Cronaca viaggio in
Nevada: 18° Congresso UFO Laughlin (22-28 Febbraio 2009)
Una
bandiera a stelle e strisce che sventola lentamente_ due aquile che volteggiano
in cielo, un deserto desolato, arido ma in fermento_ frenesia, curiosità
superficiale, materialismo passivo_ ma anche affetto, voglia di verità,
sensibilità, uno sguardo dall_alto_ questi i mille volti del sogno americano
che abbiamo incontrato Pier, Luca, Antonio, Simona ed io.
Un_America
che in realtà è in ginocchio_ avido mostro che consuma se stesso
nell_ingordigia di ingurgitare ogni cosa, ogni energia, come in un moderno
canto goliardico.
In taverna quando
siamo
più di nulla ci curiamo,
ma nel gioco ci buttiamo
e lì sempre ci scaldiamo.
Che si faccia all'osteria
dove il soldo vola via
questo è giusto che chiediate
e le parole mie ascoltiate.
C'è chi gioca, c'è chi beve
c'è chi da canaglia vive.
Ma fra tanti biscazzieri
c'è chi resta smutandato
e chi invece impannucciato,
chi di sacchi rivestito.
Là nessuno teme morte
ma per Bacco fanno
a sorte.
Arriviamo a Las Vegas domenica sera, stanchi e
frastornati dopo due giorni praticamente insonni. Ci tuffiamo nella miriade di
luci e bagliori di una città surreale, un videogame che ti avvolge e ti strega
nella sua eccentricità travolgente, nella sua energia e capacità comunicativa.
Percorriamo lo _Strip_, la via principale del cuore del Nevada, con i suoi
fantastici palazzi che ricostruiscono Venezia, Parigi, New York, le piramidi,
la MGM, il palazzo dei Cesari, etc. Il motto qui é _Quello che succede a Las
Vegas, rimane a Las Vegas!__ un chiaro invito a lasciarsi andare agli sfoghi
più reconditi, ai desideri tanto bramati in una città dove praticamente tutto è
permesso impunemente! Il dio gioco ed il dio denaro vanno a braccetto_
Durano poco seicento denari
quando quelli da immoderati
bevono tutti senza creanza,
anche se bevono in allegranza.
Così ci rodono tutte le genti,
diventeremo in tal modo pezzenti.
Chi ci rode sia confuso
e tra i giusti non
sia incluso.
Il giorno successivo di buon mattino ci rechiamo
presso uno degli ingressi della fatidica area 51. La nostra ricerca ci porta
verso il villaggio di Rachel, un piccolissimo nugolo di case sperdute nel
deserto. Qui troviamo _the little A_le_Inn_, suggestivo punto di ritrovo di
appassionati ufo di tutto il mondo. Intervistiamo la proprietaria che con
grande disponibilità ci concede un_intervista e ci racconta delle miriadi di
avvistamenti di oggetti sconosciuti, di appassionati che li visitano, delle
varie fasi di sviluppo della base e aneddoti di gente arrestata che ha
goffamente sfidato la sorte!
I caccia che sorvolano l_area scortando un_aereo
passeggeri, il silenzio surreale del deserto e l_aspettativa dei giorni a
venire creano nel gruppo un mix di attesa ed eccitazione. Le foto ai cartelli e
punti tipici sono un _Must_. Dopo aver appagato la curiosità di visitare tale
regione, ritorniamo in hotel per riposare e per prepararci al giorno seguente
che ci porterà a Laughlin.
Il viaggio procede senza intoppi. A Laughlin è già
primavera con oltre 20°C. Dopo aver visto Las Vegas, Laughlin sembra una sua
piccola costola catapultata 150 km più a Sud, al confine con L_Arizona. L_hotel
sorge sulla riva del fiume, al di là del quale c_è un_ora di fuso orario di
differenza_ il che aggiunge ancora più suggestione ai complicati calcoli delle
lancette. Quando noi ci corichiamo, in Italia è mattino, quando ci svegliamo,
in Italia è pomeriggio inoltrato_ il che non aiuta i contatti, che tuttavia non
si sono mai interrotti.
Il
nostro arrivo a Laughlin sancisce il vero inizio della nostra avventura. Dopo
esserci presentati a Nicole, figlia dell_organizzatore storico Bob Brown,
incontriamo tutti i volti noti, primi fra tutti Jaime Maussan e il suo
entourage. Nei giorni seguenti incontriamo anche i consueti protagonisti di
convegni ufologici internazionali tra i quali Gevaerd, Wendelle Stevens, Robert
Dean, Stanton T. Friedman, Roger Leir e cogliamo l_occasione per fare nuove
amicizie con altri personaggi, tra i quali Haktan Akdogan, ricercatore Turco e
Jeff e Mike, vigilantes Americani.
