Devo confessare che sono quasi sempre
in disaccordo con quanto scrive l'editorialista Barbara Spinelli de "La
Stampa". Di solito lo trovo al limite dell'irritante, e spesso oltre
tale limite. Ma questa volta ha ragione. L'UE ha tanti problemi,
soffre di assenza di una politica del lavoro, di una politica sociale,
di attenzione allo stato sociale. Al contrario e' contaminata da
fortissime dosi di neoliberismo ideologico, prevalenza del dio-mercato
su tutto, unita' innanzitutto degli interessi finanziari a vantaggio di
pochi potenti e potentati.
Tuttavia Spinelli ha ragione -
questa
europa s'ha da fare. Potremo poi, lottare perche' sia un'Europa dei
popoli e non dei mercati, della solidarieta' e non della borsa. Ma la
nostra cultura, le nostre stesse
conquiste sociali, hanno bisogno di una Europa unita che si
contrapponga agli USA dei neocons, che la vorrebbero ostacolare. In
un'Europa unita possiamo discutere, lottare,
contare; le nostre (eventuali)
vittorie avranno una risonanza ben maggiore di quella che potrebbero
avere quando fossero ottenute in un solo paese. Vedi lo stato sociale
Svedese, visto nel resto del mondo come una specie di fungo alieno. Le
trentacinque ore in Francia. Quello che resta della nostra, europea,
istruzione pubblica. Facciamo l'Europa.