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ENDICARI a cura dell'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente di Pachino (SR)Sei il visitatore N. dal 1 gennaio 1999
English VersionLa Sicilia Sud-Orientale è interessata da un esteso sistema di zone umide, comprendente i pantani Longarini, Cuba, Morghella e Vendicari. Questi ambienti, un tempo molto ben distribuiti nel territorio della regione siciliana, sono stati, fin dalle epoche passate, oggetto di intensive opere di bonifica che ne hanno provocato una drastica riduzione.
I pantani di Vendicari sono quelli che hanno subito le minori manomissioni da parte dell'uomo, conservando quindi buona integrità ambientale, il che consente di annoverarli fra gli ambienti umidi maggiormente rappresentativi d'Italia. L'inserimento, nell'elenco delle zone umide di interesse internazionale stabilito dalla convenzione di Ramsar, costituisce il doveroso riconoscimento della enorme importanza che i pantani di Vendicari rivestono.
Nel 1984 viene emesso il decreto d'istituzione della Riserva Naturale Orientata "Oasi Faunistica di Vendicari" e contestualmente se ne affida la gestione all'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.
È stata curata la realizzazione di una idonea rete di sentieri, che diramandosi per tutta la Riserva consentono, ai visitatori, di osservarne gli ambienti più significativi. Per chi volesse approfondire la conoscenza dell'area, si consiglia di usufruire del servizio di guide naturalistiche, messe a disposizione gratuitamente dall'Ente Gestore.
La finalità istituzionale della Riserva è quella di consentire la sosta e la nidificazione della fauna ed il recupero della vegetazione psammofila e mediterranea. Ma il visitatore attento si renderà subito conto di quanto possa essere considerata restrittiva la precedente motivazione, rispetto alla reale valenza della Riserva; considerato che in uno spazio di circa 574 ettari di territorio, coesistono tutta una serie di ambienti diversi che fanno di Vendicari un vero e proprio laboratorio naturalistico.
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Ottimizzato da Saverio Vilardo Foto di Salvatore Leanti Traduzione di Maria Rizza Tutti i diritti riservati |