Felice Campora Autore / Saggi




... 1984, un libro sulla distruzione e sulla confisca del linguaggio da parte delle ideologie totalitarie, che  tendono a riprodursi all'interno di ogni organizzazione statale.

Carlo Pagetti, 2005

 

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Una volta gli lessi le osservazioni di Johnson sull'Anatomia della malinconia di Burton riportate da Boswell nel 1770 - "l'unico libro che l'avesse mai fatto saltare giù [Johnson] dal letto due ore prima di quanto desiderasse alzarsi" - e lui, la volta dopo, mi portò la sua bellissima edizione di Burton in tre volumi.

Anne Atik, 2001 (parlando di Samuel Becket)

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Gli uomini ci appaiono come esseri assolutamente e fatalmente determinati: determinati innanzi tutto dalla natura circostante, dalla configurazione del suolo e da tutte le condizioni materiali della loro esistenza; determinati da innumerevoli rapporti politici, religiosi e sociali, dai costumi, dagli usi, dalle leggi, da tutto un insieme di pregiudizi o pensieri elaborati pian piano nei secoli e che essi nascendo trovano già pronti in quella società di cui non sono affatto i creatori, ma dapprima i prodotti e poi, più tardi, gli strumenti.

Michail Bakunin, rivoluzionario, filosofo anarchico russo.


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  Da qualche anno a questa parte ho preso l'abitudine di prendere nota delle modalità e delle tecniche in cui si svolgono le mie lezioni di Lingua Cultura Inglese al Liceo Scientifico di Amantea. Questi appunti sono ora diventati un testo che metto a disposizione dei miei studenti (ed eventualmente anche dei loro genitori, come anche di altre persone coinvolte in progetti di apprendimento) affinché possano conoscere in anticipo gran parte del materiale oggetto di studio e i miei metodi di insegnamento. Ne è venuto fuori un documento di poco più di 30 pagine che ho caricato in questo sito e che è consultabile (e scaricabile) gratis dagli studenti che frequentano i miei corsi. Il titolo, ironico, è Manuale di sopravvivenza al corso di Inglese del prof. Campora al Liceo Scientifico di Amantea ed è visualizzabile cliccando sul titolo. Ho preparato una copia a forma di simpatico libretto presso ilmiolibro.it seguendo questo link.
Insegnare è una pratica molto delicata, essere bravi insegnanti è veramente difficile; ogni giorno siamo chiamati ad essere preparati e aggiornati nella materia e a dare continuo esempio di correttezza e capacità nell'indicare adeguati percorsi formativi.

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 Questo libretto è composto di tre saggi brevi, firmati da Gianluca Rivolta (due) e da Marco Vittorio Castello, rispettivamente con i seguenti titoli: Giochi di Coleridge (che commenta un passo del famoso poeta inglese su un particolare gioco linguistico, da lui chiamato "pun"), Gli Alberi di Shakespeare (un breve viaggio tra alberi, foreste, giardini, prati, brughiere nel teatro di William Shakespeare), Le Due Sorelle (analisi comparata di una ballata popolare di origine tardomedievale presente in tutta l'Europa e ancora oggi ben eseguita da molti gruppi folk). I tre saggi hanno un evidente taglio sociale. E anche politico, direi.

In questo libretto figura il secondo saggio firmato da Gianluca Rivolta, un mio eteronimo. Curiosamente, digitando su un motore di ricerca questo nome, appaiono numerosi risultati di pagine in cui figurano notizie su di lui e sui suoi testi, a volte commentati e oggetto di animata discussione!

 

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 A gennaio del 2005 ho stampato un libretto contenente tre brevi saggi: Una modesta proposta per migliorare la segnalazione del fallo del fuorigioco nel gioco del calcio è il primo, L'autore inesistente il secondo, infine L'antica lettera; figurano autori rispettivamente Felice Campora, Gianluca Rivolta e Marco Vittorio Castello. Il saggio L'autore inesistente ha avuto una curiosa storia in rete. Se ne è interessato Wu Ming 1 e nel mese di giugno alcuni passi del testo sono stati usati in rete in numerosi gruppi di discussione, E' stato anche pubblicato interamente, su mio consenso, in alcuni luoghi della rete. Un brano del testo è stato ospitato nella rubrica tenuta da Loredana Lipperini nella versione online del quotidiano La Repubblica, con  qualche decina di commenti. Anche il saggio sul fuorigioco ha avuto una certa eco in rete; è stato ospitato interamente in diversi siti, con commenti. Uno dei siti dove si può leggere per intero quello della rivista online Carmilla, una delle prime espressioni letterarie della rete italiana.

