La Scuola d'Italiano di Lavori in Corso:


Lavori in Corso

la Storia

Nel 1991 un gruppo di giovani del quartiere Casal De'Pazzi di Roma si incontra per cercare alternative al "muretto". E' in quel periodo che si decide di occuparsi del proprio quartiere, di studiarlo, di interrogarlo, di conoscerne le esigenze e i problemi. Così, dati alla mano, ci si accorge di una realtà ai margini della vita sociale della zona, una realtà trascurata eppure così interessante e variegata, quella degli immigrati che vivono o lavorano tra Ponte Mammolo e Talenti, tra una bancarella del mercato e un semaforo. Dalla raccolta dei dati all'azione vera e propria il passo è breve. Si decide di metter su una scuola di italiano per immigrati che puntualmente fa suonare la prima campanella nell'ottobre del 1991. Da allora sono passati molti anni, molti insegnanti e molti studenti, abbiamo vissuto e continuiamo a vivere la crisi con cui, credo, ciascun gruppo indipendente prima o poi si trova a dover fare i conti: crisi di energie, di idee, di risorse e di motivazioni, ma siamo ancora qui, quei pochi rimasti, a divertirci e ad imparare, ogni giorno, insieme ai nostri studenti.

Originariamente LAVORI IN CORSO, questo è il nome del gruppo, era composto da venticinque - trenta ragazzi di età compresa tra i diciotto e i ventotto anni, alcuni dei quali insegnavano mentre gli altri servivano da gruppo di supporto per informazioni e consulenze di vario genere per gli amici immigrati. Certo, non uno sportello in piena regola, ma laddove le possibilità erano limitate, suppliva la buona volontà e quindi spesso siamo riusciti a risolvere qualche problemino burocratico per chi magari, giunto in Italia da appena qualche giorno, non sapere neanche a chi rivolgersi per un documento qualsiasi.

La scuola è organizzata su tre differenti livelli e impegna, per due lezioni settimanali di due ore ciascuna (lunedì e giovedì ore 19.00 -21.00), studenti di tutto il mondo e di tutte le età. Il primo è quello per il quale passano tutti i nuovi studenti almeno per una lezione, per stabilirne il grado di conoscenza dell'italiano o di altre lingue europee. Questo è il livello base in cui si forniscono i primi rudimenti della nostra lingua per poter capire e farsi capire nelle situazioni più comuni della vita di ogni giorno. Il secondo livello è invece strutturato con strumenti didattici non convenzionali, più basato sul gioco, sulla conversazione e la socializzazione per potersi aprire e "buttarsi" a parlare italiano anche con grandi lacune. Infine al terzo livello passano solo quelli più spigliati o coloro che mostrano maggiore assiduità ed interesse per gli approfondimenti grammaticali, di letteratura, di attualità e così via. Al terzo livello si adotta un libro di lettura che si legge per tutto l'anno insieme in classe, su cui si discute e si ragiona ascoltando tutti i punti di vista. Infatti, molto spesso la lezione la fanno gli studenti stessi, perché dal confronto tra un egiziano di quarant'anni e una ragazza croata di venti non può che nascerne un appassionante sarabanda culturale a cui spesso noi "insegnanti" assistiamo in silenzio. Già, in silenzio: riuscite ad immaginare quale emozione si provi nel vedere una classe di dieci persone, ciascuna di nazionalità, lingua, cultura, religione diverse l'una dall'altra, che desiderano dire la propria su tutto dovendo per forza comunicare in italiano per farsi capire dai compagni di classe, per spiegarsi l'un l'altro gli esercizi o per chiedere in prestito una penna?

Che dirvi di più ? Molto altro, in realtà. Non immaginatevi una scuola con registri, appelli, attestati e così via; ci sono sì le lavagne e i quaderni, e qualche libro di testo, ma c'è anche la musica, i giornali, il cinema, le cene, le gite, i giochi e le feste.

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Oggi

Oggi la nostra scuola funziona a regime ridotto, con solo due corsi, che in realtà sono due classi non suddivise in livelli. La ragione di questa limitazione risiede nella difficoltà di trovare, dopo tanti anni, ancora persone disponibili ed entusiaste per aiutarci nelle lezioni. Attualmente insegnano 9-10 persone ad un numero variabile di studenti. I corsi dell'ultimo anno sono iniziati a ottobre 1999 e terminati a giugno 2000.

Riprenderemo nell'autunno 2000, speriamo col tuo aiuto e la tua partecipazione.

Se vuoi aiutarci contattaci a: lavori_in_corso2002@yahoo.it.

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Il materiale didattico

Il materiale che utilizziamo nelle lezioni è molto eterogeneo. Da testi pensati appositamente per stranieri (ad. es. In Italiano- corso multimediale di lingua e civiltà a livello elementare e avanzato. Aut: Angelo CHIUCHIU', Fausto MINCIARELLI e Marcello SILVESTRINI - Ed. GUERRA, Perugia), alle dispense create ad hoc da noi per le lezioni, agli articoli di giornale, ai cartelloni autoprodotti, ai nostri vecchi libri di testo e di lettura delle scuole elementari e medie, a piccoli romanzi (Es. Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry, oppure L'amico ritrovato di Fred Uhlman.).
Spesso però gli spunti per le lezioni vengono da situazioni diverse, dalle notizie di attualità alle domande che l'insaziabile curiosità dei nostri studenti genera.

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Le spese

Le spese da sostenere sono contenute: in genere si tratta solamente di poche decine di migliaia di lire per l'acquisto di gessi, penne, matite, fogli, quaderni e vocabolari tascabili. Spesso, però, si organizzano attività parallele alla didattica, diciamo a metà tra le visite culturali e momenti di puro divertimento e socializzazione: così si va in gita a vedere Roma oppure al cinema tutti insieme. A volte siamo riusciti ad ottenere delle convenzioni, ad esempio con il cinema Tiziano, che consente l'ingresso a tutti gli studenti della scuola a un prezzo quasi simbolico.

Va detto però che LAVORI IN CORSO è completamente indipendente e autofinanziato: per raccogliere i fondi necessari alle attività si organizzano cene multietniche, rassegne e quant'altro possa consentirci di far conoscere la scuola e le attività divertendo e divertendoci.

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Le aule e le lezioni

Le lezioni attualmente si tengono il LUNEDÌ e il GIOVEDÌ dalle ore 19:00 alle ore 21:00 presso i locali gentilmente offertici dalla comunità parrocchiale di Santa Maria Maddalena De'Pazzi, in Via Zanardini, 74, a Roma Est (vicino alla via Nomentana, altezza studi RAI della DEAR e non lontano dalla fermata REBIBBIA della Metro, linea B.)

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