Titolo alterantivo : Nuovi ..partitiVecchi .....arrivati.
I cuculi del consenso
28/12/2009
Una sera di queste ricevo una telefonata strana da un amico. Mi chiede, tra l’incredulo e il divertito, se per caso avessi cambiato i miei “ orizzonti” politici e cercassi in un eccesso da folgorato di far proseliti per l’altra sponda.
L’amico stava leggendo qualche post del mio Blog ed in fondo ad esso trovava una domanda che mai avrebbe pensato io potessi formulare.
Per farla breve mi faccio riferire quale fosse l’articolo incriminato perché avrei controllato.
La sorpresa è in questo particolare preso da un cattura schermoIncuriosito e alquanto infastidito per la verità, chiedo una spiegazione non afferrando il busillis.
E’ un annuncio che ripetendo il tipo di formattazione ed i colori del tema per il titolo e per il link può trarre in inganno sull’origine del messaggio.
Quel piccoloAds by Google, spiega ospiegherebbeal lettore che si tratta di una inserzione di tipo pubblicitario che l’Editore ( WordPress – nel caso specifico) è legittimato e autorizzato a far comparire sporadicamente nelle pagine per rientrare in qualche modo delle spese.
Comunque penso che sia l’editore, Google e l’inserzionista un po’,consentitemelo, di malizia ce l’abbiano messa : Per la pubblicità aggiunta sarebbe opportuno l’inserimento in un riquadro , con altra formattazione ed altri colori, per non ingenerare dubbi sulla provenienza del messaggio, e poi l’appunto maggiore alle tecniche subliminali insite nel messaggio : quell’ “anche“ lascia pensare ad una condivisione e compartecipazione dello scrivente ad un progetto ; niente di condannabile per carità, sono scelte personali, talvolta opinabili ma sempre e comunque rispettabili. Penso di aver ancheio il diritto ad avere delle mie idee magari opposte, manifestarle e discuterle.Sul momento ho pensato a qualche attacco di Hacker o altro boicottaggio più subdolo, poi, rimettendo i piedi per terra e considerando la “pochezza” della miaopera letteraria e politica(!) che difficilmente avrebbe richiamato interventi mirati, mi concentro alla ricerca delle spiegazioni.
Il bello della vicenda ( segnalata a Google ed al Garante per correttezza) è che si risolve tutto in una questione monetaria : WordPress chiede per il servizio NO-Ads , meno male che il cambio ci favorisce, circa 30 Dollari per evitare le inserzioni e recita :perché il tuo messaggio sia tuo.
Ad un parcheggio c’è un solo posto libero e sono due le automobili che se lo contendono, una 500 di allora ed una grossa Mercedes. La 500 ,pilota giovanissimo, più piccola e scattante arriva per prima. Il guidatore con la spavalderia dei giovani scende e rivolgendosi al guidatore della Mercedes, lo apostrofa : ”Il mondo è dei furbi”, e si allontana.
Il compassato signore della Mercedes comincia con la sua pesante automobile a spingere letteralmente fuori dalle strisce la 500, provocandole grossi danni . Il ragazzo cerca di rendersi conto dell’accaduto, il facoltoso pilota lo invita alla calma, tira fuori il portafogli, compila un assegno e glielo porge commentando : “Il mondo è di chi ha i soldi !!”Per sdrammatizzare, qualora ce ne fosse bisogno, vi racconto unabarzelletta azzeccataappresa tanti anni fa a Carpi, allora fiorente Città Emiliana, attualmente meno florida ma nostra gemellata .
Le vicende dei negri albini
26/12/2009
Una di queste mattine sfogliando, ancora assonnato, i quotidiani on line ho trovato una notizia, non troppo evidenziata in vero, di un negro albino che aveva ricevuto lo status di rifugiato in Spagna per sfuggire a persecuzioni nel suo paese natale ( Tanzania).
Le notizie hanno una loro vita, una loro durata , un loro contesto. Siamo sotto le feste Natalizie ed è più corretto andarci piano,soft: abbiamo già tanti problemi nostri per pensare ainegri e per giunta albini. ( il giornale era, per completezza,
l’Unità)
Incuriosito imposto una ricerca sul web e scopro che il problema è reale, periodicamente viene riportato da varie testate internazioni e nazionali ( El pais, Stampa, Corriere ecc); l’immancabile gruppo di solidarietà su Facebook ( pochi interventi e nessun segno di
vita da qualche mese); qualche forum.Volendo rileggere ed approfondire la notizia ricerco nel pomeriggio sul quotidiano in questione l’articolo del mattino : con sorpresa non ritrovo lo scritto e comincio a temere di aver “sognato” o immaginato la cosa.
Leggendo i vari interventi, su un forum di Body Building & Fitness, la prima reazione è di costernazione : gli intervenuti, giovani, in massima parte delNord e Nord-Est, trattano la cosa con le seguenti frasi riportate alla lettera.
***be si sa il ceppo africano è circa 200.000 anni indietro di quello europeo a livello evolutiv
***Zio bon , spero tu scherz
***il maschio sembra eminem versione tossicodipendende mongolo
***o porca troia hanno gli occhi rossi…che cazzo
***ognuno infatti ha i suoi problemi,poi l albinismo xfortuna nn è nemmeno tanto grave.è vero ti limita non poco xqnt riguarda le uscite soprattutto in giornate assolate e solitamente hanno problemi di vista ma xil resto sono in tutto ex tutto simili a noi
***se (DIO) ci si diverte a fare ste cose non vedo perchè non dovremo riderci sopra
Non vi riporto il seguito perché mi son rifiutato di continuare la lettura.
Mens sana in corpore sano: Mente sana in corpo sano. (Giovenale, Satire, X, 356)
Di sano penso non ci sia proprio niente : i corpi sono forgiati più dagli steroidi che dall’esercizio e per la mente, beh , non ci sono steroidi che tengano.
Sicuramente gli stregoni , le credenze, le usanze, le convinzioni avverse agli individui in qualche modo “diversi”, sono universali. E’ una questione di cultura , l’ignoranza non varia con la latitudine
: è la ragione che schiarisce le ombre dei pregiudizi in tutto il mondo.
Negri, meridionali, disabili, diversi per lingua, cultura, modi di vestire ecc fanno paura, vanno derisi, emarginati. Godiamo intimamente quando possiamo far valere la nostra “settendrionalità”, almeno geografica, nei
confronti di qualcuno.
A costo di non essere i “meridionali” di nessunopenso che arriveremo al Polo Nord e potremo finalmente viveredaecongli orsi polari.***xò senza voler offendere nessuno, da scoloriti si vede di + che sono parenti + stretti delle
scimmie, rispetto a noi europei
Regali natalizi
22/12/2009
Mi rendo conto che le richieste alternative potrebbero essere infinite, dal panettone alla luna : ho preferito la Tessera Mediaset perrestare in Famiglia.
Scorciatoia per l'eternità
20/12/2009
Dalla notte dei tempi nella pittura anche eccelsa si riscontra un fenomeno che per i non addetti ai lavori risulta poco o nulla comprensibile : il committente spesso risulta effigiato tra i personaggi dell’opera stessa.
Oltre che il danaro si desidera metterci ( figurativamente parlando ) anche la faccia.
Le motivazioni possono andare dalla vanità del singolo, al desiderio di “lasciare” nel tempo qualche traccia di una esistenza altrimenti banale o alla interessata adulazione del pittore che ci vede un mezzo per spillare qualche fiorino in più.
Da notare che anche pittori famosissimi ( tra gli Italiani : Masaccio, Piero della Francesca, Tiziano ,il Veronese ecc) hanno partecipato al gioco.
Si potrebbe pensare che questo sia un vezzo ormai in disuso, vista anche la fugacità e la caducità delle espressioni artistiche dei nostri giorni che difficilmente superano gli anni, raramente i decenni, sicuramente mai i secoli.
Eppure ci ritroviamo Hitchcock che in ogni suo film si ritagliava una comparsata , scrittori che nascondono tra le pagine le loro poco letterarie quotidianità, cameramen che riprendono di sfuggita parenti, amici ed ammiratori (ammiratrici) : si soddisfa
con i mezzi a disposizione, gratuitamente o dietro compenso, lavanità, questa sicuramente,eterna.
L’idea per questa riflessione sta nel ritrovamento ( ormai c’è anche una archeologia cibernetica ! ) tra le varie cartelle del pc, di una foto scattata qualche anno fa nel Santuario di Carpignano, riaffrescato di recente . Mi aveva colpito una crocifissione
, discreta pittoricamente ( per carità è un giudizio personale e da non addetto !), e tra Donne piangenti , truci miliziani e apostoli due personaggi che facevano la parte deiCavoli a merenda.
Assolutamente niente nei confronti dei personaggi , che immagino possano essere figure di rilievo nell’ambito della confraternita dei frati del Santuario. Qualche dubbio sulla modalità di “imbalsamazione” e sulla attinenza e corrispondenza storica dei particolari.
Uno degli intrusi porta gli occhiali e non ha un aspetto confacente appieno alla situazione (c’è un morto !) : il pittore ha lavorato evidentemente su una foto e nel raptus artistico ha dimenticato di ..togliere gli occhiali all’anfitrione.
S.S.L.S
16/12/2009
Una sigla, un acronimo.
[L'acronimo (dal greco ἄκρον,
akron, "estremità" + ὄνομα,
onοma, "nome"), è una parola formata con le lettere o le
sillabe iniziali o finali di determinate parole di una frase o di
una definizione ].
Sempre Sia Lodato Silvio
Una proposta, ironica, irriverente se vogliamo, ma dettata dalle contingenze
del momento.
Si
nota una voglia di “controllo”,
di indirizzamento
asfissiante delle libertà individuali a partire dal monopolio quasi
totale dei media, all’uso strumentale di gesti di squilibrati, mani e mandanti
armati di souvenir. Tutto è lecito, sembra, a chi è al potere per limitare le
manifestazioni di dissenso : Dal gruppo idiota e innocuo su Facebbok, alla “
regolamentazione” e disciplina dei cortei e manifestazioni varie ( da normare
con decreti urgenti)
Frequento, da curioso essenzialmente, Facebook da qualche mese : l’unica
pericolosità che ci ho intravisto è il contagio dalla “banalità imperante “ e
dalla “condivisione forzata“; si rilanciano messaggi, “storiche” ed
“epocali” frasi da cioccolatini, responsi e consulti di oracoli idioti,
fattorie e giochetti “anti-pensieri”, “lievi, eterei e innocui”. La quantità al
posto della qualità.
Ogni tanto appare il nostalgico di turno che, dimenticando la sua di
Giovinezza, rincorre quella dei genitori e nonni. E’ un piccolo mondo che per
le frequentazioni e i modi di utilizzo sta perdendo la vera connotazione : di
social ormai resta poco.
Il problema non è Facebook ma la voglia di imporre censure, limitazioni
e GABBIE.
Leggevo anni orsono che nelle fabbriche giapponesi
c’erano delle apposite stanze antistress, dove gli operai o impiegati
frustrati, sfogavano su una foto del capo le rabbie represse, un innocuo wodoo
del sol levante, per ritornare calmi e rilassati al proficuo lavoro. Per molti,
il social network è questo, è un modo liberatorio, talvolta dissacrante, per
fare delle esternazioni estemporanee ed afinalistiche.
La stranezza sta nel fatto che certi gruppi sono in qualche modo legittimati
all’esistenza e lasciati prosperare, pur parlando ugualmente di
violenza, di linciaggi, pene capitali, e altre “mitizzazioni” e
revival : non è certo un buon esempio inneggiare al lanciatore di souvenir ed è
giusto che detti gruppi siano banditi come sarebbe altrettanto giusto
bandire i gruppi che invocano la sedia elettrica , il linciaggio o la “polpettizzazione”
del minorato di cui sopra.
Si parla di terrorismo per una statuetta; si parla invece di patriottismo
per parlamentari e ministri di una Repubblica da cui vogliono scappare; chi
inneggia alla secessione e alla fine di uno Stato è legittimato, come un
buon sacerdote, a somministrargli l’estrema unzione.
La pallottola recapitata, si dice, recentemente al presidente del
consiglio penso sia simile a quella, anche come costo ( 300 lire), che il
Ministro Bossi prometteva o minacciava a giudici antipatici.
La violenza verbale o reale è sempre
violenza, non c’è una violenza giusta ed una ingiusta, e
soprattutto non è un colore a far legittimare certe azioni che diventano
destabilizzanti se compiute da altri.
Sicuramente un gruppo, uno scritto, un blog che inneggiasse al capo del
governo sarebbe tollerato, benedetto, magari finanziato.
L’acronimo di cui sopra lo proporrei come incipit di tutte le esternazioni
da fare in rete e, come la vecchia tessera del fascio, potrebbe essere il
lasciapassare per il lavoro, la vita sociale, l’integrazione.
In
fondo i bravi funzionari cercando l’acronimo in uno scritto saprebbero che lo
scrivente è un fedele seguace
ed emulo dell’Emilio Nazionale e eviterebbero di leggere l’intero
articolo e di perdere tempo facendo così contento il frenetico ed
anti-oziosi Renato.
Penso che una volta espletate le piccole necessarie formalità di
rito, la sigla possa essere trasformata in S.S.L.S.S.
che corrisponderebbe a Sempre Sia
Lodato San Silvio,
più confacente alle aspirazioni dell’interessato.
Sorprende come ogni qualvolta il potere avverte qualche scricchiolio ci sia
una coincidente e sorprendentemente opportuna ripresa di atti
qualificabili e qualificati come terroristici. Quando il potere era al
centro il ventaglio di scelta era più ampio : si poteva optare per un nemico
rosso o un nemico nero. Oggi il nemico è solo rosso, colore ormai di
fantasia e di ricordi : la moda quest’anno indica come Viola il colore
di tendenza.
Cerchiamo
di non perdere di vista le reali necessità del paese e giocare sempre meno con
le parole e le bugie : la storia è scritta nei libri, la cronaca al
massimo riempie gli almanacchi.
Il Lupo, l’agnello e il fiume Ufita
13/12/2009
Dal Mattino del 6/12/2009
Cinzia Puopolo – Melito Irpino. Non sono
le industrie ad avvelenare le acque del fiume Ufita, provocando la morìa di
pesci, ma gli scarichi abusivi. E’ quanto emerge dal monitoraggio ambientale del fiume Ufita, commissionato dall’Asi,
che arriva nel giorno del blitz dei carabinieri e dei tecnici dell’Arpac al
depuratore di Melito Irpino. A denunciare odori nauseabondi e
fuoriuscita di liquami dalle vasche, erano stati alcuni cittadini residenti
nella zona che hanno presentato alla stazione dei carabinieri di Grottaminarda
un articolato dossier con un reportage fotografico che attestava la fuoriuscita
di liquami dalle vasche del depuratore con il conseguente inquinamento
ambientale. Dal sopralluogo dei tecnici dell’Arpac sarebbe emerso che le
disfunzioni sono circoscritte a una vecchia vasca e non al nuovo depuratore che
è, invece, perfettamente funzionante. Ma, indipendentemente dalla causa, un
dato è certo: i liquami finiscono direttamente nel fiume Ufita, così come nelle
acque del torrente finiscono gli scarichi provenienti da Grottaminarda che non
passano attraverso il depuratore. Sarebbe questa la causa maggiore
dell’inquinamento dell’Ufita, della scomparsa dei pesci che tanto ha fatto
infuriare gli ambientalisti. Lo attesta lo studio del
Consorzio per l’area di sviluppo industriale della provincia di Avellino che,
attraverso la società “Bierrechimica srl”, ha monitorato per più di un anno la
portata e lo stato d’inquinamento del fiume individuando le responsabilità.
«Il risultato di questo studio che presenteremo giovedì prossimo non ci
meraviglia – dice il presidente dell’Asi Pietro Foglia -. Il nostro obiettivo
era quello di dimostrare che, per quanto l’attenzione delle autorità competenti
sia concentrata sulle industrie e sul nostro depuratore di Flumeri,
l’inquinamento del fiume Ufita ha ben altre origini. Naturalmente il
monitoraggio oltre ad individuare le criticità punta anche ad avanzare le
proposte per risolvere il problema. Consegneremo i risultati dello studio all’amministrazione
provinciale, ai Comuni della Valle dell’Ufita e lo metteremo a disposizione
delle autorità giudiziarie. Naturalmente, il problema non è circoscritto al
fiume Ufita, ma investe gran parte dei corsi d’acqua presenti sul territorio
provinciale, a cominciare dal Calore». L’Ufita è stato tenuto sotto
osservazione per un anno e mezzo con l’obiettivo di valutare l’impatto
ambientale del depuratore dell’area Asi in relazione al netto deterioramento
della qualità delle acque nel periodo di magra. «Lo studio – spiega il
consulente chimico Maurizio Galasso – è servito per verificare, dal punto di
vista scientifico, se i reflui depurati dall’impianto potessero aggravare o
meno la situazione del fiume Ufita e se non fossero essi stessi la causa del
deterioramento delle acque del corpo idrico ricettore. Il monitoraggio ha
riguardato tutte le condizioni meteo e di portata per arrivare ad avere un
quadro completo che non solo ha permesso di valutare l’impatto del depuratore
ma, in primis, lo stato del corpo idrico, le pressioni antropiche e,
soprattutto, le ipotesi di intervento per un ripristino complessivo di tutta
l’asta fluviale». Dal monitoraggio sono emerse due problematiche: la drastica
carenza di portata nel periodo estivo e la presenza di inquinanti. «Abbiamo
rilevato – dice Galasso – che un tratto a monte del nucleo industriale dell’Asi
risulta completamente asciutto. Nel fiume Ufita, inoltre, arrivano scarichi non
depurati che compromettono la qualità dell’acqua anche nel tratto dove la
portata è perenne»
A leggere l’articolo del Mattino del 6 Dic 2009, un opera di monitoraggio
commissionata dal consorzio per l’area industriale scagionerebbe le
“industrie”, addossando le colpe, tutte le colpe, allo scarso spirito
ecologista dei comuni confinanti, Melito e Grottaminarda.
Sorprende la corrispondenza temporale, cronometrica direi, SVIZZERA,
tra la presentazione del monitoraggio ambientale ed il blitz al
depuratore: sono troppo razionalista per credere alle favole anche se per
l’ennesima volta vado a propinarvene una.
E’ mia convinzione che molti pensano di poter rifarsi la verginità facendo disinformazione
: qualche neurone libero e non ancora assopito in giro si trova
ancora, Per fortuna.
“Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi. Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.”
E’ L’incipit della famosissima favola di Fedro del lupo e l’agnello. Il lupo
accusa l’agnello di sporcare l’acqua del fume ( l’inquinamento ante litteram )
.
Per
ben focalizzare i termini riporto la mappa ( San Google ) con evidenziate
alcuni particolari : Le industrie, il senso di scorrimento del
fiume, il punto dell’ inquinamento rilevato a settembre, i torrentelli
che partendo da Melito e Grottaminarda confluiscono nel fiume.
Per riprendere la favola “superior stabat Lupus” e se si guarda la mappa, Il
lupus (superior stabat ) potrebbe essere la zona industriale e le sue
industrie; “longeque inferior agnus”, lontano e a valle l’agnello o meglio gli
agnelli , Melito e Grottaminarda ( Agnelli si ma figli di Pecore Nere,
comunque. Questo a scanso di equivoci o frettolose assoluzioni)
Almeno nel caso documentato del 14/09/2009, il
luogo incriminato sembrerebbe discolpare gli agnelli, e potrebbe far pensare,
purtroppo non ci sono prove, alle strutture a monte. ( Per ironia della sorte
nel luogo dell’inquinamento c’era la carcassa di una pecora !)
Il rimedio non è solo incolpare gli altri o lavarsene le mani : le coscienze
non si ripuliscono con i comuni detersivi, magari ecologici. In questi giorni è
un fiorire di scie nere che dai tanti torrentelli scaricano
nel fiume i liquami degli oleifici del comprensorio non
a norma ( cosiddette acque di vegetazione, altamente inquinanti).
Tra lupi, finti agnelli e volpi ognuno fa la sua parte e
l’unico vero agnello sacrificale sembra essere il povero fiume Ufita.
Tutto questo tra un rimpallo di responsabilità e di (in)competenze
vergognoso : eppure penso che ci sia qualcuno, pochi o tanti non so, che vivono
e sono pagati per controllare e salvaguardare l’ambiente.
Qualche dubbio,concedetemelo, sulla effettiva competenza e laboriosità dell
ARPAC, dopo i recenti scandali sulle assunzioni, è umano :
Attendo, fiducioso, smentite.
The day after – Il treno della civiltà
11/12/2009
Il giorno dopo.
Dopo …. dopo una tragedia. Una morte imprevista e forse , anzi sicuramente, evitabile.
Una serie di cose, contingenze, situazioni mal valutate riescono a trasformare
un momento di divertimento in un tempo di dolore, lunghissimo per chi lo vive
in prima persona.
Saputa la notizia ( la morte di un compaesano al falò della vigilia
dell’Immacolata), il mattino seguente tra fittissime bancarelle, vocii di folla
al mercato, musichette ed imbonitori, calca impressionante, a mala pena riesco
a raggiungere il luogo dell’ incidente che pure era lì a due passi da
quell’autentica bolgia ignara e distaccata.
A fatica arrivo sul luogo : c’erano alcuni reporter televisivi, qualche
curioso, neanche un fiore.
