano il 25 agosto 1973 e percorre i suoi primi passi in quel di Genga,  culla della speleologia marchigiana

·    AUTOBIOGRAFIA

     Le origini:    

sin dai primi anni della mia vita, il mondo ipogeo ha esercitato su di me una grossa influenza, a volte interessandomi senza che me ne rendessi conto. Grazie agli antenati di mia madre - Settima – mi ritrovo sangue “Varaparolo”, quel paese che si trova tra il Grottone, la Grotta dell’ Infinito e il Buco Cattivo: per cominciare la premessa non è malvagia.

Gli antenati di mio Padre - Giulio – sono originari di Rosora, da loro eredito geni di resistenza niente male (peccato per l’altezza), un mix con un potenziale promettente, di cui il tempo e il calcare saranno i giudici. Trascorsi così i primi mesi all’ombra della  neo-nata Grotta Grande del Vento, molto presto vengo trasferito per motivi di alloggio  (già a quel tempo ero un vagabondo senza casa) al di là di tutto il massiccio calcareo, inciso sia dall’Esino che dal Sentino: approdo nel paesetto di Serra San Quirico.

Verrebbe da dire, non molto lontano dalle pietre carbonatiche, ma quanto basta per perdere il loro influsso. Invece è la grotta stessa che mi viene a cercare: scoprirò, solo sui 6-7 anni, di avere  abitato accanto a uno dei promotori per l’istituzione del Consorzio e che questi è il fratello della moglie del Presidente del mio futuro Gruppo Speleo: proprio un destino bislacco.

Trascorro un’infanzia spensierata in giochi capaci di sviluppare le mie attitudini, come quella per le altezze (scalare alberi che passione!!!) e il rispetto per le rocce (devo dire che le sassaiole aiutano molto!!!).  Unica pecca: mai per quanto mi applicassi,  sono riuscito in uno sport in cui era previsto l’uso del pallone.

L’anno del mio undicesimo compleanno, nel mese di agosto, dovetti lasciare quella  che fino a poco tempo prima  chiamavo “casa”... ritornavo nella "Gola di Frasassi", senza sapere che da lì ero partito. Come per tutti l’adolescenza è un periodo un po’ critico, ogni volta che il “calcare” si affacciava e mi invitava nel suo mondo io mi rifiutavo di entrare (a quel tempo non era per me insolito fare visita ai parenti che per i più svariati motivi erano legati al CaCO3, ognuno con la sua storia. Da luoghi di riparo in tempi sia di pace che di guerra, a esplorazioni personali o di gruppo oppure semplicemente per lavori satellitari al Consorzio, ecc. ecc.): forse non ero pronto.

Fortunatamente di estate in estate il richiamo è divenuto sempre più forte,  un ringraziamento speciale va ad Andrea Galeazzi e suo padre Alberto (quest’ ultimo è stato il mio primo maestro), mi hanno attaccato l’interesse per le montagne che mi circondavano e per gli ambienti ipogei.

Queste sono le premesse che mi portarono a frequentare l’A.S.G.S.V.  (Associazione Speleologica Genga S.Vittore), era il 1992, tutto era spensierato, tra uno scavo e una battuta esterna a fosso Riccio, una disostruzione (mazza e scalpello) e un giro verso l’ Elefante, se ne vanno gli anni come per incanto e arriviamo al 2000. Anno in cui l'unico cambiamento della routine si ha per un week-end con il gruppo Fabrianese. Poi pausa di riflessione, più nulla fino alla meravigliosa Sardegna dell'Aprile 2001 e la conoscenza del gruppo speleologico Senigalliese CAI. Nuovi amici,  nuove avventure e nuovo maestro: è la volta di Giuseppe Gambelli (Pippo), di una pazienza  fuori dal comune, visto che riesce a sopportare anche me. Oramai avendo preso il gusto di girare, ogni occasione era buona e da lì il passo per conoscere i vari gruppi marchigiani è breve ( con la facci da c…. che ho!).

La svolta:

arriva subito dopo, a fine 2001. Esco stabilmente con G.S.Fabriano, un bellissimo gruppo di amici, è il momento del maestro  Sandro de Marià, persona tanto super-competente, quanto matta come un cavallo, quindi in linea con il mio carattere.

Dalla genesi fino a oggi la fisicità della Terra non mi ha mai abbandonato,chissà cosa mi riserverà il futuro????

La mia attività di campagna: 

1993-1999 - Frasassi: battute esterne Fosso Riccio, scavi su tutto il territorio, esplorazioni in zona lago Matteo. 

2000 - Veneto: week-end di forre con il G.S.Fabriano         Frasassi e corso di didattica della S.S.I.

2000-2001: pausa. 

2001 - Sardegna: Su Palu, Su Bentu, Donini, Sa Oche.         Abruzzo: grotta Tre portoni (cantiere).   Svizzera: ghiacciaio Aletsch.  Toscana: traversata Eolo-Serpente,  Bacile.            Marche:  Fiume Vento, Buco Cattivo, Buco del Diavolo, ecc. Aiutoistruttore  al corso-speleo G.S.Fabriano.

2002 - Marche: New Mexico, Fiume, Mexico, Vento, Cattivo, Mezzogiorno, Buco del Diavolo, Grotta delle Tassare, Grotta del Rio Garrafo, fosso del Prodo, Paradiso, San Sebastiano ecc.    Umbria: Faggeto Tondo, Chiocchio, Rio Freddo, Monte Cucco, Buco Bucone.     Areche (Francia):  Aven d’Orgnac, Mount Blanc, Mount Clous, Fountaine de Vaucluse. Calabria: parco del Pollino, forre del Grimavolo e Raganello.   Emilia-Romagna:  Morning, Abisso Fantini. Abruzzo:   Majella,  grotta dei Tre portomi (cantiere). Toscana: traversata Becco-Serpente (l’integrale). Slovenia: monte Canin  Carapuznika. Aiuto-istruttore al corso-speleo G.S.Senigallia. Iter formativo per il C.N.S.A.S. 

2003 - Marche:  Catria, Fiume, Caprelle, Tassare, Cattivo, Ancona sotterranea, ecc., Corso S.S.I. per aiuto-istruttore. Corsica: forre, forre e ancora forre (7giorni).              Abruzzo: sempre e solo Majella,  grotta tre Portoni (megacantiere).     Svizzera: ghiacciaio Aletsch.               Lazio: acquedotto Cerveteri.    Emilia-Romagna:   Rio Basino. Aiuto-istruttore al corso-speleo  scuola S.S.I. "Montelago"       Iter formativo per il C.N.S.A.S.

2004...  è cominciato solo da poco  ma promette bene,  con bei progetti e ottimi amici.

Gruppi conosciuti: tutti i marchigiani e moltissimi nel resto d’Italia.

 

·      E' sempre presente alle attività del Centro di Speleologia Montelago e si interessa di tutto .

 
 

    

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Aggiornato il: 01 maggio 2007