Grottaminarda

 

 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

L'avventura continua su......http://grottablog.wordpress.com

 

 

Gli anni passano ..... Auguri

31/12/2009

 

Titolo alterantivo : Nuovi ..partiti     Vecchi .....arrivati.

 

 

 

I cuculi del consenso

28/12/2009

Una sera di queste ricevo una telefonata strana da un amico. Mi chiede, tra l’incredulo e il divertito, se per caso avessi cambiato i miei “ orizzonti” politici e cercassi  in un eccesso da folgorato di far proseliti per l’altra sponda.

L’amico  stava leggendo qualche post del mio Blog ed in fondo ad esso  trovava una domanda che mai avrebbe pensato io potessi formulare.

Per farla breve mi faccio riferire quale fosse l’articolo incriminato perché avrei controllato.

La sorpresa è in questo  particolare preso da un cattura schermoIncuriosito e alquanto infastidito per la verità, chiedo una spiegazione non afferrando il busillis.

E’ un annuncio che ripetendo il tipo di formattazione ed i colori del tema  per  il titolo e per il link può trarre in inganno sull’origine del messaggio.

Quel piccolo Ads by Google, spiega  o spiegherebbe al lettore che si tratta di una inserzione di tipo pubblicitario  che l’Editore ( WordPress – nel caso specifico) è legittimato e autorizzato a far comparire sporadicamente  nelle pagine per rientrare  in qualche modo delle spese.

Comunque  penso che sia l’editore, Google  e l’inserzionista un po’,consentitemelo, di malizia ce l’abbiano messa : Per la pubblicità aggiunta sarebbe opportuno l’inserimento in un riquadro , con altra formattazione ed altri colori, per non ingenerare dubbi sulla provenienza del messaggio, e poi l’appunto  maggiore alle tecniche subliminali insite nel messaggio  :  quell’ “anche “ lascia pensare ad una condivisione  e compartecipazione dello scrivente ad un progetto ;  niente di condannabile per carità, sono scelte personali, talvolta opinabili ma sempre e comunque rispettabili. Penso di aver anche io il diritto ad avere delle mie idee magari opposte, manifestarle  e discuterle.Sul momento ho pensato a qualche attacco di Hacker o altro boicottaggio più subdolo, poi, rimettendo i piedi per terra e considerando la  “pochezza” della mia opera letteraria e politica (!) che difficilmente avrebbe richiamato  interventi mirati, mi concentro alla ricerca delle spiegazioni.

Il bello della vicenda ( segnalata a Google ed al Garante per correttezza) è che si risolve tutto in una questione monetaria : WordPress chiede  per il servizio NO-Ads , meno male che il cambio ci favorisce, circa 30 Dollari per evitare le inserzioni e recita : perché il tuo messaggio sia tuo .

Ad un parcheggio c’è un solo posto libero e sono due le automobili che se lo  contendono, una 500 di allora ed una grossa Mercedes. La 500 ,pilota giovanissimo, più piccola e scattante arriva per prima. Il guidatore con la spavalderia dei giovani scende e rivolgendosi al guidatore della Mercedes, lo apostrofa : ” Il mondo è dei furbi”, e si allontana.

Il compassato signore della Mercedes comincia con la sua pesante automobile a spingere letteralmente fuori dalle strisce la 500, provocandole grossi danni . Il ragazzo cerca di rendersi conto dell’accaduto, il facoltoso pilota lo invita alla calma, tira fuori il portafogli, compila un assegno e glielo porge commentando : “Il mondo è di chi ha i soldi !!”Per sdrammatizzare, qualora ce ne fosse bisogno, vi racconto una barzelletta azzeccata appresa tanti anni fa a Carpi, allora fiorente Città Emiliana, attualmente meno florida ma nostra gemellata .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le vicende dei negri albini

26/12/2009

Una di queste mattine  sfogliando, ancora assonnato, i quotidiani on line  ho trovato una notizia, non troppo evidenziata in vero, di un negro albino che aveva ricevuto lo status di rifugiato in Spagna per sfuggire a persecuzioni nel suo paese natale ( Tanzania).

Le notizie hanno una loro vita, una loro durata , un loro contesto. Siamo sotto le feste Natalizie ed è più corretto andarci piano, soft : abbiamo già tanti problemi nostri per pensare ai negri e per giunta albini. ( il giornale era, per completezza, l’Unità)

Incuriosito imposto una ricerca sul web e scopro che il problema è reale, periodicamente viene riportato da varie testate internazioni e nazionali ( El pais, Stampa, Corriere ecc); l’immancabile gruppo di solidarietà su Facebook ( pochi interventi e nessun segno di vita da qualche mese); qualche forum.Volendo rileggere ed approfondire la notizia ricerco nel pomeriggio sul quotidiano in questione l’articolo del mattino : con sorpresa non ritrovo lo scritto e comincio a temere  di aver “sognato” o immaginato la cosa.

Leggendo i vari interventi, su un forum di Body  Building & Fitness, la prima reazione è di costernazione : gli intervenuti, giovani, in massima parte del Nord e Nord-Est, trattano la cosa con le seguenti frasi riportate alla lettera.

***be si sa il ceppo africano è circa 200.000 anni indietro di quello europeo a livello evolutiv

***Zio bon , spero tu scherz

***il maschio sembra eminem versione tossicodipendende mongolo

***o porca troia hanno gli occhi rossi…che cazzo

***ognuno infatti ha i suoi problemi,poi l albinismo xfortuna nn è nemmeno tanto grave.è vero ti limita non poco xqnt riguarda le uscite soprattutto in giornate assolate e solitamente hanno problemi di vista ma xil resto sono in tutto ex tutto simili a noi 

***se (DIO) ci si diverte a fare ste cose non vedo perchè non dovremo riderci sopra

  

Non vi riporto il seguito perché  mi son rifiutato di continuare la lettura.

Mens sana in corpore sanoMente sana in corpo sano. (Giovenale, Satire, X, 356)

Di sano penso non ci sia proprio niente : i corpi sono forgiati più dagli steroidi che dall’esercizio e per  la mente, beh , non ci sono steroidi che tengano.

Sicuramente gli stregoni , le credenze, le usanze, le convinzioni avverse  agli individui  in qualche modo “diversi”, sono universali. E’ una questione di cultura  , l’ignoranza non varia con la latitudine :  è la ragione che schiarisce le ombre dei pregiudizi in tutto il mondo.

Negri, meridionali, disabili, diversi per lingua, cultura, modi di vestire ecc  fanno paura, vanno derisi, emarginati. Godiamo intimamente quando possiamo far valere la nostra “settendrionalità”, almeno geografica, nei confronti di qualcuno.

A costo di non essere i  “meridionali” di nessuno penso che  arriveremo  al Polo Nord  e potremo finalmente vivere da e congli orsi polari.***xò senza voler offendere nessuno, da scoloriti si vede di + che sono parenti + stretti delle scimmie, rispetto a noi europei

 

 

 

 

Regali natalizi

22/12/2009

Mi rendo conto che le richieste alternative potrebbero essere infinite, dal panettone alla luna : ho preferito la Tessera Mediaset per restare in Famiglia.

 

Scorciatoia per l'eternità

20/12/2009

Dalla notte dei tempi  nella pittura anche eccelsa si riscontra un fenomeno che per i non addetti ai lavori risulta poco o nulla comprensibile : il committente spesso risulta effigiato tra i personaggi dell’opera stessa.

Oltre che il danaro si desidera metterci ( figurativamente parlando ) anche la faccia.

Le motivazioni possono andare dalla vanità del singolo, al desiderio di “lasciare” nel tempo qualche traccia di una esistenza altrimenti banale o alla interessata adulazione del pittore che ci vede un mezzo per spillare qualche fiorino in più.

Da notare che anche pittori famosissimi ( tra gli Italiani : Masaccio, Piero della Francesca, Tiziano ,il Veronese ecc)  hanno partecipato al gioco.

Si potrebbe pensare che questo sia un vezzo ormai in disuso, vista anche la fugacità e la caducità delle espressioni artistiche dei nostri giorni che difficilmente superano gli anni,  raramente i decenni, sicuramente mai i secoli.

Eppure ci ritroviamo  Hitchcock che in ogni suo film si ritagliava una comparsata , scrittori che  nascondono tra le pagine le loro poco letterarie quotidianità,  cameramen che riprendono di sfuggita parenti, amici ed ammiratori (ammiratrici) : si soddisfa  con i mezzi a disposizione, gratuitamente o dietro compenso, lavanità, questa sicuramente, eterna.

L’idea per questa riflessione sta nel ritrovamento  ( ormai c’è anche una archeologia cibernetica ! ) tra le varie cartelle del pc, di una foto scattata qualche anno fa nel Santuario di Carpignano,  riaffrescato di recente . Mi aveva colpito  una crocifissione , discreta pittoricamente ( per carità è un giudizio personale e da non addetto !), e tra Donne piangenti  , truci miliziani  e  apostoli due personaggi che facevano la parte dei Cavoli a merenda.

Assolutamente niente nei confronti dei personaggi , che immagino possano essere figure di rilievo nell’ambito della confraternita dei frati del Santuario. Qualche dubbio sulla modalità di “imbalsamazione” e sulla attinenza e corrispondenza storica dei  particolari.

Uno degli intrusi  porta gli occhiali e non ha un aspetto confacente appieno alla situazione  (c’è un morto !)  : il pittore ha lavorato evidentemente su una foto e nel raptus artistico ha dimenticato di .. togliere gli occhiali all’anfitrione.

 

 

S.S.L.S

16/12/2009

Una sigla, un acronimo.

[L'acronimo (dal greco κρον, akron, "estremità" + νομα, onοma, "nome"), è una parola formata con le lettere o le sillabe iniziali o finali di determinate parole  di una frase  o di una definizione ].

Sempre Sia Lodato Silvio

Una proposta, ironica, irriverente se vogliamo, ma dettata dalle contingenze del momento.

Si nota una voglia di “controllo”,  di  indirizzamento  asfissiante delle libertà individuali a partire dal monopolio quasi totale dei media, all’uso strumentale di gesti di squilibrati, mani e mandanti armati di souvenir. Tutto è lecito, sembra, a chi è al potere per limitare le manifestazioni di dissenso : Dal gruppo idiota e innocuo su Facebbok, alla “ regolamentazione” e disciplina dei cortei e manifestazioni varie ( da normare con decreti urgenti)

Frequento, da curioso essenzialmente, Facebook da qualche mese : l’unica pericolosità che ci ho intravisto è il contagio dalla “banalità imperante “ e dalla “condivisione  forzata“; si rilanciano messaggi, “storiche” ed “epocali” frasi da cioccolatini, responsi e consulti di oracoli idioti, fattorie e giochetti “anti-pensieri”, “lievi, eterei e innocui”. La quantità al posto della qualità.

Ogni tanto appare il nostalgico di turno che, dimenticando la sua di Giovinezza, rincorre quella dei genitori e nonni. E’ un piccolo mondo che per le frequentazioni e i modi di utilizzo sta perdendo la vera connotazione : di social ormai resta poco.

Il problema non è Facebook ma la voglia di imporre censurelimitazioni e  GABBIE.

Leggevo anni orsono che nelle fabbriche giapponesi c’erano delle apposite stanze antistress, dove gli operai o impiegati frustrati, sfogavano su una foto del capo le rabbie represse, un innocuo wodoo del sol levante, per ritornare calmi e rilassati al proficuo lavoro. Per molti, il social network è questo, è un modo liberatorio, talvolta dissacrante, per fare delle esternazioni estemporanee ed afinalistiche.

La stranezza sta nel fatto che certi gruppi sono in qualche modo legittimati all’esistenza e lasciati   prosperare, pur parlando ugualmente di violenza,  di  linciaggi, pene capitali, e altre “mitizzazioni” e revival : non è certo un buon esempio inneggiare al lanciatore di souvenir ed è giusto che detti gruppi siano banditi come  sarebbe altrettanto giusto bandire i gruppi che invocano la sedia elettrica , il linciaggio o la “polpettizzazione” del minorato di cui sopra.

Si parla di terrorismo per una statuetta; si parla invece di patriottismo per parlamentari e ministri di una Repubblica da cui vogliono scappare; chi inneggia alla secessione e alla fine di uno Stato  è legittimato, come un buon sacerdote, a somministrargli l’estrema unzione.

La pallottola recapitata, si  dice, recentemente al presidente del consiglio penso sia simile a quella, anche come costo ( 300 lire), che il Ministro Bossi prometteva o minacciava a giudici antipatici.

La violenza verbale o reale è sempre violenza, non c’è una violenza giusta ed una ingiusta, e soprattutto non è un colore a far legittimare certe azioni che diventano destabilizzanti se compiute da altri.

Sicuramente un gruppo, uno scritto, un blog che inneggiasse al capo del governo sarebbe tollerato, benedetto, magari finanziato.

L’acronimo di cui sopra lo proporrei come incipit di tutte le esternazioni da fare in rete e, come la vecchia tessera del fascio, potrebbe essere il lasciapassare per il lavoro, la vita sociale, l’integrazione.

In fondo i bravi funzionari cercando l’acronimo in uno scritto saprebbero che lo scrivente è un fedele seguace ed emulo dell’Emilio Nazionale e eviterebbero di leggere l’intero articolo e di perdere tempo facendo così contento il  frenetico ed anti-oziosi Renato.

Penso che una volta espletate le piccole necessarie formalità di rito, la sigla possa essere trasformata in S.S.L.S.S.  che corrisponderebbe a Sempre Sia Lodato San Silvio, più confacente alle aspirazioni dell’interessato.

Sorprende come ogni qualvolta il potere avverte qualche scricchiolio ci sia una coincidente e sorprendentemente opportuna  ripresa di atti qualificabili e qualificati come terroristici.  Quando il potere era al centro il ventaglio di scelta era più ampio : si poteva optare per un nemico rosso o un nemico nero. Oggi il nemico è solo  rosso, colore ormai di fantasia e di ricordi : la moda quest’anno indica come  Viola il colore di tendenza.

Cerchiamo di non perdere di vista le reali necessità del paese e giocare sempre meno con le parole e le bugie : la storia è scritta nei libri, la cronaca al massimo riempie gli almanacchi.

 

 

Il Lupo, l’agnello e il fiume Ufita

13/12/2009

Dal Mattino del 6/12/2009

Cinzia Puopolo –  Melito Irpino. Non sono le industrie ad avvelenare le acque del fiume Ufita, provocando la morìa di pesci, ma gli scarichi abusivi. E’ quanto emerge dal monitoraggio ambientale del fiume Ufita, commissionato dall’Asi, che arriva nel giorno del blitz dei carabinieri e dei tecnici dell’Arpac al depuratore di Melito Irpino. A denunciare odori nauseabondi e fuoriuscita di liquami dalle vasche, erano stati alcuni cittadini residenti nella zona che hanno presentato alla stazione dei carabinieri di Grottaminarda un articolato dossier con un reportage fotografico che attestava la fuoriuscita di liquami dalle vasche del depuratore con il conseguente inquinamento ambientale. Dal sopralluogo dei tecnici dell’Arpac sarebbe emerso che le disfunzioni sono circoscritte a una vecchia vasca e non al nuovo depuratore che è, invece, perfettamente funzionante. Ma, indipendentemente dalla causa, un dato è certo: i liquami finiscono direttamente nel fiume Ufita, così come nelle acque del torrente finiscono gli scarichi provenienti da Grottaminarda che non passano attraverso il depuratore. Sarebbe questa la causa maggiore dell’inquinamento dell’Ufita, della scomparsa dei pesci che tanto ha fatto infuriare gli ambientalisti. Lo attesta lo studio del Consorzio per l’area di sviluppo industriale della provincia di Avellino che, attraverso la società “Bierrechimica srl”, ha monitorato per più di un anno la portata e lo stato d’inquinamento del fiume individuando le responsabilità. «Il risultato di questo studio che presenteremo giovedì prossimo non ci meraviglia – dice il presidente dell’Asi Pietro Foglia -. Il nostro obiettivo era quello di dimostrare che, per quanto l’attenzione delle autorità competenti sia concentrata sulle industrie e sul nostro depuratore di Flumeri, l’inquinamento del fiume Ufita ha ben altre origini. Naturalmente il monitoraggio oltre ad individuare le criticità punta anche ad avanzare le proposte per risolvere il problema. Consegneremo i risultati dello studio all’amministrazione provinciale, ai Comuni della Valle dell’Ufita e lo metteremo a disposizione delle autorità giudiziarie. Naturalmente, il problema non è circoscritto al fiume Ufita, ma investe gran parte dei corsi d’acqua presenti sul territorio provinciale, a cominciare dal Calore». L’Ufita è stato tenuto sotto osservazione per un anno e mezzo con l’obiettivo di valutare l’impatto ambientale del depuratore dell’area Asi in relazione al netto deterioramento della qualità delle acque nel periodo di magra. «Lo studio – spiega il consulente chimico Maurizio Galasso – è servito per verificare, dal punto di vista scientifico, se i reflui depurati dall’impianto potessero aggravare o meno la situazione del fiume Ufita e se non fossero essi stessi la causa del deterioramento delle acque del corpo idrico ricettore. Il monitoraggio ha riguardato tutte le condizioni meteo e di portata per arrivare ad avere un quadro completo che non solo ha permesso di valutare l’impatto del depuratore ma, in primis, lo stato del corpo idrico, le pressioni antropiche e, soprattutto, le ipotesi di intervento per un ripristino complessivo di tutta l’asta fluviale». Dal monitoraggio sono emerse due problematiche: la drastica carenza di portata nel periodo estivo e la presenza di inquinanti. «Abbiamo rilevato – dice Galasso – che un tratto a monte del nucleo industriale dell’Asi risulta completamente asciutto. Nel fiume Ufita, inoltre, arrivano scarichi non depurati che compromettono la qualità dell’acqua anche nel tratto dove la portata è perenne»

A leggere l’articolo del Mattino del 6 Dic 2009, un opera di monitoraggio commissionata dal consorzio per l’area industriale scagionerebbe le “industrie”, addossando le colpe, tutte le colpe, allo scarso spirito ecologista dei comuni confinanti, Melito e Grottaminarda.

Sorprende la corrispondenza temporale, cronometrica direi, SVIZZERA,  tra la presentazione del  monitoraggio ambientale ed il blitz al depuratore: sono troppo razionalista per credere alle favole anche se per l’ennesima volta vado a propinarvene una.

E’ mia convinzione che molti pensano di poter rifarsi la verginità facendo disinformazione : qualche neurone libero e non ancora assopito in giro si trova ancora, Per fortuna.

“Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi. 
Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.”

E’ L’incipit della famosissima favola di Fedro del lupo e l’agnello. Il lupo accusa l’agnello di sporcare l’acqua del fume ( l’inquinamento ante litteram ) .

Per ben focalizzare i termini riporto la mappa ( San Google ) con evidenziate alcuni particolari : Le industrie, il senso di scorrimento del fiume, il punto dell’ inquinamento rilevato a settembre, i torrentelli che partendo da Melito e Grottaminarda confluiscono nel fiume.

 

Per riprendere la favola “superior stabat Lupus” e se si guarda la mappa, Il lupus (superior stabat ) potrebbe essere la zona industriale e le sue industrie; “longeque inferior agnus”, lontano e a valle l’agnello o meglio gli agnelli , Melito e Grottaminarda ( Agnelli si ma figli di Pecore Nere, comunque. Questo a scanso di equivoci o frettolose assoluzioni)

Almeno nel caso documentato del 14/09/2009, il luogo incriminato sembrerebbe discolpare gli agnelli, e potrebbe far pensare, purtroppo non ci sono prove, alle strutture a monte. ( Per ironia della sorte nel luogo dell’inquinamento c’era la carcassa di una pecora !)

Il rimedio non è solo incolpare gli altri o lavarsene le mani : le coscienze non si ripuliscono con i comuni detersivi, magari ecologici. In questi giorni è un fiorire di scie nere che dai tanti torrentelli scaricano nel fiume i liquami degli oleifici del comprensorio non a norma ( cosiddette acque di vegetazione, altamente inquinanti).

Tra lupi, finti agnelli e volpi ognuno fa la sua parte e l’unico vero agnello sacrificale sembra essere il povero fiume Ufita.

Tutto questo tra un rimpallo di responsabilità e di (in)competenze vergognoso : eppure penso che ci sia qualcuno, pochi o tanti non so, che vivono e sono pagati per controllare e salvaguardare l’ambiente.

Qualche dubbio,concedetemelo, sulla effettiva competenza e laboriosità dell ARPAC, dopo i recenti scandali sulle assunzioni, è umano :

Attendo, fiducioso, smentite.

 

 

The day after – Il treno della civiltà

11/12/2009

Il giorno dopo.

Dopo …. dopo una tragedia. Una morte imprevista e forse , anzi sicuramente, evitabile. Una serie di cose, contingenze, situazioni mal valutate riescono a trasformare un momento di divertimento in un tempo di dolore, lunghissimo per chi lo vive in prima persona.

Saputa la notizia ( la morte di un compaesano al falò della vigilia dell’Immacolata), il mattino seguente tra fittissime bancarelle, vocii di folla al mercato, musichette ed imbonitori, calca impressionante, a mala pena riesco a raggiungere il luogo dell’ incidente che pure era lì a due passi da quell’autentica bolgia ignara e distaccata.

A fatica arrivo sul luogo : c’erano alcuni reporter televisivi, qualche curioso, neanche un fiore.