La sensazione che ho avuto nel vedere quei tronchi enormi, inusuali,
ancora fumanti, quei tavoli con ancora delle bottiglie di vino e bicchieri, un
barbecue in attesa di cuocere della carne preparata e pronta, era come di
un “freeze” , un ferma immagine durante la visione di un filmato, una
moviola di sentimenti in cui si era purtroppo rotto il REWIND.
Ho associato a questo quadro il ricordo di un calco visto a Pompei : in
entrambi si fotografava la morte improvvisa, inaspettata, illogica.
Queste cose, sporadiche fortunatamente, non avrebbero ragione di
verificarsi, un falò il più grande possibile, enorme, da far invidiare, la
occasionale disponibilità di enormi tronchi di palma ( pianta esotica : brucia
, non brucia ?), l’uso di mezzi meccanici per formare la pira ecc, sono fatti
che possono davvero passare inosservati, in un trafficato centro di paese ?
Non richiamano almeno la curiosità di chi per compito ha l’obbligo di
controllare il territorio ?
Già in passato, lo ammetto col senno di poi, abbiamo nella vita di paese
fatto qualche sciocchezza collettiva : ricordo qualche decennio fa e oltre
delle corse di cavalli lungo il corso del paese, asfalto stradale, non
transennato a dovere, in salita , col pubblico a due passi e cavalli allo
spasimo e noi con i nostri figli a giocarci, senza saperlo e senza
consapevolezza, la nostra piccola roulette russa.
Ancora per qualche anno si è corso lungo le strade cittadine con i go
Kart , con per fortuna solo piccoli disguidi.
Chi organizza questo genere di cose, è comprensibile, viene preso dalla
frenesia, come un bambino che vede con la mente il risultato spettacolare e
tende a minimizzare i rischi : da qui la necessità non di vietarle, se
possibile, ma di affidarne la sorveglianza o la supervisione a personale
competente. Era tanto difficile interpellare un pompiere per consigli e la
messa in sicurezza di un falò così inusuale ?
Penso
non sia più tempo di capricci; i tempi attuali richiedono una maturazione
collettiva ed accelerata se non si vuole perdere il treno della civiltà.
Gli sfebbrati del sabato sera
08/12/2009
Il titolo, inutile ricordarlo, doveva essere una
parodia del film di Travolta di qualche anno fa. Nel film si raccontavano i
fine settimana di giovani americani tra balli, discoteche e altre sfolgoranti e
luccicanti diavolerie d’oltre oceano .
Faceva da triste contraltare l’ immagine memorizzata
tra i miei ricordi recentidel Nostro
Corso , in orari neanche tanto impossibili : Un corso senza vita, nessuna
vetrina accesa, le luminarie natalizie ( carine quest’anno) ad allietare una
folla di fantasmi.
La mente proponeva altre foto-ricordo di anni passati :
Grottaminarda era la“città che non
dorme mai – The citythat never sleeps
!in questa parte di mondo e di Irpinia.
Il paragone con New York, forzatissimo sicuramente, può dare l’idea non di opulenza,
ricchezza , vistosità ma di vitalità : a qualsiasi ora del giorno e della notte
era facilissimo incontrare qualcuno o gruppi di persone per strada. Qualche Bar
aperto con le luci accese ad attirare i cacciatori forestieri di passaggio
proprio come gli specchietti che essi adoperano per richiamare le allodole.Qualcuno obietterà che questi giorni per temperatura,
clima ecc non invogliano a restare per strada. E’ sicuramente vero, ma la
sensazione che ne ricavo è di un lento, inesorabile, inarrestabile declino. Ho
la sensazione che manchi qualcosa e che tutti noici lasciamo cullare dalla bellezza dei
ricordi e ci rassegniamo ad un fatalismo che faccio fatica ad attribuire alla
nostra popolazione, un po’ guascona , anche irriverente spesso , ma sempre
pionieristica.
Non è solo il clima dunque. Mancano spazi e motivi di
aggregazione costanti e stabili, tutte le occasioni di richiamo che hanno
successosono occasionali e spesso
imprevedibili : ad esempio l’affollatissima odierna fiera dell’Immacolata,
favorita anche dalla inconsueta clemenza del tempo, una notte colorata di fine
estate, un suggestivo presepe vivente.
E’ crisi, girano meno soldi nostri, ne arrivano sempre
meno dall’alto e la politica ed i politici cominciano a mettere occhio anche
alle piccole somme, si comportano un po’ come lo scugnizzo che ruba il cestino
dell’offerta al mendicante cieco, rendendogli problematica la vita.
A ben vedere non penso siano i soldi, o meglio non
solo i soldi, il motivo della sempre maggiore ingerenza in negativo della politica
nelle espressioni di socialità spontanea o strutturata di un paese : spesso è
una vera e propria pulizia etnica.
E’ una occupazione sistematica ed omologante di
spazi consolidati che con le buone o con le cattive devono passare sotto il
controllo della fazione (clan) al momento dominante.Gli esempi : - Le crociate per la conquista
della Pro Loco( non so se esiste ancora, io per lo meno da
cittadino non mi accorgo di una sua esistenza )- Il Festone stesso che in soli tre anni di gestione poco professionale
ed improvvisata ha dilapidato decenni di storia e tradizioni- Il Forum dei Giovani occasione di
aggregazione giovanile fattiva , ridotta ad un “culturalissimo” torneo dipoker in piazza, o ad una scampagnata
preelettorale a base di pasta e fagioli.
Le postazioni che si conquistano vengono annullate per
incapacità gestionali; le postazioni che resistono vengono letteralmente… rase al suolo. Ricorderete il centro
Sociale della Caritas che negli anni aveva rappresentato nel bene e nel male un
punto di aggregazione, di manifestazioni teatrali, recite scolastiche ed altro
e che essendo legato alla parrocchia non
era per sua natura conquistabile : è stato abbattuto circa quattro anni fa per
far posto all’allora imminente e mai
neanche iniziato auditorium.
E’ previsto per
il corsol’invaso spazialeche facendo pari con l’asetticità della piazza
, richiamerà visitatori da altri pianeti , in numeri astronomici ma
difficilmente qualificabili, stante la invisibilità agli umani dei turisti
alieni.
IL Conto ( Lu Cunto) della Politica
05/12/2009
Lospunto, la scusa per poter metter mano ai ricordi di “letteratura” spicciola,
me l’ha procurato, involontariamente, un amico che, commentando fatti recenti
del paese, ha usato letteralmente questa frase :“Ma nun s’ sazian mai !!”.
Lasciava intendere che a suo parere la politica, a tutti ilivelli, mostra un incremento esponenziale dell’appetito che non tiene
assolutamente conto del momento di difficoltà che il paese e la gente comune
attraversano : aveva l’impressione che dal tavolo del banchetto cadessero
sempre meno briciole.
Il raccontino, quasi un apologo, calzante a pennello, l’horipescato da letture infantili : una raccolta di Racconti del Gargano ricevuta
in regalo da un maestro elementare di Mattinata che di passaggio ed assetato
aveva ricambiato con l‘acqua del sapere un bel bicchiere di acqua fresca di
fontana.
L’ambientazione ( location) era una di quelle grandimasserie pugliesi, veri e propri villaggi quasi autosufficienti, circondate da
enormi distese di terreno coltivato.
Un
servo, sicuramente sazio e con l’autorità riflessa di cui si sentiva investito,
trafelato corre dal suo signore a “denunciare”
un estraneo affamato che s’era introdotto in un campo di fave e aspetta ordini
su cosa fare.
Il padrone, uomo di mondo, lo frena e gli ordina di spiare e
riferire quello che l’affamato faceva.
Il
servo, perplesso, si reca nel campo, osserva e riferisce :“
Strappa le piantine ed ingoia tutto, foglie, baccelli e fusto”.
La storia si ripete più volte a distanza di minuti :
“Ora stacca i baccelli e li ingoia”
“Ora apre i baccelli e mangia solo le fave “
Il Signore trattiene il servo che voleva allontanare a
pedate il ladro ormai sazio a suo parere e lo rimanda a spiare.
Il servo torna e riferisce che l’intruso, sdraiato all’ombra di
un albero, dopo aver con meticolosità ripulito le singole fave della pellicina
che le avvolgeva le lanciava in aria e cercava di afferrarle con la
bocca.
Il
signorotto a questo punto e solo a questo punto da il permesso al servo di
cacciare a pedate nel didietrol’ex affamato.
La
politica ed i politici, non penso a nessuno in particolare, sono alla pellicina,
dimostrano sempre maggiore distacco e distanza dalla realtà, continuano a
mangiare non perche abbiano fame ma perché ormai èl’unica cosa che sanno fare.
E dopo
“lu cunto”, spero gradito, parliamo anche del conto.
…
Come in tutti i conti che ci presentano alla fine del pranzo nei ristoranti,
anche nel conto della politica, una buona parte della cifra è rappresentata dal
..coperto: nel caso dell’ostesotto coperturafiniscono le spese accessorie del
pranzo ( uso e pulizia delle posate, tavolo, piatti, tovaglia e tutto quello
che fa brodo (per restare in tema) , in politica ilcoperto è copertoe basta ( da coprire, nascondere,
celare ecc).
Buon
appetito !
Realtà ed
interpretazioni
03/12/2009
A guardare lafoto di Brunetta il fustigatore, in questo inconsueto atteggiamento, ci vengono
alla mente tante interpretazioni della realtà( che poi è unica).
Qualcuno sicuramente, in mala fede e comunista,
gongolando crede di aver pizzicato a razzolare
male il buon predicatore , autogiustificando così la propria
fannulloneria.
Altri, confortati dagli sguardi sofferenti e assonnati
degli altri personaggi della foto, si consola pensando sia stata scattata durante
qualche visita di cortesia-istituzionale ( se ancora esiste !) ad un convegno
dell’ Ulivo con Prodi relatore .
L’interpretazione più azzeccata a guardare le ultime,
shoccanti, idee partorite dal vulcanico ministro sembra essere la seguente.
Il problema è di ordine sanitario, c’è tanta insonnia
in giro, i metodi ed i farmaci per conciliare il riposo finora adoperati
sembrano sempre meno adatti alla bisogna. Tra i farmaci più gettonati nella
società moderna ci sono i tranquillanti e gli ipnoinducenti che comportano
esborsi consistenti ai cittadini ( Non sono mutuabili !)
In considerazione che altri
metodi, ormai resi desueti dalle innovazioni tecnologiche ( colore e digitale
terrestre ) quale il contare le pecore dell’intervallotra le trasmissioni Rai di qualche decennio
fa, non sortiscono più alcuno effetto, Il
ministro sperimenta in prima persona e sembra con buoni risultati un metodo ,
annunciato alla stampa in queste ore .
Quindi non si tratta di”riposo”seppur legittimo,
ma di lavoro vero e proprio .
Tornando seri e per la trasparenza tanto decantata e
propagandata, oltre al test per le droghe , proporrei di sottoporre tutti i
parlamentari, affidandone l’incarico a qualche società di Ranking estera, al
test del Quoziente Intellettivo
: penso proprio che ne vedremmo delle belle!
La Fratta
01/12/2009
La Fratta – Come ti tolgo le radici
La Fratta era (
Il passato ormai è d’obbligo !) la Grottaminarda antica. situata nella parte
alta del paese, addossata , come un pulcino
sotto le ali della chioccia , al
castello e alle chiese.
Avevo dei parenti che ci vivevano e da bambino ci sono stato spesso. Tanti vicoletti dietro la chiesa madre, tre o quattro addirittura, in quello
che a vederlo adesso con gli occhi di un
adulto , sgombro dalle vecchie costruzioni, è un “fazzoletto” di spazio tanto che
ci si meraviglia e si fa fatica a collocarci i ricordi.
Le misere abitazioni di quei vicoli, qualcuna la
ricordo ancora con un piano superiore con verandinaequalche vecchio secchio ( conca) zincatanon più idonea a contenere acqua, a surrogaredei vasi per rossi geranei . Le case, dicevo
,erano rigorosamente prive di acquedotto e di bagni e i mattinieri
passantia scanso di maleodoranti “
gavettoni ” ( i rifiuti organici dell’intera famiglia, spesso, venivano gettati
in strada senza neanche guardare) percorrevano le stradinerasente i muri.
In realtà il primo titolo che mi era passato per la testa era : “ La corte dei miracoli”.
L’assemblea come al solito si è rivelata anche in questo consiglio del
28/11/2009, una corte con un signore e tanti cortigiani, per lo più silenziosi
ed ossequianti. Stavo per “ accendere “ ( permettetemi il riferimento
televisivo, del resto un consigliere ha tirato in ballo durante il
consiglioIl Grande Fratello)l'idea, quando mi balena il
ricordo di Quasimodo il gobbo di
Notre Damee di Esmeralda la splendida gitana ,regina della corte dei miracoli: più o meno la “Forcella” di Napoli
trasportata a Parigi. Per non offendere nessunoho cambiato il titolo, meno ad effetto sicuramente ma più garbato.
Questi i retroscena.
Alla apertura dei lavori quando la sala andava a
riempirsi , tra i primi “trans”
, [ Frenate !, Marrazzo, i brasiliani
ecc non c’entrano un tubo - è solo un poco di latino( che guaio aver fatto il Classico ) che si
contrappone a “cis”] è
entrato qualcuno che a voce altasbraitava di rompere i denti non ho capito se faceva il dentista o volevasolo
… procurarci del lavoro.
Parlare di “Cis” e “trans” in questa occasione non
èun voler fare “lo show”(!) e dar sfoggio di cultura , lungi da me,
ma serve solo a rimarcare che il presidente del consiglio ha precisato i ruoli
e gli atteggiamenti che dovrebbero tenerele persone che stanno al di qua (cis) o al di là (trans) delle
“transenne” : pubblico e consiglio comunale. Il pubblico deve ascoltare in
silenzio non disturbare ed avere un comportamento urbano:intutta la serata le uniche parolacce le ho ascoltato da un consigliere
– Presidente prenda nota !
I lavori iniziano con il primo ordine del giorno ,
approvazione ed istituzione di una struttura di servizio di protezione civile
comunale; il relatore, un po’ emozionato- non è una colpa, legge un kilometrico
regolamento con enunciazioni e propositi
faraonici ( mezzi speciali, volontari , radio trasmittenti, forse elicotteri ,
navi e mezzi anfibi ) . L’idea che mi son fatto io è che si sta creando un po’
di movimento peraccontentare qualcuno e
per … racimolare qualche voto in futuro. E’ deprimente ascoltare che questo
tipo di strutture sono state introdotte e regolamentate a livello legislativo
circa 20 anni fa ( primi anni Novanta), forse allora non servivano.
Si presentavano nuove struttureda mettere in piedi ed una mi ha colpito : il
NOP, che dovrebbe essere Nucleo Operativo P?, e che io invece Non
Oso Pensare a cosa serve.
Non a caso parlavo di Chilometrica relazione ( circa ¾
d’ora) per rimarcare che il tempo spesso, in relazione agli stati d’animo
individuali , può dare l’impressione di essere eterno ofugace : è opportuno che lo si misuri con un
orologio o in mancanza con una clessidra, magari si saràpiù imparziali ed equi.
Secondo ordine del giorno : un po di alchimia contabile
, cifre che si prendono con una mano e si rimettono a posto con l’altra. Il
sindaco che rivendica una certosina e taccagnesca“oculatezza”nella gestione del
danaro pubblico. ( Prima o poi si parlerà anche di questo)
Terzo ordine del giorno , il pezzo forte, chiesto dalla minoranza, su un verosimile abuso edilizio, mancato rispettodi norme urbanistiche ,artifizi metrici e terreni ( zone D) che si
restringo e si allargano a comando, a seconda della convenienza del momento;
consiglieri più o meno interessati direttamente ed altri consiglieri paladini .
Gli interessati che per salvare la forma escono dall’aula, salvo origliare come
servette dietro la porta . Il potere politico ancora questa sera“scarica
“pilatescamentele eventuali responsabilità sui funzionari
rimarcando una loro libertà di manovra senza alcuna interferenza .
( Confronta un post precedente : il brutto anatroccolo)
Il titolo parla di miracoli e parliamone : Mosè che doveva scappare dall’Egitto
con il suo popolo, si trovò la strada sbarrata dal mare e i miliziani del
faraone alle costole, rivolgendosi al Cielo chiese e ottenneche le
acque del mare si aprissero per consentire la salvezza della sua gente e
l’arrivo alla terra promessa.
Noi, più in piccolo e forse
stando meno a cuore alle Divinità , il miracolo lo facciamo più modesto : spostiamo un torrente … sulle planimetrie. Col tempo miglioreremo.
Gemelli (ormai) diversi
27//11/2009
"Un'isola
ecologica, oecopiazzola, è un'area recintata e sorvegliata, attrezzata per laraccolta differenziatadei rifiuti, disponibile in molti comuni italiani. I cittadini
possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di
raccolta, tipo i rifiuti ingombranti o pericolosi. L'utilità principale è
quindi, quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e
tutelare meglio l'ambiente."(wikipedia)
"Ilgemellaggioè un
legame simbolico stabilito per sviluppare strette relazioni politiche,
economiche e culturali. Esistono vari tipi di gemellaggio, fra istituzioni,
enti,scuole. Questeunionivengono
messe in essere per favorire relazioni umane e culturali tra i due soggetti o
enti che effettuano il gemellaggio. Il gemellaggio più conosciuto è quello
costituito fra due Città o Paesi dello stessoStatoo di
stati diversi".(wikipedia)
Dall’“articolo”
riportato sopra si evince che le gestioni ( e gli stipendi – mi viene dapensare) si sottraggono e si acquisiscono , passano dall’uno all’altro : l’unica cosa
stabile e inamovibile sembrano essere … i rifiuti ed i personaggi che li
“gestiscono”.
Grotta e Mirabellaqualche anno fa hanno dato vita ad un gemellaggio, oltre la vicinanza
geografica , gli altri motivi di comunanzaerano allora un fioreda
sfogliare ( m’ama , non m’ama ?), la predilezione per periodiche escursioni in
Alta Irpinia ad interrogare l’oracoloed
infine la gestione dei rifiuti .
Il fioreè appassito, l’oracolo perde colpi ed
estimatori, il gemellaggio (se c’è ancora – non so) si regge solo sui rifiuti.
La fotomostra la
nascita di una isola ecologica spontanea in pieno centro a Mirabella , località
Passo( Una volta tanto non parlo male
di Grotta !).
L’accumularsi di tutto quel ben di Dio in un’area di sosta per pullmane parcheggio , fa pensare quasial desiderio inconscioche quei pneumatici, letto, frigoriferi e tv
eccsalissero sul mezzo e si
trasferissero motuproprio in altri
lidi.
Considerando lo stato in cui versano le nostre zone ,“munnezzamente” parlando , proporreiuna nuovo e più calzante definizione di isola
ecologica :L’isola , pezzo di terra notoriamente circondata interamente dalle
acque, aggettivata con “ecologica” che richiama alla mente più
la pulizia che i rifiuti, si adatterebbe meglioa quei pochi ed ormai in via di estinzioneposti puliti, una volta vanto dell’intera
Verde Irpinia , circondati e annegatinell’oceano di immondizia che ci
circonda.
Viste le ambizioni e le elezioni politiche di vicina
scadenza, consigliereiall’interessato
(i) di ristampare nuovi biglietti da visita : in caso di vittoria, vista
l’esperienza accumulata, un posto da “gestore “ conrelativi stipendiè assicurato .
E poi lo dicevano tanti anni fa i Romani : Pecunia
non olet !
Miti e Leggende Grottesi (4)
24/11/2009
Confesso di averci preso gusto a propinarvi i ricordi dell’infanzia passatanelle campagne di Grotta da “cafone” e delle rare e domenicali
venute in paese alla conquista di un posto nel mondo dei grandi.
Spesso si trattava di un vero e proprio rimorchio forzoso ,
sequestro parentale direi, alla messa nelle di allora tante chiese
del paese, alcune di esse non ci sono più, altre son state rifatte non so
dire se in meglio o in peggio. La liturgia era rigorosamente in latino e
le buone e pie donne cercavano di imitare onomatopeicamente, fin quando
ci riuscivano, l’officiante ed in mancanza si inventavano
neologismi latineggianti (Ave Maria razia prena ecc)
o … si parlava d’altro. In effetti la messa era l’occasione per
tante persone di tenersi aggiornati sugli accadimenti e sui pettegolezzi del
paese. Si bisbigliava di corna, tradimenti e inciuci per tacere
momentaneamente e repentinamente agli inevitabili richiami del sacerdote
, in dialetto per farsi comprendere, salvo riprendere non appena
ricominciava l’incomprensibile liturgia in latino.
La chiesa era una
marea di strani fazzoletti , tutti apparentemente uguali , annodati
dietro la nuca alla maniera delle nostre donne, eppure un occhio
attento riusciva a percepire due o tre varianti ( rappresentavano in genere o
una testa di cavallo o un pavone , ripetuta più volte, di colore
dorato su un fondo verde scuro o blu scuro – La moda
grottese di allora).
Le rare volte , non sono un buon praticante, che frequento la chiesa nelle
ricorrenze importanti, Pasqua, Natale, Capodanno noto con dispiacere la
costante ed inarrestabile diminuzione dei fazzoletti tipici e con
essi anche la riduzione degli astanti : evidentemente, nonostante
la messa non sia più in latino, le occasioni ed i luoghi per .. socializzare
sono cambiati.
