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APPUNTI DI VIAGGIO

La Borgata che danza
X edizione, 17-18-19 maggio 2002

 

“La borgata che danza” conosciuta anche come “La festa della Borgata”, è una festa dedicata alle radici della musica popolare che si tiene ogni anno, a maggio, alla Borgata Vecchia di Bellaria, nelle vie Ionio e Romea. È nata nel 1993 con l’intento di creare un forte momento di socializzazione nel paese in concomitanza con l’inizio della stagione estiva, che riportasse alla luce l’antico nucleo urbano del paese, e si legasse al suo tessuto umano.

La manifestazione, infatti, coinvolge ogni spazio domestico; i cortili interni si trasformano in osterie (La Speranza, da Guiròin, da Magnùl, da Marascòun) dove le famiglie del posto cucinano cibi tradizionali. Gruppi spontanei di suonatori popolari, che provengono da tutt’Italia e sono espressione delle diversità e della ricchezza delle culture  musicali del nostro Paese, si muovono nelle strade e le osterie dove improvvisano canti ed eseguono balli in piena libertà fra la gente.

I momenti principali della festa sono: Festadaballo, (17 maggio) il “ballonzolo di primavera” che apre la festa con un programma musicale dedicato al più antico repertorio da ballo della Romagna; Girotondo e Borgosteria (18 e 19 maggio) un invito a bisbocciare in allegria fra il bere, il mangiare e il fragore delle cantate e delle suonate. A tutto ciò fa da contrappeso, nella notte del sabato (18 maggio), la dolce  Inserenata, quando i suonatori accordano gli strumenti e le voci e inversano canti d’amore alle ragazze compiacenti e alle dame di passaggio. Balloinpiazza (18 e 19 maggio) si svolge nello slargo fra l’antica via Romea e la via Ionio, ed è il luogo più adatto per ascoltare, uno di seguito all’altro, i cantanti e i suonatori che partecipano alla festa. Inmostra, riguarda piccoli spazi espositivi messi a disposizione degli ospiti per presentare le proprie esperienze.  Con questa edizione si inaugura Primipassi, in breve itinerario per conoscere i gruppi ospiti da vicino ed apprendere direttamente da loro i passi base di alcune danze delle che verranno proposte nella manifestazione.

La “borgata che danza” è anche un’occasione di incontro e di confronto fra culture e generazioni diverse; un luogo nel quale si realizza un felice connubio in cui gli studi, le ricerche, la didattica sulla musica popolare prodotti dal Laboratorio di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea Marina, trovano un contesto ideale per mettere alla prova e dare nuova vita a linguaggi e forme espressive che appartengono a quei vissuti popolari in cui tutti affondiamo le radici e di cui siamo talvolta portatori inconsapevoli..

Gualtiero Gori

 

Programma

Martedì 30 Aprile - 7 e 14 Maggio

Ore 21.15 al Centro Giovani Ternana
Primipassi

Danze etniche della Romagna e dintorni

A cura dell’associazione L’Uva Grisa

Aspettando la festa… primi passi  con le danze della tradizione locale, fra cui il  saltarello, la monferrina, il bergamasco, la vanderina, la furlana, il trescone, il russiano, con uno sguardo alle quadriglie e contraddanze dell’Ottocento.
Quota di partecipazione 10 Euro.
Informazioni ed iscrizioni 0541 343746

 

Venerdì 17 Maggio

ore 21.00 all’Osteria “Da Marascòun” (Arena Olimpia - ex pattinaggio)
(dalle ore 19 alle ore 24  è possibile cenare in Osteria)

Festadaballo

ballonzolo di primavera con musiche e danze della tradizione popolare romagnola

Festadaballo
è una festa tutta dedicata ai vecchi repertori da ballo in uso nelle campagne romagnole fra Ottocento e Novecento.  Verranno riproposti, nelle diverse varianti locali, il saltarello, la monferrina, il bergamasco, la galletta, la vanderina, la furlana, il trescone, il russiano, la veneziana, la scotis, il galoppo, la quadriglia, la giga,  la marsigliese, ecc. senza disdegnare qualche country dance e soprattutto vecchi balli di coppia, valzer romagnoli, polke, mazurke, tanghi, passo doble, one step. Questi balli sono stati ricostruiti grazie ad un capillare lavoro di ricerca  svolto in questi anni (e tuttora in corso) in tutte le vallate romagnole da Giuseppe Michele Gala, Gualtiero Gori, Roberto Bucci, Alberto Montanari, Mauro Platani, Monica Sangiorgi. In occasione della festa molte di queste danze, per la loro facile esecuzione, saranno accessibili anche a chi vi si accosta per la prima volta.

