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MICROIDRINA
 
l'energetico naturale, l'antiossidante piu' potente in commercio, a base di Idrogeno.
 
Microhydrin® Microidrina

Microhydrin® (microidrina) l'energetico naturale, l'antiossidante piu' potente in commercio, a base di Idrogeno.

Microhydrin® è il primo integratore di idrogeno stabile che non produce scorie di altri radicali. E’ il diretto percursore dell'ATP, raddopia la tua energia senza creare altri effetti collaterali... Il potenziale di questa nuova scoperta ha valso al suo creatore Patrick Flanagan il premio come migliore scienziato dell'anno in America.
Quali sono le caratteristiche piu’ salienti di Microhydrin® :
Raddoppia la disponibiltà dell'energia duplicando la quantità di ATP (adenosina trifosfata) senza nessun altro apporto calorico.
Aumenta l'idratazione cellulare dal 150% fino al 300%, ammorbidendo la pelle e elimando la secchezza cutanea e convogliando attraverso l'acqua i nutrienti ingeriti.
Previene ed elimina molte intossicazioni cellulare.
Una capsula di Microhydrin® contiene il potere antiossidante di 10000 spremute di agrumi.
Riduce le lesioni organiche causate dai radicali liberi.
Riduce l'acido lattico nell'attività sportiva fino al 50%.
Previene l'invecchiamento aumentando la vita delle cellule fino al 50% . Microhydrin® è il segreto della longevità degli Hunza.
Distribuisce l'acqua nel corpo in maniera uniforme.
Favorisce un migliore assorbimento dei nutrienti nella cellula.
Possiede un azione anticatabolica muscolare naturale.
Non produce cascate di altri radicali liberi.
Nessun altra sostanza al mondo naturale o chimica puo' fare questo...integrare cio’ di cui siamo fatti IDROGENO grazie alla nanotecnologia applicata alla nutrizione.
Disponibile in confezioni da 60 capsule (600mg) utili per un ciclo di un mese, oppure con la piu’ conveniente confezione da 120 (1200mg) capsule ed infine col pratico barattolo da 100gr. Si consigliano cicli di 2 confezioni 2/3 volte all'anno.

Se volessimo analizzare gli antiossidanti in merito alla loro efficacia e potenza, si è ormai consolidata in questi anni a livello scientifico la conoscenza che la microidrina è il più potente antiossidante che ci sia. Sebbene infatti si parli molto di altre sostanze di questo tipo, la microidrina è rimasta sempre un po’ nell’ombra, pur essendo un prodotto di tutto rispetto e anzi secondo taluni probabilmente il migliore. La microidrina è stata creata dai coniugi dott. Patrick e dott. Gael Crystal Flanagan, dopo trent’anni di ricerche sull’acqua himalayana che bevono gli Hunza, il popolo che vive sulle montagne del Nepal, noto per la sua salute e longevità. In sostanza Microhydrin® è acqua vitalizzata in capsule che contengono particelle di silicio così come in natura le contengono le acque dei ghiacciai che bevono appunto gli Hunza. L’aggiunta è stata fatta dai Flanagan ricorrendo a nanoparticelle (i nanocolloidi) che sono della dimensione di 5 nanometri di diametro. La materia viva si distingue da quella inerte in base al suo potenziale elettrico (potenziale ossidoriduttivo, ORP).
[Testo tratto da Scienza e conoscenza n. 17, luglio-agosto-settembre 2006, p. 54]

«L’ORP dell’acqua inerte (imbottigliata) è di circa +300 millivolt (mV), del succo di carota (coltura non organica) è di –100 mV, del succo di carota fresca da coltura organica è di -120 mV, del succo del grano giovane è di -250 mV, mentre quello dell’acqua naturale “Hunza” arriva fino a -350 mV. Un bicchiere d'acqua vitalizzata con una capsula di microidrina, secondo le analisi dell’Istituto E/IT (Fullerton), ha un potenziale di -650 mV. La tensione superficiale dell’acqua vitalizzata con la microidrina si abbassa così da 72 dina al centimetro (dyn/cm) ad un livello di 45 dyn/cm, che è quello caratteristico del sangue umano»
[da Microidrina. Una polvere minerale che vitalizza l’acqua, Aura, n. 124, 1999]

