Province di Chieti, Campobasso e Isernia
Patto Territoriale per l’occupazione e lo sviluppo integrato
del Comprensorio Trigno-Sinello

Segreteria tecnica presso CO.T.IR. Vasto - tel. 0873/311035 Fax 0873/311678-310307

AVVISO PUBBLICO
PER LA PUBBLICIZZAZIONE DELLA FASE DI RACCOLTA DEI PROGETTI PER LA PREPARAZIONE DELLA PROPOSTA DI PATTO TERRITORIALE TRIGNO-SINELLO

Premesso che:

  • La provincia di Chieti è Organismo Responsabile Istituzionale per la predisposizione del Patto Territoriale per l’occupazione e lo sviluppo integrato del Comprensorio Trigno-Sinello;
  • Le Linee Guida approvate dall’Assemblea dei Promotori il 5 agosto 1998, prevedono procedure di preparazione che si articolano in:
  • - Protocollo d'intesa
    - Concertazione
    - Sensibilizzazione del territorio
    - Raccolta progetti di investimento
    - Definizione dei piani integrati d’intervento e prima selezione dei progetti
    - Predisposizione e approvazione della proposta di Patto.
  • La raccolta dei progetti rappresenta la fase di manifestazione delle esigenze e riguarda esclusivamente gli interventi verticali di tipo settoriale. In funzione della tipologia di iniziative e del responsabile dell’attuazione sono individuabili due categorie di interventi:
    - Interventi verticali di tipo settoriale che possono riguardare iniziative individuali nei vari settori di attività che, seppur a vantaggio dei singoli operatori, rientrano nell’ottica di garantire lo sviluppo integrato ed intersettoriale dell’area; diventa quindi indispensabile l’attivazione di procedure pubbliche (= pari opportunità) e la definizione di criteri oggettivi di selezione (= trasparenza);
    - Interventi orizzontali. Sono da intendersi, a titolo indicativo e non esaustivo, le infrastrutture, gli interventi collettivi nel settore della cultura, delle risorse architettoniche, archeologiche, storico-archivistiche e ambientali, promozione, ricerca e sperimentazione, servizi alle persone e ambientali, valorizzazione delle risorse umane e miglioramento dell’ambiente di vita del territorio. Si tratta, quindi, prevalentemente di iniziative di interesse generale che mettono a rete gli interventi verticali individuati nel corso della preparazione e messa a punto del Piano dai tavoli di concertazione.
  • La prima verifica dei progetti prevede l’attività istruttoria mirante ad accertare:
    1. l’idoneità della documentazione presentata e l’esistenza delle condizioni per l’accesso alle agevolazioni,
    2. la consistenza patrimoniale e finanziaria del richiedente,
    3. la validità economica dell’iniziativa e la sua redditività,
    4. la validità del piano finanziario per la copertura dei bisogni derivanti dalla realizzazione degli interventi,
    5. i criteri di selezione. L’attività istruttoria viene effettuata con il supporto degli Istituti finanziari e si conclude con la predisposizione di modelli riassuntivi degli interventi con l’indicazione dei principali contenuti e delle principali caratteristiche economiche e realizzative (costi, occupazione, dimensione fisica, tempi e modalità di attuazione) comprese quelle relative ad eventuali impatti ambientali.
