I CARAFA DI MADDALONI |
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Diomede
Carafa, figlio di Antonio, detto Malizia, del ramo della Stadera, per la sua fedeltà a
Ferrante I d'Aragona, re di Napoli, fu nominato Conte di Maddaloni nel 1465. Inizia così
l'insediamento della famiglia Carafa nella nostra città che perdurerà fino al 1807,
quando i beni dei Carafa passarono al ramo collaterale dei Colubrano di Formicola. Uno dei
rappresentanti più importanti di questa illustre casata fu sicuramente Diomede III, a cui
fu conferito dal re Filippo II il titolo di Duca, per il suo attaccamento e fedeltà alla
casa di Spagna. Alla sua morte, gli successero i nipoti Lelio e Marzio; quest'ultimo
divenne terzo Duca di Maddaloni in seguito ad una contrastata e sofferta successione.
Fedelissimo agli Asburgo di Spagna, nel 1605 abbellì la chiesa dell'Annunziata, facendovi
dipingere il soffitto dal Balducci; iniziò inoltre la costruzione, nel 1575, del Palazzo
Ducale. La sua vita fu funestata dalla morte, in giovane età, della bellissima figlia
Roberta, le cui spoglie sono conservate nella chiesa dell'Annunziata. Figura tristemente
famosa è quella di Diomede V, sesto Duca di Maddaloni, successo a Diomede IV e Marzio II,
detto "mustaccio" sia per i suoi lunghi baffi, sia per la sua malvagità. Dopo
Marzio III e Carlo I, divenne Duca Marzio Domenico IV, che nel 1734 accoglie Carlo di
Borbone che veniva a Napoli a prendere posseso del regno. In quell'occasione il re
concesse a Maddaloni il titolo di Città. A Carlo II, decimo duca, successe Marzio
Domenico V, ultimo duca della città. Il De Sivo dice di lui che fu stolto e prodigo, che
si circondò di cattive amicizie e svergognò il suo casato. Durante la rivoluzione
napoletana del 1799 si mischiava alla folla, vestito da cocchiere e facendosi chiamare
" lo 'zi Mimmo". Morì senza eredi, chiudendo ingloriosamente la storia di un
casato tanto illustre.
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Francesco
Solimeno-Ritratto del duca di Maddaloni Domenico Marzio Carafa-1741
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