“La
borgata che danza” conosciuta anche come “La festa della Borgata”,
è una festa dedicata alle radici della musica popolare che si tiene
ogni anno, a maggio, alla Borgata Vecchia di Bellaria, nelle vie Ionio e
Romea. È nata nel 1993 con l’intento di creare un forte momento di
socializzazione nel paese in concomitanza con l’inizio della stagione
estiva, che riportasse alla luce l’antico nucleo urbano del paese, e
si legasse al suo tessuto umano.
La
manifestazione, infatti, coinvolge ogni spazio domestico; i cortili
interni si trasformano in osterie (La Speranza, da Guiròin, da Magnùl, da Marascòun) dove le
famiglie del posto cucinano cibi tradizionali. Gruppi spontanei di
suonatori popolari, che provengono da tutt’Italia e sono espressione
delle diversità e della ricchezza delle culture
musicali del nostro Paese, si muovono nelle strade e le osterie
dove improvvisano canti ed eseguono balli in piena libertà fra la
gente.
I
momenti principali della festa sono: Festadaballo,
(17 maggio) il “ballonzolo di primavera” che apre la festa con
un programma musicale dedicato al più antico repertorio da ballo della
Romagna; Girotondo
e Borgosteria (18 e 19
maggio) un invito a bisbocciare
in allegria fra il bere, il mangiare e il fragore delle cantate e delle
suonate. A tutto ciò fa da contrappeso, nella notte del sabato (18
maggio), la dolce Inserenata, quando i suonatori accordano gli strumenti e le voci
e inversano canti d’amore
alle ragazze compiacenti e alle dame di passaggio. Balloinpiazza (18 e 19
maggio) si svolge nello slargo fra l’antica via Romea e la via Ionio, ed è il luogo
più adatto per ascoltare, uno di seguito all’altro, i cantanti e i
suonatori che partecipano alla festa. Inmostra, riguarda piccoli
spazi espositivi messi a disposizione degli ospiti per presentare le
proprie esperienze. Con
questa edizione si inaugura Primipassi, in breve itinerario per conoscere i gruppi ospiti da
vicino ed apprendere direttamente da loro i passi base di alcune danze
delle che verranno proposte nella manifestazione.
La
“borgata che danza” è anche un’occasione di incontro e di
confronto fra culture e generazioni diverse; un luogo nel quale si
realizza un felice connubio in cui gli studi, le ricerche, la didattica
sulla musica popolare prodotti dal Laboratorio
di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea
Marina, trovano un contesto ideale per mettere alla prova e dare nuova
vita a linguaggi e forme espressive che appartengono a quei vissuti
popolari in cui tutti affondiamo le radici e di cui siamo talvolta
portatori inconsapevoli..
Gualtiero
Gori
Programma
Martedì
30 Aprile - 7 e 14 Maggio
Ore
21.15 al Centro Giovani Ternana
Primipassi
Danze
etniche della Romagna e dintorni
A
cura dell’associazione L’Uva Grisa
Aspettando
la festa… primi passi con
le danze della tradizione locale, fra cui il
saltarello, la monferrina, il bergamasco, la vanderina, la furlana,
il trescone, il russiano, con uno sguardo alle quadriglie e contraddanze
dell’Ottocento.
Quota di partecipazione 10 Euro.
Informazioni ed
iscrizioni 0541 343746
Venerdì
17 Maggio
ore
21.00 all’Osteria “Da Marascòun” (Arena Olimpia - ex pattinaggio)
(dalle
ore 19 alle ore 24 è
possibile cenare in Osteria)
Festadaballo
ballonzolo
di primavera con musiche e danze della tradizione popolare romagnola
Festadaballo
è una festa tutta dedicata ai vecchi repertori da ballo in uso nelle
campagne romagnole fra Ottocento e Novecento.
Verranno riproposti, nelle diverse varianti locali, il saltarello,
la monferrina, il bergamasco, la galletta, la vanderina, la furlana, il
trescone, il russiano, la veneziana, la scotis, il galoppo, la quadriglia,
la giga, la marsigliese, ecc.
senza disdegnare qualche country dance e soprattutto vecchi balli di
coppia, valzer romagnoli, polke, mazurke, tanghi, passo doble, one step.
Questi balli sono stati ricostruiti grazie ad un capillare lavoro di
ricerca svolto in questi anni
(e tuttora in corso) in tutte le vallate romagnole da Giuseppe Michele
Gala, Gualtiero Gori, Roberto Bucci, Alberto Montanari, Mauro Platani,
Monica Sangiorgi. In occasione della festa molte di queste danze, per la
loro facile esecuzione, saranno accessibili anche a chi vi si accosta per
la prima volta.
