Ipertrofia Ventricolare
Sinistra la presenza di ipertrofia ventricolare sinistra è
responsabile di una serie di alterazioni a carico della elettrofisiologia
cardiaca segmentale e totale che si estrinsecano a livello elettrocardiografico
con una serie di segni caratteristici:
Figura 42)
1 ) Aumento del tempo necessario per la diffusione del fronte
elettrico all'interno della parete (dall' endocardio all'epicardio)
con conseguente aumento della durata totale del QRS e ritardo
della deflessione intrinsecoide.
2) Aumento dei voltaggi dovuto ad un aumento della "massa
elettrica" del ventricolo sinistro.
3) Aumento della componente ventricolare sinistra al vettore di
attivazione ventricolare globale con conseguente deviazione dell'asse
elettrico verso sinistra, superiormente e posteriormente. In derivazioni
precordiali l'ipertrofia ventricolare sinistra aumenta l'ampiezza
della R in precordiali sinistre e l'ampiezza della S in precordiali
di destra dove possono anche comparire aspetti a tipo QS per la
perdita della piccola R iniziale.
4) Alterazioni dalla ripolarizzazione ventricolare che possono
contemplare diverse variazioni morfologiche. Innanzitutto la T
può aumentare di voltaggio ed assumere un aspetto simmetrico
con lo stesso meccanismo per cui aumenta l'onda R. Inoltre il
ritardo di attivazione dell'epicardio porta anche a ritardo della
sua ripolarizzazione tale per cui la ripolarizzazione epicardica
non viene più a precedere quella endocardica; così
facendo, la corrente intramurale di ripolarizzazione può
azzerarsi con conseguente appiattimento dell'onda T o invertirsi
con conseguente sottoslivellamento del tratto ST ed inversione
della T; tali alterazioni vengono definite come sovraccarico del
ventricolo sinistro e possono avere come meccanismo elettrogenetico
anche l'ischemia degli strati subendocardici.
Il sottoslivellamento del tratto ST determinato dal sovraccarico
del ventricolo sinistro, a differenza da quello ischemico, si
stacca generalmente da un punto J isoelettrico o solo lievemente
sottoslivellato.
(Figura 42)
I pazienti con tali alterazioni della ripolarizzazione hanno generalmente
livelli più avanzati di ipertrofia e di compromissione
della funzione ventricolare sinistra; l'entità di tali
alterazioni aumenta con l'aumentare del sovraccarico e della compromissione
contrattile.
I sovraccarichi di volume possono portare a reperti elettrocardiografici
sovrapponibili a quelli della ipertrofia ventricolare sinistra
isolata tanto che
l'ECG non può essere affidabilmente usato nella diagnosi
differenziale tra dilatazione ed ipertrofia.
Diagnosi elettrocardiografica di Ipertrofia Ventricolare Sinistra
Criteri di Sokolov-Lyon
Si definisce ipertrofia ventricolare sinistra la presenza di una
somma della R in V5 o V6 e la S in V1 è superiore a 3,5
mV (4,5 se è presente blocco di branca sinistro)
Criteri di Cornell
Si definisce ipertrofia ventricolare sinistra la presenza di una
somma della R in aVL e della S in V3 superiore a 2 mV nella donna
e 2,8mV nell'uomo.
Sistema a punteggio di Romhilt-Estes
Vengono presi in considerazione 6 parametri a ciascuno dei quali
viene assegnato un punteggio particolare.
1) Presenza in derivazioni periferiche di una R o una S superiori
a 2 mV, oppure in derivazioni precordiali presenza di onda R o
onde S superiori di 3 mV: punti
3
2) Alterazioni della ripolarizzazione ventricolare con digitale
(punti 1) o senza digitale (punti 3)
3) Presenza di anomalie atriali sinistre (punti 3)
4) Deviazione assiale sinistra oltre -30° (punti 2}
5) Durata del QRS superiore a 90 msec (punti 1)
6) Deflessione intrinsecoide superiore a 50 msec (punti 1)
Sommando i punteggi ottenuti da ogni singolo punto un punteggio
uguale o superiore a 5 indica la presenza di ipertrofia ventricolare
sinistra, mentre un punteggio pari a 4 indica una ipertrofia ventricolare
sinistra probabile.
Valore predittivo dei segni ECG di ipertrofia ventricolare
sinistra.
Correlando i criteri sopraesposti con i reperti autoptici ed ecocardiografici,
tutti i criteri enunciati per la identificazione della ipertrofia
ventricolare sinistra sono caratterizzati da una buona specificità
ma da una bassa sensibilità; la sensibilità diminuisce
in presenza di obesità e broncopneumopatia cronica, mentre
aumenta con l'aumentare della compromissione anatomica.
Ipertrofia Ventricolare Destra
L'ipertrofia ventricolare destra Þ fisiologica alla nascita
e si evidenzia elettrocardiograficamente con una deviazione assiale
destra (circa 100°), un QRS prevalentemente positivo in VI
e prevalentemente negativo in V6. Tale reperto permane durante
il primo mese di vita e nei mesi ed anni successivi si assiste
ad una progressiva progressiva prevalenza ventricolare sinistra;
(Figura 43)
con l'adolescenza si raggiunge la prevalenza ventricolare sinistra
tipica dell'adulto.
Nell'adulto possiamo distinguere diversi gradi progressivi di
ipertrofia ventricolare destra. Inizialmente l'ipertrofia ventricolare
destra si evidenzia come riduzione della negatività; del
QRS in VI associata alla comparsa di una componente positiva terminale
R'. In una fase successiva di ipertrofia ventricolare destra si
assiste ad un aumento progressivo dell'onda R in VI associato
ad un aumento della S in D1.
Infine in caso di ipertrofia ventricolare destra di grado marcato
il QRS diventa pressochè completamente positivo in V1,
con onda R superiore di 0,7 mV, onda S inferiore di 0,2 mV e rapporto
R/S maggiore di 1.
(Figura 44)
Anomalie secondarie della ripolarizzazione ventricolare in precordiali
di destra costituite da ST sottoslivellato ed onde T invertite
si associano frequentemente al reperto di ipertrofia ventricolare
destra.
Elettrocardiologia alle "soglie" del 2000 |