Mi raccontavano di una domenica in cui uno squilibrato armato di coltello
fece irruzione in Chiesa ( Santa Maria Maggiore) e dopo aver
minacciato più ragazze ne uccise una : alla fine fu bloccato da un altro tipo
psicopatico , l’unico che ebbe il coraggio di affrontarlo ed immobilizzarlo.
Ancora , vagamente , ricordo una impalcatura che si allestiva
all’interno della chiesa, enorme, ricoperta di velluti scurissimi , che
ospitava le bare dei defunti che restavano l’intera notte nella chiesa : La
Castellana .
Ai quattro angoli statue di cartapesta di donne in lacrime , le Piangenti,
ritrovate impolverate in un deposito con gran schiamazzo e clamore mediatico di
paese lo scorso anno, avviate si disse al restauro e di cui attualmente
si son riperse le tracce.
Finita la messa , si scendeva al
paese e dopo qualche capriccio e pianti direttamente proporzionali alle
disponibilità economiche della genitrice , si riusciva spesso a farsi
comprare un sorbetto che veniva servito da un signore con un
carrettino –bicicletta su cui spiccava la scritta “ Non si vive
di solo pane” per invogliare i poco facoltosi compaesani di
allora a “ concedersi “ una tantum l’ebbrezza di un gelato .
Altri tempi !
Qualche anno dopo , diventati più grandicelli, il cinema :
Western , Toto, antica Roma, Spartacus , gladiatori e …. Barbabietola .
Era il soprannome dell’ operatore alla macchina di proiezione invocato e
imprecato tra urli e fischi ogni qualvolta la pellicola consunta dall’
uso si spezzava interrompendo bruscamente la visione.
Ho rincontrato il sig Palladino
( vero nome di Barbabietola ) parecchi anni dopo, in pensione,
che scoprendosi una inventiva e una predisposizione alla finzione ( aveva
del resto visto tanti film nella sua vita ) si guadagnava da vivere
facendo il rabdomante con improbabili e ciarlataneschi strumenti ( fili,
trasformatori ed (!) un cercametalli) . Si racconta di molte e
precipitose fughe per sfuggire all’ira dei bifolchi che avendo scavato invano
dei pozzi su sua indicazione cercavano di riempirli col suo.. sangue.
Non ri-uccidere i morti
22/11/2009
Ogni
qualvolta una piccola comunità , che si
definisce forse un po’ esagerando città , una comunità ove in fondo tutti si
conoscono almeno di vista, viene scossa da un fatto di cronaca nera inspiegabile,
la reazione generale è di incredulità : con la mente e la ragione si cerca di
immaginareil vicino di casa , il
conoscente , il passante , noi stessi o un nostro familiare nell’atto di
compiere il reatoescatta subito la convinzione di innocenza - assolutoria,
liberatoria e non destrutturante.
Il
colpevole non è, non può e non deve essereuno di noi , sicuramente è un diverso, avrà
un’altra cultura , ideali e valori modesti e forestieri . Le contingenze , la
presenza di elementi estranei al contesto sociale offronospesso,molto spesso, delle
consolanti e rassicuranti vie di fuga:
ci permettono di mantenere una parvenza di giustizia, ed in questo modo ci si
protegge e si difende l’ identità.
Le
ragioni del cuore, dei sentimenti, molto spessopeccano di miopia.
E’
importantissimo non abituarsi, non trattare con superficialità e sufficienza questi
fatti fortunatamente sporadici dalle nostre
parti. La dimensione umana di un ambiente la si misura da tante piccole cose che
fanno la differenza tra le vere città e i nostri paesi. La partecipazione al
dramma del singolo o della famiglia spesso è palpabile :tantissimi fiori, tante persone ai funerali,
l’abbandono di ogni pregiudiziale falsamente moraleggiante, l’innocenza disarmante
di un gruppo di solidarietà su un Social Network .
Sono
manifestazioni da non enfatizzare né da sottovalutare ma soprattutto
da far “durare” nel tempo : è
questo il vero limite. Fatte queste esternazioni spesso, troppo spesso, abbiamo
appagato il senso di umanità e di solidarietà che convinzioni morali, religiose
e di costumeci impongono.
Non
aspettiamo il prossimo , speriamolontanissimo, misfatto per ripetere il rito della solidarietà : chi
soffre per l’accaduto di oggi ,
certamente domani e penso tutta la vita ne serberà le ferite.
Si
ai fiori, alle preghiere, alle parole di conforto ma la solidarietà è anche
permettere alla giustiziadi fare il suo corso : non è pietà (pietas)proteggere chi compie un delitto, è un reiterare l’offesa
verso la vittima e verso la comunità .
L’indifferenza
, lo scavalcare il morto sul marciapiede ( ricorderete il filmato passato in Tv
su una esecuzione di camorra a Napoli ) ci restituisce una dimensione che non è
NOSTRA : quando ci comporteremo allo stesso modo, saremo sicuramente una CITTA’
ma di Zombie.
Caligola e
soci
18/11/2009
Prometto più o meno solennemente che questo post chiude , quasi una letteraria
e nobile trilogia, l’argomento “governativo” . Gli spunti riflessivi che le trovate dei politici,
spesso vere e proprie gags, ci ispirano sono molto intriganti per non rispondere in
qualche modo. A meno di cataclismi
politici o fatti eccezionali , cercherò
di mantenere la promessa.
Facendo qualche lettura
storica mi vengono alla mente tanti parallelismi con l’attualità
politica; ricerca veloce sul web ( imperatore ,cavallo senatore ) : wikipedia ,
veloce e gratis, mi da una scheda che a
leggerla mi sembra il ritratto di
personaggi e situazioni di attualità. Di seguito vi trascrivo le parti salienti
.
Caligola si comportava
in modi assai strani che lo identificavano come un "pazzo". Le fonti
antiche vedevano in lui un esempio di "pazzia sanguinaria". Secondo
una leggenda, infatti nominò, senatore il proprio cavallo (che si chiamava Incitatus), anche se è evidente che
il suo decreto di nomina esprimeva il suo totale disprezzo per il Senato che
avrebbe potuto benissimo essere arricchito dalla sua bestia. In realtà Caligola
fece solo una battuta una volta dicendo che avrebbe potuto nominare il proprio
cavallo come senatore, essendo questo più capace dei senatori stessi…………
Caligola adottò una
politica di assolutismo monarchico, voleva diventare un sovrano cui si rendevano onori divini sul modello
delle monarchie orientali, esasperando il noto processo di divinizzazione degli
imperatori defunti. Caligola assunse atteggiamenti autocratici e pretese che
gli venisse eretto un tempio. Egli si rese popolarissimo con elargizioni alla
plebe e costosi giochi circensi………….
Stando alle fonti,
Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio.
Potrebbe trattarsi dell'ennesima manifestazione della sua follia, oppure di una
subdola politica per aumentare il suo potere presso i popoli ellenistici,
abituati da tempo a considerare il loro sovrano una divinità. Insomma, il
tentativo religioso di un principe giovane di mantenere il potere con tutti i
mezzi. Questo, comunque, provocò molto scontento, soprattutto, presso quelle
popolazioni che già avevano problemi con la semplice autorità civile di Roma
senza contare quella religiosa, per esempio i Giudei, che scatenarono moti di
rivolta molto pesanti ( Wikipedia)
Mutatis mutandis il
Caligola di giornata , sarà per la minore disponibilità di nobili
destrieri, fa senatore qualche giumenta dai sodi garretti e altri quadrupedi meno nobili ma più
disponibili : asini e muli.
Sulle altre considerazioni lascio a chi legge valutare
l’esattezza o meno del paragone.
Come in tutti i fuochi d’artificio, a Grottaminarda persiste una cultura in tal campo, terminiamo con un botto… Umoristico : Il
colonnello Gheddafi presente ieri a Roma
per lavori della Fao, invita qualche
centinaio di Hostess , emulando o irridendo non ho ben capito il Capo
del governo, paga le invitate e regala
loro il Corano. Mi viene spontaneo pensare che regalare un
libro ad una o tante donne possa essere una buona e fine trovata , la consiglio al Cavaliere e se me lo si "consente" potrei passargli anche un titolo :il Kamasutra.
Primi e unici
16/11/2009
Dopo tanto tempo, complice una giornata uggiosa di metà
Novembre e un pricipio di raffreddamento, trovo lo spazio e la voglia diguardare la televisione.
Non l’avessi mai fatto !
Non riesco a comprendere come mai chi sta dall’altro
lato possa nutrire una così bassa stima dell’intelligenza degli spettatori . Il
90 % delle notizie di un telegiornale si riduce alla lettura di veline di
partito con un copione standard : notizia ( si fa per dire), piccola chance a
qualche oppositore, fuoco di fila di bene addestrati portavoce fustigatori (
nota bene per la maggior parte ex – dal dente e dalla lingua avvelenata –)
La notizia () riguardava l’ennesimo tentativo di
evitare il giudizio con la trovata delle lungaggini della giustizia e con la
necessità di abbreviare i tempi dei processi. La cosa, in fondo, potrebbe anche
essere giusta ma è lo scopo reale che indigna. Io cittadino devo credere che
tutto questo si faccia per amore di giustizia e per evitare disagi al popolo oppresso
dalla tirannia delle leggi e di giudici ringhiosi (Il solito leghista
ammazzatutti precisa, ancor prima che gli venga richiesto il parere, che la
nuova norma non interessa i clandestini, gli extracomunitari e (?) i terroni)
Finita l’esposizione si passa ad altra notizia, per
inciso la commemorazione della giornata delle vittime della strada : una piazza
con tante piccole croci in legno con le foto delle vittime di incidenti della
strada, si fa parlare un genitore che, almeno per la parte trasmessa, non
compiange il congiunto scomparso ma inveisce contro le lungaggini del processo
che non hanno fatto ancora arrestare il colpevole.
Stesso messaggio, neanche tanto subliminale, attaccato
a qualche altra notiziola in corso di telegiornale.
Mi chiedo se sia lecito che si debba pagare un canone
per avere questo tipo di servizio. Alla fine ci tocca pagare anche la
propaganda.
Una altra divertente notizia di queste ore è che Roma (ladrona) sarà la prima Capitale in Europa e nel Mondo ad
essere digitalizzata ( nuovo termine tecnologico a significare il passaggio –
switch off- al digitale terrestre ).
Per amor di patria e per non rompere l’atmosfera da
primi della classe , dimentichiamo di dire che siamo anche gli unici al mondo ad avere un presidente
del consiglio padrone di buona parte della tecnologia digitale e che da essa ricava lauti guadagni.
Anche
questo è un primato !!
GrottaBlogscoop
14/11/2009
Da fonti ben informate e che preferiscono restare
anonime ricevo queste note. Vista la bocciatura dei vari Lodi e la reiterazione
di decreti salvaqua e salvala, accorcia processi e allunga
nasi, giunge notizia di un nuovo tentativo di salvataggio in corso di
presentazione parlamentare e di probabile prossima approvazione.
Asentire i bene
informati si concederebbe l’immunità a tutti i parlamentari e non che
soddisfino i seguenti criteri :
1Abbiano nome Silvio , valgono anche i nome
composti( es PierSilvio, GianSilvio, ecc)
2.Essere di razza ariana
3.Avere cittadinanza padana,almeno da qualche decennio
4.Buon controllo dei media
5.Tessera di socio fondatore di Forza Italia
Quanti siano in possesso dei requisiti dal punto 2 al 5
compreso, possonodopo richiesta agli
uffici anagrafe di competenza , ottenere il cambio del nome .
Queste norme giusto per trasparenza e per zittire le
malelingue che parlano sempre di “leggi ad personam” , questa volta si
potrà parlare di “ leggi ad personas”.Finalmente.
Legalità a discrezione
12/11/2009
In un epoca caratterizzata dall’individualismo e dall’egoismo si
affievolisce la convinzione della
necessità di osservare regole di civile convivenza e di rispetto tra i singoli
individui per favorire il progresso dell’intera comunità.
La necessaria, spesso forzata, solidarietà tra i gli individui nasceva per
il passato dalla scelta obbligata di
cooperazione per la comune sopravvivenza e le regole le dettavano le necessità
e i bisogni del gruppo.
In società svincolate da necessità impellenti e per l’ abbondanza di cibo
si allentano i rapporti , la cooperazione tra gli individui e non bastano più
le regole del buon senso a tenerli insieme : c’è bisogno di norme che valgano
per tutti e che puniscano gli inosservanti.
La
giustizia, appunto; impersonata dagli anziani ( esperti di
vita) agli albori delle civiltà esuccessivamente da personaggi al di sopra delle parti e “diversi”
( se ci si fa caso il giudice nell’ iconografia corrente è mostrato su uno
scranno alto e con parrucconi e toghe che ne sottolineano la diversità e
l’autorevolezza)(Continua..)
Madamala Marchesa
10/11/2009
Ultimamente a seguire i media , le televisioni quasi tutte e buona parte
dei giornali, si nota un “appiattimento “ , una omogeneizzazione
dell’informazione elargita al popolo. E’ come se ubbidissero agli stessi ordini
: trasmettere positività e
leggerezza di pensiero . Le cose che facciamo noi sono
sempre le migliori, l’economia va a gonfie vele, abbiamo costruito questo
,stiamo per cominciare a costruire quello, togliamo la spazzatura dove e
quando serve, ricostruiamo case e città alla faccia dei terremoti ,frane e
cataclismi vari.
Per aiutare a pensare poco e dimenticare qualche piccolo problema economico
: tante lotterie in più ( Conservati o risparmia qualche euro sulla spesa e ,
quando stai per buttarti dal ponte perché non riesci a tirare avanti, trova la
forza di comprare un “gratta e vinci “ potresti rinviare l’insano gesto )
Quegli idioti che si rinchiudono in una casa per qualche mese e richiamano
altri idioti davanti allo schermo non sono forse l’ immagine” fantastica” e “fantasticata” del
Italiano medio : vivono il loro attimo di notorietà basato purtroppo sul
niente. Tronisti , veline coscialunga, comparse, litiganti di professione,
aspiranti divi che mendicano un televoto su tante locandine affisse agli
ingressi dei supermercati di tutta Italia sono le nuove professioni e le nuove
promesse di lavoro in una società che cerca di costruirsi nuove e comode
certezze con risparmio di fatica e sudore.
E’ propaganda , squallida
propaganda , chi non si adegua ha professionalmente i giorni contati , il
potere ama circondarsi di servi e elimina spesso con cavilli e forzature legali
chi osa dissentire . (Imminente il cambio di direttore di Rai 3)
Rimuginando queste considerazioni ho associato la situazione attuale ad una
canzoncina “ Tutto va bene , Signora la Marchesa” e
facendo qualche ricerca sul Web ho scoperto trattarsi di una canzone del 1937,
incisa poi nel 1942 . Qualcuno ci aveva già pensato in epoche e situazioni che
ricordano l’attuale e sotto l’innocente veste di una leggera canzonetta
ironizzava sul modo di comunicare le cattive nuove. Speriamo solo che a
spegnere le fiamme del castello arrivino in tempo i “ Pompieri di
Viggiù” , eroi di una altra canzonetta dell’ immediato
dopoguerra.
Il bue e l'asino
06/11/2009
yes-mans. ingl. (pl.yes-men); in it.s.m. inv. (o pl.
orig.)
Persona che dà facilmente il proprio consenso, che accondiscende
servilmente ai propri superiori
yes-man s.m. inv. Individuo servile nei confronti dei superiori, spec. nella vita aziendale e politica
E’ la definizione, presa dall’inglese, e che sorprendentemente ritrovo sulle labbra del primo cittadino (city’s first man – non giurerei sulla esattezza del genitivo sassone !) in una intervista () a “più ampio respiro” sulla pericolosità sociale di un oppositore. ( Ottopagine del 5/11)
La dotta citazione era rivolta provocatoriamente ai colleghi dell’opposizione per stimolare una “rivolta” al presunto manovratore solleticando l’amor proprio dei punzecchiati.Mezzucci!!
Spero che ci invitino, anche se non ci credo, al banchetto per il ritorno del figliuol prodigo e che del vitello immolato ci lascino almeno le corna per favorire un aggancio umoristico ad un detto grottese che molti ricordano :“Lu vove chiama curnut a lu ciuccio “( il bue chiama l’asino cornuto )
Questo a ricordare che spesso si rimproverano agli altri cose, atteggiamenti e modi di fare che, a guardar bene, si potrebbero insegnare a pieno titolo all’Università di Palomonte.
Per completezza riporto l’esortazione del primo cittadino in un consiglio comunale recente indirizzata ad un assessore della maggioranza, allontanatosi momentaneamente dall’ aula, invitandolo a rientrare per partecipare al voto :“ XXX vien a auzà stu ritillo !“ ( rientra per alzare il ditino!)
Di che stavamo parlando ?
Alle salamandre riesce
04/11/2009
Da recenti
studi, americani, sembra ci sia la possibilità di far ricrescere arti umani
amputati sfruttando le cellule staminali. Staremo a vedere !
Per intanto
un po’ di sperimentazione , sicuramente con minori mezzi e minor rigore scientifico,
la facciamo anchea Grottaminarda.Stiamo aspettandoda circa 3 anni la ricrescita di un
piededi una malcapitata statua marmorea
della fontanain Piazza Grande,
andatoamputato per vandalismo .
Visto che
la ricrescita spontanea non sembra avvenire nel breve e medio termine,un comitato di luminari riuniti in consulto
ha optato per l’opportunitàe la convenienza di una …. Protesi.
Res pubblica , res Nullius o res derelicta ?
29/10/2009
“Si deve precisare che
le res nullius non sono giuridicamente equiparabili alle res derelictae: mentre
le prime, per essere tali, non devono mai essere appartenute ad alcuno, le res
derelictae possono anche essere state di un precedente proprietario, ma ne deve
risultare evidente lo stato oggettivo di abbandono (corpus derelinctionis) e la
riconoscibilità sociale di tale stato (animus derelinquendi): mentre una sedia
abbondanata presso un cassonetto dell'immondizia evidenzia le due menzionate
caratteristiche, un portafoglio ai piedi di un avventore di un locale pubblico,
che non si è accorto della sua caduta, pur essendo in uno stato oggettivo di
abbandono, non è socialmente riconoscibile come oggetto di cui il legittimo
titolare voglia disfarsi.”
Sono distinzioni giuridiche, sicuramente dotte e
valide. Purtroppo nella
mentalità corrente, spicciola
ma talvolta anche da parte di gente che mastica più latino che buon senso , si fa , per ignoranza
o per convenienza, una gran confusione tra i
termini sopra ricordati.
Un grave handicap degli Italiani in genere e dei meridionali
in particolare è il dare poco o nullo valore alla Res pubblica intesa
come bene comune, collettivo e
come tale da salvaguardare . Viviamo la cosa cose se essa non ci appartenesse , abdichiamo al ruolo di padroni , seppure in
comproprietà, per accettare il ruolo di
spettatori disinteressati se non complici
e , qualora le occasioni ce lo permettono, di piccoli ladri furbi ( Faine mediterranee ) che si ritagliano il loro
piccolo boccone di frodo.
E’ l’atteggiamento tipico di chi si sente intimamente un
gradino sopra gli altri per malizia , scaltrezza, “ saper vivere”,
e che intimamente gode nel appropriarsi
di beni altrui piccoli o grandi che siano.
Questa tipologia di
persone che è sempre esistita ,
attualmente è in aumento anche perché la
naturale controparte , i cacciatori
di faine, ( un po’ per le leggi che le
hanno dichiarato specie protetta, un po’ per la necessità di vivere
“tranquilli”, un po’ per inconfessata invidia e speranza di emulazione) rinuncia sempre più spesso al contenimento e
alla circoscrizione del fenomeno.
Molti di noi, a partire dai comuni cittadini sino ad
arrivare alle massime autorità, assimiliamo la cosa pubblica a cosa
di nessuno (res pubblica e res nullius), per cui ci sentiamo quasi in
diritto di farne ognuno quello che più ci aggrada , tralasciando la “visione “
allargata : Siamo tutti fotografi
che preferiscono il teleobiettivo
al grandangolo .
Non siamo purtroppo un popolo , non abbiamo un senso di
appartenenza, stiamo perdendo quel poco di solidarietà e di cooperazione che si
era faticosamente costruita nei secoli : è sempre più tempo di dialetti e di
gabbie salariali, sociali e razziali.
Italianità , res
derelicta !
Obiettivo Grotta ( Caro Amico ti scrivo ....)
24/10/2009
Avrei
voluto astenermi dal commentare un recente episodio , indesiderato ed in fondo
sofferto, che ha interessatola nostra
parte politica, ma le continue e pressanti richieste della base meritano una
risposta quanto più possibile chiara.
Faccio
presente che non è assolutamente una risposta ufficiale: non ho né il
titolo né la pretesa di rappresentarequalcosa o qualcuno; è solo il MIO
pensiero e di cui mi assumo tutte le responsabilità.
Non
entro nel merito del problema e dei motivi, piccoli o grandi, che hanno portato
alla decisione aventiniana del singolo , ma mi preme sottolineare alcune
considerazioni di ordine generale che a mio parere regolano un consesso
democratico. (Clicca per continuare)
Il brutto anatroccolo
18/09/2009
La favola di Andersen narra di un anatroccolo
particolarmente brutto, rifiutato persino dalla sua famiglia, che dopo varie
peripezie si scopre splendido cigno. Nella favola era la Natura a compiere il
miracolo, per una volta almeno niente fate, maghi o altre figure dai superpoteri; nella realtà l’anatroccolo
ha bisogno di qualche … estetista
per cambiare in meglio il look.
