1700 | la municipalità, il barone, la maggior parte dei proprietari e i luoghi pii con un pubblico atto stabiliscono che tutte le terre chiamate mezzane, vigne, oliveti ed orti dovessero ritenersi esenti da ogni servitù (A 139) | ||
1702 | Juan Manuel Fernandez Pacheco de Acuna, duca d'Escalona e marchese di Villena, ultimo vicerè spagnolo | ||
1703 | vescovo della città Francesco Carlo Giocoli (di Sant'Arcangelo) dopo due anni di vacanza (A 95) | ||
1706 | il vescovo tenta vanamente di proibire agli ecclesiastici di testimoniare nei processi civili; i canonici di S. Maria si oppongono (Co 362) | ||
1707 | all'interno della guerra di successione spagnola [1702-1713] avvengono trattative tra il Papa e l'ambasciatore dell'Imperatore Leopoldo I: Clemente XI, segretamente, stabilisce di riconoscere come re di Napoli l'arciduca Carlo, figlio di Leopoldo I; [7 luglio] le truppe dell'imperatore fanno il loro ingresso a Napoli; primo vicerè austriaco diventa Georg Adam, conte di Martinitz; nello stesso anno gli succede Philipp Wirich Lorenz, conte di Dhaun | ||
riconsacrazione della chiesa della Trinità dei Celestini (sistemazione pittorica tra il 1705 e il 1711; campanile del 1719) (Co 363) | |||
1708 | card. Vincenzo Grimani, vicerè | ||
1710 | Carlo Borromeo, contre d'Arona, vicerè | ||
1711 | [marzo] relatio del vescovo sui suoi primi anni di espiscopato (povertà del seminario; degrado morale delle monache benedettine) (Co 364) | ||
1713 |
secondo mandato come vicerè per Philipp Wirich Lorenz, conte di Dhaun [luglio] trattato di pace di Utrecht che pone fine alla guerra di successione spagnola: tra le varie condizioni vi è la cessione all'Austria del Regno di Napoli |
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1714 | [marzo] trattato di pace di Rastadt con cui la Francia riconosce i nuovi possedimenti asburgici in Italia tra cui il napoletano | ||
i tre cleri ricettizi hanno la meglio sul vescovo che avanzava la pretesa d'intervento nelle aggregazioni e surrogazione dei capitoli (Co 362) | |||
1717 | vescovo della città Adeodato Summantico (di Foggia) (A 95) | ||
1718 | [10 settembre] erezione del monte frumentario (il vescovo, il capitolo, la confraternita delle Grazie mettono a disposizione il grano) (A 206) (Co 365) | ||
1719 | Johann Wenzel, conte di Gallas, vicerè; gli succede Wolfgang Hannibal, conte di Schrattenbach | ||
1720 |
[novembre] sinodo
(condanna vescovile di alcune tradizioni popolari:le maddalene, le donne
corone...; stigma dell'usura)
(Co 366) [feb. '20 - mag. '22] giornale dell'esito della Trinità contiene elementi interessanti per caratterizzare la società dell'epoca in particolare riguardo a prezzi dei beni e salari (Co 367) |
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1721 | Marcantonio Borghese,principe di Sulmona, vicerè | ||
1722 | card. Michael Friedrich, conte di Althann, vicerè | ||
1723 | [2 marzo] omicidio di uno dei quattro sindaci, Niccolò Rossi, ad opera dei sicari del duca di Torremaggiore, colpevole di aver denunciato le nefandezze compiute dai Di Sangro (Paolo e il figlio Antonio) (A 117) (Co 370) | ||
1726 | inizio signoria di Raimondo Maria di Sangro, settimo principe di S. Severo | ||
1728 | Francisco Joaquim Fernández Portocarrero, marchese di Almahara, vicerè; gli succede Aloys Thomas Raimund, conte di Harrach | ||
1729 | [settembre] relatio del vescovo (riduzione del reddito delle monache benedettine; giudizio tutt'altro che positivo sul clero regolare) (Co 372) | ||
1731 | [ottobre] forte scossa di terremoto; "ruinò intera la Chiesa di san Giovanni" (De Ambrosio) (A 140) | ||
1733 |
Giulio Borromeo Visconti, conte della Pieve
di Brebbia, ultimo vicerè austriaco all'interno della guerra di successione polacca [1733-1739] viene sottoscritto un trattato [settembre] tra Carlo Emanuele III e la Francia che tra le varie condizioni contiene l'impegno a coinvolgere il Re di Spagna, Filippo V, nella loro alleanza stabilendo, tra le altre cose, che il Regno di Napoli sarebbe appartenuto all'infante don Carlo. |