Molti
esprimono una straordinaria amicizia ed affetto nei confronti di Giorgio, in
particolare Bob Brown, Wendelle Stevens
e Bob Dean, oltre ovviamente a Jaime.
Appena
arrivati ci rendiamo conto che una certa fama ci precede_ la sera precedente
era stato proiettato il documentario Profezie maya e cerchi_ e molti hanno
richiesto la propria copia in DVD. Ma quella sera erano in programma gli altri
2 documentari: _Il Caso Urzi_ e _Explorer II_.
Quindi
il giorno del nostro arrivo è stato ufficialmente presentato al mondo
dell_ufologia internazionale il nostro amico Antonio, Simona e la loro
straordinaria esperienza.
Il
giorno seguente avevamo in programma sia interviste con Jaime che il banchetto
informativo per tutti coloro che volevano approfondire gli argomenti da noi
presentati. Antonio e Simona sono già due star e molti sono impazienti di
conoscerli meglio. In serata c_è stata la prima cena ufficiale con pubblico e
relatori.
Giovedì mattina è il momento in cui Pier Giorgio ha
presentato ad un pubblico gremito, tra le 400 -500 persone, la sua relazione
sul caso amicizia ed il messaggio di speranza e apprensione comune a tutti i
veri contattati. Jaime fa da padrino, dando lustro ed importanza al
professionale ed importante lavoro di Pier. Luca, Antonio e Simona sono
emozionati tra il pubblico_ mentre Pier ed io (come interprete) ancora più emozionati, siamo sul palco. La
relazione comincia spedita, esplorando diapositiva dopo diapositiva, tutti i
collegamenti previsti da Pier.
Ad
un certo punto tuttavia, il buio sovrasta la sala, ed una surreale immobilità
rapisce tutto l_Hotel e la zona attorno, in seguito ad un black-out. Laughlin,
ed in particolare il nostro hotel Aquarius si mimetizzano nella tranquillità
del deserto, assumendo, una volta tanto, l_aspetto di una città normale!
Dalla
regia ci danno istruzioni di continuare_ senza microfoni e senza foto_ non era
compito facile far sì che tutti riuscissero comunque a sentire la nostra voce_
come fantasmi nel buio_ ma il tutto viene bene e dopo circa 20 minuti
dall_inizio del black-out, finalmente torna la luce, e sia i microfoni che lo
schermo riprendono vita. Una volta ritornata la corrente, Jaime ci viene in
soccorso e risale sul palco_ reimpostando lo show, facendo a Pier domande sulla
sua relazione.
Il pubblico ha avuto così modo di vedere foto e
video inediti di Amicizia_ un caso italiano e non solo! Dopo la prima parte,
Pier introduce magistralmente i segni degli ultimi tempi in cielo ed in terra,
citando Eugenio, Adamski, ma soprattutto il nostro maestro spirituale Giorgio.
La conferenza finisce con il _Video Armagheddon_, il quale pone un profondo
interrogativo alla coscienza di tutti gli astanti. La minaccia nucleare, la
speranza di rinascita, l_offerta che viene dal cielo con una mano tesa, la
sofferenza di un uomo che sanguina ogni giorno_ una grande testimonianza
dell_opera che nel nostro piccolo e con umiltà portiamo avanti ogni giorno.
Tanti, tantissimi hanno ringraziato Pier per questa valida testimonianza. Tra
questi una signora Americana alla fine ci ha confessato di aver pianto e ci ha
chiesto di sapere di più sulla vita di Giorgio, che speriamo possa partecipare
in persona al congresso del 2010.
Successivamente
alcune voci autorevoli ci hanno avvisato che il black-out si è esteso fino alla
California, e che addirittura auto, cellulari e altri apparecchi si siano
scaricati completamente_ proprio come succede a volte alla telecamera di
Antonio quando filma oggetti molto vicini_ sarà un e ennesimo segno celeste?!
Ai lettori la conclusione. Alla fine della conferenza ancora più persone ci
avvicinano, identificandoci come collaboratori di Jaime_ in soli 3 giorni siamo
passati dall_anonimato al gruppo più importante della conferenza_ uno status
che ci rende onore. Alcuni ci passano anche materiale da loro raccolto per
inoltrarlo a Jaime!
La sera un programma che va in onda in 13 stati
della TV Americana ci chiede di poter intervistare Antonio, Simona e Pier
Giorgio. Una TV quasi amatoriale, ma siamo sicuri che anche attraverso questo
mezzo concesso dal cielo, l_esperienza di Antonio, la professionalità di Studio
3 (col documentario) e l_esperienza di Giorgio siano arrivati ad un pubblico
ben più vasto di quello di Laughlin. Antonio ha spiegato quello che percepisce
essere il suo ruolo, mentre Pier ha spiegato con la sua solita maestria la
motivazione pacifica per cui questi esseri ci visitano, nonché la loro presenza
tra i segni degli ultimi tempi predetta nell_Apocalisse di Giovanni.