 

La sensazione che ho avuto nel vedere quei tronchi enormi, inusuali, ancora fumanti, quei tavoli con ancora delle bottiglie di vino e bicchieri, un barbecue in attesa di cuocere della carne preparata  e pronta, era come di un “freeze” , un ferma immagine durante la visione di un filmato, una moviola di sentimenti in cui si era purtroppo rotto il REWIND. Ho associato a questo quadro il ricordo di un calco visto a Pompei : in entrambi si fotografava la morte improvvisa, inaspettata, illogica.

Queste cose, sporadiche fortunatamente, non avrebbero ragione di verificarsi, un falò il più grande possibile, enorme, da far invidiare, la occasionale disponibilità di enormi tronchi di palma ( pianta esotica : brucia , non brucia ?), l’uso di mezzi meccanici per formare la pira ecc, sono fatti che possono davvero passare inosservati, in un trafficato centro di paese ?

Non richiamano almeno la curiosità di chi per compito ha l’obbligo di controllare il territorio ?

Già in passato, lo ammetto col senno di poi, abbiamo nella vita di paese fatto qualche sciocchezza collettiva : ricordo qualche decennio fa e oltre delle corse di cavalli lungo il corso del paese, asfalto stradale, non transennato a dovere, in salita , col pubblico a due passi e cavalli allo spasimo e noi con i nostri figli a giocarci, senza saperlo e senza consapevolezza, la nostra piccola roulette russa.

Ancora  per qualche anno si è corso lungo le strade cittadine con i go Kart , con per fortuna solo piccoli disguidi.

Chi organizza questo genere di cose, è comprensibile, viene preso dalla frenesia, come un bambino che vede con la mente il risultato spettacolare e tende a minimizzare i rischi : da qui la necessità non di vietarle, se possibile, ma di affidarne la sorveglianza o la supervisione a personale competente. Era tanto difficile interpellare un pompiere per consigli e la messa in sicurezza di un falò così inusuale ?

Penso non sia più tempo di capricci; i tempi attuali richiedono una maturazione collettiva ed accelerata se non si vuole perdere il treno della civiltà.

 

   

 

Gli sfebbrati del sabato sera

08/12/2009

Il titolo, inutile ricordarlo, doveva essere una parodia del film di Travolta di qualche anno fa. Nel film si raccontavano i fine settimana di giovani americani tra balli, discoteche e altre sfolgoranti e luccicanti diavolerie d’oltre oceano .

Faceva da triste contraltare l’ immagine memorizzata tra i miei ricordi recenti  del Nostro Corso , in orari neanche tanto impossibili : Un corso senza vita, nessuna vetrina accesa, le luminarie natalizie ( carine quest’anno) ad allietare una folla di fantasmi.

La mente proponeva altre foto-ricordo di anni passati : Grottaminarda era la  “città che non dorme mai – The city  that never sleeps !  in questa parte di mondo e di Irpinia. Il paragone con New York, forzatissimo  sicuramente, può dare l’idea non di opulenza, ricchezza , vistosità ma di vitalità : a qualsiasi ora del giorno e della notte era facilissimo incontrare qualcuno o gruppi di persone per strada. Qualche Bar aperto con le luci accese ad attirare i cacciatori forestieri di passaggio proprio come gli specchietti che essi adoperano per richiamare le allodole.Qualcuno obietterà che questi giorni per temperatura, clima ecc non invogliano a restare per strada. E’ sicuramente vero, ma la sensazione che ne ricavo è di un lento, inesorabile, inarrestabile declino. Ho la sensazione che manchi qualcosa e che tutti noi  ci lasciamo cullare dalla bellezza dei ricordi e ci rassegniamo ad un fatalismo che faccio fatica ad attribuire alla nostra popolazione, un po’ guascona , anche irriverente spesso , ma sempre pionieristica.

Non è solo il clima dunque. Mancano spazi e motivi di aggregazione costanti e stabili, tutte le occasioni di richiamo che hanno successo  sono occasionali e spesso imprevedibili : ad esempio l’affollatissima odierna fiera dell’Immacolata, favorita anche dalla inconsueta clemenza del tempo, una notte colorata di fine estate, un suggestivo presepe vivente.

E’ crisi, girano meno soldi nostri, ne arrivano sempre meno dall’alto e la politica ed i politici cominciano a mettere occhio anche alle piccole somme, si comportano un po’ come lo scugnizzo che ruba il cestino dell’offerta al mendicante cieco, rendendogli problematica la vita.

A ben vedere non penso siano i soldi, o meglio non solo i soldi, il motivo della sempre maggiore ingerenza in negativo della politica nelle espressioni di socialità spontanea o strutturata di un paese : spesso è una vera e propria pulizia etnica.

E’ una occupazione sistematica ed omologante di spazi consolidati che con le buone o con le cattive devono passare sotto il controllo della fazione (clan) al momento dominante.  Gli esempi : - Le crociate per la conquista della Pro Loco  ( non so se esiste ancora, io per lo meno da cittadino non mi accorgo di una sua esistenza )- Il Festone stesso che in soli tre anni di gestione poco professionale ed improvvisata ha dilapidato decenni di storia e tradizioni- Il Forum dei Giovani occasione di aggregazione giovanile fattiva , ridotta ad  un “culturalissimo” torneo di  poker in piazza, o ad una scampagnata preelettorale a base di pasta e fagioli.

Le postazioni che si conquistano vengono annullate per incapacità gestionali; le postazioni che resistono vengono letteralmente… rase al suolo. Ricorderete il centro Sociale della Caritas che negli anni aveva rappresentato nel bene e nel male un punto di aggregazione, di manifestazioni teatrali, recite scolastiche ed altro e che essendo legato alla parrocchia  non era per sua natura conquistabile : è stato abbattuto circa quattro anni fa per far posto all’allora imminente e mai neanche iniziato auditorium.

E’ previsto  per il corso  l’invaso spaziale  che facendo pari con l’asetticità della piazza , richiamerà visitatori da altri pianeti , in numeri astronomici ma difficilmente qualificabili, stante la invisibilità agli umani dei turisti alieni.

 

 

 

IL Conto ( Lu Cunto) della Politica

05/12/2009

 

Lospunto, la scusa per poter metter mano ai ricordi di “letteratura” spicciola, me l’ha procurato, involontariamente, un amico che, commentando fatti recenti del paese, ha usato letteralmente questa frase : “Ma nun s’ sazian mai !!”.

Lasciava intendere che a suo parere la politica, a tutti ilivelli, mostra un incremento esponenziale dell’appetito che non tiene assolutamente conto del momento di difficoltà che il paese e la gente comune attraversano : aveva l’impressione che dal tavolo del banchetto cadessero sempre meno briciole.

Il raccontino, quasi un apologo, calzante a pennello, l’horipescato da letture infantili : una raccolta di Racconti del Gargano ricevuta in regalo da un maestro elementare di Mattinata che di passaggio ed assetato aveva ricambiato con l‘acqua del sapere un bel bicchiere di acqua fresca di fontana.

 L’ambientazione ( location) era una di quelle grandimasserie pugliesi, veri e propri villaggi quasi autosufficienti, circondate da enormi distese di terreno coltivato.

Un servo, sicuramente sazio e con l’autorità riflessa di cui si sentiva investito, trafelato corre dal suo signore a “denunciare” un estraneo affamato che s’era introdotto in un campo di fave e aspetta ordini su cosa fare.

Il padrone, uomo di mondo, lo frena e gli ordina di spiare e riferire  quello che l’affamato  faceva.

Il servo, perplesso, si reca nel campo, osserva e riferisce : “ Strappa le piantine ed ingoia tutto, foglie, baccelli e fusto”.

La storia si ripete più volte a distanza di minuti :

“Ora stacca i baccelli e li ingoia”

“Ora apre i baccelli e mangia solo le fave “

Il Signore trattiene il servo che voleva allontanare a pedate il ladro ormai sazio a suo parere e lo rimanda a spiare.

Il servo torna e riferisce che l’intruso, sdraiato all’ombra di un albero, dopo aver con meticolosità ripulito le singole fave della pellicina che le avvolgeva  le lanciava in aria e cercava di afferrarle con la bocca.

Il signorotto a questo punto e solo a questo punto da il permesso al servo di cacciare a pedate nel didietro l’ex affamato.

La politica ed i politici, non penso a nessuno in particolare, sono  alla pellicina, dimostrano sempre maggiore distacco e distanza dalla realtà, continuano a mangiare non perche abbiano fame ma perché ormai è l’unica cosa che sanno fare .

E dopo “lu cunto”, spero gradito, parliamo anche del conto.

 …  Come in tutti i conti che ci presentano alla fine del pranzo nei ristoranti, anche nel conto della politica, una buona parte della cifra è rappresentata dal ..coperto : nel caso dell’oste sotto copertura finiscono le spese accessorie del pranzo ( uso e pulizia delle posate, tavolo, piatti, tovaglia e tutto quello che fa brodo (per restare in tema)  , in politica il coperto è coperto e basta ( da coprire, nascondere, celare ecc).

 Buon appetito !

 

Realtà ed interpretazioni

03/12/2009

 

A guardare lafoto di Brunetta il fustigatore, in questo inconsueto atteggiamento, ci vengono alla mente tante interpretazioni della realtà  ( che poi è unica).

Qualcuno sicuramente, in mala fede e comunista, gongolando crede di aver pizzicato a razzolare male il buon predicatore , autogiustificando così la propria fannulloneria.

Altri, confortati dagli sguardi sofferenti e assonnati degli altri personaggi della foto, si consola pensando sia stata scattata durante qualche visita di cortesia-istituzionale ( se ancora esiste !) ad un convegno dell’ Ulivo con Prodi relatore .

L’interpretazione più azzeccata a guardare le ultime, shoccanti, idee partorite dal vulcanico ministro sembra essere la seguente.

Il problema è di ordine sanitario, c’è tanta insonnia in giro, i metodi ed i farmaci per conciliare il riposo finora adoperati sembrano sempre meno adatti alla bisogna. Tra i farmaci più gettonati nella società moderna ci sono i tranquillanti e gli ipnoinducenti che comportano esborsi consistenti ai cittadini ( Non sono mutuabili !)

In considerazione che altri metodi, ormai resi desueti dalle innovazioni tecnologiche ( colore e digitale terrestre ) quale il contare le pecore dell’intervallo  tra le trasmissioni Rai di qualche decennio fa, non sortiscono più alcuno effetto, Il ministro sperimenta in prima persona e sembra con buoni risultati un metodo , annunciato alla stampa in queste ore .

Quindi non si tratta di”riposo”seppur legittimo, ma di lavoro vero e proprio .

Tornando seri e per la trasparenza tanto decantata e propagandata, oltre al test per le droghe , proporrei di sottoporre tutti i parlamentari, affidandone l’incarico a qualche società di Ranking estera, al test del Quoziente Intellettivo : penso proprio che ne vedremmo delle belle!

 

 

La Fratta

01/12/2009
 

La Fratta – Come ti tolgo le radici

La Fratta era ( Il passato ormai è d’obbligo !) la Grottaminarda antica. situata nella parte alta del paese, addossata , come un pulcino  sotto le ali della  chioccia , al castello e alle chiese.

Avevo dei parenti che ci vivevano e da bambino  ci sono stato spesso.  Tanti vicoletti  dietro la chiesa  madre, tre o quattro addirittura, in quello che  a vederlo adesso con gli occhi di un adulto , sgombro dalle vecchie costruzioni, è un “fazzoletto” di spazio tanto che ci si meraviglia e si fa fatica a collocarci i ricordi.

Le misere abitazioni di quei vicoli, qualcuna la ricordo ancora con un piano superiore con verandina  e  qualche vecchio secchio ( conca) zincata  non più idonea a contenere acqua, a surrogare  dei vasi per rossi geranei . Le case, dicevo ,erano rigorosamente prive di acquedotto e di bagni e i mattinieri passanti  a scanso di maleodoranti “ gavettoni ” ( i rifiuti organici dell’intera famiglia, spesso, venivano gettati in strada senza neanche guardare) percorrevano le stradine  rasente i muri.

( Continua la lettura)

 

Il consiglio dei miracoli

29/11/2009

 

In realtà il primo titolo che mi era passato per la testa era : “ La corte dei miracoli”. L’assemblea come al solito si è rivelata anche in questo consiglio del 28/11/2009, una corte con un signore e tanti cortigiani, per lo più silenziosi ed ossequianti. Stavo per “ accendere “ ( permettetemi il riferimento televisivo, del resto un consigliere ha tirato in ballo durante il consiglio  Il Grande Fratello)  l'idea, quando mi balena il ricordo di Quasimodo il gobbo di Notre Dame  e di Esmeralda la splendida gitana ,regina della corte dei miracoli  : più o meno la “Forcella” di Napoli trasportata a Parigi. Per non offendere nessuno  ho cambiato il titolo, meno ad effetto sicuramente ma più garbato. Questi i retroscena.

Alla apertura dei lavori quando la sala andava a riempirsi , tra i primi “trans” , [ Frenate !, Marrazzo, i brasiliani ecc non c’entrano un tubo - è solo un poco di latino  ( che guaio aver fatto il Classico ) che si contrappone a “cis”] è entrato qualcuno che a voce alta  sbraitava di rompere i denti non ho capito se faceva il dentista o voleva  solo … procurarci del lavoro.

Parlare di “Cis” e “trans” in questa occasione non è  un voler fare “lo show”  (!) e dar sfoggio di cultura , lungi da me, ma serve solo a rimarcare che il presidente del consiglio ha precisato i ruoli e gli atteggiamenti che dovrebbero tenere  le persone che stanno al di qua (cis) o al di là (trans) delle “transenne” : pubblico e consiglio comunale. Il pubblico deve ascoltare in silenzio non disturbare ed avere un comportamento urbano  :  intutta la serata le uniche parolacce le ho ascoltato da un consigliere

Presidente prenda nota !

I lavori iniziano con il primo ordine del giorno , approvazione ed istituzione di una struttura di servizio di protezione civile comunale; il relatore, un po’ emozionato- non è una colpa, legge un kilometrico regolamento  con enunciazioni e propositi faraonici ( mezzi speciali, volontari , radio trasmittenti, forse elicotteri , navi e mezzi anfibi ) . L’idea che mi son fatto io è che si sta creando un po’ di movimento per  accontentare qualcuno e per … racimolare qualche voto in futuro. E’ deprimente ascoltare che questo tipo di strutture sono state introdotte e regolamentate a livello legislativo circa 20 anni fa ( primi anni Novanta), forse allora non servivano.

Si presentavano nuove strutture  da mettere in piedi ed una mi ha colpito : il NOP, che dovrebbe essere Nucleo Operativo P?, e che  io invece Non Oso Pensare a cosa serve.

Non a caso parlavo di Chilometrica relazione ( circa ¾ d’ora) per rimarcare che il tempo spesso, in relazione agli stati d’animo individuali , può dare l’impressione di essere eterno o  fugace : è opportuno che lo si misuri con un orologio o in mancanza con una clessidra, magari si sarà  più imparziali ed equi.

Secondo ordine del giorno : un po di alchimia contabile , cifre che si prendono con una mano e si rimettono a posto con l’altra. Il sindaco che rivendica una certosina e taccagnesca  “oculatezza”  nella gestione del danaro pubblico. ( Prima o poi si parlerà anche di questo)

Terzo ordine del giorno , il pezzo forte, chiesto dalla minoranza, su un verosimile abuso  edilizio, mancato rispetto  di norme urbanistiche ,  artifizi metrici e terreni ( zone D) che si restringo e si allargano a comando, a seconda della convenienza del momento; consiglieri più o meno interessati direttamente ed altri consiglieri paladini . Gli interessati che per salvare la forma escono dall’aula, salvo origliare come servette dietro la porta . Il potere politico ancora questa sera  scarica  pilatescamente  le eventuali responsabilità sui funzionari rimarcando una loro libertà di manovra senza alcuna interferenza .

( Confronta un post precedente : il brutto anatroccolo)

Il titolo parla di miracoli e parliamone : Mosè che doveva scappare dall’Egitto con il suo popolo, si trovò la strada sbarrata dal mare e i miliziani del faraone alle costole, rivolgendosi al Cielo chiese e ottenne  che le acque del mare si aprissero per consentire la salvezza della sua gente e l’arrivo alla terra promessa.

Noi, più in piccolo e forse stando meno a cuore alle Divinità , il miracolo lo facciamo più modesto : spostiamo un torrente … sulle planimetrie.  Col tempo miglioreremo.

 

Gemelli  (ormai) diversi

27//11/2009

"Un'isola ecologica, o ecopiazzola, è un'area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, disponibile in molti comuni italiani. I cittadini possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti o pericolosi. L'utilità principale è quindi, quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l'ambiente."(wikipedia)

"Il gemellaggio è un legame simbolico stabilito per sviluppare strette relazioni politiche, economiche e culturali. Esistono vari tipi di gemellaggio, fra istituzioni, enti, scuole. Queste unioni vengono messe in essere per favorire relazioni umane e culturali tra i due soggetti o enti che effettuano il gemellaggio. Il gemellaggio più conosciuto è quello costituito fra due Città o Paesi dello stesso Stato o di stati diversi".(wikipedia)

Dall’  “articolo” riportato sopra si evince che le gestioni ( e gli stipendi – mi viene da  pensare) si sottraggono e si acquisiscono  , passano dall’uno all’altro : l’unica cosa stabile e inamovibile sembrano essere … i rifiuti ed i personaggi che li “gestiscono”.

Grotta e Mirabella  qualche anno fa hanno dato vita ad un gemellaggio, oltre la vicinanza geografica , gli altri motivi di comunanza  erano allora un fiore  da sfogliare ( m’ama , non m’ama ?), la predilezione per periodiche escursioni in Alta Irpinia ad interrogare l’oracolo  ed infine la gestione dei rifiuti .

 Il fiore  è appassito, l’oracolo perde colpi ed estimatori, il gemellaggio (se c’è ancora – non so) si regge solo sui rifiuti.

La foto  mostra la nascita di una isola ecologica spontanea in pieno centro a Mirabella , località Passo  ( Una volta tanto non parlo male di Grotta !).

L’accumularsi di tutto quel ben di Dio  in un’area di sosta per pullman  e parcheggio , fa pensare quasi  al desiderio inconscio  che quei pneumatici, letto, frigoriferi e tv ecc  salissero sul mezzo e si trasferissero motu  proprio in altri lidi.

Considerando lo stato in cui versano le nostre zone ,  “munnezzamente” parlando , proporrei  una nuovo e più calzante definizione di isola ecologica :  L’isola , pezzo di terra notoriamente circondata interamente dalle acque,  aggettivata con “ecologica” che richiama alla mente più la pulizia che i rifiuti, si adatterebbe meglio  a quei pochi ed ormai in via di estinzione  posti puliti, una volta vanto dell’intera Verde Irpinia , circondati e annegati  nell’oceano di immondizia che ci circonda.

Viste le ambizioni e le elezioni politiche di vicina scadenza, consiglierei  all’interessato (i) di ristampare nuovi biglietti da visita : in caso di vittoria, vista l’esperienza accumulata, un posto da “gestore “ con  relativi stipendi  è assicurato .

E poi lo dicevano tanti anni fa i Romani : Pecunia non olet !

 

 

Miti e Leggende Grottesi (4)

 

24/11/2009

 

Confesso di averci preso gusto a propinarvi i ricordi dell’infanzia passatanelle campagne di Grotta da “cafone” e delle rare e domenicali  venute in paese  alla conquista di un posto nel mondo dei grandi.

 

Spesso si trattava di un vero e proprio  rimorchio forzoso , sequestro  parentale direi,  alla messa nelle di allora tante chiese del paese,  alcune di esse non ci sono più, altre son state rifatte non so dire se in meglio o in peggio. La liturgia era rigorosamente in latino e le buone  e pie donne cercavano di imitare onomatopeicamente, fin quando ci riuscivano, l’officiante  ed in mancanza si inventavano  neologismi latineggianti (Ave Maria razia prena ecc)  o … si parlava d’altro. In effetti la messa era l’occasione per tante persone di tenersi aggiornati sugli accadimenti e sui pettegolezzi del paese. Si bisbigliava di corna, tradimenti e inciuci per tacere momentaneamente  e repentinamente agli inevitabili richiami del sacerdote , in dialetto per farsi comprendere, salvo riprendere non appena  ricominciava l’incomprensibile liturgia in latino.

 

 La chiesa era  una marea di strani fazzoletti , tutti apparentemente uguali , annodati dietro la nuca  alla maniera delle nostre donne,  eppure un occhio attento riusciva a percepire due o tre varianti ( rappresentavano in genere o una testa di cavallo  o un pavone , ripetuta più volte, di colore dorato  su un fondo verde scuro  o blu scuro – La moda  grottese di allora).

 

Le rare volte , non sono un buon praticante, che frequento la chiesa nelle ricorrenze importanti, Pasqua, Natale, Capodanno noto con dispiacere la costante ed inarrestabile diminuzione  dei fazzoletti tipici e con essi  anche la riduzione degli astanti :  evidentemente, nonostante la messa non sia più in latino, le occasioni ed i luoghi per .. socializzare sono cambiati.

 

Mi raccontavano di una domenica in cui uno squilibrato armato di coltello fece irruzione in Chiesa  ( Santa Maria Maggiore)  e dopo aver minacciato più ragazze ne uccise una : alla fine fu bloccato da un altro tipo psicopatico , l’unico che ebbe il coraggio di affrontarlo ed immobilizzarlo.