 

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Nell'estate del 2005 esce la terza edizione della Guida di Amantea, di 30 pagine e con una piccola sezione in lingua inglese. Serve agli operatori turistici locali. In questa edizione lo Stradario della città è diventato completo, cioè con i nomi di tutte le vie di Amantea centro urbano.
Come si può leggere oltre, lo Stradario di Amantea è un'opera grafica del lontano 1992; è protetta da diritti d'autore avendo a suo tempo depositato l'opera presso la SIAE come anche al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Ufficio per il Diritto d'Autore. E' uno dei lavori che mi ha dato più soddisfazioni, solo morali, purtroppo; è stato usato (si potrebbe anche leggere: rubato) da molte persone e ditte, da enti pubblici e privati, da aziende piccole e grandi, anche di enorme livello nazionale!
A me (come si può leggere nel saggio breve L'autore inesistente) non piace l'ossessiva protezione dei diritti d'autore poiché essi, quando esercitati intensivamente, limitano la circolazione dei saperi; ma non piacciono neanche i ladri delle idee e del lavoro altrui. Per vedere una copia ingrandita (ma a 72 dpi) cliccare qui..

 

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unora  Nel Novembre del 2004 ho stampato un libretto di appena 24 pagine che contiene tre scritti minori di Pasquale Furgiuele, poeta di cui mi ero già interessato nei primi anni Novanta. I testi hanno i seguenti titoli: Gabriella, una storia popolare in endecasillabi, opera giovanile, a testimonianza di come Furgiuele coltivasse, come molti romantici europei, anche l'interesse per la cultura popolare; poi due scritti brevi in prosa: Lettera a Niccolò Tarsia, in cui Furgiuele parla della poesia come genere letterario, citando significativamente anche il poeta inglese Byron, quindi Un'ora nel castello di Amantea, un primo tentativo in prosa di quello che sarà poi la sua opera maggiore Gli Amanteoti (vedi più in basso).

 

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 Esce nel giugno del 1996 la seconda edizione della Guida di Amantea (Territorio - Storia - Monumenti - Società - Itinerari dei centri vicini - Stradario cittadino), questa volta di 120 pagine e quindi con molte informazioni in più. La più importante novità per me è essere riuscito ad inserire lunghi brani in quattro lingue: il francese, lo spagnolo e il tedesco, oltre all'inglese. Insieme all'italiano, quel libretto turistico contiene quindi cinque lingue! E' presente la versione 1996 dello stradario.

 

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 Nel 1995 ho voluto pubblicare Patria e amore, un volume di 96 pagine che contiene la trascrizione de Gli Amanteoti, di Pasquale Furgiuele (Amantea 1830-1856), il racconto in versi di tre storie ambientate ad Amantea in tre diversi periodi storici. Gli episodi si ispirano a ben definite vicende storiche ma gli accadimenti sono frutto della fantasia dell'autore, e narrati in stile eroico, patriottico. Si racconta del vescovo Irenirio che difende la città dai saraceni, condotti dal malvagio Timri (IX secolo), di una vicenda ambientata nel primo Seicento (la difesa della città contro i Belmontesi che volevano comprarla), infine dell'Assedio di Amantea del 1807. Il volume serve ancora oggi a ricordare un giovane di Amantea che si era completamente dedicato alla poesia. Il fatto che ebbe un tragico destino (morì a soli 26 anni), a suo tempo accrebbe enormemente questo desiderio di riproporre i suoi versi, dato che dal 1881 i suoi scritti non erano più editi in volume. Questa la motivazione iniziale. Studiando le stanze de Gli Amanteoti, però, mi resi conto che la sua poesia mi piaceva davvero; quel giovane era un vero visionario e questo mi colpì profondamente, poiché mi ritrovai a lavorare su di lui non solo per un fatto "tecnico" (rinverdire il ricordo di un giovane poeta della mia stessa città) ma anche per il piacere di scoprire versi bellissimi e scritti col cuore, con tecnica e sentimento propri dei grandi scrittori, ricchi di viva immaginazione. Vi sono alcuni intensi riferimenti alla letteratura inglese.

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 Nel 1992 esce la prima edizione della Guida di Amantea, 96 pagine in bianco e nero, con parti rese in inglese. Ci sono molti grafici e per la prima volta viene pubblicata una mappa delle strade di Amantea. Le vicende storiche, la natura e le persone della mia città avevano da tempo attratto la mia attenzione, che si è poi materializzata in questo opuscolo di 96 pagine fitte fitte e senza interruzioni pubblicitarie. Non sono uno storico in senso stretto, ma ho cercato di fare del mio meglio per dare alla città qualcosa che nel '92 ancora non c'era.

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La storia esigeva da noi un autentico pathos rivoluzionario: tesi categoriche, ironia spietata, coraggioso rifiuto di qualsiasi spirito di conciliazione.

Boris Ejchenbaum, 1927

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Cumminciadi u calvariu do’ clandestinu
cummincia llu calvariu e’ l’emigrante
Don Celestinu li mintìa ‘ncaminu
ccù lla caparra cunsignata avante.

Caterina Arlia Ciommo, 1989

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[...] Così nella mia mente crebbe la conclusione che la Calabria è uno dei più importanti e meno compresi centri di forza del  mondo moderno. Sono stata condotta a leggere molti libri e a seguire molti percorsi di vita nello sforzo di rintracciare queste forze e le loro fonti.

Gertrude Slaughter, 1939


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E io non vi consiglierei di cercare consolazioni in un passato idealizzato e definitivamente remoto: l’unico modo per consolarsi è lottare, e per lottare bisogna guardare in faccia la realtà.

Pier Paolo Pasolini in una lettera a un amico calabrese, 1959.

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