VIAGGIO IN BICICLETTA DALL'ALPE A SICILIA. A.D. MMXI - V II/49.
1861 - 2011 ITALIA 150° >>>> EUROPAin festa
49/II VIAGGIO IN BICICLETTA " DALL'ALPE A SICILIA"
RAID LECCO - LAMPEDUSA
ITALIENISCHE FAHRRAD REISE -VOYAGE EN ITALIE A BICICLETTE- BYCICLE JOURNEY OF ITALY-PODILATIKO TAXIDI THIS ITALIA Avvio il 17 maggio 2011 a ore 17 sulla leggendaria SS 36 DEL LAGO DI COMO E DELLO SPLUGA. Il vecchio cippo PK55 ben resiste in località Pradello di Lecco.
IL tratto a doppia carreggiata obsoleta in territorio di Abbadia Lariana è percorso da conducenti irruenti oltre il limite apposto di 70 km/ora.
Attenzione alla propria incolumità più che al deturpato paesaggio.
Nella mora della ciclopedonale si ostinano a non voler restringere le corsie di pochi decimetri e ricavare una risicata banchina, spazio di sicurezza, non ciclopista,
per ciclisti e podisti.
Ci sono 3 rischiose gallerie prima d'immettersi sulla provinciale 72 LC, già SS 36, egualmente affollata.
Tappa corta e breve: Lecco - Mandello del Lario.
Cibo da ricordare:tagliatelle alla Grigna.
La strada già SS 36 presso la stazione.
Più aggraziato il paesaggio fra Mandelle Del Lario e Varenna: la meraviglia è al centro lago, sotto qualunque cielo, con la vista dei tre rami del Lario, delle montagne che lo coronano, delle strade inerpicate.
Varenna non è segnata sul Time Atlas of The World
ed anche lo storico albergo Royal Victoria è stato eraso dalla guida pneumatica: a sapere perché.
Ciò nonostante i visitatori sono numerosi e gli ospiti insigni.
Varenna è attraversata dal parallelo 46 Nord.
Devozione nella chiesetta di San Giorgio, prospicente alla piazzetta omonoma.
Gallerie finestrate, storiche alcune, nel tratto di SP72 LC, già SS36 originaria fra Varenna Bellano Dervio.
Lo scenario delle vere Alpi Lepontine.
Tappe a Colico e a Verceia: passanso per il quieto Pian di Spagna, su itinerario ciclopedonale,in parte inghiaiato, dell'ottima Provincia di Sondrio.
Si percorrono scampoli dell'originale strada del Regno Lombardo Veneto.
Si contempla l'atemporeo Monte Legnone: una mole di 2400 metri netti.
Tappa a Chiavenna, indi inizia la salita al Passo dello Spluga, valico insigne sin dall'antichità: Cunus Aureus.
Il Goethe lo passò, di ritorno dal suo Viaggio in Italia.Giovanni Bertacchi lo celebrò in una poesia.
Nelle traverse interne, Campodolcino / Tarvesende ab antiquo, è irresistibile da parte anche dei moderni la costruzione di case incombenti alla strada.
Bel giorno di riposo a Campodolcino vuota di turisti nella fredda primavera.
Bel tempo anche nella tappa sino a Montesluga.
Nel tratto fra Campodolcino e Pianazzo la SS 36, arditissima fra le strade alpine, è adesa al picco montano che supera con giravolte, gallerie curve, ponti e tratti immurati per essere protetta.
Quasi illeggibile, in una curvata galleria, la lapide celebrativa.
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Tappa e riposo a Montesluga:a quota 1800 metri sul mare. È aperta e fornita la più alta enoteca d'Italia. Lo "Sforzat" è robudto e tonico.
Bisogna accucciarsi per leggere l'Ode a Montespluga del poeta Giosuè Carducci. Sta all'aperto, stampata su supporto trasparente.
Cielo cenere e poi pioggia nella ascesa finale al Passo dello Spluga, quota 2115.
Confine settentrionale d'Italia con la leggendaria Confederazione Helvetica: da 700 anni nazione di liberi patrioti cittadini; terra di amici.
Discesa piovosa senza rilasciare i freni, fra i tornnanti e gli accumuli bianchi di neve.
Tappa a Splügen e sosta per maltemponello storico albergo Bodenhaus.Fermo per pioggia e nexe sui passi.
Leziosità alpina:la vestina al rotolo di carta igienica di riserva.
Axxio freddo verso Hinterrheun, strada ciclabile fra pinete e villaggi.
