Si deve introdurre con la dieta almeno 1 grammo di calcio al giorno. Il fabbisogno aumenta con l’avanzare dell’età, ed alcune ricerche hanno dimostrato che l’assunzione fino a 2 grammi di calcio al giorno non crea alcun problema.

Le abitudini alimentari che prevedono, anche in età giovanile, l’eliminazione del latte e dei latticini, oppure forti privazioni caloriche (es. l’anoressia nervosa), si traducono in un grave danno per lo scheletro, che non raggiunge una buona mineralizzazione e si trova predisposto allo sviluppo di una osteoporosi in giovane età.Come noto, il latte e i latticini rappresentano le fonti dietetiche di calcio per eccellenza.

Tra le numerose varietà di formaggio, al primo posto come apporto di calcio disponibile va ricordato il grana che fornisce quasi 1 grammo di calcio per etto di prodotto (in pratica quasi l’intera quantità necessaria in una giornata) con un ridotto contenuto di fosfati. Fortunatamente i latticini non sono gli unici alimenti in grado di fornire calcio, poiché solo poche persone riescono a soddisfare tutte le esigenze di apporto di calcio con la dieta. Altri cibi ricchi di calcio sono i pesci in scatola, in particolare gli sgombri. Tra i vegetali vanno ricordati i broccoli, i legumi in genere, le noci, le rape ed i cavoli che presentano un discreto contenuto di calcio disponibile. 

Sono ricchi di calcio anche pesci in scatola, broccoli, i legumi in genere, le noci, le rape ed i cavoli. L’esercizio fisico stimola la formazione di nuovo osso ed è di fondamentale importanza per mantenere caratteristiche di mineralizzazione e resistenza allo scheletro. Durante i periodi di immobilità l’osso perde infatti rapidamente calcio e la sua resistenza ai traumi si riduce in modo molto consistente. 

Qualunque attività fisica, purché condotta con prudenza e gradualità per non rischiare infortuni, è raccomandabile ad ogni età. Qualsiasi tipo di attività risulta utile in questo senso, soprattutto se piacevole e svolta con regolarità. Infatti non è indispensabile "faticare" o sudare, basta muoversi.

Muoversi riduce il rischio di ingrassare, fa bene alle ossa, al cuore, all’intestino, al sistema nervoso e, secondo recenti studi, proteggerebbe dai tumori al seno. Camminare all’aperto serve anche per garantire la produzione di vitamina D, importante soprattutto nelle persone che per il resto della giornata vivono e lavorano in ambienti chiusi. Seguire un programma tranquillo, con attività diverse, un’ora nell’orto o in giardino, mezz’ora di passeggiata o pedalando in bicicletta. La gravità del problema osteoporosi è strettamente collegata alla possibilità di causare fratture. La caduta è l’evento che precipita e concretizza un rischio che altrimenti resta solo teorico. In pratica, se è importante prevenire o curare l’osteoporosi, altrettanto importante è cercare di prevenire le cadute accidentali. Bastano piccole modificazioni di alcuni aspetti della vita quotidiana per evitare la brutta sorpresa di una caduta: usare pantofole chiuse, evitando scarpe coi lacci, non usare pantaloni troppo lunghi, eliminare gli angoli bui, togliere dal pavimento tappetini e pedane da letto scivolosi, non dare la cera sui pavimenti, eliminare piccoli scalini, se necessario installare delle maniglie o dei corrimano a cui tenersi nella stanza o nella vasca da bagno.

Attenzione all’impiego di farmaci in grado di provocare vertigini, di indurre abbassamenti della pressione (diuretici, antiipertensivi) oppure di causare appannamento dei riflessi durante il giorno (tranquillanti).

 

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