Filiberto di Chalons, principe d'Orange (1528-1530)

Il principe d'Orange cercò di amalgamare le truppe che erano di diverse nazionalità, spagnola, tedesca e italiana e di ristabilire la disciplina che si era molto allentata, anche perchè da un pò di tempo i soldati non riscuotevano il soldo. Più delle armi in aiuto dei dominatori subentrò una grave pestilenza che fece molte vittime tra i francesi compreso lo stesso comandante in capo, generale Lautrec e contemporaneamente essendo sorti motivi di discordia fra il sovrano francese e il Doria: il marchese del Vasto ed Ascanio Colonna riuscirono a convincere il fiero ammiraglio genovese a schierarsi in campo spagnolo. La fortuna arrise a Carlo V, e il vicerè dopo aver ottenuto una grande vittoria sui francesi,  potè intavolare con loro una trattativa di pace. Dopo che il trattato di Barcellona ebbe posto fine alla guerra tra la Spagna e Clemente VII con la concessione da parte di quest'ultimo all'investitura del regno di Napoli a CarloV, anche i francesi furono costretti a riconoscere con la pace di Cambrai la legittimità del dominio dell'imperatore su Napoli.  Il regno di Sicilia passò quindi con tutti i crismi della legalità agli Asburgo e il vicerè nel settembre 1529 partì per Firenze per ottemperare ad una delle clausole del trattato, che prevedeva la restaurazione dei Medici nella città toscana: meno di un anno dopo, nell'agosto 1530, il principe d'Orange morì.