Ancora , vagamente , ricordo una impalcatura che si allestiva  all’interno della chiesa, enorme, ricoperta di velluti scurissimi , che ospitava le bare dei defunti che restavano l’intera notte nella chiesa : La Castellana .

Ai quattro angoli statue di cartapesta di donne in lacrime , le Piangenti, ritrovate impolverate in un deposito con gran schiamazzo e clamore mediatico di paese  lo scorso anno, avviate si disse al restauro e di cui attualmente si son riperse le tracce.

Finita la messa , si scendeva al paese e dopo qualche capriccio e pianti direttamente proporzionali alle disponibilità economiche  della genitrice , si riusciva spesso a farsi comprare un sorbetto che veniva servito da un signore   con un carrettino –bicicletta  su cui spiccava la scritta “ Non si vive di solo pane”  per invogliare i poco facoltosi compaesani di allora a “ concedersi “ una tantum  l’ebbrezza di un gelato .

Altri tempi !

Qualche anno  dopo , diventati più grandicelli,  il cinema : Western , Toto, antica Roma, Spartacus , gladiatori  e …. Barbabietola .

Era il soprannome dell’ operatore alla macchina di proiezione invocato e imprecato tra urli e fischi ogni qualvolta la pellicola consunta dall’ uso  si spezzava  interrompendo  bruscamente la visione.

Ho rincontrato il sig Palladino ( vero nome di Barbabietola ) parecchi anni dopo, in pensione, che scoprendosi una inventiva e una  predisposizione alla finzione ( aveva del resto visto tanti film nella sua vita )  si guadagnava da vivere facendo il rabdomante con improbabili e ciarlataneschi strumenti  ( fili, trasformatori  ed (!) un cercametalli) . Si racconta di molte e precipitose fughe per sfuggire all’ira dei bifolchi che avendo scavato invano dei pozzi su sua indicazione  cercavano di riempirli col suo.. sangue. 

 

 

Non ri-uccidere i morti

22/11/2009

Ogni qualvolta una piccola comunità , che  si definisce forse un po’ esagerando città , una comunità ove in fondo tutti si conoscono almeno di vista, viene scossa da un fatto di cronaca nera inspiegabile, la reazione generale è di incredulità : con la mente e la ragione si cerca di immaginare  il vicino di casa , il conoscente , il passante , noi stessi o un nostro familiare nell’atto di compiere il reato  e  scatta subito la convinzione di innocenza - assolutoria, liberatoria e non destrutturante.

 

Il colpevole non è, non può e non deve  essere  uno di noi , sicuramente è un diverso, avrà un’altra cultura , ideali e valori modesti e forestieri . Le contingenze , la presenza di elementi estranei al contesto  sociale  offrono  spesso,  molto spesso, delle consolanti e rassicuranti vie di fuga  : ci permettono di mantenere una parvenza di giustizia, ed in questo modo ci si protegge e si difende l’ identità.

 

Le ragioni del cuore, dei sentimenti, molto spesso  peccano di miopia.

 

E’ importantissimo non abituarsi, non  trattare con superficialità e sufficienza questi fatti fortunatamente  sporadici dalle nostre parti. La dimensione umana di un ambiente la si misura da tante piccole cose che fanno la differenza tra le vere città e i nostri paesi. La partecipazione al dramma del singolo o della famiglia spesso è palpabile :  tantissimi fiori, tante persone ai funerali, l’abbandono di ogni pregiudiziale falsamente moraleggiante, l’innocenza disarmante di un gruppo di solidarietà su un Social Network .

Sono manifestazioni da non enfatizzare né da sottovalutare ma soprattutto da far “durare” nel tempo : è questo il vero limite. Fatte queste esternazioni spesso, troppo spesso, abbiamo appagato il senso di umanità e di solidarietà che convinzioni morali, religiose e di costume  ci impongono.

Non aspettiamo il prossimo , speriamo  lontanissimo, misfatto per ripetere il rito della solidarietà : chi soffre per l’accaduto di oggi , certamente domani e penso tutta la vita ne serberà le ferite.

Si ai fiori, alle preghiere, alle parole di conforto ma la solidarietà è anche permettere  alla giustizia  di fare il suo corso :  non è pietà (pietas)  proteggere  chi compie un delitto, è un reiterare l’offesa verso la vittima e verso la comunità .

L’indifferenza , lo scavalcare il morto sul marciapiede ( ricorderete il filmato passato in Tv su una esecuzione di camorra a Napoli ) ci restituisce una dimensione che non è NOSTRA : quando ci comporteremo allo stesso modo, saremo sicuramente una CITTA’ ma di Zombie.

 

 

Caligola e soci

18/11/2009

Prometto più o meno solennemente  che questo post chiude , quasi una letteraria e nobile  trilogia, l’argomento  “governativo” .  Gli spunti riflessivi che le trovate dei politici, spesso  vere e proprie gags,  ci ispirano sono  molto intriganti per non rispondere in qualche modo.  A meno di cataclismi politici  o fatti eccezionali , cercherò di mantenere la promessa.

Facendo qualche lettura  storica mi vengono alla mente tanti parallelismi con l’attualità politica; ricerca veloce sul web ( imperatore ,cavallo senatore ) : wikipedia , veloce e gratis,  mi da una scheda che a leggerla  mi sembra il ritratto di personaggi e situazioni di attualità. Di seguito vi trascrivo le parti salienti

.

Caligola si comportava in modi assai strani che lo identificavano come un "pazzo". Le fonti antiche vedevano in lui un esempio di "pazzia sanguinaria". Secondo una leggenda, infatti nominò, senatore il proprio cavallo (che si chiamava Incitatus), anche se è evidente che il suo decreto di nomina esprimeva il suo totale disprezzo per il Senato che avrebbe potuto benissimo essere arricchito dalla sua bestia. In realtà Caligola fece solo una battuta una volta dicendo che avrebbe potuto nominare il proprio cavallo come senatore, essendo questo più capace dei senatori stessi…………

 

Caligola adottò una politica di assolutismo monarchico, voleva diventare un sovrano  cui si rendevano onori divini sul modello delle monarchie orientali, esasperando il noto processo di divinizzazione degli imperatori defunti. Caligola assunse atteggiamenti autocratici e pretese che gli venisse eretto un tempio. Egli si rese popolarissimo con elargizioni alla plebe e costosi giochi circensi………….

 

Stando alle fonti, Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio. Potrebbe trattarsi dell'ennesima manifestazione della sua follia, oppure di una subdola politica per aumentare il suo potere presso i popoli ellenistici, abituati da tempo a considerare il loro sovrano una divinità. Insomma, il tentativo religioso di un principe giovane di mantenere il potere con tutti i mezzi. Questo, comunque, provocò molto scontento, soprattutto, presso quelle popolazioni che già avevano problemi con la semplice autorità civile di Roma senza contare quella religiosa, per esempio i Giudei, che scatenarono moti di rivolta molto pesanti  ( Wikipedia)

 

Mutatis mutandis  il Caligola di giornata , sarà per la minore disponibilità di nobili destrieri,  fa senatore  qualche giumenta dai sodi garretti  e altri quadrupedi meno nobili ma più disponibili : asini e muli.

Sulle altre considerazioni lascio a chi legge valutare l’esattezza o meno del paragone.

Come in tutti i fuochi d’artificio, a Grottaminarda  persiste una cultura in tal campo,  terminiamo con un botto… Umoristico : Il colonnello Gheddafi  presente ieri a Roma per  lavori della Fao, invita qualche centinaio di Hostess , emulando o irridendo non ho ben capito il Capo del governo, paga le invitate  e regala loro il Corano.  Mi viene spontaneo pensare che regalare un libro ad una o tante donne possa essere una buona e fine  trovata , la consiglio al Cavaliere  e se me lo si "consente"   potrei passargli anche un titolo :il Kamasutra.

 

 

 

 

 

Primi e unici

16/11/2009

Dopo tanto tempo, complice una giornata uggiosa di metà Novembre e un pricipio di raffreddamento, trovo lo spazio e la voglia diguardare la televisione.

Non l’avessi mai fatto !

Non riesco a comprendere come mai chi sta dall’altro lato possa nutrire una così bassa stima dell’intelligenza degli spettatori . Il 90 % delle notizie di un telegiornale si riduce alla lettura di veline di partito con un copione standard : notizia ( si fa per dire), piccola chance a qualche oppositore, fuoco di fila di bene addestrati portavoce fustigatori ( nota bene per la maggior parte exdal dente e dalla lingua avvelenata –)

La notizia () riguardava l’ennesimo tentativo di evitare il giudizio con la trovata delle lungaggini della giustizia e con la necessità di abbreviare i tempi dei processi. La cosa, in fondo, potrebbe anche essere giusta ma è lo scopo reale che indigna. Io cittadino devo credere che tutto questo si faccia per amore di giustizia e per evitare disagi al popolo oppresso dalla tirannia delle leggi e di giudici ringhiosi (Il solito leghista ammazzatutti precisa, ancor prima che gli venga richiesto il parere, che la nuova norma non interessa i clandestini, gli extracomunitari e (?) i terroni)

 

Finita l’esposizione si passa ad altra notizia, per inciso la commemorazione della giornata delle vittime della strada : una piazza con tante piccole croci in legno con le foto delle vittime di incidenti della strada, si fa parlare un genitore che, almeno per la parte trasmessa, non compiange il congiunto scomparso ma inveisce contro le lungaggini del processo che non hanno fatto ancora arrestare il colpevole.

Stesso messaggio, neanche tanto subliminale, attaccato a qualche altra notiziola in corso di telegiornale.

 

Mi chiedo se sia lecito che si debba pagare un canone per avere questo tipo di servizio. Alla fine ci tocca pagare anche la propaganda.

 

Una altra divertente notizia di queste ore è che Roma (ladrona) sarà la prima Capitale in Europa e nel Mondo ad essere digitalizzata ( nuovo termine tecnologico a significare il passaggio – switch off- al digitale terrestre ).

Per amor di patria e per non rompere l’atmosfera da primi della classe , dimentichiamo di dire che siamo anche gli unici al mondo ad avere un presidente del consiglio padrone di buona parte della tecnologia digitale  e che da essa ricava lauti guadagni.

Anche questo è un primato !!

 

   

GrottaBlog  scoop

14/11/2009

Da fonti ben informate e che preferiscono restare anonime ricevo queste note. Vista la bocciatura dei vari Lodi e la reiterazione di decreti salvaqua e salvala, accorcia processi e allunga nasi, giunge notizia di un nuovo tentativo di salvataggio in corso di presentazione parlamentare e di probabile prossima approvazione.

A  sentire i bene informati si concederebbe l’immunità a tutti i parlamentari e non che soddisfino i seguenti criteri :

 

  1.  1 Abbiano nome Silvio , valgono anche i nome composti  ( es PierSilvio, GianSilvio,  ecc)
  1. 2.    Essere di razza ariana
  1. 3.    Avere cittadinanza padana,  almeno da qualche decennio
  1. 4.   Buon controllo dei media
  1. 5.    Tessera di socio fondatore di Forza Italia
  2.  

Quanti siano in possesso dei requisiti dal punto 2 al 5 compreso, possono  dopo richiesta agli uffici anagrafe di competenza , ottenere il cambio del nome .

Queste norme giusto per trasparenza e per zittire le malelingue che parlano sempre di “leggi ad personam” , questa volta si potrà parlare di “ leggi ad personas”.  Finalmente.

 

 

Legalità a discrezione

12/11/2009

In un epoca caratterizzata dall’individualismo e dall’egoismo si affievolisce  la convinzione della necessità di osservare regole di civile convivenza e di rispetto tra i singoli individui per favorire il progresso dell’intera comunità.

La necessaria, spesso forzata, solidarietà tra i gli individui nasceva per il passato  dalla scelta obbligata di cooperazione per la comune sopravvivenza e le regole le dettavano le necessità e i bisogni del gruppo.

In società svincolate da necessità impellenti e per l’ abbondanza di cibo si allentano i rapporti , la cooperazione tra gli individui e non bastano più le regole del buon senso a tenerli insieme : c’è bisogno di norme che valgano per tutti e che puniscano gli inosservanti. 

La giustizia, appunto; impersonata dagli anziani ( esperti di vita) agli albori delle civiltà e  successivamente da personaggi al di sopra delle parti e “diversi” ( se ci si fa caso il giudice nell’ iconografia corrente è mostrato su uno scranno alto e con parrucconi e toghe che ne sottolineano la diversità e l’autorevolezza)(Continua..)

 

Madama  la Marchesa

10/11/2009

 

Ultimamente a  seguire i media , le televisioni  quasi tutte e buona parte dei giornali, si nota un “appiattimento “ , una  omogeneizzazione  dell’informazione elargita al popolo.  E’ come se ubbidissero agli stessi ordini : trasmettere positività  e leggerezza di pensiero . Le cose che facciamo noi sono sempre le migliori, l’economia va a gonfie vele,  abbiamo costruito questo ,stiamo per cominciare a  costruire quello, togliamo la spazzatura  dove e quando serve,  ricostruiamo case e città alla faccia dei terremoti ,frane e cataclismi vari.

Per  aiutare a pensare poco  e dimenticare qualche piccolo problema economico :  tante lotterie in più ( Conservati  o risparmia qualche euro sulla spesa e , quando stai per buttarti dal ponte perché non riesci a tirare avanti, trova la forza di comprare un “gratta e vinci “ potresti  rinviare l’insano gesto )

Quegli idioti che si rinchiudono in una casa per qualche mese  e richiamano altri idioti davanti allo schermo non sono forse l’ immagine” fantastica” e “fantasticata”  del Italiano medio : vivono il loro attimo di notorietà  basato purtroppo sul niente.  Tronisti , veline coscialunga, comparse, litiganti di professione, aspiranti divi che mendicano un televoto su tante locandine affisse agli ingressi dei supermercati di tutta Italia  sono le nuove professioni e le nuove promesse di lavoro in una società che cerca di costruirsi nuove e comode certezze  con risparmio di fatica e sudore.

E’ propaganda , squallida propaganda , chi non si adegua  ha professionalmente i giorni contati , il potere  ama circondarsi di servi e elimina spesso con cavilli e forzature legali chi osa dissentire . (Imminente il cambio di direttore di Rai 3)

Rimuginando queste considerazioni  ho  associato la situazione attuale ad una canzoncina  “ Tutto va bene , Signora la Marchesa” e  facendo qualche ricerca sul Web ho scoperto trattarsi di una  canzone del 1937, incisa poi nel 1942 . Qualcuno ci aveva già pensato in epoche e situazioni che ricordano l’attuale e sotto l’innocente veste di una leggera canzonetta  ironizzava  sul modo di comunicare le cattive nuove. Speriamo solo che a spegnere le fiamme del castello arrivino in tempo i “ Pompieri di Viggiù” , eroi di una altra canzonetta  dell’ immediato dopoguerra.

 

 

 

Il bue e l'asino

06/11/2009

yes-man s. ingl. (pl. yes-men); in it. s.m. inv. (o pl. orig.)

Persona che dà facilmente il proprio consenso, che accondiscende servilmente ai propri superiori

yes-man
s.m. inv.
Individuo servile nei confronti dei superiori, spec. nella vita aziendale e politica

E’ la definizione, presa dall’inglese, e che sorprendentemente ritrovo sulle labbra del primo cittadino (city’s  first man – non giurerei sulla esattezza del genitivo sassone !) in una intervista () a “ più ampio respiro” sulla pericolosità sociale di un oppositore. ( Ottopagine del 5/11)

La dotta citazione era rivolta provocatoriamente ai colleghi dell’opposizione per stimolare una “rivolta” al presunto manovratore solleticando l’amor proprio dei punzecchiati. Mezzucci!!

Spero che ci invitino, anche se non ci credo, al banchetto per il ritorno del figliuol prodigo e che del vitello immolato ci lascino almeno le corna per favorire un aggancio umoristico ad un detto grottese che molti ricordano : “Lu vove   chiama curnut a lu ciuccio “ ( il bue chiama l’asino cornuto )

Questo a ricordare che spesso si rimproverano  agli altri cose, atteggiamenti e modi di fare che, a guardar bene, si potrebbero insegnare a pieno titolo all’Università di Palomonte.

Per completezza riporto l’esortazione del primo cittadino in un consiglio comunale recente indirizzata ad un assessore della maggioranza, allontanatosi momentaneamente dall’ aula, invitandolo a rientrare per partecipare al voto : “ XXX vien a auzà stu ritillo ! “ ( rientra per alzare il ditino!)

Di che stavamo parlando ? 

 

 

Alle salamandre riesce

04/11/2009

Da recenti studi, americani, sembra ci sia la possibilità di far ricrescere arti umani amputati sfruttando le cellule staminali. Staremo a vedere !

Per intanto un po’ di sperimentazione , sicuramente con minori mezzi e minor rigore scientifico, la facciamo anche  a Grottaminarda.  Stiamo aspettando  da circa 3 anni la ricrescita di un piede  di una malcapitata statua marmorea della fontana  in Piazza Grande, andato  amputato per vandalismo .

Visto che la ricrescita spontanea non sembra avvenire nel breve e medio termine,  un comitato di luminari riuniti in consulto ha optato per  l’opportunità  e la convenienza di una …. Protesi.

 

 

Res pubblica , res Nullius o res derelicta ?

29/10/2009

 

Si deve precisare che le res nullius non sono giuridicamente equiparabili alle res derelictae: mentre le prime, per essere tali, non devono mai essere appartenute ad alcuno, le res derelictae possono anche essere state di un precedente proprietario, ma ne deve risultare evidente lo stato oggettivo di abbandono (corpus derelinctionis) e la riconoscibilità sociale di tale stato (animus derelinquendi): mentre una sedia abbondanata presso un cassonetto dell'immondizia evidenzia le due menzionate caratteristiche, un portafoglio ai piedi di un avventore di un locale pubblico, che non si è accorto della sua caduta, pur essendo in uno stato oggettivo di abbandono, non è socialmente riconoscibile come oggetto di cui il legittimo titolare voglia disfarsi.”

 

Sono distinzioni giuridiche, sicuramente dotte  e  valide.  Purtroppo  nella  mentalità  corrente, spicciola ma  talvolta anche da  parte di gente che mastica più  latino che buon senso , si fa , per ignoranza o per convenienza,  una  gran confusione  tra  i termini sopra ricordati.

Un grave handicap degli Italiani in genere e dei meridionali in particolare è il dare poco o nullo valore alla Res pubblica  intesa  come  bene comune, collettivo e come tale da salvaguardare . Viviamo la cosa cose se essa non ci appartenesse ,  abdichiamo al ruolo di padroni , seppure in comproprietà, per  accettare  il ruolo di  spettatori  disinteressati  se non  complici  e , qualora le occasioni ce lo permettono,  di piccoli ladri furbi ( Faine  mediterranee ) che si ritagliano il loro piccolo boccone  di frodo. 

E’ l’atteggiamento tipico di chi si sente intimamente un gradino sopra gli altri per malizia , scaltrezza, “ saper  vivere”,  e che  intimamente gode nel appropriarsi di beni altrui piccoli o grandi che siano.

Questa tipologia  di persone che è  sempre esistita , attualmente è in aumento anche  perché la naturale controparte ,  i cacciatori di faine, ( un po’  per le leggi che le hanno dichiarato specie protetta, un po’ per la necessità di vivere “tranquilli”, un po’ per inconfessata invidia e speranza di emulazione)  rinuncia sempre più spesso al contenimento e alla circoscrizione del fenomeno.

Molti di noi, a partire dai comuni cittadini sino ad arrivare alle massime autorità, assimiliamo la cosa pubblica a cosa di nessuno  (res pubblica e  res nullius), per cui ci sentiamo quasi in diritto di farne ognuno quello che più ci aggrada , tralasciando la “visione “ allargata : Siamo tutti fotografi  che  preferiscono il teleobiettivo al grandangolo .

Non siamo purtroppo un popolo , non abbiamo un senso di appartenenza, stiamo perdendo quel poco di solidarietà e di cooperazione che si era faticosamente costruita nei secoli : è sempre più tempo di dialetti e di gabbie salariali, sociali e razziali.

Italianità , res derelicta !

 

 

Obiettivo Grotta ( Caro Amico ti scrivo ....)

24/10/2009

Avrei voluto astenermi dal commentare un recente episodio , indesiderato ed in fondo sofferto, che ha interessato  la nostra parte politica, ma le continue e pressanti richieste della base meritano una risposta  quanto più possibile chiara.

 

Faccio presente che non è assolutamente una risposta ufficiale: non ho né il titolo né la pretesa di rappresentare  qualcosa o qualcuno; è solo il MIO pensiero e di cui mi assumo tutte le responsabilità.

 

Non entro nel merito del problema e dei motivi, piccoli o grandi, che hanno portato alla decisione aventiniana del singolo , ma mi preme sottolineare alcune considerazioni di ordine generale che a mio parere regolano un consesso democratico. (Clicca per continuare)

 

Il brutto anatroccolo

18/09/2009

La favola di Andersen narra di un anatroccolo particolarmente brutto, rifiutato persino dalla sua famiglia, che dopo varie peripezie si scopre splendido cigno. Nella favola era la Natura a compiere il miracolo, per una volta almeno niente fate, maghi  o altre figure dai superpoteri; nella realtà l’anatroccolo ha bisogno di qualche …  estetista  per  cambiare in meglio il look.