L'autostrada entra nella galleria; la nazionale sale.Notizia ai ciclisti:
La strada nazionale del Passo di San Bernardino:
fra i più insigni che passarono da questo valico il celebre viaggiatore di fede mosaica Beniamino di Tudela.
Discesa mediterranea nei Cantoni Grigioni e Ticino.
Tappe a San Bernardino e a Soazza.
Pioggia al Lago Maggiore - Verbano.Invischiato il panorama del centro lago a Stresa.
Tempo variabile in Piemonte: scrupoloso a evitare lavate. Fermo per pioggia.
Rinverdite le risaie del Vercellese.
La deprecata dismissione delle strade nazionali storiche dal novero delle strade statali ANAS.
Fra queste la celebre Padana Superiore , relazione Torino Milano Venezia
Le strade nazionali storiche, in parte retaggio dell'alma Roma e degli originari 7 Regni, Stati, Granducati, Ducati che le fecero costruire,
sono il cardine dell'Unità d'Italia.
Strade piane sino a Torino, prima capitale del Regno d'Italia,150 anni fa.Pochi sovrappassi, troppe rotatorie.
Torino, culla del Regno d'Italia:
Il fiume Po scorre già largo e fluente.
Vers0 Genova, via Chivasso, Casale Monferrato, Alessandria, Busalla, Passo dei Giovi - già SS 35.
Genova
Lungo la sempre magnifica strada costiera, già SS 1 Aurelia, con svago a Portofino.(Motorini gassificanti).
A Portofino accesso vietato alle biciclette nella piazza,in ore diurne.
Assenti i parcheggi custoditi per bici,riparto senza andarci, dopo il riposo in uno splendido albergo che non epone le bandiere, perché dissturbano alcuni ospiti.
Saliscendi sulle dirupate coste pinate del Golfo del Tigullio, fra gli ulivi.
Dopo Sestri Levante inizia la salita al Passo del Bracco.
Altri saliscendi prima di La Soezia.
La Spezia, monumento equestre a Garibaldi.
Lerici: fu il golfo dei poeti,caro a Shelley.In ricordo della castellana, la mamma albergatrice dell'ostello nel Castello di Lerici,Viaggo nell' anno 1961.
Digressione a Luni: reperto della VIA AURELIA romana:
Strada spianata in Versilia,con riposanti tratti di ciclabile.Indi Pisa: su un muriccio d'argine all'Arno è riportato il pensiero di Giacomo Leopardi;egli riteneva Pisa più attraente di Firenze.
(Foto sfuocata).
Ricordo del generale Garibaldi.
Cipressi sghembi e Torre Pendente, meno.
Strada complicata in arrivo a Livorno.
Il Granduca Ferdinando Primo liberè i mari dai pirati
La Via Aurelia si articola in saliscendi con viste radiose al Tirreno.
Da Cecina verso l'entroterra della Toscana.
Penata salita a Volterra.Rimasto a secco, (d'acqua).
Strada di colline fra Siena e Volterra.
Pedalando su un tronco della Via Francigena: lieto incontro con pellegrini ciclisti.
A Siena, devozione a Santa Caterina di Siena, Patrona d'Italia, Patrona d'Europa. Patrona della Contrada dell'Oca.
Siena:il Duomo,Il Segno di Sanbernardino, Il Palio.
Avanti sulla vecchia Ex SS2 Cassia: le celebri zete di Torrenieri; le colture dei cereali, i cipressi.
La Valle d'Orcia da Pienza.
I vigneti di Montepulciano e ul Lago Trasimeno.: la Battaglia di Hannibale Il Cartaginese.
Salita a Perugia."...Da Le montagne digradanti l'Umbria guarda..."
LUNGA VITA E NOME ALLE GLORIOSE OPEROSE PROVINCE D'ITALIA
È complicato trovare la strada per ciclisti diretti ad Assisi.
Ponte sul Tevere.
Dall'omelia nella basilica superiore di San Francesco:
"Cari pellegrini, lasciate i rimpianti e le tristezze del passato...."
Case di Assisi.
Traversata deli Appennini, paradisiaca e affamante, SS444 Valico di Montemezzo;
indi discesa a Osteria del Gatto, andando un tratto campestre della Via FLAMINIA Romana.
Salita al Colle di Fossato per la fu SS76, oggi pare res nullius. La nuova SS76 in galleria di valico.
Difficoltà e inghippo a seguire la fu SS 76 fra Fabriano e Jesi.
La nuova, per lo più superstrada con TIR proibita ai ciclisti anche se i cartelli non sempre ci siano.
