VIAGGIO CICLISTICO 42 GEORGIA SAKARTVELO ANNO 2003-LXV

Partenza da Lecco il 16 agosto, San Rocco, a lui devoti i pellegrini.
L'emozione del viaggio e delle strade per Oriente già sulla Lecco Bergamo.

 salita di Cisano Bergamasco

Per Venezia seguo la strada Padana Superiore,pedalo sia vecchi tronchi dismessi, con i sontuosi filari di platani conservati, nel Veneto, sia mega varianti strazianti in Lombardia.
Ovunque asfaltature di qualità, senza sussulti dai sottofondi.
A Verona entro per la Porta di Via Borsari: presunto tracciato della VIA POSTVMIA romana.

 Verona Porta Borsari

La canicola, 40 gradi all'ombra a Vicenza, si attenua verso Padova e Mestre.
Termine della grande strada Padana Superiore.

 Venezia Termine SS11 Padana Superiore

Fotografai questo cippo, la prima volta, quasi quarant'anni fa: anche allora si lasciava la spazzatura..

Termine SS11 Padana Superiore a Venezia

Non visito l'avida Venezia, ostile ai viaggiatori alternativi: pare non vogliano più i ciclisti in piazza San Marco: ma non sono tanti come i defecanti piccioni.
Imbarco il giorno stesso.
Navigazione Davanti a San Marco:
"PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEVS"
Da Venezia a Patrasso, su traghetto di bandiera greca.La marineria italiana ha rinunciato all'esercizio di tale relazione marittima.
Alcuni amici, i consigli dei quali sempre considero,proponevano che pedalassi per ulteriore allenamento il tratto Patrasso Pireo.Così faccio.
Poco oltre Patrasso emergono dalle azzurre acque del Golfo di Korintho le pile del ponte fra Rion e Andirion. Si vedono gli stralli reggenti un tronco di impalcato. Sull'opposta sponda, Lepanto è poco lontana.

 Ponte in costruzione sul Golfo di Korinto

Arrivo al Pireo, dopo giorni accaldanti, 36-37 gradi.
Imbarco subito su un traghetto highspeed alta velocità per l'isola di Samos.
Il giorno dopo, una piccola motonave turistica mi trasporta in Turchia, a Kusadasi.
Le tasse portuali greche e turche, ed il prezzo della traversata permangono esosi.
I Capi si incontrano, si abbracciano, si lusingano, ma gli Italiani, e altri, devono ancora pagare la marca da bollo del visto per visitare la Turchia.
Accolti in Turchia comunque con inveterato senso ospitale, oltre qualche furbo, che alligna anche a casa mia.
Riposo nell'originale Karavanserai di Kusadasi.

Kushadasi, nel karavanseray

Ultimo avventuroso trasferimento a Hopa, in capo al Mar Nero.
Nel precedente viaggio ci arrivai in bici; in questo: otobus, corrierina, e taxi di fortuna.
Il viaggio ha essenza trinitaria: andare, essere, ritornare.
La prima parte ha preso 18 giorni belli e avventurosi.
Ne riposo uno a Hopa, a guardare il mar Nero Kara Deniz, e un tramonto in giallo

Tramonto sul Mar Nero.

Inizio la strada in Turchia.Sole levante in fronte: punto diritto ad Oriente.
La kara yol, strada nazionale, risale amena fra le verdi meraviglie delle colture del te.

Turchia Strada Hopa Borcka

Ciclopici lavori di costruzione dighe, fra Borcka e Artvin.
La Turchia è tutto un fervore di opere che dureranno nei secoli.

Costruzione diga sul Coruh

Ad Artvin mi blocca una dissenteria. Digiuno, acqua minerale, çai e patate lesse per cura.
Uso a bere tutte le acque del Creato, un po' confuso nelle traduzioni interpretazioni degli avvisi sulle fontane, poi ne soffro.
Addentrato in valli che furono georgiane, raggiungo Savsat.
Gli emblemi ottomani, mezzaluna e stella, affissi sul castello di Savsat.

Castello di Savsat

La strada nazionale assalta la Catena Pontica Yalnizcam Daglari.
Poderose viste alte sul massivo e verde succedersi di montagne e boschi. Si scorgono screziature bianche di nevai.

Turchia Catena Pontica

La strada trascorre per villaggi animati, ma passo una notte in tenda, con timore di bestie feroci, a quota 2000.
Qualcuno, essere umano, sopravvive ancor più in alto.

Casette Camlibeli Gecidi

L'altimetro indica quasi il culmine del passo, che non si vede.

CdH Camlibeli Yol

La stada si spiana, in sommità. Il vento imperversa .Non c'è lokanta, non sono sui civettuoli passi alpini.