Il brutto palmipede
spesso può essere equiparato a dei terreni che per posizione infelice non
riuscirebbero a produrre neanche carduscielli e rovi e che sotto la
supervisione di accorti “agricoltori” e “ingegneri minerari”
si scoprono sede di giacimenti insperati
di diamanti.
Qualche esempio di maquillage agrario si èe si sta
verificando in questi mesi a Grottaminarda
: un fosso anatroccolo con l’intervento di esperti estetisti , interessati, molto interessati,
troppo interessati, diventa un cigno da
supermercato; un terreno limitato nel valore dalla troppa vicinanza all’eterno riposo cui doveva rispetto ( per
capirci cadeva nella fascia di rispetto del cimitero) , per una opportuna
ed oculata modifica di destinazione , diventa una
miniera di reperti archeologici
non tanto neolitici, paleolitici o molto antichi ma più recenti e sostanziosi ( si mormora
trattarsi di“ pignate “ di marenghi d’oro).
Non c’è niente di nuovo sotto il sole
La novità in peggio è che non si ha più neanche il pudore di fare certe
operazioniin modo non molto palese
:il potere( piccolo o grande che sia) mostrando
arroganza , non si vergogna più e, in un
epoca di griffe, non esita a firmaresituazioniche la moralevieterebbe e che la decenza consiglierebbe almeno
didissimulare.
Miti e Leggende Grottesi(3)
14/10/2009
Questa volta più che
di personaggi e leggende parliamo delle abitudini e dei pochi e bizzarri modi
di divertimento del passato.
Mia nonna, classe 1896, almeno nei ricordi una donna anziana, austera, alta, eternamente vestita in nero ,
vera figura matriarcale, talvolta, spesso in verità, soleva intrattenere noi
nipoti raccontando quelle che erano le differenze tra i suoi tempi e gli allora
nostri tempi. Lei lo faceva accanto al caminetto nelle sere
d’inverno o sotto un albero nelle afose
giornate estive ; Io, magari più comodamente, davanti ad una tastiera ed uno schermo sto a “parlare “ a nipoti
virtuali che neanche conosco : lo spirito è lo stesso .
E’ il desiderio di “trasmettere”, di “lasciare qualcosa” : ho conosciuto, per
lavoro e per vicende umane tante persone, molti anziani, e la cosa che mi ha
sempre colpito era vedere queste persone
avanti negli anni che piantavano nuovi alberi dei cui frutti per
ovvie ragioni mai avrebbero goduto . E’
una comprensibile richiesta inconscia di immortalità, almeno nel ristretto ambito familiare.
L a cosa che incuriosiva la progenitrice era la maggiore
vivacità e spigliatezza delle allora nuove generazioni e con
un poco di invidia ci diceva : “ Mò li criatur nascen cu l’uocchie apiert”
. Non capivamo e ne chiedevamo il senso : la nonna
affermava ( ed è vero!) che prima i bambini nascevano con gli occhi
chiusi, come ancora succede ai gatti, e che li aprivano solo dopo qualche
giorno
Chi ha gli occhi
aperti è “sveglio” ( purtroppo non è
sempre così).
Sulla falsariga di questi paragoni ci raccontava dei suoi
giochi e delle sue convinzioni di bambina . Memorabile era il desiderio di far
asciugare l’unico vestitino che aveva da indossare il giorno dopo, domenica, alla .. luce di una
candela . Un altro diffuso “divertimento”, un po’ lugubre in vero, era il recarsi a far visita ai defunti,
ufficialmente per rendere onore al morto, ufficiosamente per assistere al modo
dei familiari di piangerlo ( le persone nel dolore e nel… vino non stanno tanto
a misurare le parole). A questo proposito
ci cantava una sorta di filastrocca
il cui senso era : “digiuna io e digiuna Viola per vedere Rosa come piange a Cola” – La
Viola in questione era la pecora di famiglia che non era stata portata a
pascolare per ascoltare come la signora Rosa piangeva il trapassato marito
NiCola.
Altra fonte bizzarra ( per noi) di divertimento era il recarsi nell’allora pretura, o equivalente
dell’epoca, ad ascoltare le “cause” ; in fondo era il teatro della povera gente
, un po’ come le esecuzioni in piazza dei secoli scorsi. La più gustosa
raccontata riguardava una madre ed un figlio di un paese della Valle del Sele ,
Quaglietta, nome che ricordava i nostri peperoni piccanti, comparsi davanti al
giudice per non so cosa e che dal tono delle risposte avevano instillato nel
togato il sospetto che entrambi fossero
minorati mentali, forse per qualche malattia genetica. Il giudice, per accertarsene chiese al giovane chi fosse nato prima tra lui e sua madre. Il figliolo
non sapendo rispondere lo chiese alla madre, la quale sentenziò : “ Che ne saccio, ne Quaglietto’, sarraggio
nata prim’ Io !”. Inutile dire che
tra l’ilarità generale i due furono assolti per
incapacità mentale.
Grazie. Non fumo !
12/10/2009
Il modo di dire usato per il titolo serve a rifiutare un’ offerta con distacco e, permettetemelo, superiorità.
E’ un modo per comunicare che non si intende partecipare a riti ( farse
sarebbe più calzante) collettivi e pubblici ( per modo di dire !- sempre
meno persone ad ascoltare); riti
fattiper dovere , per imposizione di
legge ma assolutamente non sentiti, partecipati. Sto parlando dei consigli
comunali : l’unico atto pubblico e ufficiale dell’attività dei nostri
rappresentanti èormai svuotato di ogni
qual si voglia aspetto di dibattito, è la mera ratifica e approvazione di
decisioni prese in altre sedi e senza
pubblico ( Si imparerebbero tante cose che altrimenti si intuiscono
solamente).
Una diligente scolaretta recita il compitino preparato
a casa , cantilenando, a denotare una scarsae annoiata partecipazione emotiva ( del resto non è una poesia !) : sono
generalmente una sfilza di numeri , di leggi, di articoli di legge, commi,
delibere e date, tante date ( siamo dentro o siamo fuori dei termini
richiesti ? , ci sono date per convocare e date per tenere il
consiglio. Un aiutino, en passant, quale contributo alla causa della chiarezza di
un assessore che apre la bocca solo per farsi ripetere e far rimarcare
una data a favore dei pochi auditori stakanovisti ( masochisti ?) presenti. Si
parla da anni di un bilancio comunale in perdita, apprendo con stupore che le
previsioni per quest’anno prevedono un pareggio con concrete possibilità di un
seppur piccolo attivo: potremo sempre usarlo per una spaghettata collettiva in
piazza .
L’opposizione che abbandona l’aula,(?), la maggioranza
che vota per alzata di mano ( i pigri , gli stanchi e i timidi sollevano solo
un dito): la chicca comica è una votazione a scrutinio segreto con presenti solo i consiglieri della
maggioranza ( che si aspettavano un coniglio dall’urna ?)
Il tutto è’ una offesa alle intelligenze delle persone presenti,
è una presa per i fondelli per i
cittadini che avendo eletto a loro rappresentanti quei signori che siedono
oltre le transenne, desidererebbero che questi in qualche modo rendicontassero
in modo comprensibile il loro operato a favore (!) della collettività.
E’ solo fumo,tanto fumo!
Faceva sorridere che per ben tre volte il nocchiero
aveva perso di vista qualche elemento del consesso e che mandasse qualcuno a
recuperare la “bestiola esploratrice” per riportarla all’ovile e al propriocompito di Ratificatore.
La matematica comunque non correva pericoli , era piuttosto una chiamata a condividere e autenticare scelte che spero vivamente
siano da tutti effettivamente comprese e approvate.
Miti e Leggende Grottesi (2)
07/10/2009
L’ aulicità del titolo non tragga in inganno né porti a pensare ad un improvviso quanto inspiegabile attacco di vanagloria : è solo un
modo ironico per ricordare, per prima a me stesso, poi a quanti abbiano la
pazienza di seguirmi, le piccole storie, gli aneddoti , qualche curiosità su
personaggi e vicende che restano scritte nella storia “minima” di un paese e
della sua comunità.
Dopo aver, e non solo in senso figurato, visitato recentemente
“altri lidi”, avverto la necessità di rientrare entro i più familiari e
rassicuranti confini del mio mondo: sarà una questione di età probabilmente, ma
mi scopro sempre meno “esploratore” e sempre più “osservatore”.
Oggi parliamo di un detto, di un modo di dire, che,
seppure facilmente comprensibile come senso logico, è di difficile collocazione
“teatrale”, scenica.
“ Com cucozza sona, Pasqua nun vene pè mò
“
; una seconda variante spostavala
venuta della Pasqua alle.. calende grecheasserendo che “ Pasqua nun vene chiù” .
La traduzione, qualora fosse necessaria, è la seguente
: ” Da come suona la zucca, Pasqua non è vicina ( oppure) Pasqua non viene
più”.
Il senso logico, la contestualità : Stando così le
cose, difficilmente accadrà quello che ci si aspetta.
La curiosità di bambino mi portava a chiedere alla
nonna “sentenziante” la spiegazione del nesso tra una cocozza e la Pasqua che la
logica infantile e le scarne conoscenze di un bimbo non riuscivano a
concretizzare.
La nonna, come ogni anziano che si rispetti, si
promuoveva docente e diffondeva il verbo
:
“ Ai miei tempi…”
( il c’era una volta “personalizzato”) non ci si poteva permetteretante cose buone da mangiare e si cercava di
conservare il più a lungo possibile le
cose che maggiormente piacevano per onorare degnamente le ricorrenze. Molti capi famiglia
conservavano le “cocozze vernili” come
da tradizione e cercavano di farle arrivare commestibili alla Pasqua successiva
che bene o male doveva capitare necessariamente tra il 22 marzo ed il 25
aprile. La valutazione sullo stato di conservazione della zucca prescelta e le probabilità
di un degno pasto pasquale eranoaffidate al suono che rimandava la cocozzabattuta periodicamente dalle esperte mani dell'antenato ed ascoltato con trepidazione dagli astanti : era la scommessa, la lotteria
per un pasto degno che poteva essere vanificato da un lugubro suono cupo
foriero di marciume.
Un
amico mi ha riferito una terza variante, più ironica e dissacrante :“ Com
cucozza sona, Pasqua chist’ann vene r Sapt”.Modo elegante per riferire
al mondo la perdita della zucca.
La decenza o Le decenze ?
05/10/2009
Il presidente del Senato Schifani , in visita alle truppe italiane in Afghanistan,
nei giorni scorsi, parla di comportamento “ Indecente” tenuto dalla Rai
, servizio pubblico, che ha mandato in onda una intervista alla escort più famosa
d’Italia. Premetto che non sto seguendo la Tv ultimamente e di non aver
guardato l’intervista in questione , per MIA Scelta, mi avrebbe
dato enormemente fastidio che tale facoltà di scegliere mi potesse essere
negata da altri o per imposizioni inquisitorie di tardivi, inopportuni
pruriti di moralismo di facciata.
Il
voler “guidare”, incanalare la morale, le convinzioni personali ed, in ultima
analisi, limitare le possibilità di scelta dei singoli è la negazione della
democrazia e questo si che è INDECENTE.
La decenza, il concetto di
decenza è qualcosa di altamente soggettivo, ed è soggetto ad interpretazioni
elastiche e personali : un po’ ricorda la formula legislativa del “ comune
senso del pudore” . I medesimi atteggiamenti, abiti , ecc possono essere
sanzionati e giudicati diversamente a seconda del giudice chiamato a giudicare.
Parlando
di decenza o indecenza si etichetta come “indecente” la possibilità di
ascoltare un persona che ha fatto delle personali scelte di vita , condivisibili
o meno, non è questo il punto, persona cui l’attuale Sistema di potere ha
addirittura data la possibilità di rappresentare il popolo indicandola come
candidata alle elezioni. E’ forse più decente che un personaggio pubblico, un
capo di governo, giochi a fare l’emiro in un harem di moderne e
prezzolate odalische ?
Non
siamo anglosassoni e tanto meno puritani, ma mi indigna il fatto che le verità
e i giudizi vengano diciamo “ interpretati”, cuciti su misura su chi deve
indossarli. Una lucciola da viale è “Puttana”, una signora che si annoia e
frequenta palazzi è “Escort” : fanno invece esattamente la stessa cosa.
Parlando
della vicenda con un amico, uomo di mondo, ne è venuto fuori un quasi
scioglilingua che non riporto integralmente per DECENZA ma che con
qualche artifizio , cercherò di comunicarvi :
“
un puXXXniere che va a puXXXne non si deve incaXXXre se una puXXXna lo spuXXXna
!”.
Lo
potremo usare come scioglilingua, alternativamente ai 33 trentini caso mai per
motivi secessionalistici, la Lega e l’Umberto ce ne proibiscano l’uso.
Scommettiamo che ?
30/09/2009
Avevo letto da qualche parte che su un sito irlandese
di scommesse si dava la possibilità di scommettere su fatti e accadimenti poco
probabili ma non impossibili da verificarsi . Non ci si limita agli sport,
l’originalità del sito sta nel proporre scommesse talvolta.. bizzarre e per noi
inconsuete
Non provate a raggiungere il sito tramite web
normalmente, come tutti i siti di scommesse all’estero, in Italia si viene
indirizzati su un sito istituzionale che ne ricorda il divieto. (La foto , a
scanso di equivoci, è stata presa… all‘estero, e per inciso non sono solito
scommettere)
La scommessa verte ( traduzione alla lettera) :<<
Chi sarà il prossimo ad essere insultato da Berlusconi ? >>.
Per chi ancora non se ne rendesse conto é opportuno far
notare che siamo la barzelletta d’Europa o, peggio, del mondo.
Qualcuno ricorderà le barzellette un po’
nazionalistiche di qualche tempo fain
cui si ritrovavanoil solito americano ,
il tedesco, qualche volta un francese, ed il solito Italiano ( meglio se
Napoletano) in cui il ruolo dello scemo ricco lo faceva l’Americano, una via di
mezzo l’europeo di turno, il Furbo povero era solitamente l’Italiano.
Continuiamo, purtroppo, a far Ridere.
Se qualcuno vuol scommettere le quote sono quelle a lato.
Il colore
del potere
28/09/2009
« Il denaro vinto è
molto più dolce del denaro guadagnato » (Eddie Felson – protagonista del film)
Lo spunto per il titolo viene da un famoso film di Scorsese – Il coloredei soldi 1986- in cui si racconta la storia di un giocatore di
biliardo (Paul Newman) e si “attribuiva” un colore ai soldi : Verde
come il colore dei Dollari e Verde come il panno del biliardo .
Proviamo a dare, se ci riusciamo, un “colore” alpotere in senso lato e a quelle che sono le sue manifestazioni quotidiane. E’
da qualche anno che la politica ( il potere ) ha perso le sue connotazioni e i
suoi colori storici : addio Stendhal ,ilRosso e il Nero non bastano più , c’erabisogno di qualcosa di più tranquillo, moderato, centrale ecandido
e nel dopo guerra spunta un giglio bianco
( come avrà fatto un giglio a
diventareuna Balena : Mistero della
fede e dei ministranti ). Lungo il cammino si affiancano altri colori, il rosa ad esempio. Un po’ rosso e un po’ bianco :
sono quei comunisti checontaminati dal
biancoe dalla suamorale , e per evitare scomuniche, cominciano
a trovare indigesti e poco digeribili i bambini e si danno al bere . C’era chi
come Saragat si scolava, pace all’ anima sua, fiaschi di vino e chi , con un
garofano appuntato sul petto si scolava … Milano e l’ Italia.
(Da Wikipedia : Milano da bere è
un'espressione giornalistica che definisce alcuni ambienti della città di lano
nel corso degli anni '80, periodo in cui il capoluogo lombardo era un centro di
potere governato dai socialisti del periodo craxiano, e
caratterizzato dal benessere diffuso, dal rampantismo e dall'immagine
"alla moda".)
Da questi semi è nato poi un albero . Azzurro
, meno innocente di quello delle trasmissioni per bambini. Alla nascita
di Forza Italia tutti hanno pensato alla Nazionale di calcio ed al colore delle
magliette come simbolo unificante : scherzando
consigliavo, non ascoltato ahimè, di contrapporre in risposta il movimento della MAMMA , forse
l’unico simbolo italiano in grado di competere col pallone . Oltre tanto grigio si nota il verde
a macchie padane che in politica
non è più simbolo di speranza ma di BARBARIA.
L’unica vera novità è il colore
.. cangiante , che assume sfumature diverse a seconda della luce , dell’umore e delle
contingenze, inventato e perfezionato da
un nostro quasi conterraneo : Clemente
il magnifico da Ceppaloni.
Tutto questo gioco sui colori per significare che i colori
possono anche cambiare periodicamente e
ciclicamente, l’unica costante è
il potere : quello che interessa al
potere è l’autoperpetuazione, è il raggiungere certi
traguardi sempre meno collettivi
e sempre più particolari, privati . Dal
centro ( governo nazionale) al più piccolo dei paesini italici, il potere usa
gli stessi metodi e le stesse strategie : é diventato un SISTEMA, senza colore
preferenziale , ma con un unico e
universale protettore . Mercurio (
Hermes) che oltre ad essere il messaggero degli dei era anche il protettore dei
..Ladri.
Miti e leggende Grottesi (1)
25/09/2009
Si parlavaqualche post fa del senso di appartenenza, di “ condivisioni” (idee , modi di
dire, piatti) che contraddistinguono e
“tipicizzano” i Grottesi. Si dirà che è
campanilismo, solo campanilismo, banale campanilismo. Il grottese docti risponderà : ma quanti paesi hanno un
campanile così , disegnato da Vanvitelli ! ( Sarà poi vero ?- Per noi
certamente).
Vedo,
parlando con i più giovani , che alcuni detti , modi di dire, vengono
ripetutied esattamente contestualizzatinei ragionamenti : li hanno ascoltato dai
genitori, dai nonni, ne hanno afferrato il sensoe, approvatolo, lo hanno fatto proprio. E’
quello che sopravvive della tradizione orale in epoca di media sempre più
veloci ,globalizzati e sradicanti.
I tempi, i RITMI,
i contatti sono cambiati , moltiplicati : siamo ormai come l’omino di
Charlotnella sua sconclusionata danza
sulla catena di montaggio in Tempi moderni.
Eppure, non
è preistoria,ricordo ancora le serate
vicino al caminetto, non c’era l’illuminazione elettrica, mancavaquell’autentico buco nero delle coscienze che è diventata la tv, gli anziani
di allora che trasmettevano le loro esperienze, i racconti intrisi di “magia” ,
di personaggi fantasiosi – scazzamaurielli, janare, lupi mannari, malecose
(spiriti di morti) che la inconsistente luce delle candele rendeva quasi
palpabili e che si materializzavano in piccoli incubi notturni.
Gli
scazzamaurielli erano , come il monaciello dei napoletani, raffigurati come
bambini : "adottavano” una casa e nottetempo , preferivano infatti non essere
visti, vi svolgevano tantipiccoli lavori domestici stuzzicando la
curiosità dei padroni di casa. Si racconta di un signore che trovando ogni
mattina il suo cavallo strigliato a dovere, la criniera lavorata con tante
treccine, la stalla in ordine , venne preso dalla curiosità di capire e decise
di spiare. Provò tanta tenerezza per quel bambino chea piedi nudi, lacero,lavorava per lui che decise di ricompensarlo
in qualche modo : il mattino seguente comprò un paio di scarpette che lasciò in
bella vista vicino al cavallo. La notte si appostò per vederne la reazione e
con stupore lo vide sollevare le scarpettee con un espressione contrariatadire : “ mi ha pigliato le pappetelle,m’ volempastura” .[ Mi ha preso
le scarpe , mi vuole impastoiare]. Da quella notte non tornò più in quella
casa. Altri raccontano di una certa cattiveria e capricciosità di questi
esseriche spesso durante la notte si
mettevano a danzare sulle pance dei dormienti provocando loro coliche e incubi
: sono, almeno in questo caso, più propenso ad incolparedella cosa una cattiva digestione per qualche
cena .. pesante. Coloro che riuscivano ad afferrare uno scazzamauriello venivano da questo ricompensati ( non vi dico come ) con
monete d’oro in cambio della liberazione : nell’immaginario collettivo tanti
arricchimenti inspiegabili originavano dal sequestro e dalla liberazione di uno
di questi esserini – Una lotteria ante litteram !
Cronista per caso
22/09/2009
Benché avessi deciso anni orsono di non frequentare ilconsiglio comunale che giudicavo già allora un luogo di rappresentazione di
realtà virtuali, teoriche ed auliche ( Il Sindaco allora era un preside di
liceo) che nulla avevano della realtà cruda, pratica e prosaica che vivevo
quotidianamente.
Dopo qualche decennio di tranquillo assenteismo, l’invadenza della politica e dei nuovi reggenti, meno poeti e più
ragionieri, mi spinge a rifrequentare questo mondo soprattutto per CAPIRNE i
meccanismi, le “molle” più o meno nascoste, le leggi di questa nebulosa
(galassianon mi sembra corretto !).