  • Alla verifica segue la definizione dei piani integrati d’intervento e la selezione dei progetti.I criteri di ammissibilità corrispondono a quelli previsti dalle leggi e normative di riferimento; gli interventi ammissibili sono valutati ai fini della formazione di un ordine di preferenza risultante dalla combinazione del valore degli elementi di integrazione e dalle priorità tipologiche e caratteristiche tecnico economiche e rilevanza territoriale. Sulla base degli obiettivi e strategie verificate e condivise e dei progetti presentati e ritenuti coerenti, i tavoli di concertazione predispongono, per filiera e/o sistema, i piani integrati e quindi individuano tipologie d’intervento, azioni e misure concrete per attivare il Patto e le risorse finanziarie necessarie.
  • La predisposizione e approvazione dello schema di patto conclude la concertazione operativa con la definizione dei seguenti documenti, riportati a titolo non definitivo:
    1. Richiesta di istruttoria
    2. Copia del protocollo d’intesa del Patto territoriale corredato da:
      1. l’ambito territoriale di riferimento del Patto;
      2. analisi e diagnosi del territorio con particolare attenzione ai problemi occupazionali;
      3. obiettivi, strategie e priorità per lo sviluppo locale, cui è finalizzato ed il suo raccordo con le linee generali della programmazione regionale;
      4. metodologie utilizzate per la raccolta e la selezione dei progetti;
      5. misure, azioni e tipologie d’intervento e loro coerenza con gli obiettivi di cui al punto b);
      6. la stima di massima delle complessive risorse finanziarie complessivamente occorrenti a copertura degli interventi con l’indicazione del tipo e dell’entità degli eventuali contributi e finanziamenti pubblici previsti, a valere sulle specifiche risorse destinate dal CIPE ai patti territoriali nonché su altre risorse comunitarie, statali, regionali e locali, e dei mezzi propri assicurati per la realizzazione delle iniziative;
      7. gli impegni e gli obblighi di ciascuno dei soggetti sottoscrittori per l’attuazione del patto;
      8. specifici protocolli d'intesa qualificanti la strategia di sviluppo locale perseguita;
      9. gli impegni e gli obblighi tra i soggetti pubblici per l’attuazione del patto;
      10. l’eventuale inserimento del patto in programmi di cooperazione regionale nord-sud;
      11. il soggetto responsabile individuato tra i soggetti pubblici promotori ovvero in una società mista con capitale pubblico locale di maggioranza o costituita o partecipata per lo scopo la cui articolazione statutaria dovrà essere tale da garantire l'effettiva partecipazione del partenariato nell'espletamento delle funzioni fondamentali.
    3. I singoli progetti di investimento produttivo e interventi infrastrutturali, per cui si richiedono le risorse specifiche destinate dal CIPE ai Patti Territoriali, corredati dalla documentazione necessaria da trasmettere all’istruttoria del soggetto convenzionato con l’indicazione dei principali contenuti e delle principali caratteristiche economiche e realizzative (costi, occupazione, dimensione fisica, tempi e modalità di attuazione) comprese quelle relative ad eventuali impatti ambientali nonché la dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante sulle modalità prescelte per la percezione dell’agevolazione (ordinaria o sotto forma di credito d’imposta ex art. 7 legge 449/97);
    4. Specifica relazione finale sull’attività di assistenza tecnica eventualmente accompagnata dalla lista delle iniziative secondo l’ordine di preferenza ;
    5. Copia della documentazione comprovante il coinvolgimento della Regione;
    6. L’impegno incondizionato di tutti i soggetti interessati a pervenire, nel caso di approvazione del patto territoriale, alla sottoscrizione entro 60 giorni dall’approvazione stessa.

