LE VITTIME DELLA
GUERRA IN KOSOVO NON INTERESSANO
PIU'
L'inverno scorso
"Notizie Est" aveva pubblicato un dossier relativo
alle speculazioni sulle vittime della guerra in Kosovo
(#282, #283 e
#285, 25-27 novembre 1999), riguardo al quale riportiamo un breve,
ma eloquente aggiornamento. Il rappresentante per la
stampa del
Tribunale
Internazionale dell'Aja, Paul Risley, ha dichiarato nei
giorni scorsi che le ricerche di fosse comuni stanno procedendo,
ma che quest'anno i team che lavorano alla ricerca
sono
nettamente diminuiti. Mentre fino
all'autunno scorso hanno lavorato
14 team (paesi NATO, piu' Svizzera e Finlandia), ora i paesi che
hanno promesso di inviare ancora team di ricerca sono solo
7
(Risley non li ha nominati, segno che le promesse non sono
affatto
garantite, tant'e' che nessuno ha ancora firmato il relativo
accordo).
Ma a distanza di quasi un mese, sui sei complessivi della durata
prevista per il lavoro di indagine, quelli che finora hanno
effettivamente inviato proprie squadre di
ricerca sono solo due, cioe'
la Gran Bretagna e la Svezia, alle quali dovrebbe
aggiungersi a
giorni il Canada. I lavori proseguono quindi con solo il
20% delle
forze rispetto a prima della pausa invernale e, cio' che
e' ancora piu'
importante, senza il sostegno politico attivo della maggior
parte dei
paesi NATO.
(da "Danas", 11 maggio 2000 e "UN
Kosovo Report", 28 aprile
2000).