 Il brutto palmipede spesso può essere equiparato a dei terreni che per posizione infelice non riuscirebbero a produrre neanche carduscielli e rovi e che sotto la supervisione di accorti “agricoltori” e “ingegneri  minerari”  si scoprono  sede di giacimenti insperati di diamanti.

Qualche esempio di maquillage agrario si è e si sta verificando in questi mesi a Grottaminarda  :  un fosso anatroccolo  con l’intervento di esperti  estetisti , interessati, molto interessati, troppo interessati, diventa  un cigno da supermercato;  un terreno  limitato nel valore dalla troppa vicinanza  all’eterno riposo cui doveva rispetto ( per capirci cadeva nella fascia di rispetto del cimitero) , per una opportuna ed  oculata modifica  di destinazione , diventa  una  miniera di reperti  archeologici non tanto neolitici, paleolitici o molto antichi ma più recenti e sostanziosi  ( si mormora  trattarsi di“ pignate “ di marenghi d’oro).

Non c’è niente di nuovo sotto il sole

La novità in peggio è che non si ha più neanche il pudore di fare certe operazioni  in modo non molto palese :  il potere( piccolo o grande che sia)  mostrando arroganza , non si vergogna più  e, in un epoca di griffe, non esita a firmare  situazioni  che la morale  vieterebbe e che la decenza consiglierebbe almeno di  dissimulare.

 

Miti e Leggende Grottesi  (3)

14/10/2009

 

Questa  volta più che di personaggi e leggende parliamo delle abitudini e dei pochi e bizzarri modi di divertimento  del  passato.

Mia nonna, classe 1896, almeno nei ricordi una donna anziana,  austera, alta, eternamente vestita in nero , vera figura matriarcale, talvolta, spesso in verità, soleva intrattenere noi nipoti raccontando quelle che erano le differenze tra i suoi tempi e gli allora nostri tempi.  Lei lo faceva  accanto al caminetto nelle sere d’inverno  o sotto un albero nelle afose giornate estive ; Io, magari più comodamente, davanti ad una tastiera  ed uno schermo sto a “parlare “ a nipoti virtuali che neanche conosco : lo spirito è lo stesso .

E’ il desiderio di “trasmettere”,  di “lasciare qualcosa” : ho conosciuto, per lavoro e per vicende umane tante persone, molti anziani, e la cosa che mi ha sempre colpito  era vedere queste persone avanti negli anni  che  piantavano nuovi alberi dei cui frutti per ovvie ragioni mai avrebbero goduto .  E’ una comprensibile richiesta inconscia di immortalità, almeno nel ristretto  ambito familiare.

L a cosa che incuriosiva la progenitrice era la maggiore vivacità e spigliatezza delle allora nuove generazioni  e  con un poco di invidia ci diceva : “ Mò li criatur nascen cu l’uocchie apiert” . Non capivamo e ne chiedevamo il senso :  la nonna  affermava ( ed è vero!) che prima i bambini nascevano con gli occhi chiusi, come ancora succede ai gatti, e che li aprivano solo dopo qualche giorno

 Chi ha gli occhi aperti  è “sveglio” ( purtroppo non è sempre così).

Sulla falsariga di questi paragoni ci raccontava dei suoi giochi e delle sue convinzioni di bambina . Memorabile era il desiderio di far asciugare l’unico vestitino che aveva da indossare il  giorno dopo, domenica, alla .. luce di una candela . Un altro diffuso “divertimento”, un po’ lugubre in vero, era  il recarsi a far visita ai defunti, ufficialmente per rendere onore al morto, ufficiosamente per assistere al modo dei familiari di piangerlo ( le persone nel dolore e nel… vino non stanno tanto a misurare le parole). A questo proposito  ci cantava una sorta di filastrocca  il cui senso era : digiuna io e digiuna Viola per  vedere Rosa come piange a Cola – La Viola in questione era la pecora di famiglia che non era stata portata a pascolare per  ascoltare come  la signora Rosa piangeva il trapassato marito NiCola.

Altra fonte bizzarra ( per noi) di  divertimento era  il recarsi nell’allora pretura, o equivalente dell’epoca, ad ascoltare le “cause” ; in fondo era il teatro della povera gente , un po’ come le esecuzioni in piazza dei secoli scorsi. La più gustosa raccontata riguardava una madre ed un figlio di un paese della Valle del Sele , Quaglietta, nome che ricordava i nostri peperoni piccanti, comparsi davanti al giudice per non so cosa e che dal tono delle risposte avevano instillato nel togato il sospetto  che entrambi fossero minorati mentali, forse per qualche malattia genetica.  Il giudice, per  accertarsene chiese al giovane  chi fosse nato prima tra lui e sua madre. Il figliolo non sapendo rispondere lo chiese alla madre, la quale sentenziò : “ Che ne saccio, ne Quaglietto’, sarraggio nata prim’ Io !”.  Inutile dire che tra l’ilarità generale i due furono assolti per  incapacità mentale.

 

Rocca di Quaglietta

Grazie. Non fumo !

12/10/2009

 

Il modo di dire usato per il  titolo serve a rifiutare un’ offerta  con distacco e, permettetemelo, superiorità. E’ un modo per comunicare che non si intende partecipare a riti ( farse sarebbe più calzante) collettivi e pubblici ( per modo di dire !- sempre meno persone ad ascoltare)  ; riti fatti  per dovere , per imposizione di legge ma assolutamente non sentiti, partecipati. Sto parlando dei consigli comunali : l’unico atto pubblico e ufficiale dell’attività dei nostri rappresentanti è  ormai svuotato di ogni qual si voglia aspetto di dibattito, è la mera ratifica e approvazione di decisioni prese in altre sedi e senza pubblico ( Si imparerebbero tante cose che altrimenti si intuiscono solamente).

 

Una diligente scolaretta recita il compitino preparato a casa , cantilenando, a denotare una scarsa  e annoiata partecipazione emotiva ( del resto non è una poesia !) : sono generalmente una sfilza di numeri , di leggi, di articoli di legge, commi, delibere e date, tante date ( siamo dentro o siamo fuori dei termini richiesti ? , ci sono date per convocare e date per tenere il consiglio. Un aiutino, en passant, quale contributo alla causa della chiarezza di un assessore che apre la bocca solo per farsi ripetere e far rimarcare una data a favore dei pochi auditori stakanovisti ( masochisti ?) presenti. Si parla da anni di un bilancio comunale in perdita, apprendo con stupore che le previsioni per quest’anno prevedono un pareggio con concrete possibilità di un seppur piccolo attivo: potremo sempre usarlo per una spaghettata collettiva in piazza .

 

L’opposizione che abbandona l’aula,(?), la maggioranza che vota per alzata di mano ( i pigri , gli stanchi e i timidi sollevano solo un dito): la chicca comica è una votazione a scrutinio segreto  con presenti solo i consiglieri della maggioranza ( che si aspettavano un coniglio dall’urna ?)

 

Il tutto è’ una offesa alle intelligenze delle persone presenti, è una presa per i fondelli  per i cittadini che avendo eletto a loro rappresentanti quei signori che siedono oltre le transenne, desidererebbero che questi in qualche modo rendicontassero in modo comprensibile il loro operato a favore (!) della collettività.

 

E’ solo fumo,tanto fumo!

 

Faceva sorridere che per ben tre volte il nocchiero aveva perso di vista qualche elemento del consesso e che mandasse qualcuno a recuperare la “bestiola esploratrice” per riportarla all’ovile e al propriocompito di Ratificatore.

La matematica comunque non correva pericoli , era piuttosto una chiamata a condividere e autenticare scelte che spero vivamente siano da tutti effettivamente comprese e approvate.

 

 

 

Miti e Leggende Grottesi (2)

07/10/2009

 

 

L’ aulicità del titolo non tragga in inganno né porti a pensare ad un improvviso quanto inspiegabile attacco di vanagloria : è solo un modo ironico per ricordare, per prima a me stesso, poi a quanti abbiano la pazienza di seguirmi, le piccole storie, gli aneddoti , qualche curiosità su personaggi e vicende che restano scritte nella storia “minima” di un paese e della sua comunità.

Dopo aver, e non solo in senso figurato, visitato recentemente “altri lidi”, avverto la necessità di rientrare entro i più familiari e rassicuranti confini del mio mondo: sarà una questione di età probabilmente, ma mi scopro sempre meno “esploratore” e sempre più “osservatore”.

Oggi parliamo di un detto, di un modo di dire, che, seppure facilmente comprensibile come senso logico, è di difficile collocazione “teatrale”, scenica.

Com cucozza sona, Pasqua nun vene pè mò ; una seconda variante spostava  la venuta della Pasqua alle.. calende greche  asserendo che Pasqua nun vene chiù .

La traduzione, qualora fosse necessaria, è la seguente : ” Da come suona la zucca, Pasqua non è vicina ( oppure) Pasqua non viene più”.

Il senso logico, la contestualità : Stando così le cose, difficilmente accadrà quello che ci si aspetta.

La curiosità di bambino mi portava a chiedere alla nonna “sentenziante” la spiegazione del nesso tra una cocozza e la Pasqua che la logica infantile e le scarne conoscenze di un bimbo non riuscivano a concretizzare.

La nonna, come ogni anziano che si rispetti, si promuoveva docente e diffondeva  il verbo :

Ai miei tempi…” ( il c’era una volta “personalizzato”) non ci si poteva permettere  tante cose buone da mangiare e si cercava di conservare il più a  lungo possibile le cose che maggiormente piacevano per onorare  degnamente le ricorrenze. Molti capi famiglia conservavano le “cocozze vernili” come da tradizione e cercavano di farle arrivare commestibili alla Pasqua successiva che bene o male doveva capitare necessariamente tra il 22 marzo ed il 25 aprile. La valutazione sullo stato di conservazione della zucca prescelta e le probabilità di un degno pasto pasquale erano  affidate al suono che rimandava la cocozza  battuta periodicamente dalle esperte mani dell'antenato ed ascoltato con trepidazione dagli astanti : era la scommessa, la lotteria per un pasto degno che poteva essere vanificato da un lugubro suono cupo foriero di marciume.

Un amico mi ha riferito una terza variante, più ironica e dissacrante :Com cucozza sona, Pasqua chist’ann vene r Sapt”. Modo elegante per riferire al mondo la perdita della zucca.

 

 

La decenza o Le decenze ?

05/10/2009

 

Il presidente del Senato Schifani , in visita alle truppe italiane in Afghanistan, nei giorni scorsi, parla di comportamento “ Indecente” tenuto dalla Rai , servizio pubblico, che ha mandato in onda una intervista alla escort più famosa d’Italia. Premetto che non sto seguendo  la Tv ultimamente e di non aver guardato l’intervista in questione , per MIA Scelta, mi avrebbe dato  enormemente fastidio che tale facoltà di scegliere mi potesse essere negata da altri o per imposizioni inquisitorie di tardivi, inopportuni  pruriti di moralismo di facciata.

Il voler “guidare”, incanalare la morale, le convinzioni personali ed, in ultima analisi, limitare le possibilità di scelta dei singoli è la negazione della democrazia e questo si che è INDECENTE.

La decenza, il concetto di decenza è qualcosa di altamente soggettivo, ed è soggetto ad interpretazioni elastiche e personali : un po’ ricorda la formula legislativa del “ comune senso del pudore” . I medesimi atteggiamenti, abiti , ecc possono essere sanzionati e giudicati diversamente a seconda del giudice chiamato a giudicare.

Parlando di decenza o indecenza si etichetta come “indecente” la possibilità di ascoltare un persona che ha fatto delle personali scelte di vita , condivisibili o meno, non è questo il punto, persona cui l’attuale  Sistema di potere ha addirittura data la possibilità di rappresentare il popolo indicandola come candidata alle elezioni. E’ forse più decente che un personaggio pubblico, un capo di governo, giochi a fare l’emiro in  un harem di moderne e prezzolate odalische ?

Non siamo anglosassoni e tanto meno puritani, ma mi indigna il fatto che le verità e i giudizi vengano diciamo “ interpretati”, cuciti su misura su chi deve indossarli. Una lucciola da viale è “Puttana”, una signora che si annoia e frequenta palazzi è “Escort” : fanno invece esattamente la stessa cosa.

Parlando della vicenda con un amico, uomo di mondo,  ne è venuto fuori un quasi scioglilingua che non riporto integralmente per DECENZA  ma che con qualche artifizio , cercherò di comunicarvi :

“ un puXXXniere che va a puXXXne non si deve incaXXXre se una puXXXna lo spuXXXna !”.

Lo potremo usare come scioglilingua, alternativamente ai 33 trentini caso mai per motivi secessionalistici, la Lega e l’Umberto ce ne proibiscano l’uso. 

 

Scommettiamo che ?

30/09/2009

 

Avevo letto da qualche parte che su un sito irlandese di scommesse si dava la possibilità di scommettere su fatti e accadimenti poco probabili ma non impossibili da verificarsi . Non ci si limita agli sport, l’originalità del sito sta nel proporre scommesse talvolta.. bizzarre e per noi inconsuete

Non provate a raggiungere il sito tramite web normalmente, come tutti i siti di scommesse all’estero, in Italia si viene indirizzati su un sito istituzionale che ne ricorda il divieto. (La foto , a scanso di equivoci, è stata presa… all‘estero, e per inciso non sono solito scommettere)

La scommessa verte ( traduzione alla lettera) :<< Chi sarà il prossimo ad essere insultato da Berlusconi ? >>.

Per chi ancora non se ne rendesse conto é opportuno far notare che siamo la barzelletta d’Europa o, peggio, del mondo.

Qualcuno ricorderà le barzellette un po’ nazionalistiche di qualche tempo fa  in cui si ritrovavano  il solito americano , il tedesco, qualche volta un francese, ed il solito Italiano ( meglio se Napoletano) in cui il ruolo dello scemo ricco lo faceva l’Americano, una via di mezzo l’europeo di turno, il Furbo povero era solitamente l’Italiano.

 Continuiamo, purtroppo, a far Ridere.

 

  Se qualcuno vuol scommettere le quote sono quelle a lato.

 

Il colore del potere

28/09/2009

« Il denaro vinto è molto più dolce del denaro guadagnato » (Eddie Felson – protagonista del film)

Lo spunto per il titolo viene da  un famoso film di Scorsese – Il colore  dei soldi 1986-  in cui si racconta la storia di un giocatore di biliardo (Paul Newman)  e  si “attribuiva” un colore ai soldi : Verde come il colore dei Dollari e Verde come il panno del biliardo .

Proviamo a dare, se ci riusciamo, un “colore” alpotere in senso lato e a quelle che sono le sue manifestazioni quotidiane. E’ da qualche anno che la politica ( il potere ) ha perso le sue connotazioni e i suoi colori storici : addio Stendhal ,il  Rosso e il Nero non bastano più , c’era  bisogno di qualcosa di più tranquillo, moderato, centrale e  candido e nel dopo guerra  spunta un giglio bianco  ( come avrà fatto un giglio a diventare  una Balena : Mistero della fede e dei ministranti ). Lungo il cammino si affiancano altri colori, il  rosa  ad esempio. Un po’ rosso e un po’ bianco : sono quei comunisti che  contaminati dal bianco  e dalla sua  morale , e per evitare scomuniche, cominciano a trovare indigesti e poco digeribili i bambini e si danno al bere . C’era chi come Saragat si scolava, pace all’ anima sua, fiaschi di vino e chi , con un garofano appuntato sul petto si scolava … Milano e l’ Italia.

(Da Wikipedia : Milano da bere è un'espressione giornalistica che definisce alcuni ambienti della città di lano nel corso degli anni '80, periodo in cui il capoluogo lombardo era un centro di potere governato dai socialisti del periodo craxiano, e caratterizzato dal benessere diffuso, dal rampantismo e dall'immagine "alla moda".)

Da questi semi è nato poi un albero .  Azzurro  , meno innocente di quello delle trasmissioni per bambini. Alla nascita di Forza Italia tutti hanno pensato alla Nazionale di calcio ed al colore delle magliette  come simbolo unificante  : scherzando  consigliavo, non ascoltato ahimè, di contrapporre  in risposta il movimento della MAMMA , forse l’unico simbolo italiano in grado di competere col pallone .  Oltre tanto grigio si nota  il verde  a macchie padane  che in politica non è più simbolo di speranza ma di BARBARIA.  L’unica vera  novità è il colore .. cangiante  , che assume  sfumature diverse  a seconda della luce , dell’umore e delle contingenze, inventato e perfezionato  da un nostro quasi conterraneo  : Clemente il magnifico da Ceppaloni.

 

Tutto questo gioco sui colori per significare che i colori possono anche cambiare  periodicamente  e  ciclicamente, l’unica costante  è il potere :  quello che interessa al potere  è l’autoperpetuazione,  è il raggiungere  certi  traguardi  sempre meno collettivi e sempre più particolari, privati .  Dal centro ( governo nazionale) al più piccolo dei paesini italici, il potere usa gli stessi metodi e le stesse strategie :  é diventato un SISTEMA, senza colore preferenziale ,   ma con un unico e universale protettore .  Mercurio ( Hermes) che oltre ad essere il messaggero degli dei era anche il protettore dei ..Ladri.

 

Miti e leggende Grottesi  (1)

25/09/2009

 

Si parlavaqualche post fa del senso di appartenenza, di “ condivisioni” (idee , modi di dire, piatti)  che contraddistinguono e “tipicizzano” i Grottesi  . Si dirà che è campanilismo, solo campanilismo, banale campanilismo. Il grottese doc  ti risponderà : ma quanti paesi hanno un campanile così , disegnato da Vanvitelli ! ( Sarà poi vero ?- Per noi certamente).

Vedo, parlando con i più giovani , che alcuni detti , modi di dire, vengono ripetuti  ed   esattamente contestualizzati  nei ragionamenti : li hanno ascoltato dai genitori, dai nonni, ne hanno afferrato il senso  e, approvatolo, lo hanno fatto proprio. E’ quello che sopravvive della tradizione orale in epoca di media sempre più veloci ,  globalizzati e sradicanti.

I tempi, i RITMI, i contatti sono cambiati , moltiplicati : siamo ormai come l’omino di Charlot  nella sua sconclusionata danza sulla catena di montaggio in Tempi moderni.

Eppure, non è preistoria,  ricordo ancora le serate vicino al caminetto, non c’era l’illuminazione elettrica, mancava  quell’autentico buco nero delle coscienze che è diventata la tv, gli anziani di allora che trasmettevano le loro esperienze, i racconti intrisi di “magia” , di personaggi fantasiosi – scazzamaurielli, janare, lupi mannari, malecose (spiriti di morti) che la inconsistente luce delle candele rendeva quasi palpabili e che si materializzavano in piccoli incubi notturni.

 

Gli scazzamaurielli erano , come il monaciello dei napoletani, raffigurati come bambini :  "adottavano” una casa e nottetempo , preferivano infatti non essere visti,  vi svolgevano tanti  piccoli lavori domestici stuzzicando la curiosità dei padroni di casa. Si racconta di un signore che trovando ogni mattina il suo cavallo strigliato a dovere, la criniera lavorata con tante treccine, la stalla in ordine , venne preso dalla curiosità di capire e decise di spiare. Provò tanta tenerezza per quel bambino che  a piedi nudi, lacero,  lavorava per lui che decise di ricompensarlo in qualche modo : il mattino seguente comprò un paio di scarpette che lasciò in bella vista vicino al cavallo. La notte si appostò per vederne la reazione e con stupore lo vide sollevare le scarpette  e con un espressione contrariata  dire : “ mi ha pigliato le pappetelle,  m’ vole  mpastura” .[ Mi ha preso le scarpe , mi vuole impastoiare]. Da quella notte non tornò più in quella casa. Altri raccontano di una certa cattiveria e capricciosità di questi esseri  che spesso durante la notte si mettevano a danzare sulle pance dei dormienti provocando loro coliche e incubi : sono, almeno in questo caso, più propenso ad incolpare  della cosa una cattiva digestione per qualche cena .. pesante. Coloro che riuscivano ad afferrare  uno scazzamauriello venivano  da questo ricompensati ( non vi dico come ) con monete d’oro in cambio della liberazione : nell’immaginario collettivo tanti arricchimenti inspiegabili originavano dal sequestro e dalla liberazione di uno di questi esserini – Una lotteria ante litteram !

 

Cronista per caso

22/09/2009

 

Benché avessi deciso anni orsono di non frequentare ilconsiglio comunale che giudicavo già allora un luogo di rappresentazione di realtà virtuali, teoriche ed auliche ( Il Sindaco allora era un preside di liceo) che nulla avevano della realtà cruda, pratica e prosaica che vivevo quotidianamente.

Dopo qualche decennio di tranquillo assenteismo, l’invadenza della politica e dei nuovi reggenti, meno poeti e più ragionieri, mi spinge a rifrequentare questo mondo soprattutto per CAPIRNE i meccanismi, le “molle” più o meno nascoste, le leggi di questa nebulosa (galassia  non mi sembra corretto !).

Qualcosa negli ultimi tre anni l’ho imparato, i consigli comunali del resto hanno un periodicità che  ricorda più le comete che le fasi  lunari, la durata non è eccessiva e, se si prende con lo spirito giusto,  può sostituire una serata di teatro leggero per di più GRATIS e con attori che si conoscono.