Ad Ancona, città dorica.
La Riviera del Conero, salita.
Dalla SS 16 salita alla Santa Casa di Loreto
Indi a Recanati, altra salita, SS 77.
Da Giacomo Leopardi, con sentimento.
Discesa da Recanati alla SS 16 Adriatica.
A Pescara una meraviglia per ciclisti:
La SS36 Adriatica con viste al Nare Adriatico
A San Severo di Foggia: le Puglie raggiunte, già Regno Delle Due Sicilie.
Peregrinatio a San Giovanni Rotondo
verso Monte Sant Angelo. Gloria all'arcangelo Michele.
Vista aerea al Golfo di Manfredonia.
Trani: nella cattedrale con il corpo santo del giovane greco San Nicola pellegrino da Stiri.
Alquanto complicato arrivare a Bari dalla SS16. Giri dell'oca a Bari Palese.
La veneratissima basilica di San Nicola, nato a Patara.
La complanare alla SS 16 Adriatica, fra ulivi, arie di veicoli, viste mare Adriatico. Polognano.
Visita di Egnatia: la VIA APPIA TRAIANA, antica. La moderna, superstrada, proscritta ai ciclisti.
che devono salire a Ostuni per la rischiosa, forse ex, SS16.
Strada larga verso Brindisi, con un tratto terminale Sulla SS379 E 55 Appia Traiana e sulla SS 7 Appia.
Brindisi fu per breve capitale del libero Regno d'Italia. Il Re Vittorio Emanuele III ed il Governo d'Italia vi trasferirono la sede.
Nella sala dell'Albergo Internazionale, che ospitò i sovrani d'Italia, una mostra documentaria.
A ferragosto un'escursione a Patrasso Grecia: devozione all'apostolo Andrea, martire.
Il nuovo porto di Patrasso, molto scomodo per la vagabondalità internazionale e i TIR che allungano la strada.
Lo stesso per il nuovo porto di Brindisi, vicino alla vista, lontano alla camminata.
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Brindisi: colonne terminali della VIA APPIA, così si tramanda.
Da Brindisi a Lecce,preziosa, e Otranto (devozione ai Martiri del Massacro).
Santa Maria di Leuca: il Santuario, Il faro,Il terminale dell'acquedotto Pugliese.
Grandezza...
...e miseria.
Nella Magna Grecia: segnale di megalomane spreco.Manca il famoso vino Manduria, forse rinominato per gli intellettuali bevitori.
Nel Salento la strada Gallipoli Taranto, con litorali alquanto liberi.
Taranto
La lunga SS106 Jonica, superstrada moderna a tratti, reperto ab antiquo in altri.
Qualche riposante tratto complanare: la vecchia sede, con qualche tratto a finire nei campi.(E retrocedere).
Alle Tavole Palatine / Metaponto. Narrata Tomba di Pitagora.
Marina di Amendolara: la ferrovia Taranto- Reggio di Calabria, come la Sondrio - Lecco.
Dopo Kroton: sconsigliato a passare dall'inselvatichito Capo di Hera Lacinia, tappa a Le Castella; rimane questo unico castello.
Tappe a Catanzaro Lido e a Riace,qui fronte al profondo Jonio.
Un'alba policroma.
Dopo Brancaleone il Capo Spartivento.La SS 106.
A Bova Marina le targhe stradali sono scritte in caratteri latini e greci.
Dopo Mélito di Porto Salvo il Capo Dell'armi e la 106 volge Nord.
Reggio di Calabria vanta il kilometro stradale più bello d'Italia: alquanto usurpato da gazebo e parcheggi.
Per la sede della vecchia SS 18 sino a Villa San Giovanni.Traghetto a Messina.
La magnifica strada SS 114 Orientale Sicula, vecchia sede. La pazienza nelle costipate traverse abitati.
Mazzarò
Tappa di saliscendi verso Acireale; poco prima di Giarre il venerato Santuario di Maria Santissima della Strada
L'Etna Mongibello obnubilato di nubi, Catania allagata da piogge.
Torna il sole sulla SS114 per Siracusa. Difficile reperire il vecchio tracciato da seguire dopo Augusta.
Fichi selvatici invadenti.
Siracusa
Ortigia; la Fonte Aretusa. Scrisse Pausania che il Fiume Alfeo, da Olympia nell'Elide, fendendo le acque dell'Adriatico (ipse scripsit)
affiorò a Ortigia presso la fonte Aretusa.
Ortigia: il Tempio di Apollo.
La magnifica Syracusa dell'antichità e dei tempi attuali.