    In base a quanto previsto dalla Delibera CIPE 21/3/97, dall’art. 7 della Legge 449/97 e da altre normative vigenti, i soggetti convenzionati con il Ministero procedono all’istruttoria del Patto e dovranno fornire motivati elementi di valutazione in ordine alla coerenza, sul piano sia funzionale che temporale, delle diverse iniziative proposte alle finalità ed agli obiettivi del Patto. Oltre alla coerenza nel suo complesso dovrà essere svolta l’istruttoria delle singole iniziative imprenditoriali e dei singoli interventi infrastrutturali pubblici. La positiva conclusione dell’istruttoria consente l’eventuale emissione del decreto di approvazione da parte del Ministero del tesoro, bilancio e p.e. e la successiva sottoscrizione entro 60 giorni.
    La presentazione dei progetti non impegna l’Organismo Istituzionale Responsabile per la concessione di aiuti e/o agevolazioni.

    Tanto premesso

    La provincia di Chieti, in qualità Organismo Responsabile Istituzionale per la predisposizione del Patto territoriale per l’occupazione e lo sviluppo integrato del Comprensorio Trigno-Sinello, intende avviare la procedura di raccolta dei progetti, relativi ad iniziative da ubicare nel territorio del Patto (allegato a) già individuato nel Protocollo d’intesa, e nei Comuni limitrofi. Le iniziative saranno valutate nel rispetto di "Norme di attuazione", di seguito riportate, che indicano:

    a) la presentazione dei progetti;

    b) la documentazione tecnica a corredo e modalità di presentazione;

    c) i criteri di ammissibilità;

    d) i criteri di priorità.

    1. Presentazione dei progetti

    I progetti, corredati della documentazione e con le modalità di cui al punto 2., devono essere presentati alla PROVINCIA DI CHIETI Organismo responsabile del PATTO TERRITORIALE TRIGNO-SINELLO Segreteria tecnica presso COTIR Vasto e inoltrate a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno; per i termini fa fede la data del timbro postale di partenza.
    Sulla busta si dovrà riportare la seguente dicitura: Patto territoriale Trigno-Sinello, presentazione progetti.
    Soggetti aventi titolo:

    1. Sistema produttivo locale
    Sono rappresentati da:
    • PMI singole e/o associate, cooperative, associazioni, consorzi, costituiti o da costituire
    • G.I. che attuano progetti di sviluppo integrato
    • Società miste costituite e da costituire
    2. Turismo e ambiente
    Sono rappresentati da PMI singole e/o associate, cooperative, associazioni, consorzi e società miste costituite e da costituire ed Enti pubblici.

    3. Agricoltura
    Sono rappresentati da aziende singole e/o associate, cooperative, associazioni, consorzi e società miste costituite e da costituire

    2. Documentazione tecnica a corredo e modalità di presentazione

    La documentazione da presentare in duplice copia entro il27 febbraio 1999 è la seguente:

    1. Modulo di domanda delle agevolazioni;
    2. Business-plan (con riferimento agli allegati 7A, 7B, 7C, 7D, della Circolare esplicativa del Ministero dell’Industria n. 234363 del 20 novembre 1997, in G.U. del 15.12.1997, Supplemento ordinario n. 247), composto di due parti:
      - La prima, descrittiva, è obbligatoria per tutte le imprese; in essa deve essere espressamente indicata e sviluppata la coerenza e la funzionalità dell’iniziativa alle finalità ed agli obiettivi del Patto;
      - La seconda, analitica e numerica che, con riferimento all’azienda nel suo complesso o, ove possibile e più rappresentativo, all’area produttiva da valutare, sviluppi alcuni prospetti relativi ai conti economici, ai flussi di cassa, alle attività e passività, alle fonti ed agli impieghi, per ciascun esercizio, dagli ultimi consuntivi precedenti la sottoscrizione di domanda di agevolazione a quello di entrata a regime dell’iniziativa da agevolare; tale seconda parte è obbligatoria tranne che per i programmi fino a tre miliardi di lire, promossi dalle imprese estrattive o manifatturiere, per quelli fino a un miliardo di lire, promossi dalle imprese di servizi-turismo e agricoltura, e per quelli di importo superiore a detti limiti ma finalizzati all’adeguamento degli impianti alle norme di legge o che non determinano variazioni significative nei costi e nei ricavi dell’azienda o, secondo il caso, dell’area produttiva da valutare.
    3. Bilanci, relativi ai due esercizi precedenti la data di sottoscrizione del modulo di domanda delle agevolazioni, corredati di allegati esplicativi; per le imprese che non sono tenute alla redazione degli stessi, dichiarazione dei redditi relativa agli stessi due esercizi; qualora l'ultimo bilancio non fosse stato ancora approvato può esserne trasmessa la bozza sottoscritta dai legali rappresentanti dell'impresa e corredata dagli allegati esplicativi delle varie poste; le imprese che non dispongono ancora di tali due bilanci devono allegare alla domanda quello/i disponibile/i e la situazione patrimoniale dei soci riferita agli ultimi due anni (per le società di capitale, i bilanci);
    4. Conti economici previsionali relativi ai primi 5 esercizi successivi alla data di entrata a regime.
    5. Modulistica specifica.
    6. Indicatori.