Qualcosa negli ultimi tre anni l’ho imparato, i
consigli comunali del resto hanno un periodicità chericorda più le comete che le fasi lunari, la durata non è eccessiva e, se si
prende con lo spirito giusto,può
sostituire una serata di teatro leggero per di più GRATIS e con attori che si conoscono.
Consiglio
del 16/09/2009 (Come l’ho visto io !)
aIl Sindaco ci omaggia
della “comunicazione” ( “La legge non me
l’ho impone, ma io ve lo dico lo stesso”) che dopo qualche decennio e dopo
un decreto ingiuntivo del professionista ( avvocato) L’ente ha deciso di pagargli
finalmente la parcella. All’oppositore che faceva notare che un più sollecito
pagamento poteva portare al risparmio di qualche migliaio di Euro un assessore,
credo, due poltrone alla sinistra del Padre, diceva che non era vero, anzi
c’era stato un guadagno in quanto quei soldi lasciati in Banca avevano maturato
una valuta maggiore di quella che era la penale per il ritardato pagamento.
Altro che Tremonti e la finanza creativa. Sono tentato di adottare la
stessa tattica nel pagare le prossime tasse comunali.
bDopo il regalo, l’onere: un assessore offre
in pasto alla platea la ratifica di previsioni di spesa per opere pubbliche
programmate e da fare nel triennio. Si inizia con un antipastino freddo,
digeribile da tutti : qualche stradina di campagna, piccoli pezzi di
acquedotto, la disponibilità a segnalazioni anche dell’opposizione. Qui finisce
il pranzo di tutti e inizia il banchetto
per pochi, le pietanze vengono servite, come accade nei ristoranti
extra-lusso, ricoperte e mimetizzate sotto campane d’argento salva-aroma ( tipo
Oasis, per interderci ). Quei 400 metri di corso, circa dalla fontana Vecchia,
all’incrocio di via Valle, urgono, necessitano dell’ “INVASO SPAZIALE”.
Come ogni cuoco che si rispetti e per dare un tocco di originalità anche il
nostro etichetta la Simmental come “ Aspic di punte di petto di manzo in
gelatina”. In sintesi i “sottoservizi”,
che ho scoperto essere i quei servizi che viaggiano sotto terra ( fognatura,
tubazioni per acqua piovana, qualche tubo di gas e acqua), in quel tratto e solo
in quel tratto necessitano di una risistematina . Giacché ci si
trova , mica possiamo rimettere quell’anonimo e dozzinale asfalto che abbiamo
adesso, ne approfittiamo per sopraelevare la strada e portarla a livello di
marciapiede, usando del materiale che meglio si abbina a quello usato per la piazza Grossa (o era Grande ?) , tipo
scarpe e borsetta delle mogli. Ma si
vuole fare una zona pedonale? ( non ben vista dai commercianti del corso che
oltre a preparare imboscate, votano pure) . Risposta : quando mai noi la
facciamo poi saranno le prossime giunte a decidere che fare. Fateci vedere i progetti: non ci sono ci
sono solo i progetti definitivi ma non ancora quelli esecutivi o
cantierabili ( Chiarezza e comprensibilità del politichese-tecnico). Quanto costa ? : Quisqiglie, 2 milioni
di euro( per l’esatezza 1.999.000 €). Chi
paga?: si vedrà sempre si trova qualcuno che paga. Come sarà ?: Più o meno come il corso di Avellino o Benevento (
Mica come quei poveretti di Mirabella, Ariano, Flumeri : Siamo o non siamo la Citta dei (sotto)Servizi).
Sentendo parlare di Benevento e conoscendone alquanto bene il corso, mi
sovviene che al centro della carreggiata nella pietra nera corre un motivo in
pietra bianca stilizzato raffigurante un serpente. Non conosco il
significato del simbolo ma ho il terrore che i nostri un po’ per vanagloria,
un po’ per provincialismo possano decidere di usare il gallo (
loro simbolo elettorale) quale animale da stilizzare. Non è per l’animale in sé
,mi è pure simpatico, ma penso che graficamente mal si presta alla bisogna :
Non è facile stirare un gallo per 400 metri , avrebbe un collo troppo lungo, tirato. Dopo questa pietanza
nessuno a fatto più caso agli altri milioni che passano sul tavolo,
illuminazione pubblica risparmiosa, Parco Sciarappa da risistemare, e qualche altro
milione (di euro che mi sfugge). Una scorpacciata !
cCon lo stomaco e qualcosaltro pieno,
comincia a calare la palpebra. Segnalo in breveche per la terza volta in questi consigli ho pizzicato il sindaco usare
un neologismo “ SEMPLICISTICAMENTE” al posto di semplicemente. La prima volta
ci avevo visto un lapsus froidiano ( il termine veniva usato nel contesto di
una risposta molto evasiva), ora mi sovviene che potrebbe essere un deficit e
non un lapsus. Ho la certezza che qualche galletto internauta ci sia tra i
lettori pertanto spero che trasmetta il messaggio prima che la Crusca (intesa come Accademia)
spedisse l’intero consiglio comunale a risciacquarsi in Arno.
dIl Sindaco pregava l’opposizione a non
eccedere nella richiesta di fotocopie di delibere, atti, bandi ecc, perché
oltre la spesa si rallentava la macchina comunale. Perfetto ! Visto che
l’amministrazione ha questi documenti, visto che sono (dovrebbero) essere
pubblici e che a qualcuno possono interessare metteteli sul Sito del comune
Come fanno tanti enti e non sarete disturbati.
eUna cosa che mi ha fatto tenerezza era la
presenza sui banchi della maggioranza di parecchi “pargoli vicarianti” ( W la gioventù) e con meno tenerezzala presenza di qualche convitato di pietra.
Questo è l’analisi , la
cronaca semiseria di un avvenimento che va comunque vivacizzato e valorizzato
per evitare la noia imperante in una città che manca di tanti (sopra)servizi
Mica
so Pasquale, io
18/09/2009
Che i politici di mestiere siano, per necessità o
vocazione, cinici, scarsamente legati e rispettosi dei contatti umani è cosa
che risale alla notte dei tempi e quindi non desta meraviglia più di tanto. Lo
facciamo in tanti anche noi che non siamo politici : mi servi, ti incenso, ti
ricompenso, ti uso ; non mi servi = ti affondo.
L’amara costatazione me la suggerisce l’atteggiamento
del primo cittadino nel consiglio comunale del 16/09/2009.
A quesiti incalzanti della minoranza che facevano
notare irregolaritàformali e
sostanziali in atti ufficiali del Comune, il primo cittadino con un’alzata di spalla ed un tono tra il
sarcastico e l’ironico, faceva notare, in verità senza enfatizzare la cosa, che
il fatto lo toccava non più di tanto in quanto .. le firme in calce a quei
documenti erano di funzionari comunali preposti e non sue. Avrò capito così
solo io, perché sono cattivo, o non sarà il caso che altri smettano di coprire
le terga del capo, lasciando vulnerabili le ..proprie
Siccome mi piace fare associazioni esplicative,
spero solo ironiche (l’intento è quello), mi viene alla mente la famosa gag di Totò “mica so Pasquale,io” con
l’amara costatazione che in caso di “incontri pericolosi” la parte di Pasquale,
con relativi schiaffi e danni, verrà ceduta alla cittadinanza ed al paese
intero.
Se mi
concedete un consiglio per coloro che sono in cerca di amicizie vere e
disinteressate con esseri viventi in genere : preferite i cani, in
mancanza scegliete i gatti, evitate i politici (durerebbe comunque poco!)
Siam tutti figli di Pilato
16/09/2009
“La
persona che perde la capacità di indignazione a 360 ° , che non esercita
l’innata facoltà di critica, è una persona destinata all’OMOLOGAZIONE ed è destinata all’incasellamento sociale o, al
massimo, alla militanza-sudditanza politica.”
Era una considerazione-messaggio che rivolgevo ad un adolescente onnisciente
e che pontificava con frasi di pura propaganda politica, stile manifesto
elettorale, mio contattosu Facebook (
amico è un po’ impegnativo)
Mi accorgo che tutti, anche chi non riveste incarichi importanti, posizioni
sociali di rilievo, anche chi in fondo non avrebbe niente da perdere, non si
sente più libero di manifestare il proprio pensiero, e rinuncia nel nome di una
“incomprensibile” ricerca di tranquillità alla identità, alla consapevolezza di essere individuo pensante.
E’ il trionfo del politicamente corretto : rinunciamo per convenienza al ruolo
di “giudici” per vestire le più comode vesti di “notai”.
Quello che
segue è un articolo, riportato alla virgola, di quasi un anno fa.
Bonito - Rifiuti pericolosi abbandonati: si cercano i
responsabili
Bonito – I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno posto sotto
sequestro un area situata in località Cinquegrana del comune di Bonito.
L’area conteneva batterie esauste e lastre in eternit altamente pericolose
per la salute dei cittadini.
I Carabinieri durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla
prevenzione dei reati contro il patrimonio, si sono portati in località
Cinquegrana dove hanno notato che, nei pressi della carreggiata percorsa
giornalmente da numerose autovetture in transito, erano accatastati i rifiuti
pericolosi.
Immediatamente hanno provveduto a individuare il proprietario del fondo - una
donna 80enne ignara del fatto che qualcuno scaricasse rifiuti altamente
pericolosi nel suo fondo - e a sequestrare la parte di terreno adibita a
discarica.
Ovviamente le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino sono
indirizzate ad individuare chi materialmente ha scaricato i rifiuti in quel
fondo, senza tener conto della pericolosità per la salute dei cittadini.
L’operazione evidenzia ancora una volta l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri
e della Procura della Repubblica di Ariano Irpino verso le problematiche
riguardanti l’inquinamento e la commissione di reati ambientali; il sequestro
infatti segue altre analoghe attività svolte sempre con il coordinamento della
Procura della Repubblica di Ariano Irpino svolte dalle Stazioni di Bonito,
Grottaminarda e Montecalvo Irpino nei territorio dei comuni di Bonito,
Grottaminarda, Melito e Montecalvo.
(venerdì 14 novembre 2008 alle 12.55) IrpiniaNews
Eternit e batterie altamente pericolose per la salute dei cittadini, c’è
mancato poco che si arrestasse l’ignara vecchia intestataria del fondo, le
forze dell’ordine ed il potere giudiziario vegliano sull’ambiente e “la
commissione di reati ambientali” ( Questa me la segno !).
Qualcosa deve non aver funzionato , qualche anello manca alla catena del
buon senso se oggi 15/08/2009 quel materiale è ancora al suo posto.
Riusciamo a trovare aggettivi forti per condannare chi ha effettivamente
depositato , purtroppo impunemente, quel
materiale e non troviamo la forza ed il coraggio di richiederne la logica rimozione
, magari usando aggettivi più sfumati ma altrettanto forti.
I materiali in questione non sono biodegradabili pertanto se non vengono rimossi
resteranno al loro posto; magari serviranno per altre foto ricordo all’apposizione
di un nuovo nastro segnaletico, quello sì distrutto dal tempo.
Attento Pilato che se si va avanti di questo passo dovrai lavarti le mani
con una bottiglia di acqua minerale, possibilmente di alta quota
presumibilmente meno inquinata.
Inquinamento fiume Ufita
13/09/2009
Già Venerdì 11/09 alcuni pescatori segnalano la presenza di una notevole quantità di pesci (prevalentemente cavedani) morti e
un odore nauseabondo. Segnalano inoltre
la presenza lungo gli argini e nel greto del fiume di materiale di risulta ed
una carogna di pecora.
Le fotografie seguenti sono state riprese il 13/09 alle ore
13 esattamente nel luogo cerchiato in
giallo della foto a lato . I pesci si
sono già in massima parte decomposti .
Chi controlla i controllori ? E dopo Orazio di qualche post fa, oggi
scomodiamo Giovenale ( VI Satira). Il
latino forse non piacerà agli studenti liceali ma è tutt’altro che una lingua morta .La massima mi è balzata alla mente percorrendo questa mattina, venerdì, il
corso per recarmi a l lavoro.Nella piazzetta vicino la fontana vecchia e lungo un bel tratto di marciapiede
i soliti pittoreschi banchetti dei contadini
che espongono in modo igienicamente discutibile
le proprie mercanzie al mercatino trisettimanale . E’ un modo per favorire la piccola economia
familiare di chi lavora nei campi , permettendogli di
vendere esentasse quanto produce e anche il cittadino che trova prodotti locali, freschi,
salutari e convenienti
e per dirla con i verdi : A Km 0.Sul fenomeno, se si eccettuano le condizioni quasi disumane
in cui detti operatori sono costretti a lavorare [ Ricordo che molti contadini
già all’alba o ancora prima si
presentano per vendere a piccoli grossisti
di Avellino o di paesi vicini la merce ] , non c’è nulla da eccepire . Il bello , o brutto , della cosa è costatare come qualcuno,che paradossalmente dovrebbe per compiti e funzioni ricoperte controllare la regolarità e la
correttezza , approfitti del ruolo e “ travalichi” i paletti delle regole e del
buon senso, e cerca di mimetizzarsi , senza peraltro riuscirci del tutto, tra persone che fa finta di amare e proteggere ma che in
fondo usa , adopera e forse intimamente disprezza.Allora ti trovi nel mercato del Lunedì , il principale della
settimana, camion-supermercato, con
tettoie da circo ,
postazioni meno vistose negli altri giorni; contadini con piccoli o
inesistenti orti e che vendono
quantitativi di merce
umanamente inspiegabili (
concimazioni speciali o “mercati generali “ ?).
Lo
spunto di questa mattina era una rigogliosa pianta di FICUS che assieme ad
altre sorelle esotichecercavano
disperatamente di“Mimetizzarsi”tracavoli, broccoli, pomodori e zucche per dare meno nell’occhio. Potenza
del clima e del terreno di Grottaminarda.
Lezioni di economian° 3 ( Prof. Mo T’ Fott)
09/09/09
Fa comunque piacere ospitare in queste modeste pagine contributi speculativi di così insigni
esperti della finanza mondiale ( prof Mo T’Accatt , Prof Mo M’Venn ed oggi Prof
Mo T’Fott) e che sembrano, peraltro,
stranamente ferrati sulle vicende
amministrative del nostro paese. Evidentemente la nostra cittadina, il modo in
cui essa viene amministrata, rappresenta
per detti studiosi, la sintesi , l’espressione più alta , del far
politica oggi in Italia. Non è che ci si meravigli poi più di tanto : non si dice più “ quella persona è un
ladro” ( modo vecchio, moraleggiante, in qualche modo puritano) ma “quella
persona ci sa fare” ( giovanile, alla moda, da tendenza – purtroppo i
giovani imparano in fretta !).
Ogni operazione
finanziaria prevede una fase preparatoria, di lancio, di “semina” : questa fase può durare anche anni e prevede investimenti consistenti ; talvolta
viene modificata in corso d’opera in una lenta e protratta “pasturazione” [ per
i non pescatori , la pasturazione
consiste nel lanciare periodicamente piccole quantità di esca per mantenere in sito e sotto l’amo i pesci
presenti in zona di pesca ] .
Ogni mezzo è lecito : è stata inventata anche la
“paghetta del genitore” , mi spiego .
Finora era il genitore che per creare consuetudine al denaro e per non far
sfigurare i propri figli con i coetanei , forniva loro una piccola somma
settimanale o mensile. Adesso è il pargolo che fornisce una paghetta al genitore, che libero ormai da impegni di
lavoro, necessita per la frequentazione quotidiana dei marciapiedi di frequenti cambi di scarpe ( Purtroppo non
si risuolano più) ed una somma in denaro per “pasturare a caffè " i semi-addormentati colleghi di marciapiede. Un po’più spregiudicatamente, ma richiederebbe un impegno finanziario maggiore
e meno remore morali , si potrebbe procedere
a d una distribuzione promozionale mirata di “VIAGRA” in periodi
difficili ( Da valutare il rischio che l’omaggiato di turno pretenda anche la
materia prima)
Il culmine
dell’imprenditoria e spregiudicatezza politica si raggiunge in fase
preelettorale : il comune vuole vendere l’area di una ex scuola elementare di
campagna , “sussurra” ( sorta di bando privato) agli interessati, uno alla volta,
la disponibilità a favorirli in cambio del voto , promettendo un “ occhio di
riguardo” al momento dell’assegnazione . Dopo il voto parecchi dei prescelti scoprono casualmente che il bando c’è già stato,
loro non l’avevano saputo, che c’era stato un solo offerente che si era
aggiudicata l’area, probabilmente oltre ai voti aveva sacrificato, più
furbescamente anche qualche “paghetta”.
Non mi
stupirei che questi amministratori fossero estimatori di Totò e che come lui
,primo o poi , provassero a vendere, magari alla turista di qualche post fa, una
delle fontane che abbiamo
I vespri grottesi
06/09/2009
Questa volta non parlo male di nessuno, lo prometto. L’idea, lo spunto per questo post, che peraltro già meditavo da tempo, me l’ha
dato un gruppo su Facebook formato di recente e che sta riscuotendo un buon
successo di adesioni ma soprattutto di partecipazione. La mamma ci ha fatto belli, forti, sani
eGrottesi recita il titolo e dietro si intravede tutto
l’essere Grottese con il tanto di buono che questo comporta e purtroppo anche qualche perdonabile pecca.
E’ il senso di appartenenza, è il sentirsi parte di
una comunità.Nei
commenti degli iscritti riaffiorano nomi, personaggi, luoghi che riflettono i loro ricordi,recenti vista la giovane età media degli intervenuti e che
.. stranamente sono anche i miei che li ho preceduti di quasi due generazioni.
Ricordo, quasi fosse ieri, le proprie e vere battaglie epiche combattute con gli Arianesi, miccia occasionale e pretestuosa qualche partita di pallone, le cacce al grottese tra gli studenti che frequentavano le scuole arianesi e me, novello S.Pietro, accerchiato e solo, che evitavo il pestaggio
asserendo di essere di Melito ( Perdonatemi se non ho fatto l’eroe !) Lo stesso spirito, qualche anno dopo all’ università, al Nord, vivendo tra i locali che ci definivano marocchini prima di conoscerci, poi ottimi amici (allora) : Non comprendevano
perché pur essendo consapevole, ne avevamo parlato tante volte, dell’ arretratezza delle nostre zone [ Paragonavo il treno che mi riportava a Grotta2- 3 volte all’anno ad una vera e propria macchina del tempo con uno scarto temporale di 20 anni ] laureato avessi deciso di tornare. Non vedevo giusto che tutti scappassero via, chi aveva per mestiere o professione , la possibilità di restare , doveva
dare il suo contributo,
piccolo o grande che fossealla crescita della comunità.
Non so se sia stata la scelta migliore, ma son contento di averla fatta.
Bisogna ora spiegare il titolo. La storia racconta che nel 1282, il 30 marzo, lunedì in albis, a Palermo scoppiò una rivolta contro i francesi che occupavano la città, pretesto fu una “perquisizione” un poco spinta () di un soldato- certo Druet- sotto le vesti di una
popolana in cerca di
armi.I francesi , vista la mala parata, tentarono di nascondersi tra la gente di Palermo e questi idearono un modo singolare per smascherali : Mostrando ai sospetti dei ceci ,li invitavano a pronunciarne il nome passando per le armi tutti coloro che non li chiamassero “Ciciri”.Lungi da me tanta truculenta, proporrei un modo più godereccio e altrettanto valido per distinguere il Grottese doc : mangiare davanti a testimoni un piatto di cicatielli col pulieio,il piccante è opzionale; per chi non ci riesce sono ammessi esami di riparazione però dovrà aspettare una nuova sessione di laurea. Gli
abitanti dei
paesi vicini, che schernivano i Grottesi per ricercare e apprezzare un erba così strana, dal sapore forte , che cresceva solo da noi e che persino –udite- le pecore si rifiutavano di brucare , adesso organizzano sagre dedicate a questa pietanza.( Mirabella il 13 Settembre)
Il gioco delle tre verità
04/09/2009
Non esiste
una verità pre-elettoraleed una verità
post-elettorale, esiste una verità sola : la
verità.
Eppure non
è passato tanto tempo, solo qualche mese, e la memoria mostra segni di
cedimento : a chi chiedeva informalmente, per strada, al primo cittadino il perchè della mancata restituzione del canone per la depurazione,
questi ha risposto che la restituzione toccava non al Comune ma all’Alto Calore
( come per dire non seccatemi più).
Siccome
la Nostra di memoria fortunatamente ancora non vacilla, con l’aiuto di
qualche documento conservatoe delle
date impresse sugli stessi stabiliamo la cronologia e la .. verità.[ Verba
volant- Scripta manent ](Clicca per continuare la lettura)
Mamma, a che piano sta nonno ?
02/09/2009
E’ di questi giorni la polemica, per la verità solo “mozzicata”, mugugnata, sullo
stritolamento del cimitero ad opera del costruendo terminal Air. In genere si
riconosce l’utilità dell’opera; non si comprendono, non si conoscono i motivi del
blocco dei lavori; si stigmatizza, per
ora a bassa voce, quasi con omertà, la mancanza di spazio lasciato libero.
Nessuno e
dico nessuno vede di buon occhio l’assedio in atto : ci si chiedecome si potrà mai procedere in caso di
necessità di ampliamento, e già si “condanna”
chi sta permettendo la cosa. Ai posteri .
