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AUTOBIOGRAFIA
Le origini:
sin
dai primi anni della mia vita, il mondo ipogeo ha esercitato su di me una
grossa influenza, a volte interessandomi senza che me ne rendessi conto. Grazie
agli antenati di mia madre - Settima – mi ritrovo sangue “Varaparolo”,
quel paese che si trova tra il Grottone, la Grotta dell’ Infinito e il
Buco Cattivo: per cominciare la premessa non è malvagia.
Gli
antenati di mio Padre - Giulio – sono originari di Rosora,
da loro eredito geni di resistenza niente male (peccato per l’altezza),
un mix con un potenziale promettente, di cui il tempo e il calcare saranno
i giudici. Trascorsi così i primi mesi all’ombra della neo-nata
Grotta Grande del Vento, molto presto vengo trasferito per motivi di
alloggio (già a quel tempo ero un vagabondo senza casa) al di là
di tutto il massiccio calcareo, inciso sia dall’Esino che dal Sentino:
approdo nel paesetto di Serra San
Quirico.
Verrebbe
da dire, non molto lontano dalle pietre carbonatiche,
ma quanto basta per perdere il loro influsso. Invece è la grotta
stessa che mi viene a cercare: scoprirò, solo sui 6-7 anni, di avere
abitato accanto a uno dei promotori per l’istituzione del Consorzio
e che questi è il fratello della moglie del Presidente del mio futuro
Gruppo Speleo: proprio un destino bislacco.
Trascorro
un’infanzia spensierata in giochi capaci di sviluppare le mie
attitudini, come quella per le altezze (scalare alberi che passione!!!) e
il rispetto per le rocce (devo dire che le sassaiole aiutano molto!!!).
Unica pecca: mai per quanto mi applicassi, sono riuscito in uno
sport in cui era previsto l’uso del pallone.
L’anno
del mio undicesimo
compleanno, nel mese di agosto, dovetti lasciare quella
che fino a poco tempo prima chiamavo
“casa”... ritornavo nella "Gola di Frasassi", senza sapere
che da lì ero partito. Come per tutti l’adolescenza è un periodo un
po’ critico, ogni volta che il “calcare” si affacciava e mi invitava
nel suo mondo io mi rifiutavo di entrare (a quel tempo non era per me
insolito fare visita ai parenti che per i più svariati motivi erano
legati al CaCO3,
ognuno con la sua storia. Da luoghi di riparo in tempi sia di pace che di
guerra, a esplorazioni personali o di gruppo oppure semplicemente per
lavori satellitari al Consorzio, ecc. ecc.): forse non ero pronto.
Fortunatamente
di estate in estate il richiamo è divenuto sempre più forte, un
ringraziamento speciale va ad Andrea
Galeazzi e suo padre Alberto
(quest’ ultimo è stato il mio primo maestro), mi hanno attaccato
l’interesse per le montagne che mi circondavano e per gli ambienti ipogei.
Queste
sono le premesse che mi portarono a frequentare l’A.S.G.S.V.
(Associazione Speleologica Genga S.Vittore), era il 1992, tutto era
spensierato, tra uno scavo e una battuta esterna a fosso Riccio, una
disostruzione (mazza e scalpello) e un giro verso l’ Elefante, se ne
vanno gli anni come per incanto e arriviamo al 2000. Anno in cui l'unico
cambiamento della routine si ha per un week-end con il gruppo Fabrianese.
Poi pausa di riflessione, più nulla fino alla meravigliosa Sardegna dell'Aprile
2001 e la conoscenza del gruppo speleologico Senigalliese CAI. Nuovi amici,
nuove avventure e nuovo maestro: è la volta di Giuseppe
Gambelli (Pippo), di una pazienza
fuori dal comune, visto che riesce a sopportare anche me. Oramai
avendo preso il gusto di girare, ogni occasione era buona e
da lì il passo per conoscere i vari gruppi marchigiani è breve (
con la facci da c…. che ho!).
La
svolta:
arriva
subito dopo, a fine 2001. Esco stabilmente con G.S.Fabriano, un bellissimo
gruppo di amici, è il momento del maestro Sandro
de Marià, persona tanto super-competente, quanto matta come un
cavallo, quindi in linea con il mio carattere.
Dalla
genesi fino a oggi la fisicità della Terra non mi ha mai
abbandonato,chissà cosa mi riserverà il futuro????
La
mia attività di campagna:
1993-1999
- Frasassi: battute esterne Fosso Riccio, scavi su tutto il territorio,
esplorazioni in zona lago Matteo.
2000
- Veneto: week-end di forre con il G.S.Fabriano
Frasassi e corso di didattica della S.S.I.
2000-2001:
pausa.
2001
- Sardegna: Su Palu, Su Bentu,
Donini, Sa Oche.
Abruzzo: grotta Tre portoni (cantiere). Svizzera:
ghiacciaio Aletsch. Toscana:
traversata Eolo-Serpente, Bacile.
Marche: Fiume Vento, Buco Cattivo, Buco del Diavolo, ecc.
Aiutoistruttore al corso-speleo G.S.Fabriano.
2002
- Marche: New Mexico, Fiume, Mexico, Vento, Cattivo, Mezzogiorno, Buco del
Diavolo, Grotta delle Tassare, Grotta del Rio Garrafo, fosso del
Prodo, Paradiso, San Sebastiano ecc.
Umbria: Faggeto Tondo, Chiocchio, Rio Freddo, Monte Cucco, Buco Bucone.
Areche (Francia): Aven d’Orgnac, Mount Blanc, Mount Clous,
Fountaine de Vaucluse. Calabria: parco del Pollino, forre del Grimavolo e
Raganello. Emilia-Romagna: Morning, Abisso Fantini.
Abruzzo: Majella, grotta dei Tre portomi (cantiere).
Toscana: traversata Becco-Serpente (l’integrale).
Slovenia: monte Canin Carapuznika. Aiuto-istruttore
al corso-speleo G.S.Senigallia.
Iter formativo per il C.N.S.A.S.
2003
- Marche: Catria, Fiume, Caprelle, Tassare, Cattivo, Ancona sotterranea,
ecc., Corso S.S.I. per aiuto-istruttore. Corsica: forre, forre e ancora
forre (7giorni).
Abruzzo: sempre e solo Majella, grotta tre Portoni (megacantiere).
Svizzera: ghiacciaio Aletsch.
Lazio: acquedotto Cerveteri. Emilia-Romagna:
Rio Basino. Aiuto-istruttore al
corso-speleo scuola S.S.I. "Montelago"
Iter formativo per il C.N.S.A.S.
2004...
è cominciato solo da poco ma
promette bene, con bei progetti e ottimi amici.
Gruppi
conosciuti: tutti i marchigiani e moltissimi nel resto d’Italia.