    La documentazione da presentare in duplice copia entro il 31 maggio 1999 è la seguente:

    1. Planimetria generale, in adeguata scala, dalla quale risultino la dimensione e configurazione del suolo aziendale, delle superfici coperte, di quelle destinate a viabilità interna, a verde, disponibili, ecc. Tale planimetria deve essere corredata da opportuna legenda e sintetica tabella riepilogativa relativa alle singole superfici. Nel caso di ampliamento, le nuove superfici devono essere opportunamente evidenziate rispetto a quelle preesistenti sia sulla planimetria che sulle tabelle riepilogative;
    2. Principali elaborati grafici relativi a ciascun fabbricato del programma, in adeguata scala e debitamente quotati, firmati, a norma di legge, dal progettista e controfirmati dall'imprenditore o dal legale rappresentante dell'impresa o suo procuratore speciale;
    3. Certificato di vigenza ovvero, per le ditte individuali, di iscrizione, rilasciato dalla competente CCIAA;
    4. Certificato rilasciato dalla competente CCIAA con annotazioni antimafia necessarie per la richiesta delle informazioni antimafia.

    La mancata presentazione di uno dei documenti entro le date sopra indicate comporta l’esclusione dall’istruttoria e dagli eventuali benefici. Potranno essere richieste le notizie integrative ritenute opportune per una migliore valutazione dei progetti; tale documentazione dovrà essere consegnata entro 15 giorni dalla richiesta pena l’esclusione dall’istruttoria e dagli eventuali benefici.

    3. Criteri di ammissibilità

    L’ammissibilità è funzione del quadro normativo di riferimento vigente previsto da disposizioni e programmi comunitari, nazionali e regionali e della coerenza, sul piano sia funzionale che temporale, delle diverse iniziative proposte alle finalità ed agli obiettivi del Patto.
    Per le risorse specifiche destinate dal CIPE ai Patti Territoriali, sono da considerare eventualmente ammissibili le iniziative che rispondono alle condizioni previste dalla Delibera CIPE 21 marzo 1997 Disciplina della Programmazione Negoziata e dalle altre delibere, circolari e normative connesse.
    Gli interventi ipotizzati sono:

    1. Sistema produttivo locale
    Investimenti nel settore della produzione, con particolare attenzione alle filiere integrate di prodotto, dell’energia, delle strutture di supporto e i servizi.
    2. Turismo e ambiente
    Investimenti nel settore del turismo, della valorizzazione ambientale e dei servizi.
    3. Agricoltura
    Investimenti nel comparto della produzione, trasformazione e valorizzazione, con particolare attenzione alle filiere produttive integrate, e i servizi.

    4. Criteri di priorità

    Gli interventi saranno elencati secondo un ordine di preferenza articolato in misure e azioni.
    Primo criterio di priorità è l’ integrazione e innovazione rispetto al contesto locale. A tale scopo e al fine di individuare criteri oggettivi di riferimento, saranno considerati i seguenti elementi, a progetto attuato, in ordine decrescente di importanza:
    - integrazione tramite accordi di filiera
    - presenza di collaborazioni consolidate (contratti e/o rapporti continuativi) tra diverse imprese coinvolte nella produzione di prodotti finiti Alto se presenti; Basso se assenti.
    - integrazione dell’attività con il mercato locale considerando i seguenti fattori:

    1. quota vendite sul mercato locale, indice della capacità di soddisfare bisogni, anche innovativi, della comunità locale;
    2. quota acquisizione di beni (in particolare materie e/o semilavorati) e servizi (lavorazione conto/terzi e immateriali) sul mercato locale, indice della capacità di valorizzare le strutture produttive locali al fine di sviluppare la logica di "sistema".