Questi risultati strabilianti sono stati comprovati anche in Italia dalle apparecchiature bioelettroniche di Louis-Claude Vincent.
La microidrina è quindi una sostanza dal potere curativo non comune. Alcuni ricercatori e medici cosiddetti “dissidenti dell’AIDS”, come il tedesco Heinrich Kremer, sostengono addirittura che la microidrina favorisca il trasporto degli elettroni nella catena di respirazione a livello mitocondriale, con tutto quello che questo significa a livello di prevenzione e cura di cancro e malattie immunitarie come appunto l’AIDS. Inoltre sino ad ora non sono stati rilevati effetti nocivi collaterali per il suo utilizzo. La microidrina in effetti contiene solo silicio, idrogeno, ossigeno, potassio, solfato di magnesio e polvere di riso. L’importanza per la salute di composti come silicio, potassio e magnesio sono ormai risaputi. Senza contare il rilievo di idrogeno e ossigeno per la vita in generale.
Quest’acqua vitalizzata si comporta come un nastro trasportatore che seleziona e trasporta sostanze vitali da e per tutte le cellule dell’organismo attraverso i colloidi di silicio anioattivo che si “accollano” tali sostanze mediante il principio della condensazione energetica a carica negativa.
I colloidi riescono a svolgere anche un’azione di pulizia rimuovendo scorie e tossine che altrimenti si depositerebbero sulle pareti di vene e intestino o rimarrebbero come rifiuti nei liquidi extra- e endocellulari.
Anzi, la microidrina comporta l’eliminazione di una grande quantità di tossine che talvolta gli organi escretori hanno difficoltà ad eliminare per cui possono presentarsi occasionali mal di testa o formazione di muco ecc.

La migliore dinamica per ottenere tale risultato – come si legge ancora su “Una polvere minerale che vitalizza l’acqua” - è quella seguente: «Il corpo necessita di determinati antiossidanti per scopi specifici. Per la neutralizzazione di alcuni radicali liberi è ad esempio più adatta la vitamina C. Quando cede il suo elettrone al radicale, la vitamina diviene essa stessa un radicale libero debole. Essa riceve perciò un altro elettrone ad esempio dalla provitamina A, che diviene a sua volta un radicale libero (ancora più debole). Questa riceve poi un elettrone da un altro antiossidante. Per un buon funzionamento delle vitamine è quindi necessaria tutta una serie di altre vitamine o antiossidanti. Alla fine di questi passaggi “a cascata” di elettroni rimane comunque un “residuo tossico”. Se l'organismo contiene sufficiente acqua viva, questa gli cederà un suo elettrone superfluo (ogni [atomo di] idrogeno nelle molecole di H2O ha un elettrone aggiuntivo ed è perciò nella sua forma anionica H-) e lo neutralizzerà. Con ciò non rimane alcun residuo velenoso. La molecola di acqua viva si trasforma semplicemente in acqua normale che potrà essere espulsa con facilità. L’acqua viva è quindi estremamente importante per il buon funzionamento degli altri antiossidanti, di cui non prende il posto, ma bensì li completa».
Microhydrin® = Acqua Viva

L’acqua viva, che dona salute e vitalità al longevo popolo dei Hunza nel Himalaya e ad altre popolazioni note per la loro longevità, venne scoperta dal dott. Hemy Coanda, padre dell' idrodinamica e di altri 600 brevetti.
Per più di 60 anni egli tentò di crearla artificialmente, ma malgrado le sue eccezionali capacità, non vi riuscì.