Il Palazzo della Provincia Regionale di Siracusa è imbandierato a festa
Johann Gottfried SEUME camminò da Lipsia a Siracusa portando seco gli amatissini testi classici, l'anno 1802.
Il più celebre Goethe trascurò di visitare la Città.Forse per bearsi delle dorate colture di grano nell'entroterra.
Nel Parco Archeologico della Neapolis
L'elegante bianca struttura nel cielo azzurro: il Nuovo Santuario della Madonna delle Lacrime
Strada ripresa sulla SS 115 Sud Occidentale Sicula.
Il 3 settembre 1943 a Cassibile fu firmato l'armistizio nella II Guerra Mondiale.
Dal Nord iniziò l'Unione dei 7 Stati preunitari ; dal Sud la Redenzione d'Italia.
Sino a Noto per strada nazionale SS115
Indi a Pozzallo,affacciata al Mare Mediterraneo, per navigare a La Valletta, Malta. Un modernissimo capace katamarano.
Victoria Gate, la vecchia porta d'ingresso alla città di Valletta.
Rientro a Pozzallo
Lungo le sponde del Mediterraneo, in Sicilia, con sentimento, in incanto.
Per strade provinciali verso Donnalucata e Gela.
Donnalucata
Punta Secca
Visita a Kamarina e tappa a Scoglitti, città natale di un illustre stimato Comandante della Polizia Stradale di Lecco.
Il Mediterraneo oceanico.
Per strade provinciali fra le serre bianche e il mare celeste sino a Gela: innesto sulla SS 115.
Assenti i temuti cani randagi in branco, forse solo nella mente del garzone d'albergo.
..." Su la spiaggia di Gela colore della paglia
mi stendevo fanciullo in riva al mare
antico di Grecia..."
il poeta Salvatore Quasimodo sentiva l'avvenire della sua vita.
Per Licata e Agrigento seguito la SS 115 Sud Occidentale Sicula, per tronchi rinnovata ad arte.
Saliscendi nella sperdutezza dell'entroterra.
Licata
Agrigento ( Girgenti per Goethe): Valle dei Templi
L'originalità regionale di far pagare l'obolo di 1 euro anche agli anziani per la mostra di statue megalomani poste nel Parco Archeologico.
( Già con accesso a pagamento; di per sè gratis per gli anziani).
Per vanità ho pagato gli 11 euri dei biglietti perché la cassiera mi ha stimato solo adulto..
Trovata estemporanea: sparisca presto l'intellettuale metallo davanti al Tempio della Concordia, che ne sfregia la fotografia turistica.
Vista dei Templi dalla strada verso Porto Empedocle, SS 340 se ancora dell'ANAS.
In Brianza la SS341 è stata resa alle Province che dall'origine la curavano).
E' rudere una strada su viadotto con alte stilate che innesta sulla 340.
A Porto Empedocle attesa d'imbarco.Si sa verso le 21 se la nave partirà alle 24.
Navigazione sicura fino a Lampedusa, baluardo meridionale d'Italia, trascurato dalla Nazione: un porto inaffidabile all'attracco del "postale" con maltempo.
Una oreghiera per tutti i Morti nel Mediterraneo.
Lampedusa
A Lampedusa: ricordo dell'isola natale dell'ing Cusolito, per molti anni insigne e stimatissimo Preside dell'Istituto Tecnico " Antonio Badoni" di Lecco.
Attesa nave per il ritorno a casa.
Volgeva l'anno 1961, Centenario dell'Unità d'Italia.
Fu il viaggio cicloturistico N 6 "ITALIA '61" da Lecco a Vallo della Lucania Scalo.
Oggi,anno 2011, senza nostalgie nè rimpianti: con vivi ricordi e speranze nell'Avvenire.
Al Passo del Bracco il semisecolare segnale, foto anno 1961:
A Firenze, già Seconda capitale d'Italia
A Roma già Capitale del Regno, dell'Impero; Capitale della Repubblica, dello Stato Città Vaticano e della Christianità:CAPUT MVNDI
A Napoli, già Capitale del Regno Delle Due Sicilie
Così termina il viaggio 49/II in festa all'Italia, ai connazionali e alle magnifiche Strade d'Italia.
"...Dall'Alpe a Sicilia ovunque è Legnano...":è nel Canto degli Italiani.
FINE
Condottiero Giorgio.
Autorizzo la riproduzione a titolo gratuito; l'autore: Giorgio Mazza.
Lecco, 29 dicembre 2011. Terminato di comporre.