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1734 | [10 maggio] Carlo di Borbone, figlio di Filippo V re di Spagna, conquista il regno di Napoli; il vicerè Giulio Visconti scappa in Puglia e s'imbarca; dopo lo scontro presso Bitonto che vede vittorioso l'esercito spagnolo comandato da Montemar su quello austriaco capitanato dal principe Belmonte, | ||
[maggio]
il colonnello Villani
con 200 ussari, dirigendosi verso Pescara, giunto presso San Severo aveva
intenzione d'invadere la città; ma scoperto dalle vedette, i cittadini
presero le armi e lo costrinsero alla fuga. Dopo tre giorni gli spagnoli
comandati dal duca di Castropignano, diretti ad espugnare la fortezza di
Pescara, presero alloggio a San Severo (A 141) [giugno] il vescovo si appella a Roma contro il clero di S. Nicola riluttante alla prescrizione d'incardinare parte dei suoi preti come mansionari in cattedrale; questa posizione del vescovo provocherà una forte protesta che vedrà alleati autorità cittadine e clero ricettizio (Co 373) |
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1735 |
[luglio] Carlo di Borbone conquista il
regno di Sicilia [ottobre] firmato un trattato preliminare di pace tra Francia e Austria che contiene il riassetto degli stati italiani a conclusione della guerra di successione polacca: tra l'altro, l'Austria cede a Carlo di Borbone il Regno di Napoli e quello di Sicilia |
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1736 |
vescovo della città
Giovanni Scalea (di Terlizzi)
(A 95) relazione del canonico De Vivis sulle rendite annue della mensa vescovile (Co 374) |
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1737 | pace di Vienna che conclude la guerra di successione polacca e stabilizza il riassetto degli stati italiani | ||
[14 aprile] si va affermando il culto della Madonna del Soccorso: processione penitenziale sino alla chiesa dell'Oliveto contro la siccità | |||
1739 |
vescovo della città
Bartolomeo Mollo (di Lusciano)
(A 95) dalla relazione del De Vivis per il nuovo vescovo risulta: la città conta 6.600 abitanti (intensa diminuzione del ritmo d'incremento demografico che si era registrato nel primo ventennio del '700); la cattedrale si sta modernando; il capitolo è formato da circa 25 preti; le benedettine contano 40 unità comprese le serve; segnalate liti all'interno del clero ricettizio (pretesa dei preti di aumentare il numero dei partecipanti ai capitoli); aleatorietà delle rendite vescovili (a causa della variabilità del prezzo del grano) (Co 375) |
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1741 | [17 marzo] Carlo di Borbone emana la "Prammatica de forma censuali seu de capitatione aut de catastis": il catasto previsto dalla normativa innova profondamente rispetto al precedente "catasto de appretio": ogni possessore di immobili è tenuto a dichiarare al Fisco, sotto il vincolo di giuramento ("rivela"), la consistenza della proprietà, gli eventuali pesi e l'ammontare della rendita che, accertata in sede di controllo, costituiva "l'apprezzo". (A 142) | ||
1742 |
Giuseppe Maria
Turco abate della chiesa dei Celestini [maggio] eretta in corpo morale la congregazione del Rosario (A 208) |
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1743 | all'interno della guerra di successione austriaca [1741-1748] viene sottoscritto un trattato [settembre] a Worms tra Maria Teresa d'Austria e Carlo Emanuele di Savoia che tra le altre cose prevedeva di cacciare dall'Italia gli Spagnoli; se l'impresa fosse riuscita il Regno di Napoli sarebbe stato assegnato a Maria Teresa | ||
1744 | [agosto] battaglia di Velletri in cui le forze austriache d'Italia, intenzionate a conquistare il Regno di Napoli, sono battute dalle truppe di Carlo di Borbone composte da una forte presenza di spagnoli | ||
