Cotignola, 13-14 Aprile
Il Moto Club I Leoni di Cotignola, come ormai tradizione, organizza
ad inizio primavera, un motoraduno che richiama un buon numero di
motociclisti da varie regioni. E per noi Faentini, vicini di casa, è
un piacere partecipare alla manifestazione organizzata da
ragazzi che conosciamo da tempo e con i quali spesso abbiamo
occasione di ritrovarci ai vari motoraduni. Però, se
la breve distanza da percorrere per raggiungere la meta, non lascia il tempo
nemmeno a mandare in temperatura l'olio, togliendo al motociclista
il piacere del viaggio, e la vicinanza a casa snatura i motivi che spingono
a partecipare a un raduno, attenuando l'interesse,
diverso è, per chi arriva da lontano. Un paesino facilmente
raggiungibile, con l'uscita autostradale a due chilometri dal centro,
situato ai piedi delle colline e a pochi chilometri dalla riviera Romagnola.
Penso che qualsiasi motociclista che arriva da altre regioni, abbia
la sensazione di essere arrivato in un luogo veramente particolare.
Spesso si legge sulle riviste specializzate, dei mitici valichi
dell'appennino Tosco-Romagnolo, ebbene, qui siamo a un tiro di schioppo.
Chi non farebbe una puntatina sul passo del Muraglione, oppure sul
passo della Colla?
E forse proprio la vicinanza a queste mete motociclistiche,
che induce i Faentini a partecipare al motoraduno in questione, solitamente
nella serata del sabato, per salutare gli amici, consumare la cena offerta
dal motoclub, che a Cotignola rimane una bella tradizione ben radicata,
per poi trascorrere la domenica sulle panoramiche e
tortuose strade dell'appennino. Non ce ne
vogliano I Leoni, se spesso facciamo toccata e fuga, ma lo spirito del
motociclista che è nato e vive nella "tera de mutor" facilmente
si lascia attarre dal forte richiamo della strada portandolo sovente
dove questa inizia il percorso più tormentato.
Scandiano, 19-20-21 Aprile
Come sempre, con l'avvicinarsi del fine settimana, si inizia a pensare alla
prossima meta motociclistica. Almeno a me capita così. Programmi a
lunga scadenza non ne posso fare, per cui mi ritrovo sempre a decidere
all'ultimo momento dove dirigere la mia moto. Nonostante il desiderio di
partire però, spesso mi capita di non avere una meta,
il che mi infastidisce.
Oggi è uno di quei giorni strani, dove nonostante ci sia una gran
voglia di
andare, non ho ancora un'idea ben precisa per dove. Poi verso alle dieci
di mattina, Gil risolve con una telefonata le mie indecisioni. Cosa fai
oggi, vieni con noi a Scandiano? CEERRTOOO!!! Non subito perchè ho
ancora qualcosina da fare, ma nel primo pomeriggio, nonostante un cielo
grigio e una leggera pioggerellina non prometta nulla di buono, mi avvio
per raggiungere gli amici. Sull'autostrada fino dalle patri di Imola, la
pioggia batte forte sul cupolino della moto, poi man mano che proseguo,
il cielo si apre, lasciando spuntare un timido sole che a stento asciuga
la strada. Arrivo al motoraduno internazionale "Vini Colli Scandiano
Canossa" che le iscrizioni sono ormai chiuse, ma grazie alla cortesia degli
organizzatori, Motoclub Scandiano, mi viene data la possibilità
di godere degli stessi vantaggi dei motociclisti più puntuali.
E non è cosa da poco, visto che in primis, mi consegnano una confezione
contenete una bottiglia di Lambrusco, un bel pezzetto di Parmigiano e gadget
vari. In secundis, un buono per la cena a base di gnocco fritto, affettati,
ciccioli e parmigiano, ma soprattutto tanto, tanto Lambrusco. La tavolata dei
Faentini: Gil, Barbara, Stefano, Camorra ed il sottoscritto (tutte buone
forchette) apprezza le ottime e abbondanti specialità, con una
dedizione particolare al Lambrusco. Un po di musica e la lotteria, chiude
la serata già di per se ampiamente soddisfacente. Un'altra chicca:
la possibilita di dormire con il sacco a pelo in un locale chiuso, mentre
fuori ha diluviato tutta la notte, (con la gioia di chi dormiva in tenda)
e la colazione del mattino seguente, a base di gnocco fritto ed affettato.
La nuova giornata, ancora
grigia e piena di nuvole cariche di pioggia, non invita certo a divagazioni
motociclistiche di alcun genere, per cui non rimane che salutare e
riprendere la via del ritorno.