L’Uva
Grisa (RN), Componenti:
Giuliano Albini: voce, chitarra, mandolino;
Domenico Bartoli: voce, Roberto
Bianchini: ballo; Gilberto
Casali: pianoforte,fisarmonica; Antonio Coatti: trombone,
sousaphono; Emanuela Di Cretico:
flauti, dolce e traverso, ocarina; Barbara
Gobbi: violino; Dianella Gori: ballo; Gualtiero Gori: voce,
mandolino, percussioni; Angela
Leardini: ballo; Mirco
Malferrari: voce, chitarra, organetto; Lucia
Mazzotti: voce; Nino Montanari:
ballo; Pierluigi Ottaviani:
voce; Gianluca Ravaglia: contrabbasso; Silvia Benvenuti: Violino: Giuseppe Scandiffio:
ballo; Ermanna Scarcello:
ballo; Catia Talacci: ballo; Stefania
Vasini: voce; Mario Venturelli:
violino.
Per
l’occasione l’Uva Grisa presenta una formazione strumentale allargata
di dieci elementi, messa a punto per le grandi feste da ballo. Il Gruppo
dell’Uva Grisa (uva aspra) nasce a Bellaria Igea Marina (RN) nel 1981,
come esperienza artistica, di aggregazione e ricerca permanente intorno
alla cultura tradizionale in Romagna. Formatosi come gruppo di
“radicamento”, con l’intento di scoprire (e far riscoprire) taluni
valori essenziali della propria cultura di appartenenza, ha svolto
svariate indagini privilegiando i temi della socialità e le forme
dell’espressività popolare, in particolare il repertorio dei canti
contadini (canti rituali, narrativi, ecc.) e quello urbano dei canti
d’osteria, che ha raccolto direttamente dagli anziani pescatori
bellariesi. Negli ultimi anni l’Uva Grisa, grazie alle ricerche
etnomusicali e coreutiche avviate nell’area romagnola da Pino Gala e
Gualtiero Gori, ha esteso la propria attività alla riproposta, anche
mediante attività didattiche, dei balli etnici e del vecchio repertorio
da sala, di autori anonimi o
minori, di fine Ottocento e della prima metà del ‘900.
Sabato
18 maggio
Primipassi
all’Osteria
“Da Marascòun”
(Arena
Olimpia - ex pattinaggio)
dalle
ore 17 alle ore 19
Stage
di pizziche, tarantelle e ritmi del Sud-Italia
A
cura del Gruppo
Via Santa
Informazioni
ed iscrizioni 0541 343746
Balloinpiazza
Via
Romea
Ore
21 – Li Sandandonijre di
Penna San’Andrea (Teramo)
Componenti
Amedeo: trcaio, cucucciare
Augusto: battafoche minore, cucucciare
Attilio: ciuciombre maggiore, lu strummende, cucucciare
Biagio: chitarra, ciuffletto
Domenico: ddubbotte, chitarra, fisarmonica
Ernesto: ttivul'e ttavule, chitarra, cucucciare
Francesco: ciuciombre, cucucciare, ddubbotte
Gianfranco: campanello, ddubbotte, zampogna, violino, ciarammella,
cucucciare, laddre strummende
Giorgio: ciuciombre minore, cucucciare
Marco: fisarmonica, ciuciombre
Marco: ddubbotte, fisarmonica
Roberto: ciuciombre, ddubbotte, fisarmonica
Silvio: fisarmonica, ddubbotte
Tonino: battafoche maggiore, tamorre
La
Compagnia di Musica Popolare Li Sandandonijre è composta da un'allegra
compagnia di amici di Penna S. Andrea e di località vicine (Poggio delle
Rose, Castelnuovo, Teramo) che da oltre quindici anni si riuniscono
intorno alla metà di gennaio per portare Lu
Sandandonie per le case del paese, ripetendo un rito
antichissimo in onore di S. Antonio Abate.
La
presenza del gruppo nelle case rappresenta ogni volta un momento di festa,
poiché ai tradizionali canti del Sandandonie esso aggiunge un vasto
repertorio di musiche e canti che affondano direttamente le loro radici
nella autentica cultura agro-pastorale.
La
costituzione della Compagnia è nata dall'idea di portare sia l'atmosfera
della festa sia il proprio genuino patrimonio etnocoreutico al di fuori
dei confini temporali del periodo della festa di S. Antonio e al di fuori
dei confini geografici della propria regione.
Gli
strumenti del Gruppo sono quelli della tradizione popolare abruzzese:
fisarmonica, ddubbotte, bbattafoche, chitarra, ciuciombre, cucucciare,
acciarino, tivul' ettavule, tamurr.