L’Uva Grisa (RN), Componenti:
Giuliano Albini: voce, chitarra, mandolino; Domenico Bartoli: voce, Roberto Bianchini: ballo; Gilberto Casali: pianoforte,fisarmonica; Antonio Coatti: trombone, sousaphono; Emanuela Di Cretico: flauti, dolce e traverso, ocarina; Barbara Gobbi: violino; Dianella Gori: ballo; Gualtiero Gori: voce, mandolino, percussioni; Angela Leardini: ballo; Mirco Malferrari: voce, chitarra, organetto; Lucia Mazzotti: voce; Nino Montanari: ballo; Pierluigi Ottaviani: voce; Gianluca Ravaglia: contrabbasso; Silvia Benvenuti: Violino: Giuseppe Scandiffio: ballo; Ermanna Scarcello: ballo; Catia Talacci: ballo; Stefania Vasini: voce; Mario Venturelli: violino.

Per l’occasione l’Uva Grisa presenta una formazione strumentale allargata di dieci elementi, messa a punto per le grandi feste da ballo. Il Gruppo dell’Uva Grisa (uva aspra) nasce a Bellaria Igea Marina (RN) nel 1981, come esperienza artistica, di aggregazione e ricerca permanente intorno alla cultura tradizionale in Romagna. Formatosi come gruppo di “radicamento”, con l’intento di scoprire (e far riscoprire) taluni valori essenziali della propria cultura di appartenenza, ha svolto svariate indagini privilegiando i temi della socialità e le forme dell’espressività popolare, in particolare il repertorio dei canti contadini (canti rituali, narrativi, ecc.) e quello urbano dei canti d’osteria, che ha raccolto direttamente dagli anziani pescatori bellariesi. Negli ultimi anni l’Uva Grisa, grazie alle ricerche etnomusicali e coreutiche avviate nell’area romagnola da Pino Gala e Gualtiero Gori, ha esteso la propria attività alla riproposta, anche mediante attività didattiche, dei balli etnici e del vecchio repertorio da sala, di autori  anonimi o minori, di fine Ottocento e della prima metà del ‘900.

 

Sabato 18 maggio

Primipassi
all’Osteria “Da Marascòun”
(Arena Olimpia - ex pattinaggio)

dalle ore 17 alle ore 19
Stage di pizziche, tarantelle e ritmi del Sud-Italia

A cura del Gruppo Via Santa

Informazioni ed iscrizioni 0541 343746

 

Balloinpiazza
Via Romea
Ore 21 –  Li Sandandonijre di Penna San’Andrea (Teramo)

Componenti
Amedeo: trcaio, cucucciare
Augusto: battafoche minore, cucucciare
Attilio: ciuciombre maggiore, lu strummende, cucucciare
Biagio: chitarra, ciuffletto
Domenico: ddubbotte, chitarra, fisarmonica
Ernesto: ttivul'e ttavule, chitarra, cucucciare
Francesco: ciuciombre, cucucciare, ddubbotte
Gianfranco: campanello, ddubbotte, zampogna, violino, ciarammella, cucucciare, laddre strummende
Giorgio:
ciuciombre minore, cucucciare
Marco:
fisarmonica, ciuciombre
Marco:
ddubbotte, fisarmonica
Roberto: ciuciombre, ddubbotte, fisarmonica
Silvio:
fisarmonica, ddubbotte
Tonino:
battafoche maggiore, tamorre

La Compagnia di Musica Popolare Li Sandandonijre è composta da un'allegra compagnia di amici di Penna S. Andrea e di località vicine (Poggio delle Rose, Castelnuovo, Teramo) che da oltre quindici anni si riuniscono intorno alla metà di gennaio per portare Lu Sandandonie per le case del paese, ripetendo un rito antichissimo in onore di S. Antonio Abate.
La presenza del gruppo nelle case rappresenta ogni volta un momento di festa, poiché ai tradizionali canti del Sandandonie esso aggiunge un vasto repertorio di musiche e canti che affondano direttamente le loro radici nella autentica cultura agro-pastorale.

La costituzione della Compagnia è nata dall'idea di portare sia l'atmosfera della festa sia il proprio genuino patrimonio etnocoreutico al di fuori dei confini temporali del periodo della festa di S. Antonio e al di fuori dei confini geografici della propria regione.
Gli strumenti del Gruppo sono quelli della tradizione popolare abruzzese: fisarmonica, ddubbotte, bbattafoche, chitarra, ciuciombre, cucucciare, acciarino, tivul' ettavule, tamurr.