    Nell’ambito degli stessi sono individuati due livelli:
    - Alto con valore di a) almeno pari al 50% del totale vendite e/o di b) almeno pari al 30% degli acquisti;
    - Basso con valore di a) fino al 50% del totale vendite e di b) fino al 30% degli acquisti.

    Per gli interventi nel settore turismo il carattere di integrazione deve essere comprovato dalla partecipazione alle attività orizzontali tramite l’adesione ad una associazione e/o consorzio di secondo grado. Nella voce acquisti vanno ricompresi le materie prime, sussidiarie e di consumo, i servizi e gli altri costi di produzione.
    All’interno degli elementi e dei livelli sopra indicati, la valutazione delle iniziative sarà ulteriormente effettuata in funzione delle priorità tipologiche d’intervento per bacini specifici e, nell’ambito di queste, delle caratteristiche tecnico-economiche e della rilevanza territoriale; a queste ultime viene assegnato un punteggio massimo rispettivamente di 70 e 30. A parità di condizione, le iniziative saranno ordinate in base all’ordine cronologico di presentazione e, nel caso di ulteriore parità, si procederà mediante sorteggio alla presenza del Coordinatore Istituzionale.

    a) Priorità tipologiche d’intervento (in ordine decrescente per ogni bacino)

    Turismo e ambiente
    BACINO COSTA

    Azione/Tipologia

    Adeguamento, completamento ed attivazione in rete delle strutture di servizio esistenti

    Adeguamento e riqualificazione della ricettività esistente

    Strutture di servizio per cultura, sport e tempo libero, fruizione di luoghi e delle emergenze ambientali a supporto del turismo compreso uffici di informazione e assistenza ai turisti

    Sviluppo strutture per turismo congressuale

    Sviluppo della ricettività tramite recupero delle strutture esistenti

    Sviluppo della ricettività tramite costruzioni ex novo

    Strutture di supporto del turismo marino

    BACINO MEDIO TRIGNO-SINELLO

    Azione/Tipologia

    Adeguamento, completamento ed attivazione in rete delle strutture di servizio esistenti

    Sviluppo della ricettività tramite recupero delle strutture esistenti

    Adeguamento e riqualificazione della ricettività esistente

    Strutture di servizio per cultura, sport e tempo libero, fruizione di luoghi e delle emergenze ambientali a supporto del turismo compreso uffici di informazione e assistenza ai turisti

    Sviluppo della ricettività tramite costruzioni ex novo

    BACINO ALTO TRIGNO-SINELLO

    Azione/Tipologia

    Sviluppo della ricettività tramite recupero delle strutture esistenti

    Strutture di servizio per cultura, sport e tempo libero, fruizione di luoghi e delle emergenze ambientali a supporto del turismo compreso uffici di informazione e assistenza ai turisti

    Realizzazione di piste di sci attrezzate e interventi per neve garantita

    Adeguamento, completamento ed attivazione in rete delle strutture di servizio esistenti

    Adeguamento e riqualificazione della ricettività esistente

    Sviluppo strutture per turismo congressuale

    Sviluppo della ricettività tramite costruzioni ex novo

    b) Caratteristiche tecnico-economiche

    Criterio

    Punteggio

    Indice di attivazione occupazionale inferiore a 250 mln/nuovo occupato

    20

      da 250 a 500 mln/nuovo occupato

    10

      superiore a 500 mln/nuovo occupato

    5

    Agevolazioni % richieste rispetto al massimo concedibile inferiore al 90 % del max concedibile

    3

    Indice di profitto Tra 70 e 100 % dell’indice max rilevato

    22

      Tra 40 e 70 % dell’indice max rilevato

    10

    Tutela ambientale  

    10

    Processi miglioramento della qualità  

    5

    Pari opportunità Donne > uomini

    2

      Donne = uomini

    1

    Esclusi sociali (almeno il 20 % dei nuovi occupati)  

    2

    Giovani <32 anni (almeno il 50% dei nuovi occupati)  