Parlandone
con qualche buontempone, che come Cesare aveva oltrepassato il Rubicone, a
salire però, vengo a conoscenza di luoghi di sepoltura multipiano in parecchie
città del Nord. Proprio come un parcheggio, del resto è proprio così, con
ascensori, bar e altri confort.
Sinceramente
preferisco ancora la puzza della cera alle asettiche e “pulite” lampadine, i
fiori veri magari appassiti ai “sempre vivi” fiori di plastica.
E’ il progresso, inarrestabile e COMODO :Già immagino qualche società che ci offrirà,
con accredito su carta, di poter visionare da casa il loculo del caro estinto
un tot a minuto e con piccolo supplemento accenderci anche qualche lumino
virtuale. Il tuttomagari in un piccolo
riquadro del monitor mentre si guarda un film o un TG : un po’ come capita con
la Moto GP mentre passa la pubblicità.
Penso che per evitare problemi a
chiunque sceglierò di essere cremato!
Il nuovo
paese di Wanda
31/08/2009
Ogni
cittadina, paese,villaggio che sia spera di trovare tra i concittadini di ogni
epoca qualche personaggio illustre che le dia onore e notorietà. ( E’ la
pubblicità che conta ).
Dopo averci
provato per secoli a Grottaminardaci rassegniamo,
non tutti almeno, a rinunciare a S. Tommaso D’Aquino come illustre concittadino
e ci accontentiamo di averlo quale santo protettore. In realtà seri studiosi
frustrano i nostri desideri anche se qualche dubbio in fondo ci resta.
Scartabellando
i ricordi e l’anagrafe un concittadino illustre lo troviamo, ci intitoliamo una
scuola, un busto e ne compriamo un quadro: Vincenzo Volpe, pittore, nato a
Grottaminarda il 1855 e trasferitosi
ancor bambino a Napoli.
Con
Cristoforo Colombo, altro personaggio conteso , non ci abbiamo mai provato sarà
perché siamo in collina ed il mare manco si intravede.
A vedere la predilezione della nostra amministrazionee dei nostri progettisti comunali per le scale di una certa maestosità,
mi viene il dubbio che ci accingiamo a rivendicare con qualche forzatura
anagrafica la nascita nel nostro paese di … Wanda Osiris.
Per
l’esattezza la signora , famosa soubrette e attrice, è nata a Roma nel 1905.
Per il
futuro non ci sono problemi visto che partorendo tutte in ospedale da noi non
ci .. nasce più nessuno.
I più campanilisti, visto l’antagonismo con il
vicino paese di Ariano Irpino, dotato di ospedale,preferisconosobbarcarsi tanta strada in più e far nascere i propri eredi ad Avellino
( l’ho fatto anch’io, confesso) o Benevento : I vicini, dopo averci fregato
tutto il possibilee averlo portato sul
Tricolle, adesso ci portano via, anagraficamenteparlando, anche i figli.
Micro(fono) dipendenza.
29/08/2009
Che ipolitici siano narcisisti è risaputo : passerebbero intere giornate allo
specchio ad ammirarsi, a misurare le “pose” e gli atteggiamenti migliori .
Un po’,
perdonatemi la cattiveria, come le signore quando si truccano : in entrambi i
casiprevale il desiderio di conquista e
di seduzione , si cerca di vendere al meglio quel poco o tanto che si ha.
Purtroppo
spesso questi atteggiamenti sfociano in vere e proprie patologie quando il
desiderio di apparire, di “esibirsi” diventa incontrollabile .
E’ il
presenzialismo più sfrenato, basta che si intravedaun nastro tricolore - si racconta, credo
esagerando, di un Sindaco che rincorreva con un paio diforbici un alunno di V elementare; un
capannello , un assembramentodalle tre
persone in su ( c’è chi giura di averlo visto fare anchein una fila di pensionati alla posta o ai
bagni pubblici [ quando ci sono e sono agibili ]) ezac , scatta il raptus e microfono alla mano
si improvvisa non un discorso ma un vero e proprio comizio.
Va bene una
processione, va ancora meglio una serata di musica jazz o da camera al
castello, una inaugurazione ( l’ennesima) per magnificare le proprie gesta e
tramandare ai posteri l’effimera gloria di un borgomastro di quartiere.
Penso
chei fedeli che seguono una processione,
gli appassionati di musica , i pensionati,gli assembrati per caso,meritino
un tantino di rispetto in piùperché sicuramente non si sono recati all’appuntamentocon l’intento o la segreta speranza di
ascoltare le mirabili gesta amministrative del primo cittadino.
A quest’ultimo
ricordo e rimprovero l’aver disertato l’unica
vera sede di confronto e discussione
politica: i comizi di chiusura della
campagna elettorale, prima evitando di allestire come amministrazione un palco
attrezzato per tutti e secondodi aver
preferito, almeno in quel caso, la forchetta al microfono !
Aida in ombra.
27/08/2009
Era la festa di San Gennaro,/quanta folla per la via.../Con Zazá,compagna mia,/me ne andai a passeggiá./C'era la banda di Pignataro/che suonava
il "Parsifallo"/e il maestro, sul piedistallo,/ ci faceva deliziá.. Nel momento culminante../del finale
travolgente,/'mmiez'a tutta chella gente,/se fumarono a Zazá!... Dove stà Zazá?!/Uhe, Madonna mia.../Come fa Zazá,/senza
Isaia?...
La
canzoncina di Nino Taranto, mutatis mutandis, San Gennaro sostituito dai nostri Santi, La banda di Lecce
e non di Pignataro, l’Aida al posto del “Parsifallo” va benissimo per l’accaduto
: Nel momento
culminante../del finale travolgente,/'mmiez'a tutta chella gente … se “stutarono
le arca' ” .
( Licenza poetica )
Qualcuno non aveva controllato la nafta dei generatori peraltroapparsi già il giorno prima sottodimensionati.
Non è per essere cattivi a tutti i costi, non mi paga nessuno per farlo, nè penso che troverei mai nessuno
disposto a farlo, ma un pochino di professionalità in più non guasterebbe. C’è
tempo!
Miracoloa Grottaminarda ?
24/08/2009
Durante la processione, passando lungo il corso, in corrispondenza della cassa armonica, il rituale religioso
prevede una sosta , rifocillante per i portatori delle statue ed un pezzo della
banda in onore dei Santi .
Il rituale
civile prevede il… comizio del Primo cittadino, attorniato da altre fasce
tricolori a dargli lustro e conforto. Dopo poche parole d’esordio ,un gracchiaresgradevoleannunciala defiancedel megafono ; il povero sindaco, la cui vocenon aveva la potenza in decibeldegli ottoni, ha dovuto rinunciare all’opportunità oratoria e dopo qualche foto di rito, riprendere
mestamente ed in silenzio la via della
chiesa.
L’ inconsueto fatto, come di norma, è statointerpretato variamentedalle “fazioni
“ interessate : gli avversari politici
hanno visto in questo la solidarietà delle alte sfere celesti ; i pulcini del
primo cittadino, con la fede di Fede
(Emilio) ci avranno visto un attentato o un tentativo di minare “la crescita
del paese”; un elettricista ,con maggiore aderenza ai fatti, ci avrà vistounbanale pacco di .. pile scariche
C’erauna volta…
23/08/2009
E’ sicuramente l’incipit più usato al mondo. Fatte
salve le variazioni linguistiche , lo si ritrova dalla Patagonia alla
Lapponiae conserva in ogni luogo del
globo la sua validità : è universale !Questa universalità deriva non tanto dall’insieme delle
parole che lo compongono quanto dalla magia, dai sentimenti che esso suscita
nel lettore o ascoltatore che sia. E’ l’esplosione dei “buoni sentimenti” che esso
mette in moto. E’ l’ancestrale ed eterno amore per la gioventù, per l’innocenza
dell’ infanzia, per il mondo-tempo che ci scorre tra le dita. E’ il bisogno di
credere possibile anche l’improbabile narrato dalle fiabe : e’ il mondo dei
sogni. E’ l’Utopia !
La realtà spesso, molto spesso, non ha niente delle
favole : è l’opposto, è la negazione.Queste considerazioni mi sono venute prepotentemente
alla mente, probabilmenteanche in modo
eccessivo relativamente all’elemento scatenate, vedendo, duranteuna breve visita ai giardinetti, un tappeto
verde di erba sintetica come base
delle giostrineepoco oltre l’agonizzante erba vera dei
giardini.
Cari bambini , questa è realtà :
<< C’era una volta l’erba…..>>
Est modus in rebus
20/08/2009
Orazio con questo motto (Satire
(I, 1, 106), voleva far capire che c’è una misura nelle cose. Ci sono delle
regole scritte e non che bisognerebbe rispettare per non cadere negli
eccessi.
Tutto questo è valido per il privato e a
maggior ragione per il pubblico ( res pubblica) : la “cosa” pubblica non è
arrivata per eredità agli amministratori , è stata affidata agli
stessi dagli elettori.
Badate non si tratta di un sofisma ma
qualcosa di molto più serio : il gestore
non è il padrone
Non si può gestire la cosa pubblica come un
proprio patrimonio ; il comune non può e non deve diventare la riserva di
caccia privata per nessuno.
Non siamo nati ieri e speriamo, almeno per dispetto, di non morire
domani per cuil’andazzo delle cose bene o male lo si conosce, ma ci sono situazioni,
atteggiamenti che travalicano e non di poco i “ paletti” del buon senso e che
vanno comunque stigmatizzati per non creare equivoci.
Le risorse comunali, siano finanziarie che
materiali ( mezzi , dipendenti, servizi, ecc), sono a disposizione della comunità intera e non dei singoli privati più o meno vicini o “simpatici”.
Sono inaccettabili, oltre che illegali quei pezzi di strade e accessi
privati rifatti “in pegno” in periodo pre elettorale; è discutibile la gestione
padronale dei mezzi comunali : il taglia siepe usato in conto terzi .
E non tiriamo in ballo il boicottare la “crescita”
del paese : facciamo crescere le cose serie e utili e ci vedrete
sicuramentevicini e partecipi
Il Dna dei popoli ( ovverole piccole-uniche- rivoluzioni Grottesi)
19/08/2009
Quando si parla di rivoluzioni , di atti di rivolta di un popolo
o popolazione che sia, si ragiona
in grande : la nobiltà della causa porta a vedere ideali da proteggere , di identità da
preservare anche a costo di immensi sacrifici.
La storia è costellata di vicende che riportano
comportamenti eroici dalla notte dei tempi alla contemporaneità .
Le scintille prevedono sempre una situazione preesistente di malessere su cui si innescano quasi casualmente episodi o personaggi che singolarmente potrebbero apparire
insignificanti. Talvolta è l’intolleranza tra etnie, costumi, religioni e altri più o meno nobili
principi ; spesso è solo una
questione di fame!
Ben conoscevano i Romani i modi per gestire la cosa
pubblica : dopo 2000 anni usiamo ancora
le loro strade , le loro leggi e i loro dettami di vita politica : Divide et impera; panem
et circenses.
Creare scompiglio tra gli avversari e dissapori
facilita la loro sconfitta.
Far divertire la gente, non farla pensare, non
farle sentire la fame lasciandole
sempre qualcosa da mettere in bocca,
magari facendo finta di regalarglielo, tiene calma e fedele la popolazione : è questo l’oppio dei
popoli , altro che la religione. Povero Marx
E’ in atto a Grottaminarda
una campagna di mistificazione e di odio degna di miglior causa.
Si alimentano rancori , si insinuano bugie e mezze
verità, si usano tanti canali di
depistaggio : dal giornale e giornalista amico , al giovane rampante
e voglioso di carriera, al pensionato parente che
struscia il corso ecc.
Ogni personaggio ha il suo ruolo e il suo target, ed è, devo convenirne, una macchina ben oliata
: data la direttiva tutti in quella
direzione con “fede” più che con “ragione”
.
L’anziano, poche scuole e tanti ortaggi, a convincere i contadini sulle intenzioni degli avversari politici a voler distruggere la fiorente industria ortofrutticola , non è proprio così ma questo è il messaggio arrivato.
I giovani cui hanno fatto intravedere un imminente cambio
di guardia ai vertici della cosa pubblica ( attenti che questi sono più
longevi di Andreotti !) si lanciano a difendere, novelli crociati, il regno del Padre.
Qualche giovane
rivolgendosi a coetanei dell’altro schieramento ha portato argomentazioni di questo tipo ( sono puerili ma vere!)
·Questi hanno fatto questo, questo, questo ecc , Voi
che avete fatto ?
·Non fate crescere il paese , negate il permesso alla (udite udite ) “Fiera del gusto” e alla
corsa dei GoKart.
·Qualcuno
ha fatto finta di fare le fotografie ai lavori vicino al cimitero e ci ha seminato delle ossa per ostacolare i lavori.
·Perché volete ( loro sanno già sempre tutto !) ostacolare la nascita
anche a Grottaminarda di un centro commerciale che avrebbe ( udite ,udite)
anche un Bar ( Se non ci credi ti faccio vedere il progetto !).
Mi fermo per
decenza . Povera Grotta che crescita ti
aspetta ! (Continua la lettura)
Scherzi … linguistici.
13/08/2009
Si racconta in questo caldo agosto di una procace turista
che per caso si trova a passare per il corso di Grottaminarda, la fanciulla blocca un
poco bruscamente la sua auto all’altezza del monumento, scende e guardando verso la piazza esclama
estasiata : “ Wonderfulllll”.
Resta per un pò assorta , l’espressione passa
dall’estasi alla sorpresa, quasi alla delusione, gli
occhi fanno un veloce giro inquisitorio, esplorativo, e insoddisfatta si rivolge al presidio di pensionati che stazionano quasi
perennemente al fresco sulle
panchine del monumento.
La signorina che purtroppo conosceva solo l’inglese e voleva chiedere un qualcosa , gesticolando
goffamente, con tono interrogativo, sbotta : << Where is the people ?>>.
Uno dei vecchietti che si vantava di conoscere le
lingue per i suoi lunghi trascorsi da
emigrante,e per non perdere in credibilità, dopo aver controllato con lo sguardo i tavolini
davanti ai tre bar visibili dalla
postazione, forse tradito dalle assonanze
linguistiche dialetto-inglese, con garbo risponde :
<< Signuri !
Oggi nun si vede. Starà c’opp. A
lu Cumun’ ! >>
Acqua passata
12/08/2009
I flagellanti di professione, come i vecchi sciamani
pellirossa, riescono ancora talvolta a far cadere la
pioggia nonostante gli sconvolgimenti
climatici e la tendenza alla
desertificazione.
Potenza della magia bianca.
L’andamento meteorologico e le previsioni climatiche del periodo inducono due riflessioni.. proverbiali.
<< L’acqua è poca e la papera non galleggia>>
<< L’acqua passata non macina più>>
Sulla “pochezza” dell’acqua non ci sono ormai dubbi, se ne
stanno accorgendo anche i responsabili dell’Acquedotto Alto Calore che
razionano l’acqua : addio alle docce casalinghe di..mezzanotte , al massimo la notte di S. Lorenzo un bagno collettivo in piscina cercando di avvistare stelle cadenti da abbinare a desideri [ E’, se vogliamo, la lotteria dei più poveri, il
superenalotto di chi non può o vuole giocare la schedina !].
L’acqua che è passata attraverso la ruota del mulino ( e le
mani dei politici ) non ha più una funzione socialmente utile (non macina più) .
Di qui la necessità di Nuovi flagellazioni e nuove danze della pioggia
L’apparente attivismodelle amministrazioni senza distinzioni di colori
o appartenenze, si manifesta e si dimostra attivo e vitale fin quando … piove.
Finita la pioggia , dopo come per la “tempesta"comunque subentra un periodo più o meno
lungo di quiete, di sopravvivenza quasi letargica, si trascura persino l’ordinario che dovremmo pagare noi
Sempre per restare in tema di proverbi e saggezze popolari consiglierei alla stregua di un pedante sommelier , per concludere, la lettura del notissimo apologo della cicala e della formica.
I flagellanti della politica
08/08/2009
Francisco Goya -Processione di flagellanti 1812
Al vicino
santuario di Carpignano ogni anno si ripetono pellegrinaggi e processioni anche
dai paesi vicini. Una folla di variopinta , cantilenante e neniosa umanitàsi recava una volta con fede, attualmente più con lo spirito di una anticipata gita fuori porta,
ad implorare, ad intercedere favori dalla prodiga madre nera. Il numero dei
partecipanti si va riducendo negli anni.
Mi
raccontano l’imponenza di certe processioni di alcuni decenni fa, una mandria
di fedeli assimilabile alle transumanze del Regio Tratturo, in numero direttamente
proporzionale alle …. avversità meteorologiche
: La siccità muoveva un cospicuo numero di penitenti e quanto più mancava la
pioggia più abbondavano le flagellazioni [ gocce di sangue in cambio di gocce di
pioggia]. Ancora più impressionanti le processioni dei Battenti alla Madonna
dell’Arco.
Questo preambolo,
anche sconclusionato se volete, mi viene in mente leggendo le “veline” ( quelle giornalistiche, non quelle
governative !) che premurosi e vanitosi politici locali affiggono sulle “cantonate” o che si possono leggere sui
tanti “giornali al servizio” :
si ragguagliano i cittadini elettori dei pellegrinaggi con ( finte e
indolori ) flagellazioni che i tapini compiono frequentemente nei santuari
della politica ad invocare una pioggia di “necessari”,”vitali”
finanziamenti per la comunità che rappresentano.
Il ridicolo è che molto spesso la temporalesca ,torrenziale
, tonificante pioggia si
riduce alla cinematografica “nuvoletta”
di Fantozziana memoria, che a mala pena “umidifica”
il flagellante di turno
Miseria e nobiltà , ovvero fame e
decoro
06/08/2009
Fortunatamente sono per me e per molti solo ricordi tramandati
da genitori e nonni , in qualche
modo “ invidiosi “ del sopraggiunto e insperato benessere, o letture “distratte”, che rimandano fatti strani,
tanto da apparire surreali.
Se si eccettua qualche “nonnetto”, novello e serotino internauta, ben pochi
frequentatori del web avranno, per ovvie ragioni anagrafiche, conoscenza
diretta di quanto vado a dire.
Durante le guerre non
importa se vinte o perse e immediatamente
dopo , la gente normale vive di stenti; per sopravvivere si “ arrangia”
ed impara ad apprezzare quello che la
natura mette a disposizione , siano essi gatti ( surrogati di conigli), ciammaruchielli
(lumachine) o “gustosissime” erbe e bacche selvatiche : carduscielli,
pricchiacche (non è una parolaccia – è
un’erba grassa selvatica), cipolline,nespole e sorbe. La prodiga natura aiuta anche la salute ed ecco la camomilla ,
la malva e per gli insonni e per i
lattanti piagnoni “ li capuozzi di papagno” ( Papavero dell’oppio). Nelle città
con meno terreno a disposizione
nascevano i cosiddetti orti di guerra : in microscopici ed improvvisati
orti si coltivava il necessario per sopravvivere.
Molte di queste piante hanno accompagnato la mia infanzia di
campagnolo e ogni tanto girando per il paese ho come dei “ deja vu ”: le malve
sono in hit parade ( il loro colore rosa
colpisce), la camomilla si
difende, al cardusciello hanno dedicato
una piazza [per gli amanti della cicoria , Norberto e Rutelli, consiglio una
visita da fare a breve prima che una “ripavimentazione” copra con
l’asfalto l’apprezzata verdura ].
Quello che difficilmente avrei pensato di rivedere era il papavero dell’ oppio : per correttezza
diciamo subito che l’avvistamento è avvenuto nel maggio-giugno del 2006, nello
spiazzo davanti la chiesa madre e
assicuro non aveva assolutamente l’aspetto di una piantagione.
Per favore , è vero che viviamo un periodo di crisi, e che
la ricerca e l’uso di tali erbe metropolitane potrebbe diventare anche un richiamo
per turisti gastronomici ma visto
l’inquinamento corrente, evitateci la tentazione e ,perché no, qualche lavanda
gastrica . Ai pochi o tanti turisti che
vengono in paese in questo periodo
cerchiamo di offrire qualche attrazione
più culturale magari dopo aver dato la possibilità di gustare un bel piatto di
cicatielli con il pulieio.
L’opera deiPupi.
04/08/2009
A margine di
un consiglio comunale – normalee normalizzato , per gli standard
politici attuali – ho un moto di ripulsa, un conato liberatorio di vomito
“istituzionale”.
E’ la fiera delle bugie: il campionatodi chi la dice
più lunga e meglio, di chinasconde più
efficacemente la verità .
E’ la fiera del narcisismo : Ci sono “primedonne” che vacillano sotto il
pesodel cerone e delle abitudini e che,
come “vecchie troie” per sentirsiancora
corteggiate e desiderate, allentano sempre di piùi cordoni del piacere promettendoorizzonti
e paradisiinesplorati (sic!).
E’ la fiera della mistificazione : Si parla per orea vanvera, si mandano e si ricevono messaggi
in codice , solo apparentemente senza senso , ipizzini della
piccola e squallida politica di paese.
E’ la fiera del “olio” ( per non diventare volgareometto paragoni con altre cose che “galleggiano sull’ acqua”) :ognuno dà il meglio di sè e , qualche volta
con sufficienza , apparente sufficienza,talvolta, senza troppi sforzi, per “non conoscenza”( oggi mi
sento buono) si da vita ad un teatrino, purtroppo
necessario , richiesto dalla Legge
, ma che in tanti eliminerebbero “ per quello che serve”.
