SECONDA PARTE:
MOMO E IL TEMPO 
(esercizi con attrezzi non codificati)

(Foto Gasparri)

I CICLI DELLA VITA (la gioia, la fantasia, la passione, l'impegno, la saggezza...)

Esiste un grande eppur quotidiano mistero.
Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci.
Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto.
Questo mistero è il Tempo.  
Esistono calendari ed orologi per misurarlo,
misure di ben poco significato,
perché tutti sappiamo che, talvolta, un’ora ci può sembrare un’eternità,
e un’altra invece passa in un attimo…
dipende da quel che viviamo in quest’ora.
Perché il tempo è vita.
E la vita dimora nel cuore.
Questa sera ci occupiamo del tempo!

MOMO

Alcuni sono esseri speciali.
Conoscono il tempo e sanno come viverlo.
MOMO era una bambina rara.
Un cuore allo stato puro.
Senza saperlo MOMO era predestinata a salvare gli uomini
dalla fretta che spezza ogni contatto
e cancella ogni entusiasmo.
MOMO aiutata dal più magico degli esseri,
l’antica CASSIOPEA,
avrebbe restituito agli uomini il tempo
e con il tempo la vita.

I MARINAI (il gioco)

MOMO sapeva usare il tempo.
E aveva tempo per ascoltare tutti
ogni istante con lei diveniva unico ed irripetibile
e tutti imparavano da lei e ne traevano giovamento.
Persino i bimbi
persino quelli più gioiosi e fantasiosi
sognavano di più.
Bastava volerlo
e in un istante, senza spostarsi,
si poteva viaggiare nei posti più esotici
come magici marinai,
 come fanciulle di isole lontane.

BEPPO SPAZZINO

Beppo Spazzino, temeva la fretta.
Perché nella sua opinione tutta l’infelicità del mondo nasceva dalla fretta,
madre delle bugie e della imprecisione

Ogni mattina, prima dell’alba, attendeva che gli dessero una ramazza ed una strada da spazzare. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante:
ad ogni passo un respiro
e ad ogni respiro un colpo di granata.
Passo/respiro/colpo di scopa….passo/respiro/colpo di scopa… passo/respiro/colpo di scopa…  
Intanto pensava
 “E’così che vanno le cose:
certe volte si ha davanti una strada lunghissima.
Si crede che è troppo lunga.
che mai si potrà finire, uno pensa.
Allora uno comincia a fare di fretta.
E sempre più in fretta… più in fretta… ancora più in fretta.
E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno.
Allora ti sforzi ancora di più
e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato…
e non ce la fai più…
e la strada sta sempre là davanti.
Non è così che si deve fare.”
……
……
“Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta,
tutta intera, capisci?
Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro,
al prossimo colpo di scopa.
Sempre  soltanto al gesto che viene dopo.

Allora c’è soddisfazione;
questo è importante
perché allora si fa bene il lavoro.
Così deve essere.

E di colpo uno si accorge che,
passo dopo passo,
ha fatto tutta la strada.
Non si sa come…
e non si è senza respiro.
Questo è importante!.

GLI UOMINI GRIGI

Nel mondo non tutti sono come Momo e Beppo Spazzino.
Così a volte giungono epoche grigie in cui l’umanità tenta di contare il tempo
ed invece di viverlo vuole diventarne padrona.
Allora l’uomo accelera la propria vita
e facendo di più, sempre più di corsa, sempre più senza fiato,
si illude di risparmiare il tempo
come potesse metterlo da parte.
Ma il tempo non si risparmia,
quando non è vissuto nel cuore viene perso per sempre
mangiato dall’ombra stessa degli uomini.
dai temibili uomini grigi
che nascono da noi stessi
ed una volta liberati
vivono del nostro tempo non vissuto.

GLI ELASTICI

Non c’è niente di più inesorabile
della capacità dell’uomo di farsi del male.
E così, in quell’epoca triste, gli uomini dimenticarono in fretta
le cose migliori della vita.
Soppressero il divertimento, l’affetto e la gioia e lasciarono solo la fretta, l’efficienza, il risultato.
Ma i bambini vengono da dove arriva il tempo.
e il loro cuore è più vicino alle verità che gli adulti dimenticano.
I bambini si accorsero degli uomini grigi che rubavano il tempo
E tentarono di risvegliare gli adulti.
Tentarono di ribellarsi, di fuggire.

LE GRIGLIE

I bambini non riuscirono a distogliere gli adulti
dalla loro febbrile mania di inutile risparmio del tempo.
Alla fine anzi, gli uomini grigi,
sempre più potenti, sempre più numerosi,
suggerirono che anche i piccoli
potevano accantonare del tempo.
Magari giocando più razionalmente,
magari con giochi già pronti o che giocassero da soli, senza perdere tempo con la fantasia.

Magari in appositi posti, in veri depositi di bambini.
Un poco tristi è vero, ma estremamente efficienti!

CASSIOPEA

MOMO non aveva nessuno.

Non aveva genitori che la obbligassero ad entrare nei depositi di bambini.
Così pian piano rimase sola.
Fu allora che incontrò CASSIOPEA
un essere magico
che conosceva l’essenza del tempo
e pur agendo con estrema calma
viveva mezz’ora avanti agli altri.
CASSIOPEA accettò di aiutare MOMO
a lottare contro gli uomini grigi
e  tentare di restituire agli esseri umani
il piacere del tempo.

GLI OROLOGI

MOMO e CASSIOPEA riuscirono alla fine a sconfiggere gli uomini grigi.
Ricordarono agli uomini che il tempo non si può risparmiare.
Il tempo si può solo vivere.
E gli uomini riscoprirono che qualsiasi orologio
non è che un’imitazione molto imperfetta
di qualcosa che ogni creatura umana ha nel proprio intimo.
Perché come abbiamo occhi per vedere la luce
ed orecchie per sentire i suoni
così abbiamo un cuore per percepire il tempo.
E così, ancora una volta l’uomo torno amico di se stesso,
del proprio tempo
e del proprio orologio.

LE SCALE

Nel tempo si avanza di episodio in episodio
come su una scala si sale
gradino dopo gradino.
Puoi salire di corsa,
fino ad essere sopraffatto dall’ansia
e dalla fatica,
e senza vedere i gradini
O puoi salire con gioia , come Momo,
godendo ogni gradino,
assaporando il gusto di ogni episodio
l’essenza, sempre unica, di ciascun istante