All’età di 78 anni (nella foto), passò il compito ad uno scienziato geniale, il diciottenne Patrick Flanagan (anche lui nella foto). A soli 17 anni fu nominato dalla rivista Life come uno degli scienziati più promettenti d’America grazie alle sue scoperte (oggi ne ha a suo carico più di 200) che lo resero famoso già a soli 11 anni.
Il dott. Coanda pensò che se ci fosse stato qualcuno in grado di affrontare un compito così impegnativo, questi non avrebbe potuto essere altri che uno scienziato cosi promettente come il giovane Flanagan. Fu così che egli lo scelse come suo erede di ricerca.

Nei vent’anni che seguirono, il dott. Flanagan cercò inutilmente di assolvere al compito ricevuto. Vi riuscì finalmente un anno dopo (1984) assieme alla sua nuova collaboratrice e moglie, la dott. Gael Flanagan. Furono però necessari ancora 10 anni di sforzi comuni per creare un prodotto come la Microidrina, un’acqua dalle eccezionali capacità curative.

I lunghi anni di sforzi avevano finalmente dato i loro frutti. Questa sembra la storia di un successo, ma che continua per decenni con ricerche infruttuose, che non portano certamente finanziamenti, ne gratifiche, ne prestigio scientifico e ancor meno un avanzamento sociale, deve avere una fede eccezionale...
Perciò la strada della creazione dell’acqua viva è in primo luogo la storia dell’entusiasmo e della dedizione di due grandi uomini: il dott. Hemy Coanda e il dott. Patrick Flanagan.
Le conoscenze del dott. Flanagan col supporto del team di scienziati RBC Life Sciences hanno portato alla realizzazione del famoso Microhydrin®
 
ORP

La materia viva si distingue da quella inerte per il suo potenziale elettrico.
L’ORP è il Potenziale Ossido-Riduttivo di una determinata sostanza liquida o resa tale per poterla analizzare; l’ORP dell’acqua inerte (quella imbottigliata) è di circa + 300 mV; quella del succo di carota (coltura non organica) è di – 100mV; del succo di carota fresca di coltura organica è di – 120mV; del succo di grano giovane è di – 250mV; l’acqua naturale degli Hunza (popolazione che beve l’acqua che scende dai ghiacciai dell’Himalaia) arriva fino a –350 mV. Più l’acqua ha un potenziale negativo, più è ricca di elettroni e la tensione superficiale delle sue molecole si abbassa; il sangue umano ha, per esempio, una tensione superficiale di 45 dyn/cm (misura ottenuta con un zetametro.
Articolo pubblicato nella rivista Aura, nr. 120

I micro minerali in forma colloidale estratti dalle piante, sono apportatori di energia per le cellule dell’organismo, e sono detti colloidi.
Queste particelle di materia non si sciolgono in acqua, cioè non si disgregano in ioni (atomi polarizzati); le loro dimensioni variano da 10 a 10.000 nm, il nanometro corrisponde a un milionesimo di millimetro – vedi Barbic 2 ; i nanocolloidi, non superano mai i 10nm 9

La materia a queste dimensioni, ha delle particolari caratteristiche: normalmente gli elettroni girano attorno ai nuclei delle singole molecole, nei colloidi e specialmente nei nanocolloidi iniziano a girare attorno all’intero minerale, ciò significa che si crea attorno ad essi una nuvola di elettroni di energia (negativa) a forte carica; più piccolo è il minerale più grande è la sua carica energetica.
La molecola di acqua è formata da Idrogeno (H2) e da Ossigeno (O1) = H2O; quando queste molecole vengono in contatto con i colloidi (micro minerali) esse ottengono la capacità di legare ad esse un ulteriore elettrone (un atomo di idrogeno ha di norma 1 elettrone ed 1 protone); ciò significa che le varie molecole e quindi l’acqua si caricano negativamente (ricevendo elettroni) quindi si energizza il liquido acqua nel quale essi sono inseriti, perché agiscono sulle sue molecole, come piccoli magneti, disponendole in particolari strutture pentagonali, trasformandole e caricandole di particolari energie.
Normalmente nell’acqua che beviamo, la quantità dei colloidi è molto piccola e relativamente bassa. Nei liquidi che compongono gli esseri viventi al contrario essi si trovano in gran numero (organici ed inorganici) e senza di essi NON vi è il trasporto delle sostanze nutrienti; l’acqua nel sangue, nella linfa, nei liquidi endo cellulari ed extra cellulari, svolge le funzioni di trasportare e scambiare le sostanze alle varie cellule e fra di esse.