    3

    Tipologia beneficiari Cooperative, associazioni, consorzi, società miste ed Enti pubblici

    3

      Imprese artigiane e piccole imprese

    2

      Medie imprese

    1

    c) Rilevanza territoriale

    L’assegnazione del punteggio sarà effettuata tenendo conto dei seguenti criteri:

    Criterio

    Punteggio

    Territori individuati dalla direttiva CEE 268/75 e successive modificazioni e integrazioni  

    30

    Altri  

    0

    Per le risorse specifiche destinate dal CIPE ai Patti Territoriali o per altre risorse derivanti da altri programmi o normative, l’ordine di preferenza, da allegare alla proposta di patto territoriale da inviare all’istruttoria del Soggetto convenzionato o da inviare ad altri Enti finanziatori, sarà definito in base ai criteri di priorità indicati in delibere, circolari e normative connesse emanate o da emanare dal CIPE, dai Ministeri e/o dagli Enti competenti .

    Allegato a)
    Elenco Comuni individuati nel Protocollo d’intesa

    n.

    Comune

     

    n.

    Comune

     

    1

    Carpineto Sinello

    *

    31

    Montenero di Bisaccia

    **

    2

    Carunchio

    *

    32

    Mafalda

    *

    3

    Casalanguida

    *

    33

    San Felice del Molise

    *

    4

    Casalbordino  

    34

    Montefalcone del Sannio

    *

    5

    Castelguidone

    *

    35

    Montemitro

    *

    6

    Castiglione M.Marino

    *

    36

    Roccavivara

    *

    7

    Celenza Sul Trigno

    *

    37

    Castelmauro

    *

    8

    Cupello

    **

    38

    Trivento

    *

    9

    Dogliola

    *

    39

    Salcito

    *

    10

    Fraine

    *

    40

    Petacciato  

    11

    Fresagrandinaria

    *

    41

    Belmonte

    *

    12

    Furci

    *

    42

    Agnone

    *

    13

    Gissi

    *

    43

    Capracotta

    *

    14

    Guilmi

    *

    44

    Vastogirardi

    *

    15

    Lentella

    *

    45

    Castelverrino

    *

    16

    Liscia

    *

    46

    Poggio Sannita

    *

    17

    Montazzoli

    *

    47

    Pietrabbondante

    *

    18

    Monteodorisio

    **

    48

    Civitanova del Sannio

    *

    19

    Palmoli

    *

    49

    Bagnoli del Trigno

    *

    20

    Pollutri  

    50

    Chiauci

    *

    21

    Roccaspinalveti

    *

    51

    Pescolanciano

    *

    22

    San Buono

    *

    52

    Carovilli

    *

    23

    San Giovanni Lipioni

    *

         

    24

    San Salvo        

    25

    Scerni

    **

         

    26

    Schiavi d'Abruzzo

    *

         

    27

    Torrebruna

    *

         

    28

    Tufillo

    *

         

    29

    Vasto        

    30

    Villalfonsina        

    * Comuni ricadenti nei territori individuati dalla direttiva CEE 268/75
    ** Comuni ricadenti in parte nei territori individuati dalla direttiva CEE 268/75

    Allegato b)
    Turismo e ambiente
    Elenco Comuni per bacino

    n.

    Comune

    n.

    Comune

    n.

    Comune

      Bacino Costa   Bacino Medio Trigno-Sinello   Bacino Alto Trigno-Sinello

    1

    Casalbordino

    1

    Mafalda

    1

    Castiglione M. M.

    2

    Vasto

    2

    S. Felice del M.

    2

    Montazzoli

    3

    San Salvo

    3

    Montefalcone del Sannio

    3

    Schiavi d'Abruzzo

    4

    Montenero di Bisaccia

    4

    Montemitro

    4

    Torrebruna

    5

    Petacciato

    5

    Roccavivara

    5

    Belmonte
       

    6

    Castelmauro

    6

    Agnone
       

    7

    Trivento

    7

    Capracotta
       

    8

    Salcito

    8

    Vastogirardi
       

    9

    Carpineto Sinello

    9

    Castelguidone
       

    10

    Carunchio

    10

    Carovilli
       

    11

    Casalanguida

    11

    Pietrabbondante
       

    12

    Celenza s. T.

