Durante l'assenza del
principe d'Orange, Napoli ed il
vicereame erano stati affidati a un luogotenente, il cardinale Prospero Colonna,
il quale era riuscito ad inimicarsi talmente sia il popolo, sia i nobili, che fu
inviata una delegazione a Madrid per chiedere la sostituzione.
Le proteste dei cittadini napoletani trovarono un'eco favorevole alla corte
spagnola e la scelta del sovrano per la carica di vicerč cadde sul secondogenito
di Federico di Toledo, duca d'Alba e di Maria Ossorio Pimentel: don Pedro
Alvarez de Toledo, marchese di Villafranca.