Il legame dell’idrogeno dell’acqua svolge la funzione di impregnare e legare le sostanze a se stesso per farle “galleggiare” e quindi poterle trasportare a destinazione all’interno del liquidi, le sostanze se non disponessero dell’aiuto del legame idrogeno, si depositerebbero sul fondo del corpo per gravità, senza poter circolare internamente ad esso; senza questi colloidi con questo legame, NON vi sarebbe quindi vita.
I colloidi si “legano” all’acqua ed ai grassi. In questi ultimi essi si legano attorno, circondando le molecole dei lipidi, formando una specie di palloncino, la cui superficie si lega facilmente all’acqua (dai biologi chiamato Kilomikron); con questo sistema i grassi che non possono essere mescolati all’acqua possono essere comunque trasportati a destinazione nelle cellule per essere “bruciati” e trasformati in zuccheri e quindi in energia dal ciclo di krebs. Per fare ciò occorre una grande quantità di colloidi ed è per questo motivo che i grassi sono di difficile digestione.
Il tratto intestinale è l’organo preposto all’estrazione dei colloidi dai cibi e dalle loro molecole, molto meglio se questi “cibi” provengono dai vegetali, ma e sopra tutto dai succhi crudi (centrifugati) della frutta, verdura cereali; questo lavoro viene ad essere possibile solo se i funghi, i microbi e gli enzimi (flora batterica autoctona e simbionte) è presente e sufficiente per effettuare il lavoro di smembramento del cibo fin nelle sue parti più piccole (molecole) permettendo così di far passare attraverso la mucosa intestinale le sostanze nel sangue e nella linfa, che legate ai colloidi, galleggiando nei liquidi, possono essere trasportate fino alla loro destinazione per essere di nutrimento e di trasformazione cellulare. 7

Un esempio: i colloidi di carboidrati nell’acqua formano molecole di acqua a gabbie pentagonali con particolare carica energetica; ogni atomo di idrogeno può legare un elettrone aggiuntivo ed a vere così 2 elettroni (H- anione di idrogeno); nell’acqua gli elettroni aggiuntivi sono una miniera di energia perché nei liquidi degli organismi viventi vengono utilizzati per la neutralizzazione e l’eliminazione delle tossine/veleni (radicali liberi) e per la produzione dell’ATP (Adenosina Trifosfata) necessaria alle cellule per lo svolgimento dei propri processi vitali.

Per questo motivo l’assunzione di succhi crudi freschi di frutta, verdura e cereali e l’assunzione di acqua ricca di colloidi (acqua viva) è importantissima per rinforzare i processi di rigenerazione cellulare.
Già negli anni 50’ il pioniere delle ricerche sui colloidi umani dott. T. M. Riddick cercò di invitare la classe medica a unirsi a lui nelle ricerche in questo campo, ma ottenne un silenzio totale ! “si tratta, egli affermò, della consapevolezza del ruolo del potenziale zeta sui colloidi del sangue degli organismi viventi".
Dagli anni 60’ non vi è alcuna traccia di studi pubblicati sulle ricerche riguardanti il potenziale zeta”. (dott. Barbic).

Sarebbe interessante anche pensare di elaborare una tecnica di indagine per conoscere per ogni medicinale somministrato il potenziale zeta; ciò servirebbe conoscendo lo stato elettronico dei malati, a somministrare le dosi, il tipo di farmaco ed il momento adatti ad ogni paziente.
Senza una quantità sufficiente di colloidi NON vi è forza vitale, perché le cellule (i mitocondri) non sono in grado di produrla. Una gran quantità di elettroni sono la base per non avere radicali liberi ovvero sostanze ossidanti, nell’organismo.