Consiglio del 16/09/2009 (Come l’ho visto io !)

  • aIl Sindaco ci omaggia della “comunicazione” ( “La legge non me l’ho impone, ma io ve lo dico lo stesso”) che dopo qualche decennio e dopo un decreto ingiuntivo del professionista ( avvocato) L’ente ha deciso di pagargli finalmente la parcella. All’oppositore che faceva notare che un più sollecito pagamento poteva portare al risparmio di qualche migliaio di Euro un assessore, credo, due poltrone alla sinistra del Padre, diceva che non era vero, anzi c’era stato un guadagno in quanto quei soldi lasciati in Banca avevano maturato una valuta maggiore di quella che era la penale per il ritardato pagamento. Altro che Tremonti e la finanza creativa. Sono tentato di adottare la stessa tattica nel pagare le prossime tasse comunali.
  • bDopo il regalo, l’onere: un assessore offre in pasto alla platea la ratifica di previsioni di spesa per opere pubbliche programmate e da fare nel triennio. Si inizia con un antipastino freddo, digeribile da tutti : qualche stradina di campagna, piccoli pezzi di acquedotto, la disponibilità a segnalazioni anche dell’opposizione. Qui finisce il pranzo di tutti e inizia il banchetto per pochi, le pietanze vengono servite, come accade nei ristoranti extra-lusso, ricoperte e mimetizzate sotto campane d’argento salva-aroma ( tipo Oasis, per interderci ). Quei 400 metri di corso, circa dalla fontana Vecchia, all’incrocio di via Valle, urgono, necessitano dell’ “INVASO SPAZIALE”. Come ogni cuoco che si rispetti e per dare un tocco di originalità anche il nostro etichetta la Simmental come “ Aspic di punte di petto di manzo in gelatina”. In sintesi i “sottoservizi”, che ho scoperto essere i quei servizi che viaggiano sotto terra ( fognatura, tubazioni per acqua piovana, qualche tubo di gas e acqua), in quel tratto e solo in quel tratto necessitano di una risistematina . Giacché ci si trova , mica possiamo rimettere quell’anonimo e dozzinale asfalto che abbiamo adesso, ne approfittiamo per sopraelevare la strada e portarla a livello di marciapiede, usando del materiale che meglio si abbina a quello usato per la piazza Grossa (o era Grande ?) , tipo scarpe e borsetta delle mogli. Ma si vuole fare una zona pedonale? ( non ben vista dai commercianti del corso che oltre a preparare imboscate, votano pure) . Risposta : quando mai noi la facciamo poi saranno le prossime giunte a decidere che fare. Fateci vedere i progetti: non ci sono ci sono solo i progetti definitivi ma non ancora quelli esecutivi o cantierabili ( Chiarezza e comprensibilità del politichese-tecnico). Quanto costa ? : Quisqiglie, 2 milioni di euro( per l’esatezza 1.999.000 €). Chi paga?: si vedrà sempre si trova qualcuno che paga. Come sarà ?: Più o meno come il corso di Avellino o Benevento ( Mica come quei poveretti di Mirabella, Ariano, Flumeri : Siamo o non siamo la Citta dei (sotto)Servizi). Sentendo parlare di Benevento e conoscendone alquanto bene il corso, mi sovviene che al centro della carreggiata nella pietra nera corre un motivo in pietra bianca stilizzato raffigurante un serpente. Non conosco il significato del simbolo ma ho il terrore che i nostri un po’ per vanagloria, un po’ per provincialismo possano decidere di usare il gallo ( loro simbolo elettorale) quale animale da stilizzare. Non è per l’animale in sé ,mi è pure simpatico, ma penso che graficamente mal si presta alla bisogna : Non è facile stirare un gallo per 400 metri , avrebbe un collo troppo lungo, tirato. Dopo questa pietanza nessuno a fatto più caso agli altri milioni che passano sul tavolo, illuminazione pubblica risparmiosa, Parco Sciarappa da risistemare, e qualche altro milione (di euro che mi sfugge). Una scorpacciata !
  • cCon lo stomaco e qualcosaltro pieno, comincia a calare la palpebra. Segnalo in breve  che per la terza volta in questi consigli ho pizzicato il sindaco usare un neologismo “ SEMPLICISTICAMENTE” al posto di semplicemente. La prima volta ci avevo visto un lapsus froidiano ( il termine veniva usato nel contesto di una risposta molto evasiva), ora mi sovviene che potrebbe essere un deficit e non un lapsus. Ho la certezza che qualche galletto internauta ci sia tra i lettori pertanto spero che trasmetta il messaggio  prima che la Crusca (intesa come Accademia) spedisse l’intero consiglio comunale a risciacquarsi in Arno.
  • dIl Sindaco pregava l’opposizione a non eccedere nella richiesta di fotocopie di delibere, atti, bandi ecc, perché oltre la spesa si rallentava la macchina comunale. Perfetto !  Visto che l’amministrazione ha questi documenti, visto che sono (dovrebbero) essere pubblici e che a qualcuno possono interessare metteteli sul Sito del comune Come fanno tanti enti e non sarete disturbati.
  • eUna cosa che mi ha fatto tenerezza era la presenza sui banchi della maggioranza di parecchi “pargoli vicarianti” ( W la gioventù) e con meno tenerezza  la presenza di qualche convitato di pietra.
  •  

Questo è l’analisi , la cronaca semiseria di un avvenimento che va comunque vivacizzato e valorizzato per evitare la noia imperante in una città che manca di tanti (sopra)servizi

 

 

Mica so Pasquale, io

18/09/2009

Che i politici di mestiere siano, per necessità o vocazione, cinici, scarsamente legati e rispettosi dei contatti umani è cosa che risale alla notte dei tempi e quindi non desta meraviglia più di tanto. Lo facciamo in tanti anche noi che non siamo politici : mi servi, ti incenso, ti ricompenso, ti uso ; non mi servi = ti affondo.

 

L’amara costatazione me la suggerisce l’atteggiamento del primo cittadino nel consiglio comunale del 16/09/2009.

 

A quesiti incalzanti della minoranza che facevano notare irregolarità  formali e sostanziali in atti ufficiali del Comune, il primo cittadino con un’alzata di spalla ed un tono tra il sarcastico e l’ironico, faceva notare, in verità senza enfatizzare la cosa, che il fatto lo toccava non più di tanto in quanto .. le firme in calce a quei documenti erano di funzionari comunali preposti e non sue. Avrò capito così solo io, perché sono cattivo, o non sarà il caso che altri smettano di coprire le terga del capo, lasciando vulnerabili le ..proprie

Siccome mi piace fare associazioni esplicative, spero solo ironiche (l’intento è quello), mi viene alla mente la famosa gag di Totò “mica so Pasquale,io” con l’amara costatazione che in caso di “incontri pericolosi” la parte di Pasquale, con relativi schiaffi e danni, verrà ceduta alla cittadinanza ed al paese intero.

 

 

Se mi concedete un consiglio per coloro che sono in cerca di amicizie vere e disinteressate con esseri viventi in genere : preferite i cani, in mancanza scegliete i gatti, evitate i politici (durerebbe comunque poco!)

 

Siam tutti figli di Pilato

16/09/2009

La persona che perde la capacità di indignazione a 360 ° , che non esercita l’innata facoltà di critica, è una persona destinata all’OMOLOGAZIONE ed è destinata all’incasellamento sociale o, al massimo, alla militanza-sudditanza politica.”

Era una considerazione-messaggio che rivolgevo ad un adolescente onnisciente e che pontificava con frasi di pura propaganda politica, stile manifesto elettorale, mio contatto  su Facebook ( amico è un po’ impegnativo)

Mi accorgo che tutti, anche chi non riveste incarichi importanti, posizioni sociali di rilievo, anche chi in fondo non avrebbe niente da perdere, non si sente più libero di manifestare il proprio pensiero, e rinuncia nel nome di una “incomprensibile” ricerca di tranquillità alla identità, alla consapevolezza di essere individuo pensante.

E’ il trionfo del politicamente corretto : rinunciamo per convenienza al ruolo di “giudici” per vestire le più comode vesti di “notai”.

Quello che segue è un articolo, riportato alla virgola, di quasi un anno fa.

Bonito - Rifiuti pericolosi abbandonati: si cercano i responsabili

Bonito – I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno posto sotto sequestro un area situata in località Cinquegrana del comune di Bonito. L’area conteneva batterie esauste e lastre in eternit altamente pericolose per la salute dei cittadini. I Carabinieri durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, si sono portati in località Cinquegrana dove hanno notato che, nei pressi della carreggiata percorsa giornalmente da numerose autovetture in transito, erano accatastati i rifiuti pericolosi.
Immediatamente hanno provveduto a individuare il proprietario del fondo - una donna 80enne ignara del fatto che qualcuno scaricasse rifiuti altamente pericolosi nel suo fondo - e a sequestrare la parte di terreno adibita a discarica.
Ovviamente le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino sono indirizzate ad individuare chi materialmente ha scaricato i rifiuti in quel fondo, senza tener conto della pericolosità per la salute dei cittadini. L’operazione evidenzia ancora una volta l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Ariano Irpino verso le problematiche riguardanti l’inquinamento e la commissione di reati ambientali; il sequestro infatti segue altre analoghe attività svolte sempre con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ariano Irpino svolte dalle Stazioni di Bonito, Grottaminarda e Montecalvo Irpino nei territorio dei comuni di Bonito, Grottaminarda, Melito e Montecalvo.
(venerdì 14 novembre 2008 alle 12.55) IrpiniaNews

 

Eternit e batterie altamente pericolose per la salute dei cittadini, c’è mancato poco che si arrestasse l’ignara vecchia intestataria del fondo, le forze dell’ordine ed il potere giudiziario vegliano sull’ambiente e “la commissione di reati ambientali” ( Questa me la segno !).

Qualcosa deve non aver funzionato , qualche anello manca alla catena del buon senso se oggi 15/08/2009 quel materiale è ancora al suo posto.

Riusciamo a trovare aggettivi forti per condannare chi ha effettivamente depositato , purtroppo impunemente,  quel materiale e non troviamo la forza ed il coraggio di richiederne la logica rimozione , magari usando aggettivi più sfumati ma altrettanto forti.

I materiali in questione non sono biodegradabili pertanto se non vengono rimossi resteranno al loro posto; magari serviranno per altre foto ricordo all’apposizione di un nuovo nastro segnaletico, quello sì distrutto dal tempo.

Attento Pilato che se si va avanti di questo passo dovrai lavarti le mani con una bottiglia di acqua minerale, possibilmente di alta quota presumibilmente meno inquinata.

Sequestro Novembre 2008 15/09/2009

 

Inquinamento fiume Ufita

13/09/2009

 

Già  Venerdì  11/09 alcuni pescatori  segnalano  la presenza di una notevole quantità di pesci (prevalentemente cavedani) morti  e un  odore nauseabondo. Segnalano inoltre la presenza lungo gli argini e nel greto del fiume di materiale di risulta ed una carogna di pecora.

Le fotografie seguenti sono state riprese il 13/09 alle ore 13 esattamente nel  luogo cerchiato in giallo della foto a lato  . I pesci si sono già in massima parte decomposti .

(Clicca per le restanti foto)

Quis custodiet ipsos custodes ?

11/09/2009

 

Chi controlla i controllori ? E  dopo Orazio di qualche post fa, oggi scomodiamo Giovenale  ( VI Satira). Il latino forse non piacerà agli studenti liceali ma è tutt’altro che  una lingua morta . La massima mi è balzata alla mente  percorrendo questa mattina, venerdì, il corso  per recarmi a l lavoro. Nella piazzetta vicino la fontana vecchia  e lungo un bel tratto di  marciapiede  i soliti pittoreschi banchetti  dei  contadini che espongono  in modo igienicamente discutibile le proprie mercanzie al mercatino trisettimanale .  E’ un modo per favorire la piccola economia familiare di chi lavora nei campi , permettendogli  di  vendere  esentasse  quanto produce e anche il  cittadino che trova prodotti locali, freschi, salutari  e  convenienti  e per dirla con i verdi  : A Km 0. Sul fenomeno, se si eccettuano le condizioni quasi disumane in cui detti operatori sono costretti a lavorare [ Ricordo che molti contadini già all’alba o ancora prima  si presentano  per vendere a piccoli grossisti di Avellino o di paesi vicini la merce ] , non c’è nulla da eccepire .  Il bello , o brutto , della cosa  è costatare come  qualcuno,che paradossalmente dovrebbe  per compiti e funzioni  ricoperte controllare la regolarità e la correttezza , approfitti del ruolo e “ travalichi” i paletti delle regole e del buon senso, e cerca di mimetizzarsi , senza peraltro riuscirci del tutto,  tra persone che  fa finta di amare e proteggere ma che in fondo usa , adopera e forse intimamente disprezza. Allora ti trovi nel mercato del Lunedì , il principale della settimana,  camion-supermercato, con tettoie  da  circo ,  postazioni meno vistose negli altri giorni; contadini con piccoli o inesistenti orti e che vendono  quantitativi  di  merce  umanamente inspiegabili  ( concimazioni speciali o “mercati generali “ ?).

Lo spunto di questa mattina era una rigogliosa pianta di FICUS che assieme ad altre sorelle esotiche  cercavano disperatamente di  Mimetizzarsi  tra  cavoli, broccoli, pomodori e zucche per dare meno nell’occhio. Potenza del clima e del terreno di Grottaminarda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lezioni di economia  n° 3 ( Prof. Mo T’ Fott)

09/09/09

 

Fa comunque piacere ospitare in queste modeste pagine  contributi speculativi di così insigni esperti della finanza mondiale ( prof Mo T’Accatt , Prof Mo M’Venn ed oggi Prof Mo T’Fott) e che sembrano, peraltro,  stranamente ferrati sulle  vicende amministrative del nostro paese. Evidentemente la nostra cittadina, il modo in cui essa viene amministrata, rappresenta  per detti studiosi, la sintesi , l’espressione più alta , del far politica oggi in Italia. Non è che ci si meravigli poi più di tanto :  non si dice più “ quella persona è un ladro” ( modo vecchio, moraleggiante, in qualche modo puritano) ma “quella persona ci sa fare” ( giovanile, alla moda, da tendenza – purtroppo i giovani imparano in fretta !).

Ogni operazione finanziaria prevede una fase preparatoria, di lancio, di “semina”  : questa fase può  durare anche anni  e prevede investimenti consistenti ; talvolta viene modificata in corso d’opera in una lenta e protratta “pasturazione” [ per i non pescatori , la pasturazione  consiste nel lanciare periodicamente piccole quantità di esca per  mantenere in sito e sotto l’amo i pesci presenti in zona di pesca ] .

Ogni mezzo è lecito : è stata inventata anche la “paghetta  del genitore” , mi spiego . Finora era il genitore che per creare consuetudine al denaro e per non far sfigurare i propri figli con i coetanei , forniva loro una piccola somma settimanale o mensile. Adesso è il pargolo che fornisce una paghetta  al genitore, che libero ormai da impegni di lavoro, necessita per la frequentazione quotidiana dei marciapiedi  di frequenti cambi di scarpe ( Purtroppo non si risuolano più) ed una somma in denaro per “pasturare a caffè  "  i  semi-addormentati  colleghi di marciapiede. Un po’più  spregiudicatamente, ma  richiederebbe un impegno finanziario maggiore e meno remore morali , si potrebbe procedere  a d una distribuzione promozionale mirata di “VIAGRA” in periodi difficili ( Da valutare il rischio che l’omaggiato di turno pretenda anche la materia prima)

Il culmine dell’imprenditoria e spregiudicatezza politica si raggiunge in fase preelettorale : il comune vuole vendere l’area di una ex scuola elementare di campagna ,  “sussurra” ( sorta di bando privato) agli interessati, uno alla volta, la disponibilità a favorirli in cambio del voto , promettendo un “ occhio di riguardo” al momento dell’assegnazione . Dopo il voto  parecchi dei prescelti scoprono casualmente che il bando c’è già stato, loro non l’avevano saputo, che c’era stato un solo offerente che si era aggiudicata l’area, probabilmente oltre ai voti aveva sacrificato, più furbescamente anche qualche “paghetta”.

Non mi stupirei che questi amministratori fossero estimatori di Totò e che come lui ,primo o poi , provassero a vendere, magari alla turista di qualche post fa, una delle fontane che abbiamo

 

  I vespri grottesi

06/09/2009

 

Questa volta non parlo male di nessuno, lo prometto. L’idea, lo spunto per questo post, che peraltro già meditavo da tempo, me l’ha dato un gruppo su Facebook formato di recente e che sta riscuotendo un buon successo di adesioni ma soprattutto di partecipazione. La mamma ci ha fatto belli, forti, sani e  Grottesi recita il titolo e dietro si intravede tutto l’essere Grottese con il tanto di buono che questo comporta e purtroppo anche qualche perdonabile pecca.

E’ il senso di appartenenza, è il sentirsi parte di una comunità.  Nei commenti degli iscritti riaffiorano nomi, personaggi, luoghi che  riflettono i loro ricordi,  recenti  vista la giovane età media  degli intervenuti e che .. stranamente sono anche i miei che li ho preceduti di quasi due generazioni.

Francesco hayez Vespri siciliani

Ricordo, quasi fosse ieri, le proprie e vere battaglie epiche combattute con gli Arianesi, miccia occasionale e pretestuosa qualche partita di pallone, le cacce al grottese tra gli studenti che frequentavano le scuole arianesi e me, novello S.Pietro, accerchiato e solo, che  evitavo il pestaggio asserendo di essere di Melito ( Perdonatemi se non ho fatto l’eroe !) Lo stesso spirito, qualche anno dopo all’ università, al Nord, vivendo tra i locali che ci definivano marocchini prima di conoscerci, poi ottimi amici (allora) : Non comprendevano perché pur essendo consapevole, ne avevamo parlato tante volte, dell’ arretratezza delle nostre zone [ Paragonavo il treno che mi riportava a Grotta  2- 3 volte all’anno ad una vera e propria macchina del tempo con uno scarto temporale di 20 anni ] laureato avessi deciso di tornare. Non vedevo giusto che tutti scappassero via, chi aveva per mestiere o professione , la possibilità di restare , doveva dare il suo contributo, piccolo o grande che fosse  alla crescita della comunità.

Non so se sia stata la scelta migliore, ma son contento di averla fatta.

Bisogna ora spiegare il titolo. La storia racconta che nel 1282, il 30 marzo, lunedì in albis, a Palermo scoppiò una rivolta contro i francesi che occupavano la città, pretesto fu una “perquisizione” un poco spinta ()  di un soldato- certo Druet- sotto le vesti di una popolana in cerca di armi.I francesi , vista la mala parata, tentarono di nascondersi tra la gente di Palermo e questi idearono un modo singolare per smascherali : Mostrando ai sospetti dei ceci ,li invitavano a pronunciarne il nome passando per le armi tutti coloro che non li chiamassero “Ciciri”.Lungi da me tanta truculenta, proporrei un modo più godereccio e altrettanto valido per distinguere il Grottese doc : mangiare davanti a testimoni un piatto di cicatielli col pulieio,il piccante è opzionale; per chi non ci riesce sono ammessi esami di riparazione però dovrà aspettare una nuova sessione di laurea.  Gli abitanti dei paesi vicini, che schernivano  i Grottesi per ricercare e apprezzare un erba così strana, dal sapore forte , che cresceva solo da noi e che persino –udite- le pecore si rifiutavano di brucare , adesso organizzano sagre dedicate a questa pietanza.( Mirabella il 13 Settembre)

 

Il gioco delle tre verità

04/09/2009

 

Non esiste una verità pre-elettorale  ed una verità post-elettorale, esiste una verità sola : la verità.

Eppure non è passato tanto tempo, solo qualche mese, e la memoria mostra segni di cedimento : a chi chiedeva informalmente, per strada, al primo cittadino il perchè della mancata restituzione del canone per la depurazione, questi ha risposto che la restituzione toccava non al Comune ma all’Alto Calore ( come per dire  non seccatemi più).

Siccome la Nostra di memoria fortunatamente ancora non vacilla, con l’aiuto di qualche documento conservato  e delle date impresse sugli stessi stabiliamo la cronologia e la .. verità.[ Verba volant- Scripta manent ](Clicca per continuare la lettura)

 

Mamma, a che piano sta nonno ?

02/09/2009

 

E’ di questi giorni la polemica, per la verità solo “mozzicata”, mugugnata, sullo stritolamento del cimitero ad opera del costruendo terminal Air. In genere si riconosce l’utilità dell’opera; non si comprendono, non si conoscono i motivi del blocco dei lavori;  si stigmatizza, per ora a bassa voce, quasi con omertà, la mancanza di spazio lasciato libero.

Nessuno e dico nessuno vede di buon occhio l’assedio in atto : ci si chiede  come si potrà mai procedere in caso di necessità di ampliamento, e già si “condanna” chi sta permettendo la cosa. Ai posteri .

Parlandone con qualche buontempone, che come Cesare aveva oltrepassato il Rubicone, a salire però, vengo a conoscenza di luoghi di sepoltura multipiano in parecchie città del Nord. Proprio come un parcheggio, del resto è proprio così, con ascensori, bar e altri confort.

Sinceramente preferisco ancora la puzza della cera alle asettiche e “pulite” lampadine, i fiori veri magari appassiti ai “sempre vivi” fiori di plastica.

