da "Liberazione" del 23 giugno 2000

La relazione dei Ds fa saltare i nervi ad An. Il procuratore D’Ambrosio: «Vi furono collegamenti fra fascisti e Usa»
«Stragi di Stato e della Nato»

     In Italia le stragi sono state uno strumento di lotta politica, a cominciare da Piazza Fontana nel 1969. Questa strage come le altre che seguirono furono «di Stato e atlantiche». E’ quanto sostiene il gruppo Ds della commissione Stragi in un documento di 326 pagine illustrato ieri nel corso di una conferenza stampa con il ministro Fassino, i magistrati Mastelloni, Priore, Salvini, Vigna, il direttore del Dap Caselli e diversi parlamentari e rappresentanti delle associazioni vittime delle stragi. Il testo riprende la relazione di Giovanni Pellegrino (1995) integrandola con le acquisizioni dalle inchieste Salvini (Piazza Fontana), Lombardi (Attentato alla Questura di Milano) e Mastelloni (Argo 16). Si affronta il nodo delle origini della strategia della tensione, il ruolo di Gladio («del tutto illegittima e in contrasto con la Costituzione»), le coperture offerte all’eversione di destra, i tentativi golpisti e la lunga stagione delle bombe. Giudizi duri nei confronti di ex militanti dell’Msi, come Giulio Maceratini oggi in An: risulta «documentalmente aver avuto fino almeno al ’97 contatti e legami politici con personaggi della destra eversiva ed anche con chi č stato condannato con sentenza definitiva per episodi di terrorismo o per ricostruzione del disciolto partito fascista». Durissimo il commento del giudice veneziano Carlo Mastelloni: «Vi fu un ferreo coordinamento tra le istituzioni e i suoi referenti esteri, rappresentati principalmente dall’alleato americano, per controllare e contenere l’avanzata culturale del Paese». Mentre da Milano l’allora giudice istruttore Gerardo D’Ambrosio, oggi procuratore della Repubblica, aggiunge: «I collegamenti tra gli ambienti della destra neofascista e quelli americani vennero alla luce gią nella prima indagine sulla strage di Piazza Fontana». Se i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi, pur apprezzando la relazione, chiedono la necessitą di denunciare le responsabilitą politiche, il Polo insorge in difesa di Maceratini. Per Fini, sostenuto da Forza Italia e Ccd, «la relazione č semplicemente miserevole». Stesse convizioni Rauti, proprio lui che tanti testimoni indicano come pedina importante della cospirazione atlantica contro la nostra democrazia.

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Il commento di Fausto Bertinotti
I DS cancellano la formula "strage atlantica di stato"