Tutte le cellule sanguigne colloidiche, hanno carica negativa; ciò permette loro di respingersi a vicenda impedendo loro di aggregarsi e “morire”, quindi di non potere trasportare le sostanze necessarie alle cellule e di formare aggregati tossici, che possono generare tutti i tipi di malattie, esempio: l’infarto è causato (nella sua accezione chimico/fisica) dai colloidi che nel sangue si incollano formando dei pericolosi agglomerati/grumi; nell’infartuato la carica energetica del sangue è più bassa che nelle persone sane; è stata anche accertato il basso potenziale energetico del sangue e le malattie epatiche (del fegato), infatti il fegato è il serbatoio dell’idrogeno, fonte principale di energia (il vecchio detto ……hai fegato / coraggio /energia); ciò è stato comprovato dalle ricerche del premio Nobel dott. Albert Szent Gyorgy; se il fegato si ammala non può produrre più energia, cioè rilasciare di idrogeno e quindi i suoi elettroni; i globuli sanguigni non avendo sufficientemente energia, si aggregano, si appiccicano fermandosi nelle cellule epatiche intossicando il fegato; quindi non sono i virus che ammalano il fegato, ma bensì le sostanze tossiche accumulate per mancanza e/o riduzione di idrogeno.

Non tutti i tipi di acque sono in grado di svolgere questo compito; alcune hanno particolari capacità altre meno; quelle in grado di farlo hanno una bassa carica superficiale; l’acqua normale ha una carica alta pari a 72-78 dyn/cm (si misura con uno zetametro). 2

Ogni sostanza ha una sua propria tensione superficiale critica (CST, Critical Surface Tension) superata la quale non può essere impregnata e/o mescolata all’acqua; girando l’acqua a mo di vortice (mescolandola) in un contenitore, è possibile diminuire la sua CST.
Con l’aiuto dei colloidi la CST, dell’acqua che si trova negli organismo viventi, si abbassa e permette ad essi e quindi alle sostanze di galleggiare nel liquido e di essere trascinati/trasportati negli organismi viventi, ove necessitano.
L’acqua naturale/normale ha una capacità vitale limitata, per l’alta tensione di superficie CST, mentre quella con carica bassa è in grado di “legarsi” meglio formando un ponte molecolare (molecular bridge), cioè incollandosi alle sostanze; avendo una bassa carica sulla superficie essa è in grado di legarsi ai colloidi, che si comportano come dei piccoli magneti; quest’acqua è chiamata “Acqua Viva”.

Quest’acqua è stata scoperta dal dott. Henry Coanda padre dell’idrodinamica e inventore di più di 600 brevetti.
La sua scoperta venne ripresa da un suo allievo il dott. Patrik Flanagan che continuò gli studi e le ricerche per poter produrre la polvere di micro minerali colloidali di silicio, riuscendovi solo negli anni 90.
Gli elettroni dei micro minerali girando attorno al minerale totale e non solo attorno alle singole molecole, creano una specie di condensazione energetica di carica negativa, sulla superficie del colloide, attirando come un piccolo magnete le molecole di acqua a bassa tensione superficiale CST e legandosi ad esse.
L’acqua quindi si comporta come un nastro trasportatore che attira, sceglie e trasporta le sostanze vitali da e per tutte le cellule degli organismi viventi.
Sul pianeta Terra vi sono acque più o meno vive; esse in genere si trovano in sorgenti di montagna.
Infatti il segreto dei popoli longevi che si trovano in alcune zone della terra (vedi gli Hunza che vivono nell’Himalaya) è proprio questo, essi si abbeverano a sorgenti di acque Vive, ricche di colloidi che nella maggior parte sono composti da minerali di silicio. 6

Le altre popolazioni del mondo non si abbeverano in quelle speciali acque; ma è possibile produrre artificialmente un tale tipo di acqua aditivandola con i colloidi di silicio anioattivi, infondendo a quest’acqua un potere di salubrità e forza vitale.

