I bigoli: tipica pasta veneta fatta in casa con
farina di grano tenero, acqua e sale.
Bigoli, un termine di incerta origine, usato solo al plurale per identificare
una pasta che non ha nulla a che vedere
con gli spaghetti innanzitutto, la farina è di grano tenero in luogo della
semola dura.
Grazie alla loro particolare lavorazione, l'attrezzo classico è il famoso
bigolaro quasi introvabile, la superficie dei bigoli è ruvida, essenziale perché
il sugo venga assorbito, o "preso" come sogliono affermare i cuochi di razza.
La loro morte (in senso figurato) è appunto con sughi di carne (anatra) e
selvaggina o ancora "in salsa" con cipolle e acciughe.
I bigoli sono detti anche mori, dal greco mauros e dal latino maurus, così erano
chiamati gli abitanti della Mauritania,popolazione che invase la Spagna.
Curiosità: in Emilia i bigoli sono tutt'altra cosa; non è una pasta bensì l'esca
che viene messa dal pescatore nell'amo per attrarre i pesci; mentre bigolo,
incredibile ma vero a Bologna e Ferrara è un taglio di carne bovina, quella che
a Venezia chiamano bonigolo.
I bigoli hanno anche dei sosia: si tratta di brigoli tipici della Val Tiberina
(laddove nasce e scorre il Tevere) che si accompagnano con pomodoro olio e
formaggio.
In questo ampio panorama i "Bigoli di Carbonara" si sono ricavati il loro
piccolo spazio pur tra le molteplici offerte di feste paesane, grazie ai 35
quintali preparati per la festa dello scorso anno, con un impegno di un mese da
parte di più persone.
Dopo avervi proposto queste curiosità non ci
resta che augurare a tutti: Buon appetito!!!
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