Ore
22 –Via Santa
I
ritmi, i riti, le danze del Sud-Italia
Componenti
Luigi Garrisi:tamburello,voce
Nunzio Mangiacotti: fisarmonica, chitarra battente
Francesco Passannante: organetto diatonico
Luigi Dimitri: chitarra
Michele Cappelletti: chitarra
Valentina Cavallini: organetto diatonico, voce
Alessandro
Muzzatti: tamburello, percussioni
Via
Santa” è un gruppo di musicanti (musicisti non professionisti)
provenienti da diverse esperienze musicali ed artistiche negli ambiti
della musica popolare e “moderna”, del teatro, delle arti espressive
in genere. Suonano insieme da circa cinque
anni affiancando al lavoro di ricerca sulla musica popolare del
sud-italia (quasi tutti sono di origine meridionale) quello di animazione
e spettacolo con numerose esibizioni (soprattutto negli ultimi due anni)
in locali, piazze, feste e iniziative culturali a Bologna, in
Emilia-Romagna, Puglia, Lombardia, Marche, Svizzera.
L’origine
di alcuni elementi del gruppo determina una certa propensione ai canti e
balli del Salento, della Grecìa salentina e a quelli dell’area
garganica (Puglia).
Nelle
esibizioni dal vivo ripropongono l’atmosfera e le emozioni tipiche delle
feste di tradizione contadina colorate da ritmi e balli inebrianti e
liberatori, da sentimenti e passioni di cuore, di terra, di unione, di
lotta e di riscatto.
Ore
23 L’Uva Grisa (RN)
Danze
etniche della Romagna e … dintorni
Ore
24 circa
L'inserenata
canti
d'amore notturni per le contrade del Borgo
Intervengono:
L’Uva Grisa (RN), Li Barmenk (Valli di Lanzo), Striare (LE), Via Santa
(Sud Italia),
Luigi Mellini e Paolo Giorgini di
Montegelli (FO), Li Sandandonijre (TE)
Domenica
19 maggio
Primipassi
Informazioni
ed iscrizioni 0541 343746
Via
Romea
dalle
Ore 15 alle ore 17
Stage
di danze franco provenzali e delle Valli di Lanzo
A
cura del gruppo
Li Barmenk
dalle
ore 17 alle ore 19
Stage
di danze del Salento
a cura del gruppo Striare alle
ore 17 per i bambini “Aspettando la strada”
Uno
spettacolo clawnesco itinerante
presentato dal Circolino
BALLOINPIAZZA
Via
Romea
Ore 20 - Il Trio Grande
Componenti:
Juan
De la Peña-Ramirez: violino, mandolino, flauti, vandurria
Mauro Gonzales-Sanchez:
organetto diatonico, percussioni, idiofoni
Antonio Pereira-Ribero:
chitarre acustiche, battenti, elettriche, basso, percussioni
Il
Trio Grande è l'espressione di una viscerale passione per la musica
etnica nata in Francia, a St. Chartier, dove ogni anno si svolge il più
grande festival europeo di strumenti a bordone. I componenti vi si recano
periodicamente in pellegrinaggio per trarne entusiasmo ed ispirazione. Il
gruppo fa solo musica da ballo, ed essendo localizzato sul crinale tra Emilia e
Romagna suona preferibilmente i balli di questi due bacini
culturali. Nelle feste propone tuttavia anche un ventaglio di musiche da
ballo che spaziano dal meridione al Friuli, con una particolare preferenza
per le valli occitane d'Italia (parte della provincia di Cuneo). Il gruppo
ha un suo "tempio musicale" ubicato nel FONTANONE del Parco
delle Acque Minerali di Imola, dove in estate si incontano
pontaneamente musicisti e ballerini.
Ore
21,15 – Li Barmenk
Enea
Berardo: ghironda, percussioni, voce
Flavio Giacchero: cornamusa, fiati, ocarina, clarino
Giulia Inaudi: organetto diatonico
Luca Santoro: chitarra, violino
Cristian Parandero: basso tuba
Il
Gruppo nasce nel 1986 quale semplice gruppo folkloristico strettamente
legato alle danze ed alle musiche proprio villaggio (Balme) per
trasformarsi nel 1998 in gruppo musicale, e nel 2001 in associazione
tradizionale culturale francoprovenale “LI BARMENK” . Visto l’enorme
bagaglio musicale tipico della propria zona abbiamo iniziato il proprio
bal folk dapprima in valle e pian piano in tutto il Piemonte, e fuori
regione. Il nostro repertorio musicale spazia dalla musica
francoprovenzale, occitana, francese, basca e i nostri concerti sono
indirizzati a tutti gli amanti del ballo ed anche a quelli che non avendo
mai ballato hanno l’opportunità di imparare le nostre danze poiché tra
coloro che ci seguono durante i nostri spostamenti ci sono dei ballerini
disposti a coinvolgere nei balli anche i più scettici.
