GRISOLIA è ricca di tradizioni e di usi che si tramandano di generazione in generazione.

La più importante, che si conserva in modo originale è la processione di S. Rocco, che cade il 16 agosto.

Oltre alla rituale banda, molte donne, spesso a piedi nudi, seguono il santo in doppia fila, portando sulla testa le famose "CINTE"(stecche di legno bucate in cui vengono infilate tante candele ed adornate di fiori variopinti).

 Sono ex voti, che vengono offerti al santo miracoloso.

Un rituale che si rinnova ogni anno forse per scongiurare epidemie che anticamente flaggellavano la popolazione. Sempre nel mese di agosto si possono ammirare i tanti balconi adornati di PEPERONI rossi da essiccare che danno un aspetto caretteristico al paese.

Un'altra tradizionale festa è quella di S. Lucia, qui molto venerata, durante la quale si preparano le "GRISPELLE" e si mangiano le "TREDICI COSE" nella famosa cena della vigilia.

Ma ciò che impressiona di più e che si tramanda sicuramente dal medioevo, è la NENIA in dialetto, molto commovente cantata da vecchiette il Venerdì Santo, e che è simile "al pianto della Madonna" di Iacopone da Todi. Queste ed altre Tradizioni hanno un indubbio valore culturale in riferimento alla società contadina, che è ancora presente e che, purtroppo, tende a scomparire.