E’ il teatro dei PUPI : e come succede al mare( Scalea e
Praia), qualche sera afosa d’estate si tengono spettacoli di marionette( parenti poveri dei pupi ) per far sorridere
e tenere buoni i Bambini e soddisfare il loro spirito combattivo,con simulate e appaganti scaramucce. ( Continua la lettura, se pensi che ne valga la pena )
Il sesso degli Angeli.
01/08/2009
In una filosofeggiante discussione dal barbiere, spesso ancora unico ritrovo culturale in piccole comunità, un giorno, afoso, si parlava di politica
locale : si disquisiva dell’utilità e/o necessità di alcuni lavori intrapresi
dall’amministrazione. [ Per l’esattezza
il “raddoppio “ delle vie di comunicazione tra la vecchia sede comunale
sul corso ed il palazzo Portoghesi ; percorsi
ormai intasati e da decongestionare (sic!)- in fondo circa 50-100 metri].
Come logica vuole si formano due fazioni grossomodo
equivalenti : metà per l’utilità, metà
per l’assoluta inopportunità dell’opera
stante le effettive e diverse necessità della comunità.
L’acculturato
di turno, vista la non facile gestione del dibattito , paragona questa
discussione spicciola ,da salone appunto, a quella che per antonomasia è la discussione più inutile e che ha tenuto
banco per secoli impegnando schiere di
teologi e filosofi :
Quale è il sesso degli Angeli ? Sono essi maschi o femmine ?
Un vecchietto , che era stato alquanto in disparte sino a
quel momento, di chiare origini partenopee, prende coraggio e con la “sontuosità di chi sa” sentenzia :
<< Chisti
Angeli so femmene !!. Non ve ne site accort ca
tienene e ZIZZE>>.
Saggezza di popolano.
Per la cronaca la discussione, quella vera, sul sesso degli angeli concluse,salomonicamente, che gli Angeli, esseri spirituali, non avessero un sesso !
( per "godere" maggiormente cliccate le zizze dell'angelo, non è peccato!)
Vuoi mettere
la comodità !!
30/07/2009
Stamattina recandomi a far spesapasso vicino al cimitero, confesso ci
mancavo da un po’, e mi colpiscono tanti scavi e movimento terradi una certa importanza.
Va bene che
siamo in attesa dell’arrivo della influenza pandemica , a detta dei media pericolosa,
non ci sono guerre imminenti o altre catastrofi annunciate (Chi sta
toccandoferro ?), non riesco a
comprendere il perché si voglia “allargare
“ cosi tanto il cimitero .
Un poco
turbato in verità ripasso sul luogo del
crimine edai cartelli apprendo di
tratta dei lavori per il tanto pubblicizzatoe politicamente “conteso “ terminal AIR per i Pullman, che circonda e abbraccia interamente il cimitero .
Le sepolture
sono diventate una enclave del terminal.
Considerando
l’età media , fatte purtroppo le necessarie eccezioni,e la quasi generale “diversamente abilità” degli
abitanti del “condominio” una così strettavicinanza potrebbe favorireeventuali escursioni, magari con biglietti
ridotti, ed una maggiore integrazione degli
abitanti con il “mondo”. E’ una
comodità !!
Ritornando SERI , vi invito a riflettere
sul significato di un sinonimo , meno usato forse ,ma sicuramente più
significativo, del temine “cimitero “ : Campo-santo
, che ci ricorda la SACRALITA’
del luogo e che ci imporrebbe , prima come cittadini , poi come amministratori,
( le capacità di far danni sono direttamente proporzionali) un maggior
rispetto.
Una comunità
che non onora i propri defunti è una comunità senza futuro .
Purtroppo
siamo recidivi : esattamente un anno fa siamo arrivati sulle
prime pagine Nazionali percomportamenti
da rimuovere e non ripetere.
Concludo con
un modo di dire , ammonitorio, di un vecchio becchino balbuziente, di parecchi decenni fa (Lu Ruscio) :
<< Ca ,catutt’ qua jita veni !!>>,che cercava di esorcizzare con
quel voiil comune destino.
Confesso!!!Con la politica ho sistemato almeno tre
persone.
28/07/2009
Tra le aspirazioni confessabili e non dei debuttanti in politica rientrano spesso, molto spesso in
verità , delle motivazioni economiche , di narcisismo, di voglia di potere, talvolta
di idealismi , più spesso ricerca di miglioramenti
delle posizioni personali , dell’entourage familiare o delle piccole lobby fiancheggiatrici.
Il singolare della vicenda consiste nel fatto che IO non ho dovuto far assolutamente niente : conosciuta la candidatura, la controparte si
è attivata per soddisfare quelle che
potevano essere i desiderata dei miei
parenti, dei probabili votanti e li ha in qualche modo soddisfatti.
Meno male .
Con l’inesperienza
che mi ritrovo e con le remore morali che mi trascino per formazione e per
convinzioni , poveretti avrebbero aspettato in eterno in caso di mia elezione!
PureBernacca sbagliava !!
26/07/2009
Anche il simpaticocolonnello , metereologo principe in Rai
per tanti anni, molto spesso , con i limitati mezzi allora a disposizione,sbagliava le previsioni ; per non parlare poi di Frate Indovinoe Barbaneracon i loro calendari e almanacchi.
In verità il
preambolo serve ad addolcire l’amarezza per una previsione sbagliata : nella “riflessione
“del 4/7/09<Il settimo giorno..>
ipotizzavoun più o menolungo periodo di tregua eindividuavoin due ( pre-elezioni e post-terremoto) i periodi di “frenesia
amministrativa”.
Constato che
i tempi sonoadesso diventati tre: c’è una frenesia post-elezioni .
Sinora sembrava
di assistere ad una campagna,
militarmente congegnata: cortina
fumogenadei piccoli interventi a
pioggiaassimilabile ad un Bombardamento con “tricche
tracche”( riti propiziatori – di minor impegno finanziario), seguiti in
genere , conquistata la postazione, da interventi più mirati e
sostanziosi ( riti ringraziatori e di “compartecipazione”-a maggiore impegno
finanziario ) con lanci di "botti" di maggiore consistenza diluiti però nel tempo,
anche per non spaventare i volatili
e per mantenere in caldo il motore.
Questa volta
la fase dell’incasso sembra meno composta , meno discretae più anticipata del solito.
Cosa sta a significare : più spavalderia, meno fiducia ,timore che qualcosa si inceppi ?.
Non azzardo previsionivista la facilità di incorrere in errore ; l’unica
cosa che mi viene in mente è un proverbio grottese (primo o poine faremo una raccolta ) : << Quann t’ prummitt’n lu purciello ,
fuji ( Affrettati) cu lu catniell ( fune per
legarlo)>>.
Inauguratemi
questo !!!!
21/07/2009
Dopo aver incassato indebitamente dai cittadini i soldi per la depurazione, dopo averne
promesso, e finora non mantenuto,la
restituzione , mi piacerebbe vedere i reggenti impegnati con una vera inaugurazione . Visitando quello
che doveva essere il depuratoreintercomunale(Scusate ma gli Arianesi , i Melitesi , ecc venivano a
cagare a Grotta o ci mandavano per posta o per corriere i loro bisognini ?), mi
viene tanta rabbia e indignazione. E’ stato messo in atto uno scempio, qualcosa
da codice penale , altro che iene ( … a proposito ?) : tra le vasche e le
piscine di cementoci sono delle piantine di alberi ( anche
qualche acero rosso), una sorta di
illuminazione pubblica con lampioni,a dare “decoro” al sito e che probabilmente sono serviti
per qualche post-primapietra e/o qualche pre-inaugurazione . Quelle piante sono
l’unica cosa vera e viva di
quello che doveva essereun posto per creare pulizia e che
invece è diventato una discarica
della dignità.
Vogliamo
inaugurarlo? Togliamo il superfluo e lasciamo solo gli alberi ,
crescono nonostante noie i politici.
NB : Grazie
Watson , suGoogle Earth non c’era ancoraed è tanto vicino alla tua Chicane che non potevo non vederlo !.
E’ da qualche anno che si stanno sempre più diffondendo - è in fondo un modo per muovere
le economie stagnanti - nuove sigleche dovrebbero assegnare un voto di
affidabilità e qualità ad attività , oggetti, servizi ecc.
E’ il Rating
(parola nobile ma difficile), per far capire meglio diciamo che è la solita …..
Raccomandazione di antichissima memoria.
ISO, DOC, DOP, IGP,Consorzio di questo, consorzio di quello,
e sicuramente altre che sfuggono.
Una che
finora non conoscevo e che sembra prendere piede abbastanza velocemente , anche se a diffusione limitata al nostro territorio , è :
C.A.
Detta sigla la
si ritrova su alcune attività, viene negata ad altre e condiziona la vita
stessa del paese. Qualcuno più ferrato in economia mi ha suggerito, illustrato,
il significato : sono parole inglesi e quindi potremmo sbagliare l’esatta
corrispondenza dei termini, facendo comunque salvo il senso -> C= ChickenA
=
Approved.
Grotta
Guinness!!
18/07/2009
In questi
giorni ho ricevuto una singolare E-Mail. Un tale che non conosco e che si firma “ Dott.Watson”, mi sottopone, novello
SherlocK Holmes - bontà sua, un enigma strano,
bizzarro , evidentemente a conoscenza della curiosità per le piccole-grandi
cose che mi caratterizza.
Watson
riferisce di aver visto dall’alto, durante un recente giro in elicottero, “qualcosa
persa per strada, qualcosa fuori posto ,una S francese per frenare, una che dovrebbe rallentare gli
irruenti, vicino ad un letto asciutto”.
La
tentazione di lasciar perdere era tanta non avendo un elicottero a disposizione
, gli indizi neanche tanto indirizzanti, ma la sfida (tarlo) era lanciata.
Si tratta
evidentemente di qualcosa che si trova fuori da dove ce la aspetteremmo. Una
sinuosa francesina che dovrebberallentareirruenti personaggi (
una cuginetta d’oltralpe con lo spray al peperoncino ? – Ma che cavolo vai a
pensare!). Vicino ad un letto asciutto : i letti, a meno che qualcuno non si
faccia la pipì addosso dovrebbero essere asciutti , o ..c’è qualche letto,
adesso asciutto, ma che dovrebbe essere bagnato. ELEMENTARE. Caro Watson.
Quello che
cerchiamo è vicino al … letto, purtroppo ormai asciutto del Fiume Ufita.
OK. Serve un
elicottero,San Web da una mano, Sherlockinforca … Google Earth e costeggia il fiume, località Isca Cardone , la pista di Go Kart e …. una “CHICANE”
( la S francese che rallenta e frena ) persa lungo la strada di accesso alla
pista.
E’ Guinness :
abbiamo l’unica pista al mondo con la chicane fuori dalla pista stessa !!
Mi hanno
informato che qualche anziano “Pilota di 127 ”, forse preso dalla foga e dalla magia
del luogo, ci ha rimesso qualche dentealla chicane ( VERO!!!).
Contento,
Watson? ( passa con il mouse e controlla)
Il
buongiorno si vede dal mattino.
16/07/2009
Recita così un vecchio proverbio, stando a significare che,spesso, basta qualche indizio anche minimo per anticipare il susseguirsi degli avvenimenti : Un mattino
splendente e con il sole fa ben sperare per la giornata.
Il mattino o meglio la giornata me l’ha intossicata …una pubblicità televisiva ( rete Mediaset,sarà un caso ?) :
E’ estate, una calda estate, aumentano le zanzare e gli insetti ; c’è necessità di un
insetticida che li ammazzi stecchiti,
che li fulmini, che li stermini e via di questo passo con verbi ecatombali ( in qualche modo “capaci”
di appagare la rabbia ed il desiderio di
vendetta che detti esseri ci ispirano).
La pubblicità (che una volta veniva anche detta “propaganda” - ed in fondo lo è
ancora!) invitava ad usare un
insetticida Nuovo ed assicurava che .”
stermina gli insetti clandestini”.
I commenti sono inutili , e ritornando al proverbio, la giornata (!) non si prevede buona,
nonostante il sole .
Basta pagare ed in televisione arriva di tutto!. il Dio denaro può dare anche lezioni di
morale, anzi può imporre la morale o addirittura creare la nuova morale : Tutto quello che appare in televisione E’ LECITO . Non c’è Autority che tenga , con
la tv vendiamo mirabolanti creme antirughe, miracolose cure dimagranti e (sic!!)
capi di governo.
Se sarà di utilità, statene pur certi, faranno l’nsetticida
per i rumeni, per gli zingari, e per dirla con Totò nella livella “ Me scordo
che so muorto (=italiano), e so mazzate!”, perche no un bel insetticida anti- terroni.
Rifletteteci
: questi nuovi insetticidi , se qualcuno si prende la briga di esaminarne la
composizione chimica, non sono a base di PIRETRO , ma, più autarchicamente , a
base di OLIO DI RICINO.
Scusate, ma
non lo avevate appena inaugurato ?
11/07/2009
Proverbio
grottese : la iatta pe ghi re’press fece li muscill cecat.
(traduzione per non grottesi e per …under 20 : la gatta per la fretta fece i
gattini ciechi)
In realtà la fretta c'entra poco :Sia l'inaugurazione precedente ( povero castello quante ne ha visto nei secoli !!)che i lavori attuali fanno parte dei rituali elettorali propiziatori e ringraziatotri .
Astensionismo
subdolo
09/07/2009
Durante la recente campagna elettorale, dalle nostre
parti ma penso che ciò avvenga in buona parte del Sud , ho riscontrato, personalmente e tramite
altri interessati, l’aumento di un fenomeno strano : la suddivisone dei voti nell’ambito
dei gruppi familiaritra le liste in competizione.
Non era raro sentirsi dire che il marito, ad esempio, vota una lista memore di qualche favore, la moglie
vota la lista avversa per simpatia, un figlio da una parte per amicizia
personale e l’altro vota gli antagonisti per una promessa e sospirata occupazione.
Analizzando il risultato in termini puramente matematici, elettoralmente palando, è un
pareggio : i candidati si ritirano in qualche modo soddisfatti, etichettano
come “amici” quel gruppo ed il gruppo ha in fondo racimolato “ qualcosa”.
In caso di numero dispari di elettori bisognerebbe, per par condicio, farne sedere almeno uno in panchina !
La vicenda mi ricorda quel gioco stupido e carognesco a cui
tutti abbiamo partecipato, prima come figli, poi come genitori .
Il papà o la mamma che chiede a bruciapelo al piccolo : << Ma a chi vuoi più bene, a Mamma o Papà
?>> (l'ordine parentale non sarà mai nè casuale nè alfabetico ma rigorosamente collegato all'inquisitore del momento) .
Generalmente il pargolo, anima innocente si, ma non stupida,
con un sorriso risponde : << A tutti e due!!!>>.
Tutti
insieme appassionatamente.
06/07/2009
In questi giorni sono state rese note le nomine e gli
incarichi della nuova giunta . A
scorrere l’elenco si nota una certa,
diciamo, corposità : dal buon padre di famiglia nessuno è stato escluso
e tutti partecipanoalla gita sociale del comune di Grottaminarda.
Si perché l’immagine che mi viene in mente è quella
di una vecchia corriera , come quelle della mia infanzia, con pochi posti a
sedere e tanti aspiranti viaggiatori. Il fattorino di allora , come il buon
padre di cui sopra , saggiamente e opportunamente , aggiungeva degli STRAPUNTINI per far accomodare
Tutti i viaggiatori.
Buon Viaggio !
(da WIKIPEDIA :Sui pullman
lo strapuntino era un sedile aggiuntivo che veniva sistemato nel corridoio tra
le fila di sedili normali, e consisteva in una struttura che veniva appoggiata
direttamente su due sedili centrali della stessa riga, quelli cioè ai lati del
corridoio.)
Il settimo giorno si riposo'..
04/07/2009
È passato circa un mese dalle elezioni e finalmente i
marciapiedi, a metro o meno, sono nuovamente percorribili; le strade sono esenti da catramatori
della domenica; il macchio nicchia; nessun escavatore impazzito
semina il terrore per il centro e la periferia ( La naftacosta, ora! - E' passata la festa di San Paganino) ; le siepi non corrono
rischi di forestazione: ora c'è chi le taglia; i contadini possono continuare a
vendere le verdure sui marciapiedi del corso all’ombra rassicurante e
paterna di camion supermercato.
Sembrerebbe
una situazione idilliaca, e non c’èbisogno del Colonnello Bernacca o del Frate Indovino per prevedere, salvo
cataclismi, la durata della tregua.
Da noi i lavori piùimportanti e convulsi(Quando ci
mettiamo d’impegno-altro che Milano o Nord Est!! ) avvengono in due occasioni
specifiche : POST Terremoto o
PRE Elezioni e perdirla con Califano << Tutto il resto èNOIA >>.
Noi speriamo solo che non tremi!!
Venditori di fumo, perdippiù arroganti.
03/07/2009
Mi riferiscono di alterchi e rimproveri sulla pubblica via di qualche gallo ( per
i non Grottesi i galli sono i rappresentanti della lista civica che, ahinoi,
hanno vinto le elezioni ) in avanti con
gli anni e dalla cresta canuta
che , memore dell’infanzia da Balilla
e dei garofani esibiti in gioventù, abusando di una lunga consuetudinecon il piccolo potere locale, si arroga il
diritto vita natural durante della “tutela
politica” dei concittadini per cui si sente arbitro e padrone delle
scelte, se non della vita, altrui.
Campionario
del boss, chiedete se non ci credete !
1).”
Tu pò che ci facevi al comizio del
cuore “. Traduzione dall’ intimidese : Come ti permettidi
farti vedere e caso mai parteggiare per gli avversari
2)“
E vist ca jime vint !!!! ; Mo t’
voglio si viene a cerca quaccosa a lu Cumun”. Trad : Come vedi abbiamo
vinto, pensavi di affrancarti , sei ancora mio schiavo !!
3) Il tutto fatto a voce alta e davanti al popolo, ( Esempio per tutti )
Mi viene da
ricordare al signore in questione che la fedeltà reclamata non è legata ad una
ideologia ( parola difficile), non ad un partito ( ne ha cambiati tanti), ma
alla.. persona, alla sua persona. Inoltre
vorrei aggiungere che normalmente non si va sul comune a chiedere favori (
quello che voi vorreste!!) piuttosto si va a reclamare dei diritti che vi chiederemo di rispettare e onorare.
Purtroppo qualche popolano amico ha rimproverato il malcapitato redarguendolo :<< Ma tu pò te ne è fatt'accorg >> e questo fa ancora più male.Si nasce liberi e si vive da schiavi!
Un pò di..meditazione
25/06/2009
Un pensatore non si concederà mai una vacanza , al massimo una breve pausa di meditazione ( Visti i prezzi che corrono ).
Ad maiora.
Cattivi maestri
24/06/2009
Permettetemi di abbandonare per un poco gli angusti
confini del natio borgo e dare un più “ ampio respiro” ai neuroni.
I politici di ogni livello, partitoe ideologia ( qualora questa parola avesse
ancora un senso) continuano a lamentare un distacco sempre maggiore tra la
gente e i propri rappresentanti . Se ne parla da qualche tempo, anche troppo,
ma rimedi non se ne trovano e i comportamenti restano sempre gli stessi
La prima reazione
che avemmo quasi tutti allo scoppiare di Tangentopoli fu di una generale
incredulità, tutti adusi come eravamo alla corruzione, palese o strisciante che
fosse, faticavamo a credere che tali comportamenti non fossero la norma ma reati.
Ci spacciarono la fine della prima Repubblica
, elogiarono il nostro popolo, l’unico che avesse fatto una “rivoluzione”
epocale senza stravolgimenti sociali ( le rivoluzioni indolori sono una balla!!),
poi tutti a costruire la Nuova
Repubblica.
A distanza di qualche tempo gli avvenimenti perdono la contingenza della cronaca e cominciano ad
acquisire i caratteri della storia : vediamo che di nuovo non c’è assolutamente
niente, la moralità tanto sbandierata è una merce sconosciuta, probabilmente
gli unici ad avere qualche remora morale furono all’epoca quei personaggi
pubblici , politici o della finanza, che si suicidarono. Gli altri, tanti,troppi , dopo un
breve, dorato, purgatorio si sono riciclati e sentenziano ancora dagli schermi
televisivi.
La gente si discosta dalla politica e la politica da più
di una mano : continua ad invitare gli elettori ad andare al mare ( Craxi
docet!), invece di far onorare un proprio diritto-dovere.
Signori un buon maestro
insegnerebbe al cittadino che prima si va a votare e poi che in un
referendum ci sono due risposte Si/No e che ognuno può rispondere secondo
coscienza. Astensionismo non è una scelta, è ,per dirla come Calderoli, una
PORCATA: l’astensionismo non può essere Convinto, non può essere Tattico,
ne tantomeno Strategicoè sempre
e comunque VIGLIACCO !!!
( Scatto del 22/06/2009 ore 17.10)
FINALMENTE !!!!!
Cum gaudio nuntio : Habemus gramathicam !!!
( e un assessore alla cultura )
( Scatto del 22/06/2009 ore 13.02)
Dopo la moria di prèsidi, in pensione i vecchi, purgati i nuovi,
la cultura e la grammatica sembrano abbandonare gli amministratori del nostro
comune: nocte tempore, si è proceduto alla correzione (sanatoria ?), solo
parziale – ahime!, della tabella incriminata.