Passo Camlibel Gecidi

Discesa sull'Altopiano d'Anatolia, giallo secco, sperdente.
Da Ardahan si svolta , per risalire al Passo di Ilgardagi.
In cima, solo edificio, la casa cantoniera, centro del TCK, l'ANAS della Turchia, e un ospitale custode, che mi invita nella casa cantoniera e mi rifocilla.

Passo di Ilgardagi

Nella discesa su Posof i cantieri di costruzione dello oleodotto Baku Tbilisi Ceyhan, dal Mar Caspio al Mar Mediterraneo, che affrancherà i liberi popoli d'Europa dalle satrapie .
La Georgia Sakartvelo è avvicinata:da Posof al confine turco di Turkgoz la strada nuova ingoudronata discende.
Per Vale in Georgia è strada horribilis, una dozzina di chilometri sassaia con buche.
Akhaltsikhe è la prima tappa.L'ospitalità è calorosa.
Devo imparare i caratteri dell'alfabeto kartuli.

Akhaltsikhe Svio dalla direttrice del viaggio, dirigo per Vardzia;verso sud a margine del fiume Mtkvari, sulle carte russe nominato Kyra, fra un idillio di montagne e natura.
In queste terre nacque Tshota Rustaveli, il vate della Georgia.

Versi di Rustaveli.

Strada a saliscendi, pur bordando il fiume: qualche tratto da ripararare ha fondo in sassi tondi.
In vista del castello di Khervisis la strada si biparte.
La principale adduce all'Armenia, il confine distante 100 km circa.

Fortezza Di Khervitsis

E' pastorale il tronco per Vardzia. Sulla strada son più gli animali, mucche vitelli oche e pingui suini, che gli umani.
La stretta di Tmogvy è presidiata da un diruto castello: è dal Sud che la Georgia fu invasa dai nemici.

Stretta di Tmgovy

Raggiungo Vardzia, a circa 1200 metri di altitudine.
Nella montagna incavernata ancora pregano, meditano, vivono giovani sacerdoti ortodossi; e celebrano il culto nella scavata cappella dedicata alla Assunzione.
Pur conservano il primigenio sentimento ospitale: mi invitano a sostare e rifocillano. La strada mi ha affaticato.

 Vardzia

Da un grintoso accerchiamento di sei cani mi libera un pastore, l'indomani, sparando in aria nel villaggio.
Ritorno a Akhaltsikhe in giorno freddo e piovoso, tappa.
Indi verso la capitale, giorno dopo giorno, con soste a curare i guai, gastroenterici di me, pneumatici della bici.
La strada per Borgiomi e la cittadina incantano per la rigogliosa verzura delle selve.
La Natura si rigenera, le costruzioni umane decadono.
L'acqua di Borgiomi, gassosa e saporosa, e le Terme, famose in tutta l'Unione Sovietica.
Oggi sulla ferrovia sono incessanti i convogli che portano i tubi per l'oleodotto, non i termalisti.
Come il Passirio a Merano, nel Sud Tirolo, così il fiume Mtkvari trascorre e biparte Borgiomi. Caratteristiche le passerelle pedonali sospese sul fiume.

 Borgiomi Fiume Mtkvari

Mi rodo dentro, la tappa successiva, nell'incantevole andare verso Kashuri, fra boschi e fiume.
In crisi di copertone, pasticcio; mi ritrovo a 6 km dall'arrivo con quattro camere d'aria forate; e un viale interminabile da camminare.
In Georgia,sperone della Christianità verso l'Oriente in cui il Principe Siddharta, avanti Cristo pur predicò Pace e Mitezza,la rotatoria che sta nel mezzo della Strada della Seta non è ornata con barchette o gingilli floreali, ma da essenziale robusta croce metalmeccanica.

 Kashuri: rotatoria

Su un tratto del complesso di strade nominate Via della Seta,forse quello cardinale nell'antichità.
Il movimento dei Tir turchi, georgiani, azeri, russi e delle nazioni UE è cospicuo.
E' con i TIR per questa strada che le merci raggiungeranno più rapidamente la Cina, non con le chiacchere odofobiche.Il TRACECA, Transport Corridor Europa Caucasus Asia passa per la Georgia.
Noi, peones individui della velocipedia passeremo, piacendo agli Stati.

Tir sulla Via della Seta

Carreggiata larga e ben pavimentata, i conducenti imbestaiati dalla velocità.
Salita, e inizio di discesa su Gori.Foratura.Presso il casottello una bottega di vulcanizzazione.
Faccio tagliare in pezzi il copertone di riserva, già rovinato:uno spezzone pongo a rinforzo.
Il giovane poi mi conduce al vicino terrazzino ammiratorio sul fiume e su Gori.