    12

    Chiauci
       

    13

    Cupello

    13

    Pescolanciano
       

    14

    Dogliola

    14

    Civitanova del Sannio
       

    15

    Fresagrandinaria

    15

    Fraine
       

    16

    Furci

    16

    Roccaspinalveti
       

    17

    Gissi

    17

    Castelverrino
       

    18

    Guilmi

    18

    Poggio Sannita
       

    19

    Lentella    
       

    20

    Liscia    
       

    21

    Monteodorisio    
       

    22

    Palmoli    
       

    23

    Pollutri    
       

    24

    San Buono    
       

    25

    San Giovanni Lipioni    
       

    26

    Scerni    
       

    27

    Tufillo    
       

    28

    Villalfonsina    
       

    29

    Bagnoli del Trigno    

    Allegato c)
    Informativa ai sensi dell’art. 10 Legge 31/12/96 n. 675 e succ. mod. ed integ.

    Con l’entrata in vigore della legge n. 675/96, recante disposizioni per la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, l’Organismo Responsabile Istituzionale del Patto Territoriale Trigno-Sinello, in qualità di "Titolare" del trattamento, è tenuto a fornire alcune informazioni riguardanti l’utilizzo dei dati personali.

    Fonte dei dati personali
    I dati personali in possesso dell’Organismo Responsabile sono raccolti direttamente presso i titolari dei progetti ed in nessun caso presso terzi. I dati vengono trattati nel rispetto della citata legge e degli obblighi di riservatezza. In nessun caso l’Organismo Responsabile tratterà dati che la legge definisce "sensibili" ai sensi dell’art. 22 (dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale).

    Finalità del trattamento cui sono destinati i dati
    I dati personali sono trattati nell’ambito della normale attività dell’Organismo Responsabile e secondo le seguenti finalità:

    • finalità strettamente connesse e strumentali alla gestione dei rapporti con i titolari dei progetti;
    • finalità connesse agli obblighi previsti da leggi, da regolamenti e dalla normativa comunitaria nonché da disposizioni impartite da autorità a ciò legittimate dalla legge e da organi di vigilanza e controllo.

    Modalità di trattamento dei dati
    In relazione alle indicate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti manuali e informatici con logiche strettamente correlate alle finalità stesse e, comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi. In ogni caso la protezione è assicurata anche quando vengono attivati canali innovativi dell’Organismo Responsabile quali, ad esempio, sito telematico o altro.

    Categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati
    Per lo svolgimento della sua attività l’Organismo Responsabile comunica i dati al Ministero del Tesoro (monitoraggio dell’avanzamento, approvazione dei progetti, ecc.) e alle Banche delegate per i necessari trattamenti correlati. I soggetti appartenenti alle categorie ai quali i dati possono essere comunicati, utilizzeranno i dati in qualità di "Titolari" ai sensi della legge, in piena autonomia, essendo estranei all’originario trattamento effettuato presso l’Organismo Responsabile.

    Diritti di cui all’art. 13
    Informiamo, infine, che l’art. 13 della legge conferisce ai cittadini l’esercizio di specifici diritti. In particolare, l’interessato può ottenere dal "Titolare" la conferma dell’esistenza o no di propri dati personali e che tali dati vengano messi a sua disposizione in forma intellegibile.
    L’interessato può altresì chiedere di conoscere l’origine dei dati nonché la logica e le finalità su cui si basa il trattamento; di ottenere la cancellazione o il blocco dei dati trattati in violazione di legge nonché l’aggiornamento, la rettificazione o, se vi è interesse, l’integrazione dei dati; di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dello stesso.
    Ulteriori informazioni potranno essere richieste presso la sede dell’Organismo Responsabile.

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