 

Ore 22 –Via Santa
I ritmi, i riti, le danze del Sud-Italia
Componenti  
Luigi Garrisi:tamburello,voce  
Nunzio Mangiacotti: fisarmonica, chitarra battente 
Francesco Passannante: organetto diatonico 
Luigi Dimitri: chitarra 
Michele Cappelletti: chitarra 
Valentina Cavallini: organetto diatonico, voce
Alessandro Muzzatti: tamburello, percussioni

Via Santa” è un gruppo di musicanti (musicisti non professionisti) provenienti da diverse esperienze musicali ed artistiche negli ambiti della musica popolare e “moderna”, del teatro, delle arti espressive in genere. Suonano insieme da circa cinque  anni affiancando al lavoro di ricerca sulla musica popolare del sud-italia (quasi tutti sono di origine meridionale) quello di animazione e spettacolo con numerose esibizioni (soprattutto negli ultimi due anni) in locali, piazze, feste e iniziative culturali a Bologna, in Emilia-Romagna, Puglia, Lombardia, Marche, Svizzera.
L’origine di alcuni elementi del gruppo determina una certa propensione ai canti e balli del Salento, della Grecìa salentina e a quelli dell’area garganica (Puglia).

Nelle esibizioni dal vivo ripropongono l’atmosfera e le emozioni tipiche delle feste di tradizione contadina colorate da ritmi e balli inebrianti e liberatori, da sentimenti e passioni di cuore, di terra, di unione, di lotta e di riscatto.

 

Ore 23 L’Uva Grisa (RN)
Danze etniche della Romagna e … dintorni

Ore 24 circa  
L'inserenata  
canti d'amore notturni per le contrade del Borgo

Intervengono: L’Uva Grisa (RN), Li Barmenk (Valli di Lanzo), Striare (LE), Via Santa (Sud Italia), Luigi Mellini e Paolo Giorgini di Montegelli (FO), Li Sandandonijre (TE)

 

Domenica 19  maggio

Primipassi
Informazioni ed iscrizioni 0541 343746
Via Romea

dalle Ore 15 alle ore 17
Stage di danze franco provenzali e delle Valli di Lanzo

A cura del gruppo Li Barmenk

dalle ore 17 alle ore 19
Stage di danze del Salento

a cura del gruppo Striare alle ore 17 per i bambini “Aspettando la strada
Uno spettacolo clawnesco itinerante
presentato dal Circolino

 

BALLOINPIAZZA
Via Romea

Ore 20 - Il Trio Grande
Componenti:
Juan De la Peña-Ramirez: violino, mandolino, flauti, vandurria
Mauro Gonzales-Sanchez: organetto diatonico, percussioni, idiofoni
Antonio Pereira-Ribero: chitarre acustiche, battenti, elettriche, basso, percussioni

Il Trio Grande è l'espressione di una viscerale passione per la musica etnica nata in Francia, a St. Chartier, dove ogni anno si svolge il più grande festival europeo di strumenti a bordone. I componenti vi si recano periodicamente in pellegrinaggio per trarne entusiasmo ed ispirazione. Il
gruppo fa solo musica da ballo, ed essendo localizzato sul crinale tra Emilia e Romagna suona preferibilmente i balli di questi due bacini culturali. Nelle feste propone tuttavia anche un ventaglio di musiche da ballo che spaziano dal meridione al Friuli, con una particolare preferenza per le valli occitane d'Italia (parte della provincia di Cuneo). Il gruppo ha un suo "tempio musicale" ubicato nel FONTANONE del Parco delle Acque Minerali di Imola, dove in estate si incontano  pontaneamente musicisti e ballerini.

Ore 21,15 – Li Barmenk
Enea Berardo: ghironda, percussioni, voce
Flavio Giacchero: cornamusa, fiati, ocarina, clarino
Giulia Inaudi: organetto diatonico
Luca Santoro: chitarra, violino
Cristian Parandero: basso tuba

Il Gruppo nasce nel 1986 quale semplice gruppo folkloristico strettamente legato alle danze ed alle musiche proprio villaggio (Balme) per trasformarsi nel 1998 in gruppo musicale, e nel 2001 in associazione tradizionale culturale francoprovenale “LI BARMENK” . Visto l’enorme bagaglio musicale tipico della propria zona abbiamo iniziato il proprio bal folk dapprima in valle e pian piano in tutto il Piemonte, e fuori regione. Il nostro repertorio musicale spazia dalla musica francoprovenzale, occitana, francese, basca e i nostri concerti sono indirizzati a tutti gli amanti del ballo ed anche a quelli che non avendo mai ballato hanno l’opportunità di imparare le nostre danze poiché tra coloro che ci seguono durante i nostri spostamenti ci sono dei ballerini disposti a coinvolgere nei balli anche i più scettici.