Ore
22, 30 – Striare (Salento)
Striare
è il termine dialettale usato per indicare fattucchiere, donne che
all'imbrunire si trasformano in gatti e che nelle notti di luna, si recano
nei frantoi ipogei o in riva al mare a ballare sulla sabbia. Le Striare
nascono nell'estate del '97 a scopo di animare sotto forma di spettacolo
la "Saga dei Curli", un iniziativa culturale, di Agostino
Casciaro nel ricordo del poeta Antonio Verri. Un gruppo di amiche, che si
propone con semplicità, come ne è lo spirito dei musicanti popolari e
con alle spalle pochissime “prove”, che altro non sono se non
l’esposizione e relativa mangiata di tanti buoni manicaretti, focacce e
dolci che solo sapienti mani di buone “striare” salentine potevano
sfornare, alla maniera delle antiche e belle “feste de curte”.
Il
gruppo, aperto a tutte le donne che volevano partecipare, finiva così per
diventare un movimento, un concetto, un’entità femminile del
neo-tarantismo salentino, il cui unico obiettivo è di dare sfogo a quella
“taranta” repressa, umiliata e schiacciata che da secoli risiede nella
nostra anima e nel nostro sangue. Le striare vantano di aver portato il
loro potere terapeutico in carceri, strade, piazze di diverse città
italiane, di cui Matera, San Severino Marche, Pistoia, Colmurano, Certaldo,
Bari ecc. Il numero delle componenti varia da un minimo di tre ad un
massimo mai ben definito, a causa di un seguito di battitori liberi che
spesso e volentieri si accodano.
Sabato
18 Maggio dalle ore 19 alle ore 24 e Domenica 19 Maggio
dalle ore
19 alle ore 24:
INMOSTRA
Negli
interni delle case percorsi espositivi:
L’arte del traforo
di
Sauro Mussoni
Girotondo
Nelle strade e le osterie incontri in liberà
con artisti, cantori, gruppi spontanei di suonatori e ballerini
tradizionali
Intervengono:
Sabato
19 Maggio dalle ore 20 alle ore 24
L’Uva Grisa
(RN), Li Barmenk (Piemonte), Striare (LE), Via Santa (Sud Italia), Luigi Mellini e Paolo Giorgini di
Montegelli (FO), Li Sandandonijre (TE)
Domenica 20
Maggio dalle ore 20 alle ore 24
Trio
Grande (Romagna), Francesco Cavuoto (FG), Li
Barmenk (Valli di Lanzo), Striare (LE), Via Santa (Sud Italia) Li
Sandandonijre (TE)
Borgosteria
Nei
cortili, angoli di
gastronomia domestica
a
cura del
Comitato Borgatavecchia
Venerdì
17 Maggio all’Osteria da Marascòun dalle 19 alle ore 24
Sabato
18 Maggio dalle ore 19 alle ore 24
Domenica
19 Maggio L’Osteria da Marascòun apre alle 12
le altre osterie dalle ore 17
alle ore 24
Menù
Osteria La
Speranza
Sópa
si fasùl
Sunzéza
Casùn
sagl’érbi
Tòn
fasùl e zvòla
Radécc
sla zvòla
Pida
e vòin
Osteria da Magnùl
Pulénta
sla sunzéza o sla sóipa e i bsarél
Fartura
ad pès
Sunzéza
Rustóida
ad sardùn e saragòina
L’insalèda
ad Maloùra
(insalata
mista di campo con sardoncini marinati)
Radécc
sla zvòla
Pida
e vòin
Osteria da Marascòun
Strozaprit
si zis o se ragù
Sipulòin
se rimpìn
Sóipi
si bsarél
Trépa
ad bagòin
Radécc
sla zvòla
Pida
e vòin
Osteria da Guiròin
Cantarèli
e zambèla
Albèna
E altre dolci
sorprese…
Si
ringraziano le
donne della Borgata per le decorazioni floreali
Direzione
artistica: Gualtiero Gori
Tel. 0541 343746
Amministrazione:
Montanari Antonella Tel. 0541 343747
Coordinamento
osterie: Bramante Vasini 0541
344777
Comune di Bellaria Igea
Marina
Assessorato alla cultura
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale
Comitato della Borgata vecchia
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