1753 | dati tratti dal catasto onciario: eccezionale ricchezza del clero (le entrate delle Benedettine, capitolo cattedrale, clero ricettizio di S. Giovanni, Celestini, mensa vescovile - l'ordine di citazione corrisponde all'ordine di grandezza delle rendite - sono quasi uguali a quelle dell'università); distribuzione anormale della proprietà (l'università è priva di un proprio demanio; il barone possiede il 35% dell'agro, il clero regolare - sostanzialmente i Celestini - il 21%, il 34% a particolari appartenenti alla chiesa - soprattutto singoli sacerdoti, capitoli delle chiese -, il 20% a laici) (A 142) (Co 380) | ||
1755 | intensificarsi del culto della Madonna del Soccorso: [febbraio] novena per le grandi nevicate che minacciano il bestiame (Co 380) | ||
1758 | appello del re, senza effetto, per l'introduzione di procuratori laici nell'amministrazione del monte frumentario essendo mal amministrato dai canonici (Co 379) | ||
1759 | [ottobre] alla morte di Ferdinando VI, re di Spagna, Carlo, re di Napoli, gli successe sul trono di Madrid con il nome di Carlo III; egli rinuncia alle corone di Napoli e Sicilia e le assegna al terzogenito maschio Ferdinando, di soli otto anni; principali esponenti del Consiglio di Reggenza furono Domenico Cattaneo, principe di San Nicandro ed il marchese Bernardo Tanucci. | ||
1760 | le campagne sono assalite da sciami di bruchi che distruggono ogni specie di verdura; nei cinque anni successivi: scarsità di piogge; carestia | ||
1761 |
vescovo della
città Antonio Angelo Pallante (di Bagnoli)
(A 95) [maggio] processione propiziatrice a Stignano per ottenere la pioggia (Madonna del Soccorso) (Co 380) |
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1763 |
ricorso giurisdizionale della
municipalità perchè gli sia riconosciuto il diritto padronato sulle chiese
recettizie e sul monastero delle Benedettine
(A 145) (Co 381) crisi di mortalità (1261 vittime pari al 13% della popolazione sino al luglio dell'anno successivo) determinata dalla riduzione di superficie granaria imposta dai pessimi raccolti e dalla conseguente carestia che si complicava con una vera e propria forma epidemica suscitata da elementi sanitari, igienici e di alimentazione in generale (Co 382) |
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1765 | [26 ottobre] dispaccio del re che detta disposizioni sulla elezione dei quaranta decurioni: "resti abolita la perpetuità delli quaranta Decurioni che formano il Reggimento della Città di Sansevero, e vuole che questi siano quinquennali" (A 114) | ||
1766 | vescovo della città Tommaso Battiloro (di S. Vincenzo al Volturno) (A 95) | ||
1767 | processione penitenziale alla chiesa dell'Oliveto (Madonna del Soccorso) (Co 380) | ||
1768 | vescovo della città Eugenio Benedetto Scaramuccia (di Campoli) (A 95) | ||
1769 | [agosto] eretta in corpo morale la Congregazione della Morte (A 208) | ||
1771 | inizio signoria di Vincenzo di Sangro, ottavo principe di S. Severo | ||
1774 | processione al convento di Stignano (Madonna del Soccorso) | ||
1775 | vescovo della città Antonio Giuseppe Farao (di Cuccari) (A 95) | ||
1777 | [maggio] erette in corpo morale le Congregazioni del Carmine, del Soccorso, del Sacramento; l'anno successivo la Congregazione della Santa Croce (A 208) | ||
1778 | il vescovo sopprime le confraternite di S. Onofrio, S. Maria, Grazie (veicoli del devozionismo spontaneo popolare); le altre confraternite, in particolare quella del Soccorso, sono quelle egemonizzate dai proprietari e dagli intellettuali (Co 383) | ||
1785 | [25 maggio] il vescovo benedice la nuova chiesa di San Lorenzo (A 80) (Co 384) | ||
1786 | "libro dell'esito" del convento delle monache benedettine (dati su prezzi di beni e salari) | ||
1790 | inizio signoria di Michele Raimondo di Sangro, nono principe di S. Severo | ||
1797 | [25 aprile] il principe Francesco, figlio del re Ferdinando, a San Severo (A 146) | ||
