Luci a San Siro


(Vecchioni)

Hanno ragione, hanno ragione
mi han detto: "È vecchio tutto quello che lei fa,
parli di donne da buon costume,
di questo han voglia se non l'ha capito già"
E che gli dico:"Guardi, non posso, io quando ho amato
ho amato dentro gli occhi suoi,
magari anche fra le sue braccia
ma ho sempre pianto per la sua felicità"?

Luci a San Siro di quella sera
che c'è di strano, siamo stati tutti là:
ricordi il gioco dentro la nebbia?
Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.
Ma stai barando, tu stai gridando,
così non vale, è troppo facile così
trovarti, amarti, giocare il tempo
sull'erba morta con il freddo che fa qui.

Ma il tempo emigra, mi han messo in mezzo
non son capace più di dire un solo no.
Ti vedo e a volte ti vorrei dire
ma questa gente intorno a noi che cosa fa?
Fa la mia vita, fa la tua vita
tanto doveva prima o poi finire lì
ridevi e forse avevi un fiore
non ti ho capita, non mi hai capito mai.

Scrivi, Vecchioni, scrivi canzoni
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi le ascolta
se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?
Fatti pagare, fatti valere
più abbassi il capo e più ti dicono di sì
e se hai le mani sporche che importa
tienile chiuse e nessuno lo saprà.

Milano mia portami via, fa tanto freddo,
ho schifo e non ne posso più,
facciamo un cambio, prenditi pure
quel po' di soldi, quel po' di celebrità
ma dammi indietro la mia Seicento,
i miei vent'anni e una ragazza che tu sai.
Milano, scusa, stavo scherzando,
luci a San Siro non ne accenderanno più.

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commento :
" Dietro ciascuno dei brani di Parabola c'è un momento, un episodio che ho sentito e vissuto in questi anni. Prendiamo Luci a San siro: io la considero l'unica, una canzone che meglio di ogni altra rispecchia me stesso, in cui faccio il bilancio della mia vita. San Siro credo sia stato per molti giovani milanesi di vent'anni il luogo in cui andare con la ragazza. Lo ricordo con tristezza ma anche con ironia, con un senso di dolore, non quello tipico di tante canzoni: pacchiano, fatto di drammi, di lacrimoni, di tanti amori perduti " .