Il grado di durezza è una caratteristica importante delle varie essenze
di legno, tanto che sta alla base di uno dei più comuni sistemi di
classificazione.
I legni teneri (o dolci) si lavorano facilmente ma altrettanto
facilmente si scalfiscono, hanno scarsa resistenza e raramente vengono utilizzati
per strutture da lasciare in vista perché non si prestano a essere
perfettamente rifiniti.
A questa categoria appartengono labete, la balsa e il pino per citare
le essenze più usate.
Descriviamo ora, uno per uno, gli usi più adatti e le diverse varietà
di queste essenze.
Le più importanti varietà dabete sono due: labete
bianco e labete rosso.
Il primo si riconosce dal colore grigio cenere della corteccia ed è
considerato quello di minor pregio. Infatti il suo già poco compatto
legno è cosparso di nodosità che contrastano con il suo bianco
a venature rossastre.
Viene usato per costruire strutture portanti di mobili e serramenti. Labete
rosso, di colore giallognolo, ha invece essenza molto più consistente
ed è adoperato per lavori che esigono una buona resistenza: mobili,
listelli per rifiniture, alcuni strumenti musicali.
Il legno di balsa, originario del versante occidentale dellAmerica
meridionale, è fra i più teneri e leggeri che esistano. La
sua fibra spugnosa, permette addirittura di lavorarlo con particolari stampi
di metallo. Grazie alla sua leggerezza, viene impiegato nel modellismo o
per costruire galleggianti.
Il pino comprende almeno 90 specie, ognuna delle quali ha una sua caratteristica
peculiare. Fornisce un legno tenero, di colore chiaro, e profumato.
La sua essenza risulta essere più dura e resistente di quella dellabete
e viene usato per i lavori più comuni: costruzioni in genere, impalcature,
infissi e perlinature sia per interni che per esterni.
Il Legno - © Edifai 1991