vescovo della città Giovanni Gaetano Del Muscio (di Foggia) (A 95) | |||
[giugno] a Foggia vengono celebrate le nozze del principe ereditario Francesco con Clementina d'Austria | |||
1798 |
[febbraio] i francesi occupano Roma:
nasce la Repubblica romana; il papa non riconoscendo il nuovo
potere è costretto ad abbandonare Roma. Da Roma il generale francese Berthier chiede a re Ferdinando di pagare alla Repubblica romana, erede
della santa Sede, il tributo dovutole come riconoscimento dell'alta
sovranità. Al rifiuto di pagare da parte della regina Carolina, vengono
iniziate delle trattative che si concludono con un accordo temporaneo [maggio] il re Ferdinando stringe accordi con l'Austria per una lega difensiva e provvede ad ingrossare le fila dell'esercito. [agosto] sconfitta della flotta francese ad opera di Nelson nella rada di Abukir; nei giorni successivi Nelson viene accolto festosamente dal re Ferdinando a Napoli |
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[2 settembre] con dispaccio reale vengono chiesti alle autorità municipali 120 uomini per prestare servizio militare: dovevano essere impiegati per fermare l'avanzata francese. (Cl 543) | |||
[novembre] un esercito di 40.000 soldati
al comando dell'austriaco Mack si dirige verso lo Stato pontificio per
attaccare l'esercito francese; Ferdinando IV riesce ad entrare in Roma [dicembre] serie di sconfitte dell'esercito napoletano; i francesi rientrano a Roma. il generale Championnet con alcune colonne marcia verso il Regno di Napoli (la colonna capitanata dal Duhesme marcia verso Pescara e Chieti); presentandosi la situazione irreparabile, re Ferdinando scappa da Napoli verso Palermo |
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1799 | [gennaio] armistizio di Sparanise: cessione di territori del Regno ai francesi e pagamento di una forte somma di denaro. Championnet entra a Napoli: nasce la Repubblica napoletana (appello all'adesione rivolto alle province) | ||
[8 febbraio] i repubblicani sanseveresi
piantano nella Gran Piazza l'albero della libertà e proclamano la
repubblica (A 149) (Cl 545) [10 febbraio] i reazionari compiono una strage dei giacobini locali (A 150) (Cl 546) [25 febbraio] il generale Duhesme assale e sottomette San Severo: 250 morti (oltre ad un centinaio di caduti provenienti dai paesi limitrofi ed un centinaio di caduti francesi) e la città saccheggiata. (A 151) (Cl 549) [marzo] la città è obbligata a vettovagliare per un mese l'esercito francese oltre ad essere obbligata a contribuzioni forzose; fucilazione di alcuni insorti (A 155) [aprile] truppe di Ettore Carafa, repubblicano, soggiornanano per 10 giorni in città così pure battaglioni francesi diretti a Pescara minacciata dalle truppe di Pronio e Rodio, monarchici (A 155) |
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[aprile] truppe francesi di stanza in
Capitanata si spostano a sud per fronteggiare i sanfedisti [maggio] Ruffo sottomette Altamura; una piccola flotta, guidata da Micheroux composta da circa 1.400 uomini (turchi, russi, siciliani) sbarca a Manfredonia e marcia su Foggia - una delle poche città in mano ancora ai repubblicani - che viene sottomessa (A 155) |
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[maggio] anche San
Severo "abbassate le insegne della repubblica, e seguitando il nome del
re, concorse con gli altri alla obbedienza verso il vincitore" (De
Ambrosio)
(A 155) [aprile] da questa data sino al 1801 serie di atti pubblici di cittadini sanseveresi che dichiarano la loro fedeltà alla causa regia (Cl 554) |
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[giugno] il cardinal Ruffo
entra a
Napoli [31 luglio] con la resa di Gaeta il Regno di Napoli ritorna sotto l'antico sovrano; esecuzione di centinaia di condanne a morte dei rivoltosi nei mesi successivi |
Fonti:
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Legenda:
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