1) Introduzione alla medicina trasfusionale

I primi tentativi di trasfusione di sangue umano risalgono al 1873 ma poiché non si conoscevano ancora i gruppi sanguigni le reazioni trasfusionali, anche mortali, furono più numerose dei casi di guarigione. Il vero inventore della Medicina Trasfusionale fu Carlo Landsteiner che nel 1900 descrisse i gruppi eritrocitari A,B, AB e 0. Le prime applicazioni pratiche di questa scoperta sono dovute a Schultz e Ottemberg che nel 1910 eseguirono la prima trasfusione tenendo conto del gruppo del donatore e del ricevente. Agli studi di Levine nel 1939 è dovuta la comprensione della malattia emolitica neonatale da incompatibilità Rh (madre Rh negativa e neonato Rh positivo). Le guerre della prima metà del secolo determinarono lo sviluppo della pratica trasfusionale, il miglioramento dei contenitori per il prelievo e della soluzione anticoagulante conservatrice. Oggi si utilizzano sacche quadruple in PVC grazie alle quali il sangue può essere separato, a circuito chiuso, nei suoi quattro componenti principali: globuli rossi, piastrine, globuli bianchi e plasma.


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