Voglio pensare che la fretta ed il buio abbiano contribuito alla cattiva
riuscita dell’ operazione : ad ogni buon conto, riporto ( da Wikipedia ) una
regola grammaticale che riguarda gli aggettivi , qualificativi nella
fattispecie.
Aggettivi qualificativi … Concordano per genere e numero
col sostantivo
a cui si riferiscono.
Ab initio....)
(Scatto del 08/06/2009 ore 21.05
La sopravvivenza del governoappeso ad … un pelo.
22/06/2009
La legaminaccia la vita stessa dell’esecutivo ; l’on
Bossi ed i suoi seguaci sembrano intenzionati a mettere in discussione il
prosieguo dell’attività di governo per la mancata adesione del premier al miglioramento della razza.
Non è solo una questione di “lana caprina”: Il leader sembra
preferire le giovani (ninfe) della Terronia ( Napoli, Bari) a quelle della Padania, sponsorizzate dai
seguacidel Barbarossa.
Si attendono sviluppi.
Homo edens(Latino colto) alias Homo
Magnans(latino maccheronico)
20/06/2009
Qualche
decennio fa, metà secolo scorso all’incirca, si faceva un gran disquisire su
quali mutamenti fisici potessero manifestarsi sugli esseri umani nel successivo
millennio in relazione alle mutate ed ipotizzate nuove condizioni di vita.
L’immagine
più quotata e gettonata prevedeva un omino tipo ET ( Telefono..casa. Ricordate
?), con un gran testone ( Grande testa = gran cervello –Magari fosse vero!!),
un corpicino piccolo,piccolo ,
minuscole gambette e manineinfantili, conun solo grande dito: l’ indice .
Doveva essere la rappresentazione dell’uomo intelligente ( grande testa) che passava
gran parte del suo tempo a digitare ( con un solo dito) su una tastiera di Pc.
Sono circa
10 anni che il nuovo millennio è cominciato ed in verità le teste e, per
estensione, i cervelli non mi sembrano crescere più del lecito, non parliamo
delle dita (sembrano svilupparsi maggiormente i pollici per l’incontrollabile e
maniacale uso dei telefonini),al contrario la parte anatomica che sisviluppa maggiormenteè la pancia.
A Grotta come sempre esageriamo ed in questo
siamo veramente maestri : fiorisconoristoranti , sagre e …. Pranzi
all’apertoPRE e POST elettorali ( riti
propiziatori eringraziatori !!)
NB:
Siamo in periodo di 740 e sul sito ufficiale del comune c’è un invito a
indicare il comune stesso quale beneficiario del 5 x mille; spero che gli
eventuali introiti non vengano dilapidati per squallide e populistiche
manifestazioni di edonismo fine a se stesso.
Facciamo gli Italiani.
19//06/2009
Siamo, noi
Italiani, un popolo strano. Massimo D’Azeglio , dopo l’unificazione dell’
Italia come Stato, invitava a proseguire : “ Fatta l’Italia, facciamo gli
Italiani “.Con il senno di poi e dopo
150 anni di storia si può concludere che l’esortazione, o meglio
l’augurio espresso, è andato in larga parte disatteso. Nord –Sud, Rossi-Neri,
Terroni-Polentoni, Lavoratori-Fannulloni e via dicendo. Se si esclude qualche
torneo calcistico o qualche catastrofe naturale, poche sono state le occasioni
per compattare il popolo. La base vede lo stato come qualcosa da ”sopportare”
e, possibilmente, sbeffeggiare : da qui deriva l’alto tasso di IRRIVERENZA ISTITUZIONALE che ci
contraddistingue. Ricorderemo senz’altro l’elezione, si disse allora per
protesta, di una pornostar al parlamento , seguita poi da qualche accusato di
terrorismo, qualche condannato penale, transessuali ecc, tutti in qualche modo
“devianti”e “imbarazzanti” per il potere e messi nelle stanze del potere.
L’apice lo tocchiamo quando decidiamo di affidarci anima e corpo ad un vecchio satiro ,
che rincorre condiscendenti ninfe tra selve sarde e palazzi di rappresentanza.
Da Wikipedia
: Satiri personaggi della mitologia greca…..Vengono rappresentati come
esseri lascivi, spesso dediti al vino, a danzare con le ninfe
ed a suonare il flauto.
Talvolta hanno un vistoso fallo in erezione……..Essi, vengono raffigurati, come esseri più vicini al
dio, in quanto capaci di far baldoria, in quelle feste dedicate al dio, che solevano
mutare in sfrenate orge.
( Ogni riferimento a notizie, foto , inchieste attuali
è Sicuramente
non casuale!!)
Lezione di economia n°2 ( ProfMo’ M’ Venn)
17/06/2009
Ogni
compravendita presuppone la
partecipazione più o meno attiva e consapevole di due soggetti : Il venditore e
l’acquirente.Nel caso in questione,
baratto , spesso il venditore è un soggetto che si ritrova tra le mani qualcosa
di cui nessuno si è preoccupato di spiegarcene l’effettivo valore e che alla
fine usa male( dipende dai punti di
vista!)
L’elettore che accetta la transazione è paragonabile alla donzella che comincia ad avere
qualche primavera alle spalle, che si è stancata di aspettare il “principe azzurro”, e chesi predispone al compromesso per non
“morire vergine”.
Il problema
è che scarseggiano i prìncipi ( ed anche i princìpi), per cui la praticità
della gente ha il sopravvento sulle belle teorie e idealità.
Il
cervello può essere o restare vuoto, la pancia no!.
Miracoli ...a doppio senso
14/06/2009
Per validare un evento straordinario, razionalmente
inspiegabile, e per poter parlare di “miracolo” ci si basa su elementi il più possibile obiettivi. ( Esiste addirittura un apposito tribunale )
Ci sono miracoli… a
salire : C’è tanta gente e poco cibo. Gesù si attrezza e “ moltiplica pane
e pesci” . Fonte della notizia il Vangelo (“ Vero come il Vangelo!”)
Ci sono miracoli … a
scendere : C’è tanta “monnezza”. Lucio si attrezza e “riduce le postazioni di raccolta”, toglie cioè
dei cassonetti. La “monnezza” si riduce, quasi si dimezza. Fonte
della notizia “comizio” elettorale di Lucio ( Attendibilità , diciamo,
inferiore).
Una mente consequenziale porterebbe a pensare che …. sono
i cassonetti a produrre i rifiuti: molto più facilmente (e si vede!) la
gente lascia i rifiuti dove capita o li deposita nei cassonetti dei paesi
limitrofi ( “i cuculi dell’immondizia”.)
12/06/2009
La ricetta di DonAchille
Quando venni
contattato circa 25 anni orsono per iniziare una attività politica a livello
locale, a me cheaccampavo dei timori di
inadeguatezza personale alla tenzone politica e alla politica in genere, fu
risposto che la cosa non era poi tanto difficilee che anche il mio interlocutore si era
avvalso con successo degli insegnamenti di “Don Achille”.
Per i più
giovani e per i non Grottesi bisogna dare qualche cenno biografico : Don
Achille , possidente, avvocato di paese,è stato uno dei primi politici del
dopoguerra, capeggiava la lista della Spiga di grano.
Viene ricordato per
essere, forse, l’unico sindaco ad aver lasciato in attivo il bilancio comunale
senza troppi artifici contabili, per aver edificato il Municipio lungo
il C/so V.Veneto nelleadiacenze di
piazza Monumento, per la sua moderazione nei consumi che rasentava la
tirchieria ( quasi sempre lo stesso abito, la quotidiana raccolta dello scarso
materiale di cancelleria al momento della chiusura degli uffici, materiale che veniva regolarmente messo
sotto chiave ad evitare sparizioni di penne e matite) .
Don Achille, amministratore con vari mandati alle spalle, affidò il suo testamento
politico agli allora giovani e scalpitanti allievi ricordando una
riflessioneed una considerazione sul
suo elettorato : i nostri paesani vogliono “lecculiare”.
Verbo strano anche per il nostro dialetto , ad indicare
l’accontentarsi delle briciole e la contentezza a partecipare sia pure molto
marginalmente ai banchetti del ( allora piccolo) potere locale come scodinzolanti
cagnolini .
L’analisi,
a conti fatti, mostra ancora tuttora la sua validità. Onore aDon Achille.
Lezioni di…. Economia ( prof. Mo’ T’Accatt)
11/06/2009
Tanto e tanto tempo fa il commercio era regolato dagli
scambi di merce : si attribuiva un valore ad ogni cosa e con questo sistema si è
andato avanti per secoli ( 2 pecore per
un maiale, 10 conchiglie per un pugno di
sale , ecc).
Quando la merce cominciava a …pesare ed il mercato
era sempre …più lontano qualcuno ebbe la splendida idea di inventare …i soldi
e varianti ( carte di credito, cambiali, mutui, prestiti, ratei , assegni, ecc) :
e li sono cominciati i guai!!
Stranamente ed inspiegabilmente la pratica del baratto,
mezzo antiquato di commercio, viene ..ripresa
ad ogni elezione.
Esiste una sorta di listino
non ufficiale adattato ai singoli contraenti ( Piano finanziario personalizzato!):
la stessa merce può valere un buono spesa
di importo variabile , un buono benzina, soldi liquidi, posto di lavoro a orologeria;
per i meno smaliziati basta spesso una
promessa (l’equivalente di una cambiale o assegno a vuoto).
Le parità più bizzarre che ho notato sono :
una “sopersata “ gustata all’aperto a scopo dimostrativo, un numero
imprecisato di… tubi di cemento ( diametro a scelta), una tubazione in plastica per incanalare
acqua.
L’asfalto è sempre tra i più gettonati siano pezzetti
di strade demaniali, che piccoli sconfinamenti nel privato.
Il listino è in continuo evoluzione, gradirei conoscerne gli aggiornamenti per probabili futuri … investimenti.
( PS: Qualcuno sulla rete ha chiesto di visionare le prove, converrete con me che è alquanto difficile in tali frangenti farsi rilasciare regolare ricevuta o scontrino fiscale.)
’
Fatelo al posto nostro ( per voi e per Grotta!)
martedi 09/06/2009
Era,
scherzandoci sopra , il primo impegno per l’eventualenuova giunta : rettifica e sostituzione di
questa “ perla” di tabella : Un concentrato di errori da inorridire . Un plurale
maiestatis ( Desiderabile ma inopportuno) ,una scazzottata tra plurale e singolare, un neologismoper prendersi un po’ di gloria ( ci abbiamo messo anche noi qualcosa—purtroppo
solo gli errorie la tabella),
Un bel gioco dura poco
Lunedi 08/06/2009 ore 23.30
Comunque vada …
Lunedi 08/06/2009 ore 13
E’ doveroso ribadire alcune cose :
· > Abbiamo assistito allo spettacolo più
indecoroso che ci si potesse mai immaginare.
· > Non è tollerabile una tale umiliazione e disprezzo per
le regole democratiche che
dovrebbero essere alla base di una
convivenza civile, purtroppo manca
tanta educazione .
· > Nella Genesi ( mi sono solamente documentato- Monsignore,
non sono ancora “al punto giusto “!!!)si racconta che Esaù vendette la
primogenitura per un piatto di
lenticchie , a Grottaminarda si è
cercato di Comprare la dignità delle persone
e svendere la democrazia con un
piatto di pasta e fagioli. Tali atteggiamenti
purtroppo qualificano negativamente non solo chi compie tali scelte ma
il paese e la cittadinanza tutta .
· > Il disprezzo per la libertà (degli altri) tocca
l’apice quando un candidato – On Bianco – la sera della chiusura della campagna
elettorale è ripartito ,senza poter parlare, perché non trovava un palco. La poco solerte e democratica
amministrazione non aveva provveduto a
mettere a disposizione , in una sorta di bieco ostracismo, quello che prima la
legge e poi l’educazione impongono.
· >
Rinunciando a usare la bocca per parlare ,
magari raccontando frottole, ma preferendo usarla per satollare lo stomaco , si è solamente dimostrato
lo spessore culturale , o per restare in tema culinario, la pasta di cui si è fatti.
05/06/2009
Banchetto esca ( con soldi pubblici).
Il potere è sempre più convinto di poter sopravvivere con un
…. piatto di pasta e fagioli (a quanto si può
leggere sul menu ).
Lo spirito che anima
chi propone queste assurde , anacronistiche e offensive
forme di propaganda non è quello di invitare
qualcuno a mensa per uguaglianza, per spirito di condivisione ma con l’intento,
neanche tanto malcelato , di offendere : abbuffatevi
( tanto non pago io !!-
aggiungerei)
Non illudetevi di sedere alla mensa dei potenti , chi vi invita farà anche finta di “gustare
“ insieme a voi “l’antico“sapore dei fagioli, magari con qualche cotica; state tranquilli domani, da solo o con pochi amici, farà un altro banchetto a base di caviale
alla faccia di chi ci ha creduto .
La sera prima dell’attacco , quando ancora le guerre le
combattevano i fanti, venivano elargite senza
parsimonia dosi di alcolici ( Famoso era il “ Cordiale” dell’Esercito Italiano)
e qualche galletta in più :
Tutto questo portava i poveri fanti , sazi e ubriachi , a combattere e morire senza chiedersi se ne valesse veramente
la pena ! – NON C’E’ NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE.
Non ci sarebbe epilogo più bello che i manovratori del gioco
venissero spazzati via da un colossale e collettivo PETO, magari favorito dall’
effetto dei Fagioli.
NB:
Quando ti invitano a cena o pranzo, se vuoiessere e restare Libero
, pretendi di pagarti il pranzo, a conti fatti alla fine ti COSTERA’ meno.
Da Damasco a Grottaminardaovvero “ la conversione dei Galli”
04/06/2009
Sembra che ai galli, in questo fine campagna
elettorale, piaccia la fede :
sembrano tanti San Paolo sulla via di Damasco. Piace la fede o cercano
di adularne … i rappresentanti in terra per ragioni che non so ma temo siano solo elettoralistici.
Il Sindaco che nelle processioni religiose fuma
rigorosamente il sigaro ( qualcuno giura di aver visto la statua del santo di turno investita
dal pestilenziale fumo accennare uno starnuto e storcere il naso –Suggestione collettiva ? )
improvvisamente diventa “ cattolico e praticante” e devoto di San Pio .
Propongo un quiz a
bruciapelo per valutare l’effettiva preparazione del novello converso : la conoscenza
e la “pratica” del 7° e 9°comandamento ( per i curiosi :: Documetatevi !).
Temo non passerebbe nella….cruna dell’ago.
Una rassicurante candidata giustifica la recente scarsa
presenza nel paese con un pellegrinaggio
a Medjugorie: nessuno se ne era accorto visto che comunque ci “vegliava e proteggeva” dall’alto
dei …..balconi di proprietà.
In tema di consigli e
di “apparizioni “ mi sento di proporre al consigliere Lanza l’ameno
paesino di Oliveto Citra , località non lontana da Palomonte , ove almeno stando alla rete,
sembra risiedere un suo “gemello culturale”.
02/06/2009
Senza parole
Mi faccio
induista !
30/05/2009
Periodicamente
(specie in periodo preelettorale) e da tutti i pulpiti della politica si
continua a parlare di opere pubbliche, non necessariamente faraoniche, con un
rilancio sempre crescente : non ti basta la Contursi-Lioni-Grottaminarda,tutti giù per i corridoi nord-sud
(Berlino-Palermo-che ci andrà a fare
unBerlinese a Palermo ?) o Est-Ovest (
tipo Lisbona-Istambul), magari in treno, possibilmente ad alta velocità.
Tutte strade
che stranamente passano dalle nostre parti. Grottaminarda l’ombelico del mondo !!
Sono oltre
40 anni che sento parlare di Contursi-Lioni-Grottaminarda e ormaipenso che una sola vita, l’attuale, non basti
per cui sto meditando sulla opportunità di una conversione all’induismo e sperare
in unareincarnazione, magari sotto le sembianze di un cane , per vedere
finalmente completata l’opera.
Intanto le
nostre campagne non hanno servizi, manca in troppe zone l’acqua , una stradina
decente e senza rattoppi, una qualche illuminazione pubblicaecc.
I grandi
corridoi meglio non farli perché magari poi invece di scendere i Tedeschi da
noi saranno sempre di più i nostri che continueranno a scappare , questo si,
più facilmente e velocementein
Germania.
Clamoroso!!!! Scoperto perché non si trova lavoro a Grottaminarda! 29/05/2009
Finalmente possiamo, foto alla mano, documentare le cause
della dilagante disoccupazione, giovanile e non, che regna da noi e nel Sud in
genere :Lavoro meta irraggiungibile per … barrierearchitettoniche, mentali e
clientelari.
(Notizia stile OTTOPAGINE)
Marcatura dei territori
27/05/2009
In questa campagna elettorale si assiste a qualcosa di
insolito o, per lo meno, notevolmente amplificato rispetto al passato.
Anche il nostro paese
non si esime dalla cultura dell’ostentazione e della apparire ( sono perché
appaio e se + appaio + sono): ogni angolo e cantone del paese è un brulicare di
volti sorridenti per lo più, qualche volto serio, qualche aspirante mister
muscolo, qualche velina ecc.
Qualche candidato ha adottato la” tattica aerea”bombardando dall’alto (posti non
facilmente raggiungibili) gli elettori ; altri marcano
il proprio territorio ed ostentano i
confini del proprio impero imitando il
comportamento dei cani di delimitare il loro territorio gli uni con la pipi , i candidati con i loro manifesti.
Diamoci una calmata!!
24/05/2009
“” il signore la vuola o non la vuola ?”
In epoca pre-web e pre-reality la vita scorreva lenta e
monotona nel natio borgo : ci si
accontentava con poco . In concomitanza con il festone , appuntamento fisso era
il carrozzone di “don Giovanni” ,un mitologico imbonitore napoletano, che allietava
le serate in piazza Monumento.
Il simpatico tizio promuoveva una lotteria vendendo
biglietti , estraeva un vincitore e dava inizio
allo…..spettacolo: Il vincitore sorteggiava una busta da un mazzo e poi veniva
invitato ad accettare cambi “”improbabili” (memorabili erano i “cani pelusi” e" cap e ruagn"
cioè cani di pelouche e mezzi busti o quintalate di pasta , tonnellate
di altre amenità ) ed ogni offerta si
concludeva con un intercalare poi diventato quasi un modo di dire popolare :
<< il signore la VUOLA o non la VUOLA ?>>. Alla fine della tiritera
immancabilmente il vincitore si ritrovava con il classico …pugno di
mosche .
Adesso un “omonimo”
del tizio ripete il gioco offrendo in cambio di odiate, ormai conosciute e
sfruttate Zone D le sconosciute e, a suo
dire, più convenienti ZONE I.
Signori ….attenti alle MOSCHE !!!!
E dopo la pizza.........il voto a metro !!!!
18/05/2009
Percorrendo per lavoro le tante strade comunali, tenute per lo più in pessimo stato, si vedono in questa fase preelettorale lavori accumulati negli anni e attualmete in stato fibrillante: due, tre settimane fa un camioncino del comune tappava le buche parsimoniosamente con un poco di asfalto sparso a mano con una pala, adesso siamo passati alla seconda fase. Si possono osservare dei pezzi più o meno
lunghi di
strade rifatte interamente e con abbondanza di mezzi (speriamo di non ritrovarceli nei debiti!): la lunghezza del pezzo rimesso a nuovo è proporzionale alle capacità contrattuali e numero di voti offerti sull'altare della viabilità dalla famiglia finitima alla strada. TOT VOTI TOT METRI !!!
Questione di …. Uccelli
28/03/2009
Che i politici, in genere, non abbiano una gran reputazione degli
elettori è cosa notoria.
Certamente non assimilanochi li vota a Aquile,intese come
nobili e acuti animali, probabilmentepensano maggiormente , per restare in tema avicolo, a delle Allodole da abbindolare con
specchiettiroteantie miraggi elettoralistici.Il guaio è che alla fine , nell’unico momentorealmente in mano ai cittadini elettori di
contare veramente : l’atto del voto, si finisce perassomigliare tutti a degli….Allocchi.
Alice nel paesedelle (non) meraviglie
25/03/2009
Nel natio borgo si avvicinano le elezioni per il rinnovo del
consiglio comunale : i reggenti in carica , si fanno prendere dall’ansia dell’apparire
a tutti i costi , qualche inaugurazione
, qualche nuovo cantiere aperto , qualche pezza di asfalto ,ecc .
Il tutto in modo quasi compulsivo e francamente troppo
affrettato ( qualcuno ricorda che qualche elezione fa la fontana andava finita in fretta per inaugurare la grande piazza dormiente e
dopo poco si è scoperto che faceva..… pipì da tutti i lati !!!).
A tal proposito mi viene da dare un consiglio, risalendo ai
pomeriggi trascorsi a guardare cartoni animati con i figli, allora, piccoli ,
mi aveva colpito il modo singolare escogitato da Alice per stare sempre in
festa : festeggiare , invece del compleanno (che purtroppo cadeva una sola
volta all’anno !!) il NON-Compleanno,che
ricorreva 364 giorni in un anno.
Cari signori, se la voglia di … festa è tanta e le
inaugurazioni non bastano , vi consiglio di festeggiare le più numerose NON-INAUGURAZIONI e le tante promesse non
mantenute.