Gruppo Ricerca Radioastronomia Amatoriale Trentino

 

 

Destinazione stelle - Scopriamo il mondo dell'astronomia

Il G.R.R.A.T. ha il piacere di collaborare, anche se in minima parte, alla mostra "Destinazione stelle - scopriamo il mondo della astronomia" che si tiene presso il Museo Caproni (Trento) dal 20 febbraio al 30 giugno 2002. Il gruppo parteciperà con un unico stand in cui oltre ad un pannello esplicativo riguardante la radioastronomia, vi sarà un rivelatore in banda VLF che mostrerà su uno schermo i segnali ricevuti in tempo reale.

Vi proponiamo ciò che troverete sul pannello della mostra sul pannello della mostra.

"Scopo di questa apparato è il monitoraggio di onde elettromagnetiche a bassissima frequenza: tale dispositivo viene comunemente definito radiotelescopio. Un radiotelescopio in linea di principio differisce molto poco da una comunissima radioricevente, la vera differenza è però la grande particolarità e debolezza dei segnali captati. Un radiotelescopio è formato da tre principali componenti: antenna, la parte più grande del circuito, ma non la più importante;
ricevitore, un complesso elettronico che ha il compito di selezionare le frequenze sulle quali si vuole lavorare e permetterne l’amplificazione così da poterne ricavare le informazioni ricercate;
apparati ausiliari, utilizzati sono l’alimentatore, la scheda acquisizione dati, il PC.
Il segnale captato dall’antenna, di tipo VLF (very low frequency), è legato ad eventi di ionizzazione casuali dello strato superiore dell’atmosfera terrestre che causano radiazione elettromagnetica. Le ore migliori per la registrazione di questi segnali sono quelle notturne per la minor influenza dell’attività solare. E’ possibile studiare fenomeni meteorici attraverso la ricezione della radiazione elettromagnetica incoerente causata dall’impatto dei bolidi con l’atmosfera terrestre. Come è noto, in alcuni periodi dell’anno l’orbita terrestre incrocia quella dei vari sciami meteorici i quali, entrando nell’atmosfera, producono intense tracce ionizzate, sorgenti di radiazione elettromagnetica alle frequenze più basse dello spettro radio. Lo scopo di questo apparato è di evidenziare una correlazione tra il valore medio delle misure acquisite in una notte e i dati tabulati dall’almanacco astronomico. I fenomeni meteorici non sono gli unici che possono produrre segnali VLF; infatti, anche le scariche elettriche temporalesche producono picchi di breve durata."

Speriamo che ciò vi incuriosisca a visitare la mostra e in particolare il nostro stand.

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