Week end con furto, 30-31 Marzo 1 Aprile
Siamo a fine marzo e il periodo coincide con le
festività pasquali. I mototuristi del motoclub Faenza, hanno in
programma una gita di tre giorni in Francia, meta il campeggio
Caravaning Les Rives Du Loup, in località Torrette Sur Loup,
ad una trentina di chilometri da Nizza, dove Bernard e Maryse, due intrepidi
motociclisti del luogo, in occasione del loro 25° anniversario di matrimonio,
organizzano un'incontro con i motociclisti Italiani conosciuti durante i loro
frequenti viaggi in Italia. L'occasione giusta per trascorrere questo
week end in buona compagnia, approfittando della vicinanza
alle "Gole Del Verdon", per un itinerario turistico attorno ai canyon che la
natura ha creato in milioni di anni.
L'estesa alta pressione, che staziona su gran parte d'Europa garantisce
splendide giornate di sole e rigide temperature notturne.
L'intenso traffico automobilistico, che in questi giorni crea frquenti
intasamenti sulle nostre autostrade, viene semplicemente evitato
scegliendo pecorsi alternativi per evitare le zone più congestionate,
risparmiando anche in pedaggi autostradali.
Il viaggio di andata, per questioni di coincidenza di orari, lo faccio
con Jimmi e nel primo pomeriggio di sabato arriviamo al campeggio.
Salutiamo gli amici che ci hanno preceduto come: Maurizio, Angela e
Mirca, Fausto e Fiorenza, Ennio e Graziella, poi sistemiamo le nostre tende.
Abbiamo a disposizione un paio di giorni per visitare le bellezze di questa
zona assieme al nutrito gruppo di amici con i quali
ci siamo quì ritrovati. Ma come in tutte le belle favole, ad un certo
punto entra in azione la figura malefica a rovinare tutti i migliori
propositi, colpendo senza pietà ignari e tranquilli mototuristi.
La notizia arriva nel primo pomeriggio, a mettere fine a quello che doveva
essere una breve e tranquilla vacanza lontano dai problemi quotidiani.
Qualche losco delinquente della zona, ha messo le mani sulla nera
Honda CBR 1100 XX, che Dido aveva acquistato da pochi mesi.
Erano arrivati al
campeggio nella mattinata Dido e Cinzia, Roby e Barbara, Massimo e Simonetta,
Rudy e Rita, Sandro e Antonella, Marco e Sabrina e dopo aver sistemato
tende e bagagli avevano deciso di recarsi a visitare la cittadina
di Grasse, a una decina di chilometri. Avevano percheggiato le moto dove
ognuno di noi avrebbe potuto lasciarle, tutte in fila, fuori dalla sede
stradale, in una zona non troppo centrale, senza nemmeno immaginare
ciò che sarebbe accaduto. Ed invece il fattaccio è successo ed
ora la XX nera non c'è più. Non serve purtroppo chiedere in giro
se qualcuno ha visto qualcosa, cercare un indizio, cercare un collegamento
anche con la malavita locale per un eventuale riscatto, niente, la moto è
sparita e nessuno sa niente. Anche le forze dell'ordine sembrano essere
impotenti, di fronte a questi eventi, dicono, abbastanza frequenti da queste
parti. Non resta, agli sventurati, che ritornare al campeggio in attesa di
una impossibile
chiamata da parte delle forze dell'ordine, con notizie sul ritrovamento.
Ormai consapevole di non avere speranze di rivedere la sua Honda, Dido
pensa al viaggio di ritorno a casa, portato dalla sua compagna Cinzia
sul sellino posteriore della BMW F 650 cs Scarver.
Ma quando si scopre che le chiavi del
bloccasterzo e accensione della F 650, erano state messe nel bauletto
della CBR XX appena rubata assieme ai caschi e abbigliamento vario,
non resta che prendere atto del fatto che quando la sfiga colpisce lo
fa senza pietà. Ora con Dido derubato della moto e Cinzia con
la moto bloccata, si pensa come riportare a casa la F 650
e i due sventurati. Fra le tante ipotesi, una in particolare prende corpo
e diviene l'unica strada percorribile per rimpatriare la coppia, la moto ed
i bagagli, nel più breve tempo e con la minor spesa. In questo caso
vale la pena ricordare quanto siano importanti gli amici, quelli veri,
quelli che nel momento del bisogno si rendono disponibili a qualsiasi
evenienza. Così con una telefonata si informa Gianni dell'accaduto,
il quale si rende subito disponibile a partire da Faenza con un furgone
che Rudy mette a disposizione per il soccorso, e dopo cinque ore eccolo
arrivare al campeggio Caravaning Les Rives Du Loup, caricare la moto
bloccata, i bagagli e i due sventurati e ripartire. A mezzanotte circa,
Dido e Cinzia possono finalmente riposare a casa sua, mettendo fine ad una
giornata veramente da incubo.
Per loro la vacanza è finita in anticipo e a noi la brutta
storia ha insegnato quanto sia importante parcheggiare la
moto, attuando tutte le precauzioni possibili per evitare nuove brutte
sorprese. Dopo tutto questo trambusto è giusto ricordare
la visita al meraviglioso scenario delle Gole del Verdon, fatto di
profodissimi canyon scavati nell'arco dei millenni dall'erosione delle acque.
Una enorme fenditura taglia in un percorso tortuoso terre aride, ricoperte di
bassa vegetazione, regalando ai visitatori panorami da cartolina e improvvisi
baratri mozzafiato, in un intricato percorso fatto di precipizi e pareti a
strapiombo. Decine di metri più in basso scorrono le acque verdi e
trasparenti di un tranquillo torrente che dopo aver contribuito ancor oggi
alla perenne erosione, sfocia nel lago Ste.Croix, affollato di turisti.
I tre giorni di vacanza stanno per terminare, non resta che fare i bagagli
e prendere la strada del ritorno assieme a Jimmi, Marco e Sabrina, seguendo
la statale che attraverso il Colle di Tenda ci riporta in Italia. Una sosta
per un piknik di metà giornata, sotto un sole primaverile, poi di
nuovo in sella fino a casa felici per ciò che la natura ci ha
mostrato e con un pensiero a Dido sperando che possa presto ritrovare
la su CBR 1100 XX e riaverlo ancora insieme a tutti noi per un'altra
più tranquilla vacanza.