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Figurine
Autore: ? - Giocatori: 2-> - Durata media: 10 min - Anno: ?


Figurine
di F. Germanà

Tra i giochi che si ostinano a resistere, sempre con minor successo, alla diffusione dilagante dei giochi elettronici anche tra i più piccoli, c'è il gioco delle figurine, in tutte le numerose varianti che qui proveremo a passare in rassegna.

Sino a tutti gli anni '80 ed alla prima metà degli anni '90 (1995), le figurine (dette anche cartelle) non avevano praticamente rivali, specialmente tra i ragazzini di sesso maschile in età scolare.
Non era minimamente possibile immaginare una scuola elementare, media, e persino liceo in cui le figurine dei calciatori non la facessero da padrone.
Si praticavano i giochi più svariati, tutti con in comune il medesimo trofeo per il vincitore: FIGURINE.

Il TIC è certamente il più diffuso tra tutti i giochi con le figurine.
Il numero dei giocatori poteva variare da un minimo di 2 persone in su. Difficilmente si facevano partite in più di 3 o 4 bambini.
Scelta la posta (supponiamo 10 figurine) ciascun giocatore metteva a disposizione la propria puntata (quindi un totale di 30 figurine per una partita con 3 persone).
Le cartelle venivano poste su un gradino, con la parte stampata rivolta verso il basso, lasciando una porzione minuscola sporgente, fuori dallo scalino. Il giocatore di turno con un colpo di dita (TIC) lasciando scivolare l'indice sul pollice, colpiva la parte sporgente del mazzetto, provando a far girare il maggior numero possibile di figurine.
Quelle che mostravano la parte stampata potevano essere prese dal giocatore, le altre venivano raccolte per essere usate dal giocatore successivo.

figurine TIC

Attenzione: le figurine scoperte che cadono sullo scalino inferiore, o che volano sullo scalino superiore NON possono essere prese, vanno raccolte insieme a quelle che non si è riusciti a far girare.

Il TA si basava su concetti e regole simili alle precedenti, ma il gioco era più difficile da portare a termine con successo. In questo caso le figurine venivano poste sul pavimento, in prossimità di una parete, anzi proprio a contatto con la parete.
Il giocatore di turno non poteva toccare le figurine in nessun modo, doveva, invece, provare a farne girare il maggior numero possibile usando un singolo battito di mani (TA), sbattute vicino alle cartelle.
Lo spostamento d'aria causato dal battito doveva essere tale da far scoprire le figurine.

Il PA era la più rumorosa e spettacolare variante.
Le figurine potevano essere poste su un gradino (come nel Tic), o sul pavimento (come nel Ta).
Anche in questo caso il giocatore non poteva toccare nulla; portava la bocca vicino alle figurine ed urlava "PAAAAA", sperando che lo spostamento d'aria facesse capovolgere il maggior numero possibile di cartelle.

Figurina TA PA

Molto più tranquillo era il SopraSotto.
Due giocatori dotati di rilevanti mazzetti di figurine si affrontavano dopo aver mischiato al meglio le relative pile di figurine.
Ogni giocatore tirava fuori la figurina posta in cima al mazzo e mostrava il numero che la contraddistingueva.
Chi aveva il numero più alto prendeva entrambe le cartelle e le riponeva sotto al proprio mazzetto.
La partita terminava quando un giocatore non disponeva più di figurine, quando chi stava perdendo decideva di ritirarsi, per motivi di forza maggiore (i genitori venivano a prendere uno dei bambini; terminava la ricreazione; etc.)

 
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VOTO 9
 
 
 
 
 
   

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