E’ il progresso, inarrestabile e COMODO :  Già immagino qualche società che ci offrirà, con accredito su carta, di poter visionare da casa il loculo del caro estinto un tot a minuto e con piccolo supplemento accenderci anche qualche lumino virtuale. Il tutto  magari in un piccolo riquadro del monitor mentre si guarda un film o un TG : un po’ come capita con la Moto GP mentre passa la pubblicità.

Penso che per evitare problemi a chiunque sceglierò di essere  cremato!

 

Il nuovo paese di Wanda

31/08/2009

Ogni cittadina, paese,villaggio che sia spera di trovare tra i concittadini di ogni epoca qualche personaggio illustre che le dia onore e notorietà. ( E’ la pubblicità che conta ).

Dopo averci provato per secoli a Grottaminarda  ci rassegniamo, non tutti almeno, a rinunciare a S. Tommaso D’Aquino come illustre concittadino e ci accontentiamo di averlo quale santo protettore. In realtà seri studiosi frustrano i nostri desideri anche se qualche dubbio in fondo ci resta.

Scartabellando i ricordi e l’anagrafe un concittadino illustre lo troviamo, ci intitoliamo una scuola, un busto e ne compriamo un quadro: Vincenzo Volpe, pittore, nato a Grottaminarda il 1855  e trasferitosi ancor bambino a Napoli.

Con Cristoforo Colombo, altro personaggio conteso , non ci abbiamo mai provato sarà perché siamo in collina ed il mare manco si intravede.

A vedere la predilezione della nostra amministrazione  e dei nostri progettisti comunali per le scale di una certa maestosità, mi viene il dubbio che ci accingiamo a rivendicare con qualche forzatura anagrafica la nascita nel nostro paese di … Wanda Osiris.

Per l’esattezza la signora , famosa soubrette e attrice, è nata a Roma nel 1905.

Per il futuro non ci sono problemi visto che partorendo tutte in ospedale da noi non ci .. nasce più nessuno.

 I più campanilisti, visto l’antagonismo con il vicino paese di Ariano Irpino, dotato di ospedale,  preferiscono  sobbarcarsi tanta strada in più e far nascere i propri eredi ad Avellino ( l’ho fatto anch’io, confesso) o Benevento : I vicini, dopo averci fregato tutto il possibile  e averlo portato sul Tricolle, adesso ci portano via, anagraficamente  parlando, anche i figli.

 

Micro(fono) dipendenza.

29/08/2009

 

Che ipolitici siano narcisisti è risaputo : passerebbero intere giornate allo specchio ad ammirarsi, a misurare le “pose” e gli atteggiamenti migliori .

Un po’, perdonatemi la cattiveria, come le signore quando si truccano : in entrambi i casi  prevale il desiderio di conquista e di seduzione , si cerca di vendere al meglio quel poco o tanto che si ha.

Purtroppo spesso questi atteggiamenti sfociano in vere e proprie patologie quando il desiderio di apparire, di “esibirsi” diventa incontrollabile .

E’ il presenzialismo più sfrenato, basta che si intraveda  un nastro tricolore - si racconta, credo esagerando, di un Sindaco che rincorreva con un paio di  forbici un alunno di V elementare  ; un capannello , un assembramento  dalle tre persone in su ( c’è chi giura di averlo visto fare anche  in una fila di pensionati alla posta o ai bagni pubblici [ quando ci sono e sono agibili ]) e  zac , scatta il raptus e microfono alla mano si improvvisa non un discorso ma un vero e proprio comizio.

Va bene una processione, va ancora meglio una serata di musica jazz o da camera al castello, una inaugurazione ( l’ennesima) per magnificare le proprie gesta e tramandare ai posteri l’effimera gloria di un borgomastro di quartiere.

Penso che  i fedeli che seguono una processione, gli appassionati di musica , i pensionati,  gli assembrati per caso,  meritino un tantino di rispetto  in più  perché sicuramente non si sono recati all’appuntamento  con l’intento o la segreta speranza di ascoltare le mirabili gesta amministrative del primo cittadino.

A quest’ultimo ricordo e rimprovero l’aver disertato  l’unica vera sede di confronto  e discussione politica  : i comizi di chiusura della campagna elettorale, prima evitando di allestire come amministrazione un palco attrezzato per tutti e secondo  di aver preferito, almeno in quel caso, la forchetta al microfono !

 

Aida  in ombra.

27/08/2009

 

Era la festa di San Gennaro,/quanta folla per la via.../Con Zazá,compagna mia,/me ne andai a passeggiá./C'era la banda di Pignataro/che suonava il "Parsifallo"/e il maestro, sul piedistallo,/
ci faceva deliziá..
Nel momento culminante../del finale travolgente,/'mmiez'a tutta chella gente,/se fumarono a Zazá!...
Dove stà Zazá?!/Uhe, Madonna mia.../Come fa Zazá,/senza Isaia?...

 

La canzoncina di Nino Taranto, mutatis mutandis, San Gennaro  sostituito dai nostri Santi, La banda di Lecce e non di Pignataro, l’Aida al posto del “Parsifallo” va benissimo per l’accaduto : Nel momento culminante../del finale travolgente,/'mmiez'a tutta chella gentese “stutarono le arca' ” .

( Licenza poetica )

Qualcuno non aveva controllato la nafta dei generatori peraltroapparsi già il giorno prima sottodimensionati.

Non è per essere cattivi a tutti i costi, non mi paga nessuno per farlo, nè penso che troverei mai nessuno disposto a farlo, ma un pochino di professionalità in più non guasterebbe. C’è tempo!

 

Miracolo  a Grottaminarda ?

24/08/2009

 

Durante la processione, passando lungo il corso, in corrispondenza  della cassa armonica, il rituale religioso prevede una sosta , rifocillante per i portatori delle statue ed un pezzo della banda in onore dei Santi .

Il rituale civile prevede il… comizio del Primo cittadino, attorniato da altre fasce tricolori a dargli  lustro  e conforto. Dopo poche parole d’esordio ,  un gracchiare  sgradevole  annuncia  la defiance  del megafono ; il povero sindaco,  la cui voce  non aveva la potenza in decibel  degli ottoni, ha dovuto rinunciare all’opportunità  oratoria e  dopo qualche foto di rito, riprendere mestamente ed in silenzio  la via della chiesa.

L’ inconsueto  fatto, come di norma, è stato  interpretato variamente  dalle “fazioni “ interessate :  gli avversari politici hanno visto in questo la solidarietà delle alte sfere celesti ; i pulcini del primo cittadino, con la fede di  Fede (Emilio) ci avranno visto un attentato o un tentativo di minare “la crescita del paese”; un elettricista ,con maggiore aderenza ai fatti,  ci avrà visto  un  banale pacco di .. pile scariche

 

C’era  una volta…

23/08/2009

E’ sicuramente l’incipit più usato al mondo. Fatte salve le variazioni linguistiche , lo si ritrova dalla Patagonia alla Lapponia  e conserva in ogni luogo del globo la sua validità : è universale !Questa universalità deriva non tanto dall’insieme delle parole che lo compongono quanto dalla magia, dai sentimenti che esso suscita nel lettore o ascoltatore che sia. E’ l’esplosione dei “buoni sentimenti” che esso mette in moto. E’ l’ancestrale ed eterno amore per la gioventù, per l’innocenza  dell’ infanzia, per il mondo-tempo  che ci scorre tra le dita. E’ il bisogno di credere possibile anche l’improbabile narrato dalle fiabe : e’ il mondo dei sogni. E’ l’Utopia !
La realtà spesso, molto spesso, non ha niente delle favole : è l’opposto,  è la negazione. Queste considerazioni mi sono venute prepotentemente alla mente, probabilmente  anche in modo eccessivo relativamente all’elemento scatenate, vedendo, durante  una breve visita ai giardinetti, un tappeto verde di erba sintetica  come base delle giostrine  e  poco oltre l’agonizzante erba vera dei giardini.

Cari bambini , questa è realtà :

<< C’era una volta l’erba…..>>

 

Est modus in rebus

20/08/2009

Orazio con questo motto (Satire (I, 1, 106), voleva far capire che c’è una misura nelle cose. Ci sono delle regole scritte e non che bisognerebbe rispettare per non cadere negli eccessi.

Tutto questo è valido per il privato e a maggior ragione per il pubblico ( res pubblica) : la “cosa” pubblica non è arrivata per eredità agli amministratori , è stata affidata agli stessi dagli elettori.

Badate non si tratta di un sofisma ma qualcosa di molto più serio : il gestore non è il padrone

Non si può gestire la cosa pubblica come un proprio patrimonio ; il comune non può e non deve diventare la riserva di caccia privata per nessuno.

Non siamo nati ieri e speriamo, almeno per dispetto, di non morire domani per cui  l’andazzo delle cose bene o male lo si conosce, ma ci sono situazioni, atteggiamenti che travalicano e non di poco i  paletti” del buon senso   e che vanno comunque stigmatizzati per non creare equivoci.

Le risorse comunali, siano finanziarie che materiali ( mezzi , dipendenti, servizi, ecc), sono a disposizione della comunità intera e non dei singoli privati più o meno vicini  o “simpatici”.

Sono inaccettabili, oltre che  illegali quei pezzi di strade e accessi privati rifatti “in pegno” in periodo pre elettorale; è discutibile la gestione padronale dei mezzi comunali : il taglia siepe usato in conto terzi .

E non tiriamo in ballo il boicottare la “crescita” del paese : facciamo crescere le cose serie e utili e ci vedrete sicuramente  vicini e partecipi

 

Il Dna dei popoli ( ovvero  le piccole-uniche- rivoluzioni Grottesi)

19/08/2009

 

Quando si parla di rivoluzioni , di atti di rivolta  di un popolo  o popolazione che sia, si ragiona  in grande  :  la nobiltà della causa porta a vedere ideali da proteggere , di identità da preservare anche a costo di immensi  sacrifici.

La storia è costellata di vicende che riportano comportamenti  eroici  dalla notte dei tempi alla contemporaneità .

Le scintille prevedono sempre  una situazione  preesistente di malessere su cui si innescano  quasi casualmente episodi  o personaggi che  singolarmente potrebbero apparire insignificanti.  Talvolta  è l’intolleranza  tra etnie,  costumi, religioni e altri più o meno nobili principi ; spesso   è solo una questione  di fame!

Ben conoscevano i Romani i modi per gestire la cosa pubblica  : dopo 2000 anni usiamo ancora le loro strade , le loro leggi e i loro dettami di vita  politica : Divide et impera; panem  et circenses.

Creare scompiglio tra gli avversari  e dissapori  facilita la loro sconfitta.

Far divertire la gente, non farla pensare,  non  farle sentire la fame  lasciandole sempre qualcosa da mettere  in bocca, magari facendo finta di regalarglielo, tiene calma e fedele  la popolazione : è questo l’oppio dei popoli , altro che la religione. Povero Marx

( Continua la lettura )

16/08/2009

Chiedeteci  collaborazione ma  mai connivenza !

E’ in atto a Grottaminarda  una campagna di mistificazione e di odio degna di miglior causa.

Si alimentano rancori , si insinuano bugie e mezze verità,  si usano tanti canali di depistaggio : dal giornale e giornalista amico , al giovane  rampante  e voglioso di carriera, al pensionato parente  che  struscia il corso ecc.

Ogni personaggio ha il suo ruolo e il suo target,  ed è, devo convenirne, una macchina ben oliata : data la direttiva  tutti in quella direzione  con “fede” più che con “ragione” .

L’anziano, poche scuole e tanti ortaggi, a convincere i contadini sulle intenzioni degli avversari politici a voler distruggere   la fiorente  industria ortofrutticola ,  non è proprio così ma questo  è il messaggio arrivato.

I giovani cui hanno fatto intravedere un imminente cambio di guardia ai vertici della cosa pubblica ( attenti che questi sono più longevi di Andreotti !) si lanciano a difendere, novelli crociati,  il regno del Padre.

Qualche giovane  rivolgendosi a coetanei dell’altro schieramento  ha portato argomentazioni di questo tipo  ( sono puerili ma vere!)

  1. ·         Questi hanno fatto questo, questo, questo  ecc , Voi che avete fatto ?
  1. ·         Non fate crescere il paese ,  negate il permesso  alla (udite udite ) “Fiera del gusto” e alla corsa dei GoKart.
  1. ·         Qualcuno  ha fatto finta di fare le fotografie ai lavori vicino al cimitero  e ci ha seminato delle ossa  per ostacolare i lavori.
  1. ·         Perché volete ( loro sanno  già sempre tutto !) ostacolare la nascita anche a Grottaminarda di un centro commerciale che avrebbe ( udite ,udite) anche un Bar ( Se non ci credi ti faccio vedere il progetto !).

Mi  fermo per decenza  . Povera Grotta che crescita ti aspetta ! ( Continua la lettura)

Scherzi … linguistici.

13/08/2009

    Si racconta in questo caldo agosto di una procace turista che per caso si trova a passare per il corso di Grottaminarda, la fanciulla  blocca un poco bruscamente la sua auto all’altezza del monumento, scende  e guardando verso la piazza  esclama  estasiata : “ Wonderfulllll”.

    Resta per un pò  assorta , l’espressione  passa  dall’estasi  alla  sorpresa, quasi alla delusione, gli occhi  fanno un veloce giro inquisitorio, esplorativo, e insoddisfatta si rivolge al presidio di  pensionati che stazionano quasi perennemente  al fresco sulle panchine  del monumento.

    La signorina che purtroppo conosceva solo l’inglese  e voleva chiedere un qualcosa , gesticolando goffamente, con tono interrogativo, sbotta : << Where is the people ?>>.

    Uno dei vecchietti che si vantava di conoscere le lingue  per i suoi lunghi trascorsi da emigrante,e per non perdere in credibilità, dopo aver controllato con lo sguardo  i tavolini  davanti ai tre bar  visibili dalla postazione, forse tradito dalle assonanze  linguistiche  dialetto-inglese, con garbo risponde :

    << Signuri !  Oggi nun si vede. Starà  c’opp. A lu Cumun’ ! >>

 

Acqua passata

12/08/2009

I flagellanti di professione, come i vecchi sciamani pellirossa, riescono ancora talvolta a far  cadere  la pioggia  nonostante gli sconvolgimenti climatici  e la tendenza alla desertificazione.

Potenza della magia bianca.

L’andamento meteorologico e le previsioni climatiche del periodo inducono due riflessioni..  proverbiali.

<< L’acqua è poca e la papera non galleggia>>

<< L’acqua passata non macina più>>

Sulla “pochezza” dell’acqua non ci sono ormai dubbi, se ne stanno accorgendo anche i responsabili dell’Acquedotto Alto Calore che razionano l’acqua : addio alle docce casalinghe di..mezzanotte , al massimo la  notte di S. Lorenzo  un bagno collettivo in piscina cercando di avvistare stelle cadenti da abbinare a desideri [ E’, se vogliamo, la lotteria dei più poveri, il superenalotto di chi non può o vuole giocare la schedina !].

L’acqua che è passata attraverso la ruota del mulino ( e le mani dei politici ) non ha più una funzione socialmente utile (non macina più) .

Di qui la necessità di Nuovi flagellazioni e nuove danze della pioggia

L’apparente attivismo delle amministrazioni senza distinzioni di colori o appartenenze, si manifesta e si dimostra attivo e vitale fin quando … piove.

Finita la pioggia , dopo come per la  tempesta" comunque subentra un periodo più o meno lungo di quiete, di sopravvivenza quasi letargica, si trascura persino l’ordinario  che dovremmo pagare noi

Sempre per restare in tema di proverbi e saggezze popolari consiglierei alla stregua di un pedante sommelier , per concludere, la lettura del notissimo apologo della cicala e della formica.

 

I  flagellanti della politica

08/08/2009

Francisco Goya- La processione dei Flagellanti

 

Francisco Goya -Processione di flagellanti 1812

Al vicino santuario di Carpignano ogni anno si ripetono pellegrinaggi e processioni anche dai paesi vicini. Una folla di variopinta , cantilenante e neniosa umanità  si recava una volta con fede,  attualmente più con  lo spirito di una anticipata gita fuori porta, ad implorare, ad intercedere favori dalla prodiga madre nera. Il numero dei partecipanti si va riducendo negli anni.  

Mi raccontano l’imponenza di certe processioni di alcuni decenni fa, una mandria di fedeli assimilabile alle transumanze del Regio Tratturo, in numero direttamente proporzionale alle …. avversità meteorologiche : La siccità muoveva un cospicuo numero di penitenti e quanto più mancava la pioggia più abbondavano le flagellazioni [ gocce di sangue in cambio di gocce di  pioggia]. Ancora più impressionanti le processioni dei Battenti alla Madonna dell’Arco.

Questo preambolo, anche sconclusionato se volete, mi viene in mente leggendo le “veline” ( quelle giornalistiche, non quelle governative !) che  premurosi  e vanitosi politici locali affiggono sulle “cantonate” o che si possono leggere sui tanti “giornali al servizio” : si ragguagliano i cittadini elettori dei pellegrinaggi con ( finte e indolori ) flagellazioni che i tapini compiono frequentemente nei santuari della politica ad invocare una pioggia di “necessari”,”vitali” finanziamenti per la comunità che rappresentano.

Il ridicolo è che molto spesso la temporalesca ,torrenziale , tonificante pioggia  si riduce alla cinematografica “nuvoletta” di Fantozziana memoria, che a mala pena “umidifica” il flagellante di turno

Miseria e nobiltà , ovvero fame e decoro

06/08/2009

    Fortunatamente sono per me e per molti solo ricordi  tramandati  da genitori  e nonni , in qualche modo “ invidiosi “ del sopraggiunto e insperato benessere, o letture  “distratte”, che rimandano  fatti  strani, tanto da apparire surreali.

    Se si eccettua qualche “nonnetto”,  novello e serotino internauta, ben pochi frequentatori del web avranno, per ovvie ragioni anagrafiche, conoscenza diretta di quanto vado a dire.

    Durante le guerre  non importa se vinte o perse  e immediatamente dopo ,   la gente normale  vive di  stenti; per sopravvivere si “ arrangia” ed  impara ad apprezzare quello che la natura mette a disposizione , siano essi gatti  ( surrogati di conigli), ciammaruchielli (lumachine) o “gustosissime” erbe e bacche selvatiche : carduscielli, pricchiacche  (non è una parolaccia – è un’erba grassa selvatica),  cipolline,  nespole e sorbe. La prodiga natura  aiuta anche la salute ed ecco la camomilla , la malva e per gli insonni  e per i lattanti piagnoni “ li capuozzi di papagno” ( Papavero dell’oppio). Nelle città con meno terreno a disposizione  nascevano i cosiddetti orti di guerra : in microscopici ed improvvisati orti si coltivava il necessario per sopravvivere.

    Molte di queste piante hanno accompagnato la mia infanzia di campagnolo e ogni tanto girando per il paese ho come dei “ deja vu ”: le malve sono in hit parade ( il loro colore rosa  colpisce),  la camomilla si difende, al cardusciello  hanno dedicato una piazza [per gli amanti della cicoria , Norberto e Rutelli, consiglio una visita  da fare a breve  prima che una “ripavimentazione” copra con l’asfalto l’apprezzata verdura ].

    Quello che difficilmente avrei pensato di rivedere  era il papavero dell’ oppio : per correttezza diciamo subito che l’avvistamento è avvenuto nel maggio-giugno del 2006, nello spiazzo davanti  la chiesa  madre  e assicuro non aveva assolutamente l’aspetto di una piantagione.

    Per favore , è vero che viviamo un periodo di crisi, e che la ricerca e l’uso di tali erbe metropolitane potrebbe diventare anche un richiamo per turisti gastronomici ma  visto l’inquinamento corrente, evitateci la tentazione e ,perché no, qualche lavanda gastrica . Ai pochi o tanti turisti  che vengono in paese  in questo periodo cerchiamo di offrire  qualche attrazione più culturale magari dopo aver dato la possibilità di gustare un bel piatto di cicatielli con il pulieio.

 

L’opera deiPupi.

04/08/2009

    A margine di un consiglio comunale – normale  e normalizzato , per gli standard politici attuali – ho un moto di ripulsa, un conato liberatorio di vomito “istituzionale”.

    E’ la fiera delle bugie  : il campionato  di chi la dice più lunga e meglio, di chi  nasconde più efficacemente la verità .

    E’ la fiera del narcisismo :  Ci sono “primedonne” che vacillano sotto il peso  del cerone e delle abitudini e che, come “vecchie troie” per sentirsi  ancora corteggiate e desiderate, allentano sempre di più  i cordoni del piacere promettendo  orizzonti e paradisi  inesplorati (sic!).

    E’ la fiera della mistificazione : Si parla per ore  a vanvera, si mandano e si ricevono messaggi in codice , solo apparentemente senza senso , i pizzini della piccola  e squallida politica di paese.

    E’ la fiera del “olio” ( per non diventare volgare  ometto paragoni con altre cose che “galleggiano sull’ acqua”) :  ognuno dà il meglio di sè e , qualche volta con sufficienza , apparente sufficienza,  talvolta, senza troppi sforzi, per “non conoscenza”( oggi mi sento buono) si da vita ad un  teatrino, purtroppo necessario , richiesto dalla Legge , ma che in tanti eliminerebbero “ per quello che serve”.

