AFFIORAMENTI
Affioramento, parola suggestiva che fa pensare immediatamente a qualcosa che emerge, che si vede appena, che galleggia sull'acqua o sporge dalla terra. Spesso quello che affiora e' solo una minima parte di un qualcosa molto piu' grande e complesso e che e' nascosto. Per questo la parola ne porta con se un'altra altrettanto intensa: disvelamento.
Allora si vuole capire cosa e' nascosto. Si vuole scendere in profondita' . E' una operazione di comprensione, di arricchimento, di completamento di un bagaglio sempre in continua evoluzione. Quello che affiora porta con se le tracce anche degli strati piu' profondi, ne porta i segni si e' realizzato e costruito su questi segni primitivi. In pittura la brillantezza o la opacita' di una piccola macchia di colore in superficie dipende anche dagli strati sottostanti che ne sono il supporto determinante. Comunque il colore di fondo "riaffiora" sempre. E' un tornare indietro nel tempo, un viaggio a ritroso nella memoria, una operazione di ricucitura del passato.
Ecco ancora una volta il tempo ritorna nei nostri ragionamenti, non possiamo prescinderne, e' attraverso il tempo che avviene la sedimentazione, la formazione. Tutto e' in-formazione attraverso il tempo.
Il passato allora riaffiora, torna ad essere presente, anzi e' sempre presente, e' il supporto allo strato che affiora, come il colore di fondo su una tela. Allora il tempo diventa la forza con cui mi devo confrontare , relazionare, come dimensione fondamentale dello spazio che mi accingo a pensare. Uno spazio che e' un nuovo affioramento che nasce dagli strati sottostanti ne deve quindi contenere la vita' solo cosi' esso sara' il naturale prolungamento della storia sottostante, cosi' esso conterra' i caratteri propri di quell'ambiente, si muovera' con esso, sara' capace di interagire con il mondo circostante perche' ne porta tutti i segni, le linee evolutive. Gli edifici di Eisenman affiorano dall'ambiente su cui sono realizzati, si muovono con esso, ne sono la naturale "punta dell'iceberg" . Gli edifici sono ora duna nel deserto, ora l'onda che che si adagia, sempre forme che nascono dalla storia e dal tempo su cui si trovano e si muovono in perfetta armonia con l'ambiente, mai uguali e mai dati in partenza. Spazi che portano in se tutte le tracce della storia sottostante perche' da questa sono state generate. E' quindi una operazione della realizzazione che si compie "dal basso all'alto" ma che prima porta con se un processo "dall'alto al basso", un processo di disvelamento, di conoscenza, di approfondimento, di scavo interiore che e' alla base di una opera che sara' capace di vivere e comunicare.

foto di Alice Farnea (Venezia 1997)

 

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