Panorama su Gori

Iosif Visarionovich Stalin nacque a Gori.
I concittadini non hanno voluto abbattere il suo monumento.
Statista amatissimo, tiranno senza pietà.
Ha voluto Gori, la sua città, bella e organizzata.
Nel museo a lui dedicato, le foto, i cimeli, il suo essenziale ufficio portato dal Cremlino, il dono delle donne italiane al Campione della Pace, la maschera funebre.
Fuori la carrozza ferroviaria, con arredi sobri, eleganti e la sua casetta natale.

Monumento a  Josif Visaroniovich Stalin

Verso Mtskheta.Vento freddo e contrario, salita affaticante, colorati banchetti con frutti e vegetali sulla strada, meravigliosi rettifili bordati da rigogliosi filari di noci.
In vista i vigneti. In Georgia le tracce più antiche della cultura della vite; suo vanto aver dato all'Umanità il dono del vino.
Sembra la vodka la più bevuta, forse per la somiglianza all'acqua.
Impiego due giorni per giungere a Mtskheta; il luogo più pregnante e sacro della Georgia Sakartvelo, patrimonio dell'Umanità.
Nella sacerrima basilica SvetiTskhoveli sono sepolti il mantello di Nostro Signore e le reliquie dei Re di Georgia.

Mtskheta Sveti Tskhoveli

Santa Nino, come un apostolo, christianizzò la Georgia.
Nel giardino di questo monastero, Samtavro, si tramanda la sua venerazione.

Samtavro

Jvari, la Croce, alta sulla collina sopra Mtskheta.

Jvari, Chiesa Della Croce, sopra Mtskheta

Dalla chiesa della Croce,Jvari,la vista sulla confluenza del Mtkvari e dello Aragvi, fiumi del Caucaso.

Mtskheta Confluenza Aragvi e Mtkvari

Strada a due carreggiate, con bosco di pini separante, per Tbilisi, la città capitale della Repubblica di Sakartvelo Georgia, nel Caucaso.

Tbilisi

SAKARTVELOS SAMHEDRO GZA
STRADA MILITARE DELLA GEORGIA
STRADA MILITARE GRUSINICA
Transito a me impedito da decenni di cortina di ferro, dopo quarantanni dal desiderio sentito leggendo un libro di strade, posso finalmente avvincermi ad essa.
Da due secoli questa strada, connette la Russia alla Georgia attraverso il Grande Caucaso.
Gli aristocratici russi, i principi Bariatinskij e Voronzov la preconizzarono e ad essa si dedicarono.
Fu costruita dal generale russo Yermolov e dal duro lavoro delle popolazioni locali.
Scrittori, poeti, viaggiatori l'hanno celebrata.
Essa appartiene al tesoro delle Grandi Strade della Terra, e ne è leggenda.
Collega Vladikavkaz, nella Repubblica di Ossezia del Nord (Russia) a Tbilisi, Tiflis per i vecchi studenti di geografia nelle scuole italiane.

Segnaletica per Vladikavkaz

la strada inizia piana.Pavimentazione perfetta, ma giorno di pioggia sino ad Ananuri.
La fortezza.

Ananuri

Croce di Ananuri

Strada ottima sino oltre Pasanauri.

 Nuove moderne asfaltature

Passato il nuovo ponte sullo Aragvi si drizzano i tornanti, e la strada si tormenta.

ChH inizio tornanti Strada Militare Grusinica

Asfalto nuovo insperato, terminati i tornanti, prima di Pasanauri.Indi è strada prevalentemente in terra, con buche circuibili in bici.
Penano i TIR.

Paravalanghe versante Sud

Il cippo al Passo Jvari: la scritta in cirillico riporta il nome russo del valico.

Cippo Al passo di Jivari

Inizia la discesa.I paravalanghe intrusi nel detrito di versante proteggono la strada aperta anche nei mesi invernali, mi riferiscono.
L'estate si può scantonare all'esterno, cum juicio.

Disceso dal Jivari Pass,versante Nord

strada bypass estivo

La grandiosità degli scenari, l'ardimento della strada.
Il fiume Terghi, avviato verso la Russia.

Ghiaie del Fiume Tergi

La croce christiana, a memoria delle battaglie per difenderla dagli ottomani conquistatori muslim.

Croce a bracci inclinati

Kazbegi, ultima cittadina, a circa 1800 metri di altitudine.

Cartello Kazbegi

Ardito alle vie percorrende, il casco in testa per i sassi, l'attenzione in mente per i precipizi, avvio alle celebri gole di Darjali: la Porta Sarmatica dell'antichità.

Gole di Darjali inizio

Dirupi SMG

Verso La Porta Sarmatica

Sino al confine con la Repubblica di Ossezia del Nord, nella Federazione Russa.