    E’ il teatro dei PUPI : e come succede al mare( Scalea e Praia), qualche sera afosa d’estate si tengono spettacoli di marionette  ( parenti poveri dei pupi ) per far sorridere e tenere buoni i Bambini e soddisfare il loro spirito combattivo,  con simulate e appaganti  scaramucce.  ( Continua la lettura, se pensi che ne valga la pena )

 

Il sesso degli Angeli.

 

01/08/2009

     

    In una filosofeggiante discussione  dal barbiere,  spesso  ancora unico ritrovo culturale in piccole comunità,  un giorno, afoso, si parlava di politica locale : si disquisiva dell’utilità e/o necessità di alcuni lavori intrapresi dall’amministrazione. [ Per l’esattezza il “raddoppio “ delle vie di comunicazione tra la vecchia sede comunale sul corso ed il palazzo Portoghesi  ; percorsi ormai intasati e da decongestionare (sic!)- in fondo circa 50-100 metri].

    Come logica vuole si formano due fazioni grossomodo equivalenti  : metà per l’utilità, metà per  l’assoluta inopportunità dell’opera stante le effettive e diverse necessità della comunità.

    L’acculturato  di turno, vista la non facile gestione del dibattito , paragona questa discussione spicciola ,da salone appunto, a quella che  per antonomasia  è la discussione più inutile e che ha tenuto banco per secoli  impegnando schiere di teologi e filosofi :

    Quale è il sesso degli Angeli ? Sono essi maschi o femmine ?

    Un vecchietto , che era stato alquanto in disparte sino a quel momento, di chiare origini partenopee, prende coraggio e con la “sontuosità di chi sa”  sentenzia :

     << Chisti  Angeli  so femmene !!. Non ve ne site accort ca tienene  e ZIZZE >>.

    Saggezza di popolano.

    Per la cronaca la discussione, quella vera, sul sesso degli angeli concluse,salomonicamente, che gli Angeli, esseri spirituali, non avessero un sesso !

    ( per "godere" maggiormente cliccate le zizze dell'angelo, non è peccato!)

 

Vuoi mettere la comodità !!

30/07/2009

     

    Stamattina recandomi a far spesa  passo vicino al cimitero, confesso ci mancavo da un po’, e mi colpiscono tanti scavi e movimento terra  di una certa importanza.

    Va bene che siamo in attesa dell’arrivo della influenza pandemica , a detta dei media pericolosa, non ci sono guerre imminenti o altre catastrofi annunciate (Chi sta toccando  ferro ?), non riesco a comprendere il perché si voglia “allargare “ cosi tanto il cimitero .

    Un poco turbato in verità ripasso  sul luogo del crimine e  dai cartelli apprendo di tratta dei lavori per il tanto  pubblicizzato  e politicamente “conteso “ terminal  AIR per i Pullman, che  circonda e abbraccia interamente  il cimitero .

    Le sepolture sono diventate una enclave del terminal.

    Considerando l’età media , fatte purtroppo le necessarie eccezioni,  e la quasi  generale “diversamente abilità” degli abitanti del “condominio” una così stretta  vicinanza  potrebbe favorire  eventuali escursioni, magari con biglietti ridotti, ed una maggiore  integrazione degli abitanti con il “mondo”. E’ una comodità !!

    Ritornando SERI , vi invito a riflettere sul significato di un sinonimo , meno usato forse ,ma sicuramente più significativo, del temine “cimitero “ : Campo-santo , che ci ricorda la SACRALITA’ del luogo e che ci imporrebbe , prima come cittadini , poi come amministratori, ( le capacità di far danni sono direttamente proporzionali) un maggior rispetto.

    Una comunità che non onora i propri defunti è una comunità senza futuro .

    Purtroppo siamo recidivi  : esattamente un anno fa siamo arrivati sulle prime pagine Nazionali per  comportamenti da rimuovere e non ripetere.

    Concludo con un modo di dire , ammonitorio, di un vecchio becchino  balbuziente, di parecchi decenni fa (Lu Ruscio) :

    << Ca ,ca  tutt’ qua  jita veni !!>>  ,che  cercava di esorcizzare con quel voi  il comune destino.

     

 

   

Confesso!!!  Con la politica ho sistemato almeno tre persone.

28/07/2009

     

    Tra le aspirazioni confessabili e non dei debuttanti in  politica rientrano spesso, molto spesso in verità , delle motivazioni economiche , di narcisismo, di voglia di potere, talvolta di idealismi , più spesso  ricerca di miglioramenti delle posizioni personali , dell’entourage familiare o delle  piccole lobby fiancheggiatrici.

    Il singolare della vicenda consiste nel fatto che IO non ho dovuto far assolutamente niente  : conosciuta la candidatura, la controparte si è attivata per  soddisfare quelle che potevano essere i desiderata  dei miei parenti, dei probabili votanti e  li ha in qualche modo soddisfatti.

    Meno male .

     Con l’inesperienza che mi ritrovo e con le remore morali che mi trascino per formazione e per convinzioni ,   poveretti  avrebbero aspettato in eterno in caso di mia elezione!

 

Pure  Bernacca  sbagliava !!

26/07/2009

     

    Anche il simpatico colonnello , metereologo principe in Rai per tanti anni, molto spesso , con i limitati mezzi allora a disposizione,  sbagliava le previsioni ;  per non parlare poi di Frate Indovino  e Barbanera  con i loro calendari e almanacchi.

    In verità il preambolo  serve ad addolcire l’amarezza  per una previsione sbagliata : nella “riflessione “del 4/7/09  <Il settimo giorno..> ipotizzavo  un più o meno  lungo periodo di tregua e  individuavo  in due ( pre-elezioni e post-terremoto) i periodi di “frenesia amministrativa”.

    Constato che i tempi sono  adesso diventati tre  : c’è una frenesia post-elezioni .

    Sinora sembrava  di assistere ad una campagna, militarmente congegnata:  cortina fumogena  dei piccoli interventi a pioggia  assimilabile  ad un  Bombardamento  con  “tricche tracche” ( riti propiziatori – di minor impegno finanziario), seguiti  in genere , conquistata la postazione, da interventi più mirati e sostanziosi ( riti ringraziatori e di “compartecipazione”-a maggiore impegno finanziario ) con lanci di "botti" di maggiore consistenza diluiti però nel tempo,  anche per non spaventare i volatili e per mantenere in caldo il motore.

    Questa volta la fase dell’incasso  sembra meno  composta , meno discreta  e più anticipata del solito.

    Cosa sta a significare : più spavalderia, meno fiducia ,timore che qualcosa si inceppi ?.

    Non azzardo previsioni  vista la facilità di incorrere in errore ; l’unica cosa che mi viene in mente è un proverbio grottese (  primo o poi  ne faremo una raccolta ) : << Quann t’ prummitt’n lu purciello , fuji ( Affrettati) cu lu  catniell ( fune per legarlo)>>.

     

 

 

 

 

 

 Inauguratemi questo !!!!

21/07/2009

 

      Dopo aver incassato indebitamente dai cittadini i soldi per la depurazione, dopo averne promesso, e finora non mantenuto,  la restituzione , mi piacerebbe vedere i reggenti impegnati con una vera inaugurazione . Visitando quello che doveva essere il depuratore  intercomunale (Scusate ma gli Arianesi , i Melitesi , ecc  venivano a cagare a Grotta o ci mandavano per posta o per corriere i loro bisognini ?), mi viene tanta rabbia e indignazione. E’ stato messo in atto uno scempio, qualcosa da codice penale , altro che iene ( … a proposito ?)  : tra le vasche e le piscine di  cemento  ci sono delle piantine di alberi ( anche qualche acero rosso)  , una sorta di illuminazione pubblica con lampioni,a dare “decoro” al sito e che probabilmente sono serviti per qualche post-primapietra e/o qualche pre-inaugurazione . Quelle piante sono l’unica cosa vera e viva di quello che doveva essere  un posto per creare pulizia e che invece è diventato una discarica della dignità.

    Vogliamo inaugurarlo? Togliamo il superfluo e lasciamo solo gli alberi , crescono nonostante noi  e i politici.

     

    NB :  Grazie Watson , su  Google Earth non c’era  ancora  ed è tanto vicino alla tua Chicane che non potevo non vederlo !.

    (qui sotto la la "sinuosa " francesina)     Per approfondimenti sul depuratore clicca  la foto  sotto

 

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Certificazioni  d’autore

19/07/2009

 

E’ da qualche anno che si stanno sempre più diffondendo - è in fondo un modo per muovere le economie stagnanti -  nuove sigle  che dovrebbero assegnare un voto di affidabilità e qualità ad attività , oggetti, servizi ecc.

E’ il Rating (parola nobile ma difficile), per far capire meglio diciamo che è la solita ….. Raccomandazione di antichissima memoria.

   ISO,  DOC, DOP,  IGP, Consorzio di questo, consorzio di quello,  e sicuramente altre che sfuggono.

Una che finora non conoscevo e che sembra prendere piede  abbastanza velocemente , anche se a  diffusione limitata al nostro territorio , è :  C.A.

Detta  sigla la si ritrova su alcune attività, viene negata ad altre e condiziona la vita stessa del paese. Qualcuno più ferrato in economia mi ha suggerito, illustrato, il significato : sono parole inglesi e quindi potremmo sbagliare l’esatta corrispondenza dei termini, facendo comunque salvo il senso -> C = Chicken   A = Approved.

 

Grotta Guinness!!

18/07/2009

In questi giorni ho ricevuto una singolare E-Mail. Un tale che non conosco e che  si firma “ Dott.Watson”, mi sottopone, novello SherlocK  Holmes - bontà sua, un enigma strano, bizzarro , evidentemente a conoscenza della curiosità per le piccole-grandi cose che mi caratterizza.

Watson riferisce di aver visto dall’alto, durante un recente giro in elicottero, “qualcosa persa per strada, qualcosa fuori posto ,  una S  francese  per frenare, una che dovrebbe rallentare gli irruenti, vicino ad un letto asciutto”.

La tentazione di lasciar perdere era tanta non avendo un elicottero a disposizione , gli indizi neanche tanto indirizzanti, ma la sfida (tarlo) era lanciata.

Si tratta evidentemente di qualcosa che si trova fuori da dove ce la aspetteremmo. Una sinuosa francesina che dovrebbe  rallentare  irruenti personaggi ( una cuginetta d’oltralpe con lo spray al peperoncino ? – Ma che cavolo vai a pensare!). Vicino ad un letto asciutto : i letti, a meno che qualcuno non si faccia la pipì addosso dovrebbero essere asciutti , o ..c’è qualche letto, adesso asciutto, ma che dovrebbe essere bagnato. ELEMENTARE.  Caro Watson.

Quello che cerchiamo è vicino al … letto, purtroppo ormai asciutto del Fiume Ufita.

 

OK. Serve un elicottero,  San Web da una mano,  Sherlock  inforca … Google Earth e costeggia il fiume, località  Isca Cardone , la pista di Go Kart e …. una “CHICANE” ( la S francese che rallenta e frena ) persa lungo la strada di accesso alla pista.

E’ Guinness : abbiamo l’unica pista al mondo con la chicane  fuori dalla pista stessa !!

Mi hanno informato che qualche anziano “Pilota di 127 ”, forse preso dalla foga e dalla magia del luogo, ci ha rimesso qualche dente  alla chicane ( VERO!!!).

Contento, Watson? ( passa con il mouse e controlla)

 

 

Il buongiorno si vede dal mattino.

16/07/2009

 

Recita così un vecchio proverbio, stando a significare che,spesso, basta qualche indizio anche minimo per anticipare  il susseguirsi degli avvenimenti : Un mattino splendente e con il sole fa ben sperare per la giornata.

Il mattino o meglio la giornata me l’ha intossicata  …una pubblicità televisiva ( rete Mediaset,sarà un caso ?) :

E’ estate, una calda estate, aumentano le zanzare e gli insetti ; c’è necessità di  un insetticida  che li ammazzi stecchiti, che li fulmini, che li stermini e via di questo passo con verbi ecatombali ( in qualche modo “capaci” di appagare  la rabbia ed il desiderio di vendetta che detti esseri  ci ispirano).

La pubblicità (che una volta veniva anche  detta “propaganda”  - ed in fondo lo è ancora!)  invitava ad usare un insetticida Nuovo ed  assicurava che .” stermina gli insetti clandestini.

I commenti sono inutili , e ritornando al proverbio, la giornata (!) non si prevede  buona, nonostante il sole .

Basta pagare ed in televisione arriva di tutto!.  il Dio denaro può dare anche lezioni di morale, anzi può imporre la morale o addirittura creare la nuova morale : Tutto quello che appare in televisione  E’ LECITO . Non c’è Autority che tenga , con la tv vendiamo mirabolanti creme antirughe, miracolose cure dimagranti  e  (sic!!) capi di governo.

Se sarà di utilità, statene pur certi, faranno l’nsetticida per i rumeni, per gli zingari, e per dirla con Totò nella livella “ Me scordo che so muorto (=italiano), e so mazzate!”, perche no un bel insetticida anti- terroni.

Rifletteteci : questi nuovi insetticidi , se qualcuno si prende la briga di esaminarne la composizione chimica, non sono a base di PIRETRO , ma, più autarchicamente , a base di OLIO DI RICINO.

 

Scusate, ma non lo avevate appena inaugurato ?

11/07/2009

Proverbio grottese : la iatta pe ghi re’press fece li muscill cecat.

(traduzione per non grottesi e per …under 20 : la gatta per la fretta fece i gattini ciechi)

In realtà la fretta c'entra poco :Sia l'inaugurazione precedente ( povero castello quante ne ha visto nei secoli !!) che i lavori attuali fanno parte dei rituali elettorali propiziatori e ringraziatotri .

 

Astensionismo subdolo

09/07/2009

    Durante la recente campagna elettorale, dalle nostre parti   ma penso che ciò avvenga in buona parte del Sud  , ho riscontrato, personalmente e tramite altri interessati, l’aumento di un fenomeno strano : la suddivisone dei voti nell’ambito dei gruppi familiari tra le liste in competizione.

    Non era raro sentirsi dire che il marito, ad esempio, vota una lista memore di qualche favore, la moglie vota la lista avversa per simpatia, un figlio da una parte per amicizia personale e l’altro vota gli antagonisti per una promessa e sospirata occupazione.

    Analizzando il risultato in termini puramente  matematici, elettoralmente palando, è un pareggio : i candidati si ritirano in qualche modo soddisfatti, etichettano come “amici” quel gruppo ed il gruppo ha in fondo racimolato “ qualcosa”.

    In caso di numero dispari di elettori bisognerebbe, per par condicio, farne  sedere  almeno uno in panchina !

    La vicenda mi ricorda quel gioco stupido e carognesco a cui tutti abbiamo partecipato, prima come figli, poi come genitori  .

    Il papà o la mamma che chiede a bruciapelo al piccolo : << Ma a chi vuoi più bene, a Mamma o Papà ?>> (l'ordine parentale non sarà mai nè casuale nè alfabetico ma rigorosamente collegato  all'inquisitore del momento) .

    Generalmente il pargolo, anima innocente si, ma non stupida, con un sorriso risponde : << A tutti e due!!!>>.

 

Tutti insieme appassionatamente.

06/07/2009

In questi giorni sono state rese note le nomine e gli incarichi  della nuova giunta . A scorrere l’elenco  si nota una certa, diciamo, corposità  : dal  buon padre di famiglia nessuno è stato escluso e tutti partecipano  alla gita sociale del comune di Grottaminarda.

Si perché l’immagine che mi viene in mente è quella di una vecchia corriera , come quelle della mia infanzia, con pochi posti a sedere e tanti aspiranti viaggiatori. Il fattorino di allora , come il buon padre di cui sopra , saggiamente e opportunamente , aggiungeva degli STRAPUNTINI per far accomodare Tutti i viaggiatori.

Buon Viaggio !

(da WIKIPEDIA :Sui pullman lo strapuntino era un sedile aggiuntivo che veniva sistemato nel corridoio tra le fila di sedili normali, e consisteva in una struttura che veniva appoggiata direttamente su due sedili centrali della stessa riga, quelli cioè ai lati del corridoio.)

 

Il settimo giorno si riposo'..

04/07/2009

 

 È passato circa un mese dalle elezioni e finalmente i marciapiedi, a metro o meno, sono nuovamente  percorribili; le strade sono esenti da catramatori della domenica; il macchio nicchia; nessun escavatore impazzito semina il terrore per il centro e la periferia ( La nafta  costa, ora ! - E' passata la festa di San Paganino) ; le siepi non corrono rischi di forestazione: ora c'è chi le taglia; i contadini possono continuare a vendere le verdure sui marciapiedi del corso all’ombra rassicurante e paterna di camion supermercato.

  Sembrerebbe una situazione idilliaca, e non c’è  bisogno del Colonnello Bernacca o del Frate Indovino per prevedere, salvo cataclismi, la durata della tregua.

 Da noi i lavori più  importanti e convulsi  (Quando ci mettiamo d’impegno-altro che Milano o Nord Est!! ) avvengono in due occasioni specifiche : POST Terremoto o PRE Elezioni e per  dirla con Califano << Tutto il resto è  NOIA >>.

 

Noi speriamo solo che non tremi!!

 

Venditori di fumo, perdippiù  arroganti.

03/07/2009

 

Mi riferiscono di alterchi e rimproveri sulla pubblica via di qualche gallo ( per i non Grottesi i galli sono i rappresentanti della lista civica che, ahinoi, hanno vinto le elezioni )  in avanti con gli anni e dalla cresta canuta che , memore dell’infanzia da Balilla e dei garofani esibiti in gioventù, abusando di una lunga consuetudine  con il piccolo potere locale, si arroga il diritto vita natural durante  della “tutela politica” dei concittadini per cui si sente arbitro e padrone delle scelte, se non della vita, altrui.

 

Campionario del boss, chiedete se non ci credete !

1)      .” Tu pò che ci facevi al comizio del cuore “. Traduzione dall’ intimidese : Come ti permetti di farti vedere e caso mai parteggiare per gli avversari

2)      E vist ca jime vint !!!! ; Mo t’ voglio si viene a cerca quaccosa a lu Cumun”. Trad : Come vedi abbiamo vinto, pensavi di affrancarti , sei ancora mio schiavo !!

3)  Il tutto fatto a voce alta e davanti al popolo, ( Esempio per tutti )

 

Mi viene da ricordare al signore in questione che la fedeltà reclamata non è legata ad una ideologia ( parola difficile), non ad un partito ( ne ha cambiati tanti), ma alla.. persona, alla sua persona.  Inoltre vorrei aggiungere che normalmente non si va sul comune a chiedere favori ( quello che voi vorreste!!) piuttosto si va a reclamare dei diritti che vi chiederemo di rispettare e onorare.

 

Purtroppo qualche popolano amico  ha rimproverato il malcapitato redarguendolo :<< Ma tu pò te ne è fatt'accorg >> e questo fa ancora più male.Si nasce liberi e si vive da schiavi!

Un pò di..meditazione

25/06/2009

Un pensatore non si concederà mai una vacanza , al massimo una breve pausa di meditazione ( Visti i prezzi che corrono ).

Ad maiora.

Cattivi maestri

24/06/2009

Permettetemi di abbandonare per un poco gli angusti confini del natio borgo e dare un più “ ampio respiro” ai neuroni.

I politici di ogni livello, partito  e ideologia ( qualora questa parola avesse ancora un senso) continuano a lamentare un distacco sempre maggiore tra la gente e i propri rappresentanti . Se ne parla da qualche tempo, anche troppo, ma rimedi non se ne trovano e i comportamenti restano sempre gli stessi

 La prima reazione che avemmo quasi tutti allo scoppiare di Tangentopoli fu di una generale incredulità, tutti adusi come eravamo alla corruzione, palese o strisciante che fosse, faticavamo a credere che tali comportamenti non fossero la norma ma reati. Ci spacciarono la fine della prima Repubblica , elogiarono il nostro popolo, l’unico che avesse fatto una “rivoluzione” epocale senza stravolgimenti sociali ( le rivoluzioni indolori sono una balla!!), poi tutti a costruire la Nuova Repubblica.

A distanza di qualche tempo gli avvenimenti perdono la contingenza della  cronaca e cominciano ad acquisire i caratteri della storia : vediamo che di nuovo non c’è assolutamente niente, la moralità tanto sbandierata è una merce sconosciuta, probabilmente gli unici ad avere qualche remora morale furono all’epoca quei personaggi pubblici , politici o della finanza, che si suicidarono. Gli altri, tanti, troppi , dopo un breve, dorato, purgatorio si sono riciclati e sentenziano ancora dagli schermi televisivi.

La gente si discosta dalla politica e la politica da più di una mano : continua ad invitare gli elettori ad andare al mare ( Craxi docet!), invece di far onorare un proprio diritto-dovere.

Signori un buon maestro insegnerebbe al cittadino che prima si va a votare e poi che in un referendum ci sono due risposte Si/No e che ognuno può rispondere secondo coscienza. Astensionismo non è una scelta, è ,per dirla come Calderoli, una PORCATA :  l’astensionismo non può essere Convinto, non può essere Tattico, ne tantomeno Strategico   è sempre e comunque VIGLIACCO !!!

 

( Scatto del 22/06/2009 ore 17.10)

 

 

 

   FINALMENTE !!!!!

 

Cum gaudio nuntio : Habemus  gramathicam !!!