 

Ore 22, 30 – Striare (Salento)
Striare
è il termine dialettale usato per indicare fattucchiere, donne che all'imbrunire si trasformano in gatti e che nelle notti di luna, si recano nei frantoi ipogei o in riva al mare a ballare sulla sabbia. Le Striare nascono nell'estate del '97 a scopo di animare sotto forma di spettacolo la "Saga dei Curli", un iniziativa culturale, di Agostino Casciaro nel ricordo del poeta Antonio Verri. Un gruppo di amiche, che si propone con semplicità, come ne è lo spirito dei musicanti popolari e con alle spalle pochissime “prove”, che altro non sono se non l’esposizione e relativa mangiata di tanti buoni manicaretti, focacce e dolci che solo sapienti mani di buone “striare” salentine potevano sfornare, alla maniera delle antiche e belle “feste de curte”.

Il gruppo, aperto a tutte le donne che volevano partecipare, finiva così per diventare un movimento, un concetto, un’entità femminile del neo-tarantismo salentino, il cui unico obiettivo è di dare sfogo a quella “taranta” repressa, umiliata e schiacciata che da secoli risiede nella nostra anima e nel nostro sangue. Le striare vantano di aver portato il loro potere terapeutico in carceri, strade, piazze di diverse città italiane, di cui Matera, San Severino Marche, Pistoia, Colmurano, Certaldo, Bari ecc. Il numero delle componenti varia da un minimo di tre ad un massimo mai ben definito, a causa di un seguito di battitori liberi che spesso e volentieri si accodano.

 

Sabato  18 Maggio dalle ore 19 alle ore 24 e Domenica 19 Maggio
dalle ore 19 alle ore 24:

INMOSTRA
Negli interni delle case percorsi espositivi:
L’arte del traforo
di Sauro Mussoni

Girotondo
Nelle strade e le osterie incontri in liberà con artisti, cantori, gruppi spontanei di suonatori e ballerini tradizionali
 
Intervengono:

Sabato 19 Maggio dalle ore 20 alle ore 24
L’Uva Grisa (RN), Li Barmenk (Piemonte), Striare (LE), Via Santa (Sud Italia), Luigi Mellini e Paolo Giorgini di Montegelli (FO), Li Sandandonijre (TE)

Domenica 20 Maggio dalle ore 20 alle ore 24
Trio Grande (Romagna), Francesco Cavuoto (FG), Li Barmenk (Valli di Lanzo), Striare (LE), Via Santa (Sud Italia) Li Sandandonijre (TE)

 

Borgosteria
Nei cortili, angoli di gastronomia domestica

a cura del Comitato Borgatavecchia

 

Venerdì 17 Maggio all’Osteria da Marascòun dalle 19 alle ore 24
Sabato 18 Maggio dalle ore 19 alle ore 24
Domenica 19 Maggio L’Osteria da Marascòun apre alle 12
le altre osterie dalle ore 17 alle ore 24

Menù

Osteria La Speranza

Sópa si fasùl
Sunzéza
Casùn sagl’érbi
Tòn fasùl e zvòla
Radécc sla zvòla
Pida e vòin

 

Osteria da Magnùl

Pulénta sla sunzéza o sla sóipa e i bsarél
Fartura ad pès
Sunzéza
Rustóida ad sardùn e saragòina
L’insalèda ad Maloùra
(insalata mista di campo con sardoncini marinati)
Radécc sla zvòla
Pida e vòin

Osteria da Marascòun

Strozaprit si zis o se ragù
Sipulòin se rimpìn
Sóipi si bsarél
Trépa ad bagòin
Radécc sla zvòla
Pida e vòin

 

Osteria da Guiròin

Cantarèli e zambèla
Albèna

E altre dolci sorprese…

 

Si ringraziano le donne della Borgata per le decorazioni floreali

Direzione artistica: Gualtiero Gori Tel. 0541 343746
Amministrazione: Montanari Antonella Tel. 0541 343747
Coordinamento osterie: Bramante Vasini 0541 344777

Comune di Bellaria Igea Marina
Assessorato alla cultura
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale
Comitato della Borgata vecchia

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