Confine Georgia Russia

La Maestà del Caucaso.La Strada lontana per Mosca.
Nec plus ultra.
Non expedit.
Le complicanze dei visti non sono poste dalla Russia; c'è sempre la reciprocità della UE.

Un tratto dismesso della Strada Militare Della Georgia :

 Tratto dismesso della SMG


Il giorno è limpido e sereno:inizio il ritorno a casa in bicicletta, risalendo lo Jvari pass.

Alba: il Kazbeg


A Kazbegi le due chiesine sul poggio, Tsminda Tsameba, che ispirarono Alexandr Puskin, sono in luce di Sole.

Tsminda Sameba

Il Kazbeg, vulcano estinto di 5000 metri

Monte Kazbeg

Kazbeg, TsmindaSameba, HannibalIV

Risalito al passo, nella discesa su Gudauri.

Arte a alta quota, in un miroir cilindrico, vista al vallone sottostante:

San Giorgio a alta quota

Un tratto in auto da Gudauri ad Akhaltsikhe, poi voglio rifare in bici quella sassata strada al confine.
E' festa di studenti di archeologia, che stanno scavando reperti di cinquemila anni fa.
I professori confermano che il romano Pompeo per qui transitò nella spedizione al Caucaso.
E' l'ultima festa di un popolo ospitale e fiero, che mi ha esuberato di attenzioni e brindisi.
La prima ricevetti dal Console della Repubblica di Georgia a Roma.
Persone che mi hanno benvoluto, aiutato: persone che ringrazio.

Festa di studenti

Ritorno in Turchia, risalgo con bici sospinta a Posof

Verso Posof

L'indomani inizia il lungo trasferimento di più giorni a Istanbul, a Higoumenitsa, ad Ancona con bus e nave.
Ad Ancona è ancora un caos di veicoli, allo sbarco.

Ancona

Desidero percorrere la VIA EMILIA in bicicletta, per arrivare a casa ripasciuto.
Il clima, è solo ottobre, si è guastato: ho freddo, piove.
A Imola, le foglie morte su un ameno tratto di bicivia, parallelo alla SS9, Via Emilia.

Imola Via Emilia

Attraverso tutti i centri abitati delle città Emiliane: quello di Parma è il più aristocratico.

 Parma

Nebbia in Val Padana, e dispendio di batterie per tenere i fanali a luce viva.

Nebbia sulla Via Emilia

Arrivato a Milano, apprendo dalla TV che la Via Emilia è la strada più rischiosa d'Italia.
Su una bicivia scovata a fatica, di costo miliardario, trascurata tanto da essere per metà soverchiata dai rovi foranti, procedo nell'incantevole Brianza.
In primo piano la SS36 superstrada, stoppie e fistoni del granoturco, in lontananza i profili innevati della montagne di casa mia: le Grigne, il Resegone.

 Brianza
Oltre le erbacce, sulla bicivia fioriscono le allegranti margherite gialle selvatiche.

CdH Pdt in arrivo, SS36

Una foto alle sempre curate strade della Grande Provincia di Como. SP 41 Valassina.

SP41 CO

Il viaggio termina a Lecco il 27 ottobre 2003, in giorno freddo

 CdH Stada Militare Georgia

GAUMARGIOS SAKARTVELO, didi madloba, nakhvamdis !

CdH Giorgio Mazza.



compilato il 27 novembre 2003
aggiornato:il 6 dicembre 2003 San Nicolò Patrono di Lecco

Bibliografia
Luigi Mantovani-Piccola grammatica della lingua georgiana-Edizioni Urban-Saronno 1997.
I Lebanidze-Turkce Gurguce Konusma Kitabi-Otaridi Firma-Tiflis 1993
Shota Rustaveli-VEPKHISZQAOSANI-Tbilisi 2002-ISBN99928-0-364-9
Aleksandr Puskin-Il Prigioniero del Caucaso. In Poemi e liriche -Adelphi-Milano 2001 ISBN88-459-1606-5
Hermannn Schreiber-Le Vie della Civiltà-Garzanti 1960
titolo originale:Sinphonie der Strasse-Econ verlag GmbH,Dusseldorf.
Wilson/Potter/Rowson/Japaridze-Georgia,Armenia & Azerbaijan-Lonely Planet-Melbourne 2000
Shota Rustaveli a cura di Mario Picchi-Il Cavaliere con la pelle di pantera-S.Sciascia editore-Caltanisetta 1981.
Missione della Repubblica Georgiana in Italia-La Georgia-Roma 1919 circa.
Encyclopedia Britannica
Michail Lermontov- LIRICHE E POEMI-Giulio Einaudi Editore 1982 ISBN 88-06-65392-2
FINE