Strega comanda colore
di F.Milella

Fra i tanti giochi a cui giochiamo da piccoli, ce n'è sempre uno che possiamo dire sia il nostro preferito, ecco, Strega comanda colore è quello che in assoluto ho preferito da bambina. Il gioco è conosciuto anche con il nome Tocca tocca colore, oppure semplicemente Tocca colore.

Numero di giocatori: da 4 in su
Età: abbastanza per saper correre e riconoscere i colori
Materiale: un luogo ampio e variopinto

REGOLE DEL GIOCO
Raccolto un numero sufficiente di amici, si deve delimitare il campo di gioco (utile per non vedere i figli scappare magari dall'altra parte della strada), è bene che sia uno spazio ampio e che presenti una vasta gamma di colori.
Si sorteggia chi coprirà il ruolo di Strega.
La strega si posiziona di fronte al gruppo di ragazzi che stanno sparsi davanti a lei, poi dice ad alta voce: "strega comanda colore", gli altri - in coro - dovranno rispondere: "che colore?".
A quel punto la strega si guarderà intorno e, scegliendo un colore tra quelli presenti nel campo di gioco, lo griderà ai compagni. Supponiamo abbia scelto il giallo, e che abbia urlato "GIALLO", allora i ragazzi dovranno correre più in fretta possibile verso qualsiasi cosa sia di quel colore (o tutto o una parte, valgono anche gli abiti dei compagni), toccarlo e rimanervi attaccati per trarsi in salvo dalla strega che, subito dopo aver gridato il colore, si sarà lanciata all'inseguimento di chiunque non abbia ancora toccato il giallo.
Se la strega raggiunge qualcuno prima che sia in salvo, questi assumerà il ruolo di strega nel turno successivo, se, invece, non ci riesce sarà lei a comandare un nuovo colore. Il gioco ha termine nel momento in cui non si ha più voglia di giocare.

STRATEGIE
La strega dovrebbe osservare attentamente l'ambiente in modo da scegliere un colore che salvi solo la maggior parte dei ragazzi... ma non tutti. Chi fugge dovrebbe guardare molto bene il luogo in cui gioca, poi scappare più veloce degli altri verso il colore prescelto o magari in direzione opposta a quella presa dalla strega. Agli adulti è facile suggerire strategie, ma ai bambini piace giocare senza indugiare molto su tattiche o tranelli.

VARIANTI
Non possiamo considerare varianti modi diversi in cui ogni zona pronuncia le proprie formule, ad esempio c'è chi dice: "strega comanda color..." e subito il colore senza attendere il coro. Diciamo che sono dei diversivi.
Una vera e propria variante è invece quella in cui al posto di un colore, la strega comanda degli oggetti di una particolare forma, come: tutti gli oggetti quadrati o tutti gli oggetti rotondi.
Nel caso in cui i bambini siano abbastanza grandi si può giocare in maniera diversa, consentendo alla Strega di non chiamare il colore con il suo nome, ma con un giro di parole inequivocabile. Ad esempio: Per dire giallo "strega comanda colore del sole"
Una importante variante che è possibile applicare per evitare che i bambini finiscano per spingersi tra loro o buttarsi uno sull'altro alla ricerca di un coloro presente su un indumento, consiste nel ritenere non accettabili i colori presenti sui vestiti.

PSICOLOGIA
Le caratteristiche salienti di questo gioco sono: lo spirito di osservazione e la prontezza di riflessi. Per questo non è adatto ai bambini con problemi motori, o di vista (o daltonici). Per i bambini con problemi di udito, invece, si possono creare dei cartoncini colorati come segnale aggiuntivo.
Il ruolo di strega non è certo il più ambito dai bambini, non molti vogliono ricoprirlo, il motivo sta proprio nello scopo del gioco: fuggire per non diventare strega e anche perchè si deve "perdere" alla conta. Ma, al contrario del nascondino, in cui il cacciatore è proprio detestato e un due tre stella che ha come obiettivo l'essere fata, strega comanda colore, in realtà, non evidenzia nessuna differenza tra i vari ruoli, è divertente sia fuggire cercando un particolare colore, che cercarne uno e comandare i compagni a correre in direzioni ben stabilite. E' appunto l'interattività tra i giocatori che favorisce la socializzazione, non c'è "uno contro tutti", nessuna emarginazione, solo divertimento e dinamicità.