( e un assessore alla cultura )

( Scatto del 22/06/2009 ore 13.02)

 

Dopo la moria di prèsidi, in pensione i vecchi, purgati i nuovi, la cultura e la grammatica sembrano abbandonare gli amministratori del nostro comune: nocte tempore, si è proceduto alla correzione (sanatoria ?), solo parziale – ahime!, della tabella incriminata.

Voglio pensare che la fretta ed il buio abbiano contribuito alla cattiva riuscita dell’ operazione : ad ogni buon conto, riporto ( da Wikipedia ) una regola grammaticale che riguarda gli aggettivi , qualificativi nella fattispecie.

Aggettivi qualificativi … Concordano per genere e numero col sostantivo a cui si riferiscono.

 

Ab initio....)

(Scatto del 08/06/2009 ore 21.05

La sopravvivenza del governo  appeso ad … un pelo.

22/06/2009

La lega  minaccia la vita stessa dell’esecutivo ; l’on Bossi ed i suoi seguaci sembrano intenzionati a mettere in discussione il prosieguo dell’attività di governo per la mancata adesione del premier al miglioramento della razza.

Non è solo una questione di “lana caprina”: Il leader sembra preferire le giovani (ninfe) della Terronia ( Napoli, Bari)  a quelle della Padania, sponsorizzate dai seguaci  del Barbarossa.

Si attendono sviluppi.

 

Homo edens  (Latino colto) alias Homo Magnans  (latino maccheronico)

20/06/2009

Qualche decennio fa, metà secolo scorso all’incirca, si faceva un gran disquisire su quali mutamenti fisici potessero manifestarsi sugli esseri umani nel successivo millennio in relazione alle mutate ed ipotizzate nuove condizioni di vita.

L’immagine più quotata e gettonata prevedeva un omino tipo ET ( Telefono..casa. Ricordate ?), con un gran testone ( Grande testa = gran cervello –Magari fosse vero!!), un corpicino piccolo, piccolo , minuscole gambette e manine  infantili, con  un solo grande dito: l’ indice .

Doveva essere la rappresentazione dell’uomo intelligente ( grande testa) che passava gran parte del suo tempo a digitare ( con un solo dito) su una tastiera di Pc.

Sono circa 10 anni che il nuovo millennio è cominciato ed in verità le teste e, per estensione, i cervelli non mi sembrano crescere più del lecito, non parliamo delle dita (sembrano svilupparsi maggiormente i pollici per l’incontrollabile e maniacale uso dei telefonini),al contrario  la parte anatomica che si  sviluppa maggiormente  è la pancia.

 A Grotta come sempre esageriamo ed in questo siamo  veramente maestri : fioriscono  ristoranti , sagre e …. Pranzi all’aperto  PRE e POST elettorali ( riti propiziatori e  ringraziatori !!)

 

NB: Siamo in periodo di 740 e sul sito ufficiale del comune c’è un invito a indicare il comune stesso quale beneficiario del 5 x mille; spero che gli eventuali introiti non vengano dilapidati per squallide e populistiche manifestazioni di edonismo fine a se stesso.

 

Facciamo gli Italiani.

19//06/2009

Siamo, noi Italiani, un popolo strano. Massimo D’Azeglio , dopo l’unificazione dell’ Italia come Stato, invitava a proseguire : “ Fatta l’Italia, facciamo gli Italiani “.  Con il senno di poi e dopo 150 anni di storia si può concludere che l’esortazione, o meglio l’augurio espresso, è andato in larga parte disatteso. Nord –Sud, Rossi-Neri, Terroni-Polentoni, Lavoratori-Fannulloni e via dicendo. Se si esclude qualche torneo calcistico o qualche catastrofe naturale, poche sono state le occasioni per compattare il popolo. La base vede lo stato come qualcosa da ”sopportare” e, possibilmente, sbeffeggiare : da qui deriva l’alto tasso di IRRIVERENZA ISTITUZIONALE che ci contraddistingue. Ricorderemo senz’altro l’elezione, si disse allora per protesta, di una pornostar al parlamento , seguita poi da qualche accusato di terrorismo, qualche condannato penale, transessuali ecc, tutti in qualche modo “devianti”e “imbarazzanti” per il potere e messi nelle stanze del potere.

L’apice lo tocchiamo quando decidiamo di affidarci anima e corpo ad un vecchio satiro , che rincorre condiscendenti ninfe tra selve sarde e palazzi di rappresentanza.

 

Da Wikipedia : Satiri personaggi della mitologia greca…..Vengono rappresentati come esseri lascivi, spesso dediti al vino, a danzare con le ninfe ed a suonare il flauto. Talvolta hanno un vistoso fallo in erezione…….. Essi, vengono raffigurati, come esseri più vicini al dio, in quanto capaci di far baldoria, in quelle feste dedicate al dio, che solevano mutare in sfrenate orge.

( Ogni riferimento a notizie, foto , inchieste attuali è  Sicuramente non casuale!!)

 

Lezione di economia n°2 ( Prof   Mo’ M’ Venn)

17/06/2009

Ogni compravendita  presuppone la partecipazione più o meno attiva e consapevole di due soggetti : Il venditore e l’acquirente.  Nel caso in questione, baratto , spesso il venditore è un soggetto che si ritrova tra le mani qualcosa di cui nessuno si è preoccupato di spiegarcene l’effettivo valore e che alla fine usa male( dipende dai punti di vista!)

L’elettore che accetta la transazione è paragonabile alla donzella che comincia ad avere qualche primavera alle spalle, che si è stancata di aspettare il “principe azzurro”, e che  si predispone al compromesso   per non “morire vergine”.

Il problema è che scarseggiano i prìncipi ( ed anche i princìpi), per cui la praticità della gente ha il sopravvento sulle belle teorie e idealità.

Il cervello può essere o restare vuoto, la pancia no!.

 

Miracoli ...a doppio senso

14/06/2009

Per validare un evento straordinario, razionalmente inspiegabile, e per poter parlare di “miracolo” ci si basa su elementi  il più possibile obiettivi. ( Esiste addirittura un apposito tribunale )

Ci sono miracoli… a salire : C’è tanta gente e poco cibo. Gesù si attrezza e “ moltiplica pane e pesci” . Fonte della notizia il Vangelo (“ Vero come il Vangelo!”)

Ci sono miracoli … a scendere : C’è tanta “monnezza”. Lucio si attrezza  e “riduce le postazioni di raccolta”, toglie cioè dei cassonetti. La “monnezza” si riduce, quasi si dimezza.  Fonte  della notizia “comizio” elettorale di Lucio ( Attendibilità , diciamo, inferiore).

Una mente consequenziale porterebbe a pensare che …. sono i cassonetti a produrre i rifiuti: molto più facilmente (e si vede!) la gente lascia i rifiuti dove capita o li deposita nei cassonetti dei paesi limitrofi ( “i  cuculi dell’immondizia”.)

 

12/06/2009

La ricetta di DonAchille

Quando venni contattato circa 25 anni orsono per iniziare una attività politica a livello locale, a me che  accampavo dei timori di inadeguatezza personale alla tenzone politica e alla politica in genere, fu risposto che la cosa non era poi tanto difficile  e che anche il mio interlocutore si era avvalso con successo degli insegnamenti di “Don Achille”.

Per i più giovani e per i non Grottesi bisogna dare qualche cenno biografico : Don Achille , possidente, avvocato di paese,è stato uno dei primi politici del dopoguerra, capeggiava la lista della Spiga di grano.

Viene ricordato per essere, forse, l’unico sindaco ad aver lasciato in attivo il bilancio comunale senza troppi artifici contabili, per aver edificato il Municipio lungo il C/so V.Veneto nelle  adiacenze di piazza Monumento, per la sua moderazione nei consumi che rasentava la tirchieria ( quasi sempre lo stesso abito, la quotidiana raccolta dello scarso materiale di cancelleria al momento della chiusura degli uffici, materiale  che veniva regolarmente messo sotto chiave ad evitare sparizioni di penne e matite) .

Don Achille, amministratore con vari mandati alle spalle, affidò il suo testamento politico agli allora giovani e scalpitanti allievi ricordando una riflessione  ed una considerazione sul suo elettorato : i nostri paesani vogliono “lecculiare”.

Verbo strano anche per il nostro dialetto , ad indicare l’accontentarsi delle briciole e la contentezza a partecipare sia pure molto marginalmente ai banchetti del ( allora piccolo) potere locale come scodinzolanti cagnolini .

L’analisi, a conti fatti, mostra ancora tuttora la sua validità. Onore a  Don Achille.

Lezioni di…. Economia ( prof. Mo’ T’Accatt)

11/06/2009

Tanto e tanto tempo fa il commercio era regolato dagli scambi di merce : si attribuiva un valore ad ogni cosa e con questo sistema si è andato  avanti per secoli ( 2 pecore per un maiale, 10 conchiglie per  un pugno di sale , ecc).

Quando la merce cominciava a …pesare ed il mercato era sempre …più lontano qualcuno ebbe la splendida idea di inventare …i soldi e varianti ( carte di credito, cambiali, mutui, prestiti, ratei , assegni, ecc) :  e li sono cominciati i guai!!

Stranamente ed inspiegabilmente la pratica del baratto, mezzo antiquato di commercio, viene ..ripresa  ad ogni elezione.

Esiste una sorta di listino non ufficiale adattato ai singoli contraenti  ( Piano finanziario personalizzato!): la stessa merce può valere un buono spesa  di importo variabile ,  un  buono benzina,  soldi liquidi, posto di lavoro a orologeria; per i meno smaliziati  basta spesso una promessa (l’equivalente di una cambiale o assegno a vuoto).

Le parità più bizzarre che ho notato  sono  : una “sopersata “ gustata all’aperto a scopo dimostrativo, un numero imprecisato di… tubi di cemento ( diametro a scelta), una  tubazione in plastica per incanalare acqua.

L’asfalto è sempre tra i più gettonati siano pezzetti di strade demaniali, che piccoli sconfinamenti nel privato.

Il listino è in continuo evoluzione, gradirei  conoscerne gli aggiornamenti  per  probabili futuri … investimenti.

( PS: Qualcuno sulla rete ha chiesto di visionare le prove, converrete con me che è alquanto difficile in tali frangenti farsi rilasciare regolare ricevuta o scontrino fiscale.)

 

Fatelo al posto nostro ( per voi e per Grotta!)

martedi 09/06/2009

Era, scherzandoci sopra , il primo impegno per l’eventuale  nuova giunta : rettifica e sostituzione di questa “ perla” di tabella : Un concentrato di errori da inorridire . Un plurale maiestatis ( Desiderabile ma inopportuno) ,una scazzottata tra plurale e singolare, un neologismo  per prendersi un po’ di gloria ( ci abbiamo messo anche noi qualcosa—purtroppo solo gli errori  e la tabella),

Un bel gioco dura poco

Lunedi 08/06/2009 ore 23.30

Comunque vada …

Lunedi 08/06/2009 ore 13

E’ doveroso ribadire alcune cose :

·   >    Abbiamo assistito allo spettacolo più indecoroso  che ci si potesse  mai  immaginare.

·  >     Non è tollerabile una tale umiliazione e disprezzo per le regole democratiche  che dovrebbero  essere alla base di una convivenza civile, purtroppo  manca tanta educazione .

·   >   Nella Genesi ( mi sono solamente documentato- Monsignore, non sono ancora “al punto giusto “!!!)si racconta che Esaù vendette la primogenitura  per un piatto di lenticchie , a Grottaminarda  si è cercato di Comprare la dignità delle persone  e svendere la democrazia  con un piatto di pasta e fagioli. Tali atteggiamenti  purtroppo qualificano negativamente non solo chi compie tali scelte ma il paese e la cittadinanza tutta .

·  >     Il disprezzo per la libertà (degli altri) tocca l’apice quando un candidato – On Bianco – la sera della chiusura della campagna elettorale è ripartito ,senza poter parlare, perché non trovava  un palco. La poco solerte e democratica amministrazione  non aveva provveduto a mettere a disposizione , in una sorta di bieco ostracismo, quello che prima la legge e poi l’educazione impongono.

·   >      Rinunciando a usare la bocca per parlare , magari raccontando frottole, ma preferendo usarla per  satollare lo stomaco , si è solamente dimostrato lo spessore culturale , o per restare in tema culinario, la pasta di cui si è fatti.

 

05/06/2009

Banchetto  esca ( con soldi pubblici).

Il potere è sempre più convinto di poter sopravvivere con un …. piatto di  pasta e fagioli (a quanto si può leggere sul menu ).

 Lo spirito che anima chi propone queste assurde , anacronistiche  e offensive  forme di propaganda non è quello di invitare qualcuno a mensa per uguaglianza, per spirito di condivisione ma con l’intento, neanche tanto malcelato , di offendere : abbuffatevi ( tanto non pago io !!- aggiungerei)

Non illudetevi di sedere alla mensa dei  potenti , chi vi invita farà anche finta di “gustare “ insieme a voi “l’antico “sapore dei fagioli, magari con qualche cotica; state tranquilli domani, da solo o con pochi amici, farà un altro banchetto  a base di caviale alla faccia di chi ci ha creduto .

La sera prima dell’attacco , quando ancora le guerre le combattevano  i fanti, venivano elargite senza parsimonia dosi di alcolici ( Famoso era il “ Cordiale” dell’Esercito Italiano) e qualche galletta in più :

Tutto questo portava i poveri fanti , sazi e ubriachi , a combattere e  morire senza chiedersi se ne valesse veramente la pena ! – NON C’E’ NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE.

Non ci sarebbe epilogo più bello che i manovratori del gioco venissero spazzati via da un colossale e collettivo PETO, magari favorito dall’ effetto  dei Fagioli.

NB: Quando ti invitano a cena o pranzo, se vuoi  essere e restare Libero , pretendi di pagarti il pranzo, a conti fatti alla fine ti COSTERA’ meno.

Da Damasco a Grottaminarda  ovvero “ la conversione dei Galli”

04/06/2009

Sembra che ai galli, in questo fine campagna elettorale,  piaccia la fede : sembrano tanti San Paolo sulla via di Damasco. Piace la fede o cercano di adularne … i rappresentanti in terra  per ragioni che non so ma temo siano solo elettoralistici.

Il Sindaco che nelle processioni religiose fuma rigorosamente  il sigaro ( qualcuno giura di aver  visto la statua del santo di turno investita dal pestilenziale  fumo  accennare uno starnuto e storcere  il naso –Suggestione collettiva ? ) improvvisamente diventa “ cattolico e praticante” e devoto di San Pio .

Propongo  un quiz a bruciapelo  per valutare l’effettiva  preparazione del novello converso : la conoscenza  e la “pratica” del 7° e 9°comandamento ( per i curiosi :: Documetatevi !).

Temo non passerebbe nella….cruna dell’ago.

Una rassicurante candidata giustifica la recente scarsa presenza  nel paese con un pellegrinaggio a Medjugorie: nessuno se ne era accorto visto che comunque ci “vegliava e proteggeva” dall’alto dei …..balconi di proprietà.

 

In tema di consigli  e di “apparizioni “ mi sento di proporre al consigliere Lanza l’ameno paesino di Oliveto Citra , località non lontana da  Palomonte , ove almeno stando alla rete, sembra risiedere  un suo “gemello culturale”.

 

 

02/06/2009

Senza parole

Mi faccio induista !

30/05/2009

Periodicamente (specie in periodo preelettorale) e da tutti i pulpiti della politica si continua a parlare di opere pubbliche, non necessariamente faraoniche, con un rilancio sempre crescente : non ti basta la Contursi-Lioni-Grottaminarda,  tutti giù per i corridoi nord-sud (Berlino-Palermo-  che ci andrà a fare un  Berlinese a Palermo ?) o Est-Ovest ( tipo Lisbona-Istambul), magari in treno, possibilmente ad alta velocità.

Tutte strade che stranamente passano dalle nostre parti. Grottaminarda l’ombelico del mondo !!

Sono oltre 40 anni che sento parlare di Contursi-Lioni-Grottaminarda e ormai  penso che una sola vita, l’attuale, non basti per cui sto meditando sulla opportunità di una conversione all’induismo e sperare in una  reincarnazione, magari sotto le sembianze di un cane , per vedere finalmente completata l’opera.

Intanto le nostre campagne non hanno servizi, manca in troppe zone l’acqua , una stradina decente e senza rattoppi, una qualche illuminazione pubblica  ecc.

I grandi corridoi meglio non farli perché magari poi invece di scendere i Tedeschi da noi saranno sempre di più i nostri che continueranno a scappare , questo si, più facilmente e velocemente  in Germania.

 

Clamoroso!!!!      Scoperto perché non si trova  lavoro a Grottaminarda!                                          29/05/2009    

Finalmente possiamo, foto alla mano, documentare le cause della dilagante disoccupazione, giovanile e non, che regna da noi e nel Sud in genere :Lavoro meta irraggiungibile per … barriere architettoniche, mentali e clientelari.

 

(Notizia stile OTTOPAGINE)

Marcatura dei territori

27/05/2009

In questa campagna elettorale si assiste a qualcosa di insolito o, per lo meno, notevolmente amplificato  rispetto al passato.

Anche il nostro paese  non si esime dalla cultura dell’ostentazione e della apparire ( sono perché appaio e se + appaio + sono): ogni angolo e cantone del paese è un brulicare di volti sorridenti per lo più, qualche volto serio, qualche aspirante mister muscolo,  qualche velina ecc.

Qualche candidato ha adottato la” tattica  aerea” bombardando dall’alto (posti non facilmente raggiungibili) gli elettori ; altri  marcano  il proprio territorio ed ostentano i confini del proprio impero  imitando il comportamento dei cani di delimitare il loro territorio gli uni con la pipi , i candidati con i loro manifesti.

Diamoci una calmata!!

 

24/05/2009

“” il signore la vuola o non la vuola ?”

In epoca pre-web e pre-reality la vita scorreva lenta e monotona nel  natio borgo : ci si accontentava con poco . In concomitanza con il festone , appuntamento fisso era il carrozzone di “don Giovanni” ,un mitologico imbonitore napoletano, che allietava le serate in piazza Monumento.

Il simpatico tizio promuoveva una lotteria vendendo biglietti  ,  estraeva un vincitore e dava inizio allo…..spettacolo: Il vincitore sorteggiava una busta da un mazzo e poi veniva invitato ad accettare cambi “”improbabili” (memorabili erano i “cani pelusi” e" cap e ruagn" cioè cani di  pelouche e mezzi busti o quintalate di pasta , tonnellate di altre amenità  ) ed ogni offerta si concludeva con un intercalare poi diventato quasi un modo di dire popolare : << il signore la VUOLA o non la VUOLA ?>>. Alla fine della tiritera immancabilmente il vincitore si ritrovava con il classico …pugno di mosche .

Adesso  un “omonimo” del tizio ripete il gioco offrendo in cambio di odiate, ormai conosciute e sfruttate Zone D  le sconosciute e, a suo dire, più convenienti ZONE I.

Signori ….attenti alle MOSCHE !!!!

  E dopo la pizza.........il voto a metro !!!!

18/05/2009

Percorrendo per lavoro le tante strade comunali, tenute per lo più in pessimo stato,  si vedono in questa fase preelettorale lavori accumulati negli anni e attualmete in stato fibrillante: due, tre settimane fa un camioncino del comune tappava le buche parsimoniosamente con un poco di asfalto sparso a mano con una pala, adesso siamo passati alla seconda fase. Si possono osservare dei pezzi più o meno lunghi di strade rifatte interamente e con abbondanza di mezzi (speriamo di non ritrovarceli nei debiti!): la lunghezza del pezzo rimesso a nuovo  è proporzionale alle capacità contrattuali e numero di voti  offerti sull'altare della viabilità dalla famiglia finitima alla strada. TOT VOTI       TOT METRI !!!

Questione di …. Uccelli

28/03/2009

Che i politici, in genere, non abbiano una gran reputazione degli elettori è cosa notoria.

Certamente non assimilano  chi li vota a Aquile,  intese come nobili e acuti animali, probabilmente  pensano maggiormente , per restare in tema avicolo, a delle  Allodole da abbindolare con specchietti  roteanti  e miraggi elettoralistici.  Il guaio è che alla fine , nell’unico momento  realmente in mano ai cittadini elettori di contare veramente : l’atto del voto, si finisce per  assomigliare  tutti a degli….Allocchi.

 

Alice  nel paese  delle (non) meraviglie

 

25/03/2009

Nel natio borgo si avvicinano le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale : i reggenti in carica , si fanno prendere dall’ansia dell’apparire a tutti i costi , qualche inaugurazione  , qualche nuovo cantiere aperto , qualche pezza di asfalto ,ecc .

Il tutto in modo quasi compulsivo e francamente troppo affrettato ( qualcuno ricorda che qualche elezione fa  la fontana andava finita in fretta  per inaugurare la grande piazza dormiente e dopo poco si è scoperto che faceva..… pipì da tutti i lati !!!).

A tal proposito mi viene da dare un consiglio, risalendo ai pomeriggi trascorsi a guardare cartoni animati con i figli, allora, piccoli , mi aveva colpito il modo singolare escogitato da Alice per stare sempre in festa : festeggiare , invece del compleanno (che purtroppo cadeva una sola volta all’anno !!)  il NON-Compleanno,che ricorreva 364 giorni in un anno.

Cari signori, se la voglia di … festa è tanta e le inaugurazioni non bastano , vi consiglio di festeggiare le più numerose NON-INAUGURAZIONI  e le tante promesse non mantenute.