La
giornata successiva parte carica di aspettative dopo la brillante conferenza di
Pier Giorgio del giorno precedente. Venerdì è la volta dell_importante
conferenza di Jaime, col debutto di Antonio sul palco.
Jaime
presenta i contattati più importanti del momento: Antonio Urzi, Arturo Robles
Gil, Mauricio Ruiz ed il turco Yalcin Yalman. Lo stesso giorno, circa 3 ore
prima della conferenza, Antonio ha filmato un tracciatore magnetico dal cortile
dell_albergo_ immediatamente Jaime inserisce questa incredibile testimonianza
all_interno della sua conferenza! Sicuramente è un caso inedito all_UFO
Congress. Successivamente Jaime introduce cerchi nel grano e bellissimi filmati
della NASA, in compagnia di Santiago Yturria. Importanti segni in cielo ed in
terra vengono mostrati anche da Jaime_ un messaggio praticamente speculare a
quello di Pier del giorno prima. In che direzione sta andando l_umanità? Il
monito del cielo che auspica un cambio di rotta è sempre più insistente, mentre
è sempre più sordo e cieco il cuore dell_uomo. Quanto ancora continuerà
l_illusione di andare avanti in questo modo?
Alla fine è la volta di Antonio che sale sul palco e
risponde alle domande degli astanti. Vinta l_emozione, è per lui una gran
soddisfazione. Ringrazia Giorgio come suo maestro spirituale, che lo aiuta a
crescere, ma ringrazia anche Gesù Cristo. La serata si conclude con una cena
ristoratrice_ come spettri ripassiamo tra le macchinette che guidano la gente,
che svuotano le anime di queste persone simili a tossicodipendenti.
Sabato
è l_ultimo giorno_ il gran giorno conclusivo con la designazione dei vincitori
del Film Festival_ cresce l_attesa di conoscere l_esito della competizione_ è
una giornata ventosa, e per effettuare le ultime interviste decidiamo di
metterci all_interno, in una stanza riservata.
Alla
fine delle interviste ritorniamo al banchetto per vendere le ultime copie dei
DVD a chi non era ancora riuscito a procurarsene una!
Alle
19:00 comincia la cena di chiusura ed al nostro tavolo ci sono alcuni membri
del gruppo di Jaime (il quale purtroppo non era presente). Il nostro tavolo è
meta di tanta gente che vuole rinnovarci la propria stima e vuole stringere la
mano in particolare ad Antonio. Quasi come se fosse organizzato apposta, il
nostro tavolo è vicino al palco, dove dopo 2 ore sarebbero cominciate le
premiazioni.
Dopo la prima categoria, dedicata ai cortometraggi,
vinciamo subito il primo premio per migliore documentario breve con _Profezie
Maia e cerchi nel grano_. Emozionatissimo Pier ringrazia l_organizzazione,
Jaime e Giorgio visto che dopo 10 anni ha vinto un_altra statuetta per un
documentario sui cerchi nel grano!
Un
altro premio arriva sempre con _Profezie Maia e cerchi nel grano_, ma per la
categoria _miglior filmato storico_. Felicissimo Pier risale sul palco! Ed
ancora_ l_ultimo premio viene vinto dal documentario _il Caso Urzi_ per il
miglior filmato UFO_ vittoria schiacciante!
Premi strameritati dalla costanza ed abnegazione dei
ragazzi di Studio 3. 3 grigi, 3 statuette, 3 oscar che coronano il meraviglioso
lavoro fatto da Pier sul palco e da Luca dietro le quinte! Durante tutto il
viaggio, così come quando siamo a casa, Luca è sempre il nostro punto di
riferimento!
Tanta
gente è alla ricerca di qualcosa_ ma quando gli parli della verità purtroppo
non è sempre facile distaccarsi dei propri schemi. Non sappiamo quanti
mediteranno sulla nostra testimonianza, ma speriamo di aver raggiunto i loro
cuori con spunti di riflessione.
Il viaggio di ritorno si prospetta lungo, ed a
malincuore ci accingiamo a ritornare alla normalità. Il cielo tuttavia ci
riserva un_ulteriore gradita sorpresa_ quando ci fermiamo alla stazione di
servizio Antonio comincia a filmare un Disco volante sopra le nostre teste, a
volte luminoso, a volte metallico. Vedere un disco così, dal vivo sopra di noi
è una grande emozione!
Durante
questo viaggio ho avuto modo di conoscere più da vicino Antonio e Simona, due
ragazzi fantastici, semplici, limpidi, genuini, ma tristi per il mondo in cui
viviamo. Spero che continueranno e continueremo tutti così, sullo stesso
cammino privilegiato dove oggi ci troviamo, al servizio del Figlio dell_Uomo.
Fabio
Maggiore
Sant_Elpidio
a Mare (Italia)
05-03-09