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Italia, Gilardino: «Sono nato nel 1982, la mattina di Italia-Brasile...»

"Sono nato nel 1982 il giorno di Italia-Brasile: che brivido vincere in Nazionale": il giovane attaccante del Milan, Alberto Gilardino, scalpitante come una generazione di bambini terribili nati durante il Mundial spagnolo (su tutti Antonio Cassano, nato il giorno dopo la finale del Mundial), è stato intervistato da Beppe Bergomi nel corso di ’Italia-Germania 4-3’, rubrica di approfondimento di Giorgio Porrà in onda venerdì alle 21:00 su SKY Sport 1. Proprio l’ex difensore dell’Inter, che fu un giovanissimo campione del mondo in Spagna, ricorda: "Il 5 luglio del 1982 abbiamo vinto quella partita meravigliosa contro il Brasile. Sono entrato al 34’ del primo tempo al posto di Collovati. È stato il mio esordio al Mondiale. Tu quel giorno nascevi, una specie di segno del destino. Tua madre o tuo padre ti hanno raccontato un aneddoto su questo intreccio tra la tua nascita ed il Mondiale?". La risposta di Gilardino si perde nei ricordi dei genitori: "Io sono nato al mattino. Mia madre era in ospedale con mio padre. Lui volle assolutamente vedere la partita e quindi nel tardo pomeriggio lasciò mia madre da sola e andò a casa davanti alla tv".
Al di là degli incroci storici, Gilardino ha già un palmares di tutto rispetto con un europeo Under 21. Facendo un paragone tra quel successo e un eventuale trionfo con la maglia ’dei grandi’, il milanista sottolinea: "Con l’Under ho provato delle grandi emozioni, anche perché con il club non ho ancora vinto niente di importante. Invece lì ho vinto un Europeo e un bronzo alle Olimpiadi. Sono state due grandi imprese. Vincere qualcosa con la maglia del proprio Paese è qualcosa di grande".
La ricetta per fare bene a Germania 2006, secondo Gilardino, è una: "Devi arrivare all’inizio con una buona condizione psicofisica e avere un gruppo compatto che crede nello stesso obiettivo. Anche chi non gioca". Da ultimo, un pensiero va ai compagni di reparto: "Vieri? Ogni volta che ha potuto convocarlo Lippi ha sempre dato fiducia a Bobo. Non vedo perché non possa farlo anche in futuro. Del Piero e Cassano? Sono due giocatori straordinari. Hanno caratteristiche diverse e hanno fantasia ed estro. Possono cambiare in ogni momento la partita e inventarti qualcosa di importante". Infine la sua intesa con il Fiorentino Luca Toni: "Abbiamo giocato due o tre volte e abbiamo fatto discretamente bene. Questo è significativo, importante. È un’opzione in più che possiamo aver dato a Lippi".