I colloidi galleggianti a carica negativa, si respingono a vicenda permettendo il trasporto a destinazione attraverso il sistema di distribuzione (sanguigno, linfatico e quello dei liquidi extra cellulari) delle sostanze a loro “appese/incollate” fin nei liquidi all’interno delle singole cellule dell’organismo.
I colloidi svolgono anche la funzione di trasportare le sostanze di rifiuto dagli organi e sistemi di secrezione fino a quelli predisposti alla loro eliminazione dal corpo. Senza i colloidi, molte sostanze di rifiuto non possono essere trasportate e perciò si depositano sulle pareti delle vene e/o rimangono inutilizzate nel tratto intestinale o nei liquidi extra ed endo cellulari.
I passaggi nella membrana cellulare hanno una “grandezza” di appena 5 nm ed attraverso queste “bocche” possono passare solamente i “bocconi” trasportati dai nanocolloidi fin agli organi all’interno della cellula stessa, specialmente ai mitocondri che poi nutrendosene li trasformano in nuove sostanze utili ad altre celllule, rimettendole in circolazione per la loro distribuzione; questo laboratorio mitocondriale effettuando questo lavorio, emette una gran quantità di elettroni negativi che forniscono alla cellula e quindi all’intero organismo l’energia necessaria per essere vivi, sani e dinamici.
Ovviamente quest’acqua NON può sostituire in nessun caso una sana e biodinamica vita alimentare, ma solo aumentare le possibilità di veloce riordino elettronico e quindi vitale dell’essere che se ne nutre.
Essa è essenziale nei digiuni e/o nell’alimentazione vegetariana frugivora ed è utilissima nei normali regimi alimentari sanificanti e/o curativi.
Una trasmissione televisiva americana, condotta da John Lloyd che trattava delle Nuove Frontiere della Salute, descrisse diversi casi di malattie gravi guarite con questo tipo di acqua (1+ 3).
By Jane Shylon - Medico Omeopatico
Bibliografia:

1. 1 -Longevity’s Missing Link: Wave 2 (magnetofonska kaseta) BGP, 1999
2- Tompkins, Peter, Bird, Cristopher: Secret of the Soil – Arcana, 1992, str.99-115 – autori anche del più noto libro: The secret life of Plants – La vita segreta delle Piante.
3 - Miller, Leonard C. – Microhydrin in Dental Care – Technical Information – Dallas: Arlington Pubblications, 1998, str. 12
4 - Scomberg, R.C.F.; Between the Oxus and Indus, 1905; navedeno po Wrench, G.T.; The Wheel of Health – London: The C.W. Daniel Company 1938.
5 - Flanagan P.; Flanagan G.C.; Hydrogen…Longevity’s Missing Link – Microhydrin technical information – Arlington Pubblications, 1998, str. 17-22
6 - Leaf A.; Getting Old – scientific American 229:44-52, 1973; Murray M.J.; Murray A.B.; Diet and Cardiovascular Disease in Centenarians of Hunza – Arteriosclerosis 4:546a, 1984: keller W.D., Feder G.: Chemical Analisys of Water Used in Hunza, Pakistan, In Hemphill D.D. (ed.): Traces Substances in Environmental Health – XIII Proceedings – University of Missouri-Columbia: 130-137, 1997; Keller W.D.: Drinking Water: A. Geochemical Factor in Human Health – Geological Sociaty of America, Bulletin 89:334-336, 1978; vsi viri navedeni po Flanagna P., Purdy Lloyd K.: A Silicate Mineral Supplement, Microhydrin. Traps Reduced Hydrogen Providung In Vitro Biological Antooxidant Properties _ Tecnology Advances vol. 10, 1999.
7 - Tompkins, Peter; Bird, Cristopher: Secret of the Soil – Arcana, 1992, str.99-115
8 - Barbic, Vlado; Bosnjak, Dragica: Elektroforeza,v Medicini: Bodo nova dognanja o zeta potencialu pomagala k bolsi diagnostici, zdravljenju in preventivi ? – Delo, 18:2, 1998
9 - Flanagna P. Flanagan G.C. : Elisir of Life: The ultimate Water – Earthpulse Flashpoints, Newtext N.1
 
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