Il duca di Ossuna aveva cercato di rafforzare la potenza spagnola in Italia contro la minaccia turca e la preponderanza adratica di Venezia. Nella politica interna voleva rafforzare i poteri del vicerè e per ottenere ciò puntò sul popolo, lo armò e disarmò la feudalità napoletana, facendo una propaganda di odio di classe contro i nobili. L'urto tra il popolo e la nobiltà avrebbe rafforzato il potere spagnolo in Napoli.

Tra il vicerè Osuna e i Di Sangro i rapporti non erano buoni, anzi il vicerè li odiava. Il vicerè appreso che Paolo Di Sangro lo accusava di impossessarsi del Regno, mandò in San Severo un corpo di 500 Valloni per ostacolarlo nell'esercizio dei diritti feudali. Probabilmente i saccheggi di cui parlano le fonti sono stati perpetrati sui beni del barone e dei suoi accoliti con alcune esagerazioni dei soldati.